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Autore: KatiePeanut88    10/11/2011    6 recensioni
Una corsa nel parco. Un incontro particolare. Come colonna sonora: le gocce di pioggia che cadono su New York.
Fanfiction PRIMA CLASSIFICATA AI CSA DI NOVEMBRE nella categoria FUN
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Corro.
In perenne ritardo, ogni volta mi ripeto che sarà l'ultima, che riuscirò ad arrivare in tempo... Eppure c'é sempre qualcosa che spunta all'improvviso.
Se mi fermo vengo assalita dai pensieri. Quindi preferisco correre e cercare di liberarmi da quell'angoscia che mi porto dentro.
Correre mi fa bene. Mi aiuta a ritrovare la concentrazione.
La concentrazione... Su cosa? Su cosa mi sto concentrando? Non lo so.
Eppure non mi fermo. É incredibile.
Sto andando a sbattere contro un muro e non mi fermo!
Io non sono cosí.
Io mi prefiggo prima un obiettivo. E poi lo raggiungo. Non agisco alla cieca. Non faccio nulla senza pensare. La mia vita é tutta una lista dei Pro e dei Contro.
Quindi? Che sto facendo ora?
Sto scappando.
Continuo la mia fuga: non fermo le mie gambe, i miei pensieri, non fermo le mie paure, non riesco a regolare il battito del mio cuore.
Lascio che tutto vada avanti: corro io, corre anche la mia vita peró.

Sono stanca.

Rallento per riprendere fiato. Mi gira la testa.
Sento delle gocce bagnarmi il volto.
Ecco! Perfetto! Piove, di nuovo! Aveva smesso stamattina! Lo sapevo! Non dovevo venire!
Ho le gambe pesanti.. Mi appoggio sfinita ad una panchina di legno.

Un bimbo, non avrà più di quattro o cinque anni, sta giocando a "NON ANDARE NELLE POZZANGHERE".. Credo che abbia vinto: oltre ad averle centrate tutte, é anche completamente bagnato e le chiazze di acqua sporca gli hanno macchiato i pantaloncini blu..

Sua madre è disperata: cerca di riacchiapparlo per il colletto della felpa, di trascinarlo fuori da queste mini piscinette che la pioggia ha formato questa mattina, ma non c'è niente da fare.
" Jake vieni fuori! Non mi fare arrabbiare! Dai che ti stai bagnando tutto!"
Ah, ecco, si chiama Jake.
Sembra un angioletto, un po' fradicio, ma un angioletto: ride di gioia, credo che stia davvero divertendosi con il gioco più bello del mondo. Corre in tondo e agita l'ombrellino di Batman: "Buuuuuu, Buuuuuu" fa dei versi strani e allarga le braccia come per volare.
" Guada guada, volo come Battiman "

" Mi aiuti!? Diglielo tu di uscire! " La  donna sconfitta si appella alla clemenza di quello che sembra essere suo marito..?
Lui ha fatto un cenno con la testa, come a dire "Ci penso io"..

La pioggia sta aumentando .
Forse è il caso che io mi rimetta a correre.

Mah.. Che...
Non ci credo.
Il padre di Jake é entrato nella pozzanghera!

" No! No! Rick! Ti prego, e non ti ci mettere anche tu!! Andiamo! "

" Guada mamma, Uiiiii, voliamo io é papà!! "

Sì, in effetti sembra un po' un supereroe quel bimbo, ha pure il mantello!

Sorrido. Ora il padre ha preso suo figlio sulle spalle. Ciò che mi colpisce è quel sorriso radioso che ha dipinto sul volto quel piccolo Batman fradicio come un pulcino: sta sguazzando allegro sulle spalle del suo papá e si sente invincibile.

Quando penso che quella donna incenerirà suo marito con lo sguardo succede l' imprevisto: si morde il labbro indecisa sul da farsi e....salta anche lei nella pozzanghera. Tutti e tre sguazzano, si bagnano e ridono felici.
Non riesco a capire bene cosa stiano dicendo ma  i due sembrano molto innamorati e quel bimbo di sicuro si sta divertendo come non mai.

L'allegria che sprigionano in una giornata cosí grigia  mi contagia e così rido anche io, e mi fermo.
Mi soffermo a riflettere: la verità è che a me manca il coraggio di buttarmi nella pozzanghera come il piccolo Jake, di andare contro tutto e abbracciare quella pazzia adorabile che ci distingue dai sassi o dalla pioggia.
C'è di buono forse che ora che mi sono fermata e guardo questa famiglia, so che anche io voglio volare, magari se sono fortunata, anche con il mantello di Battiman.

Assorta nei pensieri non mi accorgo subito che quell'uomo che stava inzuppandosi i pantaloni pochi secondi prima, si sta avvicinando a me.
Oddio.
Li avró fissati troppo! Sembro una stalker! Ecco. Ora mi denunciano.
" Ha bisogno di un ombrello? 2
EH?!
" Mi scusi? " Chiedo, un po' colta di sorpresa. Eppure io questo qui l'ho già visto... Dove?
" No, è solo che io e mia moglie ne abbiamo uno e non credo smetterà presto questa pioggia! "
Uh porca paletta! Ma questo é...
"... Richard Castle! " Ops. L'ho detto. L'ho urlicchiato come una cretina.
" Ehm sì.. Salve, ehm.. Vuole l'ombrello? " Mi chiede.
Sembra un brav'uomo, forse un po' pazzoide, ma un brav'uomo.
Caspita! E' decisamente  un bell'uomo. Ho conosciuto Richard Castle, lo scrittore - investigatore della NYPD.. Non ci crederà nessuno!

