Capitolo 14: Disastro
Da
allora, le cose erano tornate esattamente com'erano state prima dell'arrivo di
Alex; durante le lezioni, in sala grande, ogni qualvolta si incontravano nei
corridoi, Draco aveva ricominciato a stuzzicare fino all'esasperazione Harry,
Ron e gli altri; e i due ragazzi, visto l'evidente stato di depressione di
Alex, non si erano fatti pregare nel ricominciare la loro vecchia battaglia
contro il rivale di sempre, che era anzi aumentata di intensità ora che era
supportata da un motivo valido, la rabbia; anche Hermione e Ginny erano tornate
vittima delle battute e dei dispetti del ragazzo e degli altri Serpeverde, che
ovviamente avevano seguito in massa il loro capo. Hermione veniva salutata con
un "Ciao mezzosangue !!!!" ogni volta che incrociava uno degli
appartenenti alla casata verde degli ultimi anni, mentre Ginny era indicata e
derisa come "La povera babbanofila deficiente che non può fare altro che
stare in coda a quegli straccioni dei fratelli e raccoglierne le briciole, se
sono così scemi da lasciarne cadere visto che sono così straccioni
!!!!!!". Ma nessuna delle due reagiva, primo perchè sapevano benissimo che
sarebbe stato inutile e che non avrebbe fatto che dar fuoco alle polveri più di
quanto già non fosse; il difficile era far ragionare allo stesso modo Harry e
Ron, che appena sentivano uno di quei commenti scattavano contro il
responsabile reale o presunto, senza distinzioni e con una furia cieca negli
occhi. D'altra parte, non se la sentivano di biasimare nemmeno i due ragazzi,
poichè sapevano benissimo che il loro comportamento eccessivo era una reazione
alla situazione in cui si trovava Alex: erano così dispiaciuti e preoccupati
per la loro amica e non avrebbero mai permesso che anche una di loro due
sofrisse allo stesso modo. Secondo, e questo valeva soprattutto per Ginny,
sapevano benissimo che quella situazione era solo una facciata e, se c'era
qualcuno che soffriva ancor più di Alex era, per quanto incredibile, Malfoy.
Ginny, che era stata la prima a saltargli addosso per ciò che aveva fatto alla
sua amica, e anche quella che aveva avuto la reazione più violenta, ora provava
uno strano miscuglio di sentimenti tra i quali, ogni tanto, si affacciava anche
un timido accenno di pietà e dispiacere per il Serpeverde. Era assurdo, lo
sapeva bene, ma era una cosa talmente spontanea che non aveva potuto far altro
che accettarla come naturale; al dire il vero, non ci aveva nemmeno pensato, ne
aveva preso atto e basta. E, quel che era ancor più paradossale, aveva capito
ciò che provava guardando ciò che si nascondeva nelle profondità degli occhi di
Alex, che nonostante l'espressione ferita mostravano, ancora e nonostante
tutto, preoccupazione per il ragazzo; Ginny non ne aveva parlato, l'aveva solo
constatato, un po' sorpresa ma comunque non scioccata, e si era trovata a
provare lo stesso. Quindi, quando lui la stuzzicava, aveva iniziato ad alzare
le spalle e starsene buona senza dire una parola, lasciando che le parole le
scivolassero addosso senza scalfirla finchè lui e i suoi seguaci non si
stufavano e se ne andavano. All'inizio aveva provato anche a fissarlo negli
occhi direttamente, senza dire una parola ma solo guardandolo; ma aveva capito
che la cosa lo metteva profondamente in agitazione, probabilmente perchè Alex
era solita fissarlo in quel modo diretto e senza riserve e perchè i loro occhi
avevano colori simili, e aveva smesso. All'inizio aveva riso di se stessa,
rendendosi conto di aver agito pensando al benessere del ragazzo che la
tormentava; eppure era così naturale anche quello....ora iniziava a capire
perchè Alex avesse accettato di stargli affianco all'inizio. Era così semplice,
lasciandosi alle spalle nomi e pregiudizi e pensando solo a ciò di cui ha
bisogno l'altra persona....peccato fosse finita così tra loro.....ma era
davvero finita ??? Non era proprio per evitarlo che stava correndo a perdifiato
verso la sala dei Grifondoro per parlare con Alex e raccontarle ciò che era
successo ??? Per chiederle di fare un tentativo ???? Ripensò a ciò che era
successo pochi minuti prima in biblioteca.....
(ATTENZIONE: tutto questo è avvenuto di pomeriggio, all'incirca
verso le cinque, e si tratta dei pensieri di Ginny. Ciò che viene subito dopo,
è descritto come se non si conoscesse ciò di cui Ginny vuole parlare ad Alex, poichè
è visto dal punto di vista degli altri, Harry, Ron, Hermione e chiunque sia
nella sala comune, che vedono solo le due ragazze parlare animatamente; anche
il seguito è descritto da questo punto di vista. So che sembra leggermente
assurdo, ma a me piaceva così e ho deciso di lasciarlo. Non saprete subito cosa
ha visto Ginny e l'ha spinta ad andare a parlare con Alex, lo racconterò
dopo....fra poco comunque. Spero vi piaccia, io mi sto incasinando un mondo a
scrivere sta parte, non capisco quasi più che cosa pensano i miei
personaggi....che non sono miei, a parte Alex, comunque....)
ALL'INCIRCA
UN QUARTO D'ORA DOPO:
Sala
grifondoro (dallo scorso capitolo sono passate due
settimane); la scuola dimenticò presto dimenticato l'euforia di
Halloween e si ributtatò nell'atmosfera seriosa di preparazione agli esami. A
un tavolo Alex, Harry, Ron ed Hermione studiavano trasfigurazione; il silenzio
tra di loro era carico di concentrazione, e nemmeno l'entrata di una figuretta
dalla divisa nera svolazzante e i lucidi capelli rossi riuscì a dissipare
quell'atmosfera; ma le cose erano destinate a cambiare. Ginny, con aria
guardinga e preoccupata, ignorò le occhiate curiose del resto della sala, visto
che agli studenti del quarto anno era stato detto di rimanere in biblioteca a
studiare quel pomeriggio, essendo saltata la lezione di erbologia, e si chinò a
sussurrare qualcosa all'orecchio di Alex. La ragazza più grande si raddrizzò di
scatto, gli occhi castani scurissimi guardinghi e socchiusi; Ginny parlava con
espressione convinta, e l'amica le rivolse un'occhiata che stava quasi a
chiedere cosa avrebbe dovuto fare; Ginny scosse il capo, ma la sua voce era
decisa mentre diceva "E' la decima volta che succede in due settimane,
Alex. Me ne sono accorta solo oggi, ma
è così. E tu non puoi ignorarlo". L'altra ragazza la fulminò con gli occhi
"Perchè no???? Mi pare ci siamo detti tutto ciò che c'era da dirsi....se è
uno stupido idiota deficiente e non dico cos'altro non è colpa mia !!!!";
anche gli occhi di Ginny lampeggiarono "Alex, sai benissimo che non pensi
questo !!! Non mentirmi...e non mentire a te stessa !!!!!!!!". Le due
rosse si fissarono, mentre gli occhi scuri di entrambe mandavano scintille;
ignare del mondo intorno a loro, e soprattutto dei tre ragazzi accanto che le
fissavano sbalordite, le due si sfidavano in un gioco di sguardi volto a
scoprire chi avrebbe avuto più forza di volontà e chi invece si sarebbe arresa;
Alex fece una smorfia, poi chiese con voce profonda "Perchè lo difendi,
Ginny? Perchè senti il bisogno di dirmi queste cose ??? Perchè non lo lasci
semplicemente la dove è voluto andare ???". La ragazzina si passò una mano
tra i capelli rossi, mentre i suoi occhi brillavano, quasi stesse riflettendo
seriamente sulla domanda "Volevo farlo Alex....in un primo momento non
desideravo altro. Ma so vedere; vedo come si comporta, e vedo cosa c'è dietro
di questo. E ciò che vedo non mi piace per nulla....e non piacerebbe nemmeno a
te, se ti sforzassi di guardare" "Chissà perchè non lo faccio !!!!"