Accetto l'ombrello e lo ringrazio. La donna e il piccolo si avvicinano a noi, ( la detective quindi...) mi saluta: " Salve, bello spettacolo eh!? Non sono sempre così queste due pesti... " indugia qualche secondo e guarda Richard Castle ( lo scrittore! Che mi ha imprestato il suo ombrello.. ) negli occhi " ...in verità sono sempre cosí.. " E scoppiamo tutti in una fragorosa risata.
" Forse è meglio che andiate a casa ad asciugarvi! E anche tu .." mi chino sulle gambe sino ad essere alla stessa altezza del piccolo Jake " ...anche tu devi andare a casa, perché sei bagnato come... Come... Quando Batman salva quella ragazza che si era persa... Sai? E torna a casa tutto zuppo..."
" Uh, io sono Battiman!! " Mi dice tutto fiero e si indica con la manina.
" Eh lo so! Hai anche il mantello uguale! Tieni! " Gli lascio il mio portachiavi: una B.
" No, si figuri! Ci mancherebbe! " Mi dice lo scrittore.
"No, insisto, vedi piccolo, questa é una B di Batman!" Gli dico. Ha degli occhi azzurri immensi, mi sta ad ascoltare tutto interessato.
" E chi te l'ha data?" Eh, chi me l'ha data? Non posso dirgli che per me quella B non é né quella di Bruce Wayne né del suo alter ego eroico ...ma é invece l'iniziale di una persona speciale.
Sai quella ragazza che Batman ha salvato? Quella sotto la pioggia? Ecco, ero io, e questo portachiavi me l'ha lasciato lui! "
Forse l'ho scioccato. Non parla più. Probabilmente ora mi pesta un piede e mi dice pure che sono una cretina.
" Papá papà!!! Hai sentito!! Esiste! Avevi ragione! " Il piccolo angelo si é aggrappato alla giacca di suo padre e saltella felice.
Guardo Richard Castle, sì QUEL Richard Castle, e sua moglie.
La donna incrocia gli occhioni di suo figlio: " Hai visto? Te l' avevamo detto! Sei contento cucciolo? "
Che donna aggraziata, é fradicia eppure é radiosa. Non si scompone ed é serena, si vede lontano un miglio.

"Ora é davvero meglio che andiamo! " Dico.

" É stato un piacere, e non si preoccupi per l' ombrello! " Lo scrittore mi stringe la mano.

" Complimenti, ha davvero una bella famiglia signora.." Dovevo dirle qualcosa.
" Kate, chiamami Kate per caritá! Grazie davvero, mio figlio parlerà ore ed ore di questo portachiavi! Io e mio marito stiamo cercando di aiutarlo a credere nella magia, o meglio, mio marito...."
" Uh, guarda, Kate da poco ha accettato l'idea di BabboNatale quindi... " Richard ( sì, ormai lo chiamo per nome, dato che lui mi da del tu ) sottolinea.
Sono adorabili.
" Ahah " rido " non é molto difficile credere nella magia , basta guardarvi! Avete anche un supereroe in famiglia! "
Ho detto un'enorme stupidata ma ormai l'ho detta.
I due stanno lì a fissarmi e io mi sento un tantino in imbarazzo.
Poi si guardano e sorridono e mi ringraziano. Loro ringraziano me.
Kate mi abbraccia e suo marito fa altrettanto.
Ci salutiamo.
Percorriamo la stessa strada in senso opposto.
Ma dopo qualche passo mi volto. E non posso fare a meno di guardarli. Sono davvero una bella famiglia.


 ***

Qualche giorno dopo la mia corsetta sotto la pioggia, immersa nei Kleenex, ricevo una lettera, al lavoro.


"
 Questa te la manda Jake. Grazie ancora. Un abbraccio ,
Kate  &  Rick.    
                                        JAKE.


Ps: ho visto dove lavoravi perchè sul tuo capellino c'era scritto "Always Flowered&Co."

                                           xxx
                                            K
"



Apro la bustina e faccio scivolare sulla mia mano il contenuto.
Un portachiavi. Una J. Con delle gocce di vetro che sembrano gocce di pioggia.


Forse sono più fortunata io ad aver trovato un piccolo Battiman che mi ha salvato.







Cantuccio mio:

Buona sera a tutte!
Questa è una one-shot che mi è venuta in mente per i C.S.A: di Novembre.
Non c'è molto da dire, mi è piaciuta scriverla e per la cronaca "Battiman" è come il mio fratellino chiamava l'eroe di Gotham City.

Grazie al mio monolocale, che sta cominciando a percepire l'onere di avermi come affituaria, nonchè come figlia affidataria.

Un grazie a chi sta dall'altra parte del muro. <3



Un saluto a tutte quante,
RM :)
   
 
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