commentò in tono esasperato Alex, gli occhi scuri brucianti, ma Ginny non si
arrese "Non lo fai perchè sei testarda !!! Esattamente come lui !!!! Siete
duri come rocce entrambi, e se andiamo avanti così vi sfinirete senza
concludere nulla !!!! Ti chiedo solo di provare....una volta sola. Dammi
ascolto, fallo per me se credi, ma fallo !!!!" "E perchè dovrei
essere io a fare il primo passo ??? Perchè lo chiedi solo a me ???" Alex
proprio non voleva mollare...ma Ginny non si lasciò abbattere "Perchè
ritenevo che tra i due tu fossi quella con un po' più di senno...ma vedo che mi
sbagliavo !!!! E poi, chi ti dice che non l'abbia chiesto anche a lui
????" lanciò la sfida con aria sicura di sè e si voltò, allontanandosi
decisa; Alex rimase a guardarle la schiena, riflettendo forsennatamente "Figurati
se l'ha chiesto anche a lui....se ha anche solo provato a parlargli....dopo
quello che gli ha urlato contro...." nella sua mente si delineò
l'immagine di Ginny che urlava con tutto il fiato che aveva nei polmoni...era
così diversa dalla timida e fragile Ginny del primo giorno di scuola....e, in
un flash, si rese conto di cosa questa Ginny sarebbe stata davvero
capace di fare...e di cosa aveva fatto...."OH MIO DIO !!!! GLIEL'HA DETTO
SUL SERIO !!!!" esclamò, facendo sussultare per l'ennesima volta Harry,
Ron ed Hermione che la stavano fissando allibiti e preoccupati; Ron si schiarì
la voce, cercando di attirare la sua attenzione, poi quando lei non gli badò
provò a chiamarla "Ehm...A...Alex?". La ragazza gli piantò addosso
due occhi brucianti con tale velocità che per poco non si rovesciò sulla sedia
"Po...possiamo sapere che....succede? Ginny pareva...infuriata...."
riuscì a balbettare reggendosi disperatamente al tavolo. Alex continuò a
fissarlo per qualche secondo così intensamente che Ron iniziò a sudare freddo,
poi le labbra di lei si aprirono "Ginny....accidenti !!!!" e Alex si
alzò di scatto, mandando la sedia a fracassarsi a terra con un frastuono
incredibile; Hermione saltò sulla sua, di sedia, e Harry si chinò per
raccogliere quella caduta, mentre tutti gli altri occupanti della sala li
fissavano, alcuni accigliati per la confusione, altri molto curiosi
"Ehm...Alex, ci dici che succede per favore ????" tentò senza troppe
speranze, rimettendo a posto la sedia. La ragazza non lo fissò, guardava nel
vuoto con una intensità tale da far credere che stesse facendo una maledizione
a qualcuno, poi in un soffio disse "Mi spiace. Devo andare", si voltò
e si allontanò di corsa. Harry si voltò allibitò a guardare Hermione e Ron, sui
cui volti era riflesso lo stesso sbigottimento "Ma cosa sta succedendo
????" chiese la ragazza, e gli
altri due scossero il capo. Non ne avevano proprio idea....
Dalla
scena precedente sono passate circa tre ore, e la scuola è nella Sala Grande
per la cena; mancano però all'appello alcune persone; Ginny, ad esempio, e
Alex, che sono sparite da tre ore, per l'appunto, e che nessuno sa dove si
trovino. E anche qualcun'altro, ma per ora sorvoliamo. Tornando alle due
ragazze, Harry, Hermione e Ron le hanno cercate ovunque, senza risultati, e ora
sono seduti alla tavola di Grifondoro, nella vana attesa che le amiche li
raggiungano. Non sanno che Alex si trova da tutt'altra parte del castello, e
precisamente davanti alla finestra del piano terra che si trova proprio davanti
all'ingresso della sala comune dei Serpeverde. I suoi occhi sono fissi sul
vento che, impetuoso, sta spazzando i rami degli alberi, strappandovi via le
foglie ormai gialle e rosse; la pioggia cade a scrosci, e i tuoi accompagnano
l'ululare del vento creando un'atmosfera spettrale; le torce del corridoio poco
possono fare per fugare quell'oscurità, e la ragazza, vestita con la sua divisa
nera e il mantello sulle spalle, quasi non si vede in quella cornice; ma la
luce dei fulmini che ogni tanto entra dalla finestra la illumina brevemente,
facendo apparire i suoi capelli ramati come fuoco vivo; è immobile, sta come
aspettando qualcosa....o qualcuno; la mano è appoggiata al vetro e
l'espressione tanto concentrata che nemmeno sente i lievi passi che all'improvviso
risuonano alla sua sinistra, vicino a lei....o forse li sente e li ignora,
perchè sa a chi appartengono. Finchè una voce sarcastica non la richiama, e lei
si volta lentamente, preparandosi ad affrontare l'ennesima battaglia.....
Draco
Malfoy stava camminando lentamente e senza meta lungo i corridoi della scuola;
aveva passato il pomeriggio in bibioteca e si sentiva relativamente stanco, e
soprattutto non aveva fame; aveva evitato quindi di andare insieme agli altri
nella sala comune, cosa che gli aveva anche permesso di togliersi di torno quei
due bestioni di Tiger e Goyle che pensavano solo con lo stomaco; più difficile
era stato liberarsi di Pansy Parkinson, che da quando lui aveva litigato con
Alex era diventata ancor più appiccicosa, al punto che ormai solo vederla lo
faceva quasi vomitare. Comunque finalmente era solo....l'unico punto negativo
era che così lo assalivano pensieri indesiderati, del tipo non è venuta in
biblioteca neanche oggi....scuotendo il capo con veemenza, il ragazzo cercò di
svegliarsi e rabbrividì "Cavoli se fa freddo....credo che me ne andrò
in sala comune..." pensò, rendendosi poi conto che era proprio davanti
alla scala che vi ci avrebbe condotto in meno di cinque minuti; scese, svoltò a
destra nel corridoio sottostante e si incamminò verso l'altro lato del
corridoio, dove era situata la sua sala comune.
Era
circa a metà quando distinse la figura scura ferma davanti alla finestra; i
suoi occhi si strinsero a fessure, poichè non gli pareva familiare, e in quella
zona avrebbero dovuto esserci solo Serpeverde. Inoltre, nonostante il rumore
dei suoi passi fosse chiaramente udibile nel corridoio deserto, la figura non
si era voltata a guardarlo.Strano....decisamente strano.....all'improvviso un
fulmine illuminò brevemente con la sua luce la finestra e il corridoio, e Draco
ebbe la fugace impressione di vedere un manto di fuoco aleggiare sulla testa
della figura....un fuoco rosso e vivo.....e finalmente capì di chi si trattava.
Si fermò di scatto a bocca aperta a fissarla, mentre lei rimaneva ancora ferma
immobile a guardare fuori, quasi in attesa. Un altro fulmine le illuminò il
volto....Alex....così serena e tranquilla, tanto da apparire eterea in quella
cornice tempestosa....come un punto fermo a cui ancorarsi quando tutto il resto
sfuggiva tra le dita....un punto fermo che lui aveva lasciato.....cercando di
riprendere coraggio, piegò la bocca in un sorrisetto sprezzante ed esclamò, in
tono beffardo "Ammiri il buio, Lance????". La ragazza si voltò
lentamente a fissarlo, mentre la luce dell'ennesimo lampo l'avvolgeva,
mostrando il bagliore dei suoi occhi scuri, tanto che gli ci volle tutto il suo
autocontrollo per non sussultare "O....aspettavi me ???" continuò, ma
il tono non sembrò abbastanza convincente nemmeno a lui. Con sua sorpresa, la
ragazza annuì "Volevo parlati....o meglio, volevo sentire cos'hai da
dirmi". La bocca di Draco si piegò, quasi tremante, in una smorfia "E
cosa ti fa pensare che io ti voglia parlare ????" "Il modo in cui mi
hai fissato oggi" replicò lei in tono quasi surreale da quanto era
tranquillo.
FLASHBACK
Erano
giorni che non frequentava la biblioteca, poichè voleva assolutamente evitare
seccature, ma per svolgere quel compito di pozioni aveva proprio bisogno di
quel trattato.....quindi, sospirando rumorosamente e più volte, Alex si era
avviata di malavoglia verso l'enorme stanza ripiena di libri; era sola, poichè
Ginny doveva essere a lezione di erbologia ed Hermione stava in sala comune con
Harry e Ron intenta nelll'imparare l'incantesimo confundus. Anche i corridoi
parevano deserti mentre li percorreva, non aveva trovato nessuno a cui
aggrapparsi o a cui chiedere compagnia; Bill e Charlie erano spariti, Roger,
che sempre più spesso in quei giorni le capitava davanti e la salutava pieno
d'energia e speranze, era sul campo da quiddich, Calì e Lavanda, che non erano
propriamente sue amiche ma con cui andava d'accordo erano in camera loro a
leggere una stupida rivista babbana su un gruppo rock del momento, Dean e
Seamus stavano studiando in sala comune, i gemelli erano del tutto presi dai
loro esperimenti....insomma, tutti l'avevano abbandonata, pur sapendo benissimo
che non aveva alcuna voglia di andarci da sola, quegli egoisti !!!!!!!!
Scuotendo la testa, si diede della sciocca; mica potevano abbandonare tutto
ogni volta che lei schioccava le dita, no ? E non era proprio il caso di fare
tanto i capricci per una cosa del genere....anche se......la porta della
biblioteca le apparve davanti, e la ragazza chiuse gli occhi, la mano ferma
sulla maniglia, respirando a fondo e cercando di farsi forza e di entrare prima
di cambiare idea. Lo sapeva, lo sapeva benissimo che lui era lì. C'era stato
tutti i giorni, da quando avevano litigato, assiduamente, quasi ossessionato
dal dover dimostrare che lei non contava davvero nulla per lui; appena la
biblioteca era accessibile, lui vi andava, e rimaneva lì fino a sera se non
c'erano lezioni. Alex invece aveva smesso completamente di andarvi, relegandosi
nella sua sala comune e facendo di tutto per evitare situazioni spiacevoli....e
cioè per evitare d'incontrarlo. E invece...ora era lì...."E che
diamine...mica è suo territorio escusivo !!!! E' una biblioteca, non un campo
di guerra, dannazione !!!!" sussurrò determinata, spingendo il pesante
battente e varcando la soglia. Evitò volutamente di guardarsi attorno, ma
focalizzò lo sguardo su Madama Pince e si diresse da lei per chiederle il libro
che le serviva; la donnina dall'aria arcigna la squadrò un attimo con aria
indagatrice, riconoscendola, poi le passò il pesante volume; Alex lo prese,
ringraziando sommessamente, se lo cacciò sotto il braccio e si diresse verso la
porta, sempre senza guardare altro che davanti a sè. Ginny era su uno dei
tavoli dritto davanti a lei e le fece un cenno, cui la ragazza rispose con un
breve sorriso; raggiunse l'uscita e, senza esitare un attimo, la varcò; quando
il pesante battente le si chiuse alle spalle con un sordo clangore, la ragazza
vi si appoggiò contro e chiuse gli occchi respirando affannosamente; ce l'aveva
fatta....l'aveva evitato...eppure...quello che la faceva ansimare a quel modo
non era l'ansia...ma il fatto che aveva SENTITO....per tutto il tempo in cui
era stata li dentro.....uno sguardo fisso su di sè....uno sguardo così intenso
e quasi...affamato....da farle accapponare la pelle; non sapeva come aveva
fatto a non girarsi per non incontrare quegli occhi azzurri e
gelidi....glaciali....per non guardare negli occhi....lui.....
Il
ragazzo sussultò; allora se n'era accorta....si era accorta delle sue occhiate
silenziose e furtive, ma estremamente intense....quelle occhiate che,
nonostante tutto, non aveva potuto fare a meno di rivolgerle....però non aveva
reagito....non si era nemmeno voltata a guardarlo...non aveva più incrociato i
suoi occhi, come invece stava facendo in quel momento.....e solo adesso si
rendeva conto di quanto questo gli fosse mancato.....Alex riaprì bocca, sempre
con lo stesso tono controllato e quasi privo d'emozione "Ginny mi ha detto
che vai quasi tutti i giorni in biblioteca, fissi il tavolo dove studiavamo, alzi
gli occhi ogni volta che entra qualcuno....come oggi. Mi ha anche detto che,
dopo che sono uscita, la tua espressione si è fatta tale che anche i tuoi amici
hanno trovato una scusa per defilarsi, tanto facevi paura. Sinceramente volevo
ignorare la cosa, ma lei ha insistito...e ho capito che ti devo parlare; cioè,
che ti devo ascoltare, devo sentire quello che hai da dire. Non per te, ma per
me, per mettere in pace la mia coscienza. Poi sarà finita". Draco
sobbalzò, fissandola spaventato; ma non c'era traccia di sorriso o comprensione
negli occhi di lei "Fi....finita? Che...che vuoi dire ???". Lo
sguardo di Alex si fece obliquo "Quello che ho detto. Tu hai dichiarato
guerra ai miei amici; questo per me vuol dire che noi siamo
nemici". Il suo tentativo di sogghignare gli parve patetico, ma comunque
Draco continuò "Amici ??? Intendi Potter e compagnia ???? Credevo di
essere anche io tuo amico...." la stuzzicò, odiandosi interiormente per
quello che stava facendo. Ma lo sguardo di Alex non vacillò, rimanendo fisso
nel suo "Lo credevo anch'io....ma tu hai avuto paura di crederlo...o
piuttosto di accettarlo". Malfoy strinse le labbra, poi di scatto
l'afferrò per il colletto della divisa e l'avvicinò a sè, sollevandola
leggermente da terra, finchè i loro volti non furono a pochi centimetri di
distanza "Stammi bene a sentire, Lance !!!!!" sibilò con volto rosso
dall'ira "Io non mi abbasserò mai al punto di essere amico di
una...una come te....credo che tu ti sia illusa....". Alex non
tentò affatto di liberarsi, ma rimase passiva nella sua stretta, sollevata da
terra, gli occhi scuri fissi in quelli di ghiaccio di lui "Io non mi sono
illusa....per il semplice fatto che non io ti ho mai chiesto nulla ,
Malfoy. Sei stato tu ad avvicinarti a me....tu a rivolgemi la
parola....ed è proprio questo a farti paura, Malfoy !!!!" pronunciò il suo
cognome in tono duro, tanto duro che lui allentò inconsciamente la presa sul
colletto di lei, senza lasciarla del tutto ma comunque facendole toccare terra,
sconvolto. Erano mesi che non lo chiamava per cognome....ma stavolta l'aveva
fatto, e ci aveva messo dentro tutta la sua cattiveria.....Alex non gli staccò
gli occhi di dosso, senza alcuna pietà nello guardo, e con una mossa improvvisa
si liberò della sua presa, mentre una scintilla di rabbia si accendeva nelle
profondità dei suoi occhi "Credevo ci fosse una speranza anche per
te....ma mi sbagliavo. Sei troppo preso dall'essere un Malfoy degno di questo
nome per essere te stesso.....Draco ha provato a emergere e tu l'hai ricacciato
indietro terrorizzato.....e ora trovi comodo dare a me la colpa di tutto. Beh,
ti dirò la verità: hai fatto tutto da solo....sei solo un codardo....oh, lo so
cosa stai per dire....'dirò tutto a mio padre'.....la tua minaccia preferita
vero ???? Hai troppa paura per vedertela da solo coi tuoi nemici.....mi fai
schifo !!!! Vallo pure a dire a tuo padre, me la vedrò anche con lui, gli dirò
senza problemi ciò che penso di suo figlio......ricorda Malfoy, ti sei fatto
una nemica pericolosa....conta pure che io sia invisibile, se mi incontri,
perchè per me tu non esisti.....sei solo un'ombra, un'ombra al servizio di tuo
padre....ma ti avverto: continua a infastidire Harry, Ron, Hermione e Ginny e
te la vedrai con me. Io non perdono chi fa del male ai miei amici". Un fulmine,
l'ennesimo, rischiarò il corridoio
proprio in quell'istante, permettendogli di vedere l'espressione seria,
determinata e tremendamente sofferente della ragazza; da qualche parte nei
recessi del suo animo Draco sentì qualcosa che lo spingeva ad andarle incotro e
abbracciarla, forse per consolarla, forse per fermare le sue parole, renderle
vane, vuote. O forse, semplicemente, per chiederle scusa. Un Malfoy non si
scusa mai, era la prima regola della sua famiglia; eppure in quel momento gli
pareva solo una sciocchezza colossale....ma il suo tentennamento gli fu fatale;
senza dargli tempo di vedere se qualche lacrima traditrice le stesse invadendo
lo sguardo limpido e puro, Alex all'improvviso si girò e prese a correre il più
lontano possibile da lui e dalla sala dei Serpeverde, lungo il corridoio per
cui era arrivata; la sensazione che lui ebbe fu come di un vento leggero che si
allontanava. Un vento di speranza che lui aveva rudemente cacciato....sperando
solo di non pentirsene. Ma, mentre fissava attonito prima il vuoto davanti a
sè, poi la schiena di lei, quando finalmente si decise ad alzare lo sguardo
appena in tempo per vederla sparire nel corridoio laterale, si rese vagamente
conto che iniziava già a pentirsene, stando a quanto diceva il suo cuore
tremendamente in subbuglio. Quelle parole....pur non volendo farsi coinvolgere,
aveva sentito come uno strappo dentro di sè....uno strappo doloroso.....e il
bello era che non sapeva nemmeno perchè, se non per il fatto che lei non lo
aveva mai trattato così....prima....già, prima di....prima che lui....quindi
era normale no? E allora perchè faceva così male ???? Avrebbe voluto ridere,
sprezzante, della presunzione della ragazza che pensava di contare per lui a
tal punto, anzi che pensava di contare qualcosa per lui....avrebbe davvero
voluto ridere....ma allora perchè si trovava ad urlare, in lacrime, nel
corridoio buio e deserto, parole che nemmeno sentiva sue ???? "Ma chi ti
credi di essere, io non ho alcun bisogno di ....TE.....NON HO ALCUN BISOGNO DI
AMICI !!!!!!!!!!". Era vero. Non ne aveva mai avuti; era forse per questo
che sentiva a tal punto la mancanza dell'unica che si fosse dimostrata tale in
tutta la sua vita ???? "Io credevo in Draco....ma tu non permetti a te
stesso di essere Draco....sei e sarai per sempre un Malfoy. E io non posso
essere di alcun aiuto a un Malfoy" sussurrò, impietosa, la voce di lei
nella sua mente. Il ragazzo si tappò le orecchie con le mani in gesto
disperato, per non doverla sentire "Basta, basta, BASTA !!!!! STAI ZITTA
!!!!!!!!!" urlò ancora, ma la voce continuava a rimbombargli nel capo. In
preda al panico e alla confusione, il ragazzo scappò dalla parte opposta
rispetto a quella presa da lei; urlò la parola d'ordine, non ascoltò nemmeno le
lamentele al riguardo della statua di marmo, che borbottò che tutti avvrebbero
potuto udirlo, soprattutto quegli sporchi mezzosangue e babbanofili che
appestavano la scuola, posta alla guardia dell'ingresso della sala comune dei
Serpeverde e si catapultò all'interno non appena il varco creatosi fu
sufficiente a farlo passare; non badò nemmeno alle facce stupite dei suoi
compagni che erano seduti nella sala quando lo videro passare in quello stato,
ma corse fino alla sua camera, spalancò la porta con un calcio, la richiuse
allo stesso modo e si gettò sul letto, ansimando e stringendo tra le dita
contratte le coperte e le lenzuola, sulle quali aveva affondato il volto
cercando un contatto rinfrescante che lo aiutasse a calmarsi; il respiro
affannoso si distese dopo qualche minuto, divenendo lungo e profondo. Ma i
pensieri non scomparvero con esso, e il volto di Alex gli si impose nella mente
e rifiutò di farsi scacciare, continuando a fissarlo con gli occhi scuri
accusatori....o forse era lui che non aveva semplicemente abbastanza forza per scacciarlo.
Sentì gli occhi che gli bruciavano. Accidenti, disse disperato a quel volto, ma
che ti aspetti che faccia, eh ???? Cosa ti aspetti da me ????? Un altro volto
si impresse, accando a quello della ragazza, nel suo cervello: suo padre. Il
ragazzo premette ancor di più il volto nelle coperte. Già, che poteva fare? Era
un Malfoy. ERA Malfoy. Non più Draco. Mai più. Mai più....il volto di Alex si
fece triste, i suoi occhi da accusatori divennero delusi e iniziò lentamente a
svanire. Draco la osservò andarsene con angoscia, e quando non ve ne fu più
traccia sentì che l'ultimo filo di umanità che possedeva gli era stato
strappato....ma non riuscì a prendersela con lei o ad odiarla per quello. Era
lui, a non voler essere Draco....o forse lo voleva??? Non era
possibile.....eppure sì, lo voleva, lo voleva disperatamente. Ma da quando???
Da quando nutriva un tale vergognoso desiderio??? Semplice....da quando lei era
entrata nella sua vita....ma solo ora lo capiva.....poichè lo era stato per
quel breve periodo, e ora che non lo era più aveva capito quanto contasse per
lui....perchè, essendo Draco, poteva averla al suo
fianco....però...adesso...lei se n'era andata, rivolgendogli quelle parole che
avevano finito tutto....ed era stato lui a costringerla a pronunciarle. Era
colpa sua....come per tutto il resto in quella storia, le sue lacrime, il suo
dolore, la sua rabbia, era colpa sua. E quando capì e accettò quella verità,
lacrime di rabbia lo assalirono; ma era una rabbia rivolta unicamente contro se
stesso.
Pochi
giorni dopo:
Se
prima c'erano stati solo voci e commenti, diffusi ma comunque incerti, al
riguardo, ora la notizia che tra Alex e Malfoy era guerra aperta divenne
ufficiale. D'altra parte non c'era modo di evitare di notare che, non appena i
rispettivi gruppi si incrociavano per i corridoi, la tensione saliva alle
stelle ed era percepibile nell'area di un chilometro buono. Nè era possibile
ignorare la rigidità che prendeva Alex ogni volta che il ragazzo si presentava
nel suo orizzonte visivo, e ne percepiva la presenza alle sue spalle; diveniva
fredda e rigida come una statua, mentre nei suoi occhi scuri brillava il calore
prorompente del fuoco.....Malfoy dal canto suo reagiva spalancando gli occhi,
deglutendo e iniziando immediatamente a prendere in giro Harry, che chissà come
era sempre al fianco di Alex in quel periodo. Ma, se per caso i suoi occhi
incontravano quelli scuri della ragazza, la voce gli moriva lentamente, gli
insulti sparivano e la sua espressione si faceva terrorizzata; e finiva sempre per
rimanere fermo a fissare la ragazza, mentre lei lo ignorava e, sussurrato
un "Harry, ragazzi....lasciate
perdere, non ne vale la pena, andiamo" si allontanava, seguita dal suo
gruppo che lo uccideva ogni volta con occhiate di fuoco dovute, ormai l'aveva
capito, non agli insulti ma a ciò che aveva fatto a ....lei....
D'altronde,
aveva fin troppo da fare, tra studio e quiddich, per cercare di trovare una
soluzione a quel problema; la sq uadra
di Serpeverde aveva battutto i tassorosso, ma non in maniera ecclatante, mentre
i Grifondoro, che già li avevano superati, si erano imposti sui Corvonero senza
problemi, conquistando la vittoria per 290 - 70 al diciassettesimo minuto di
gioco. Questo voleva dire che la loro corsa per la coppa si stava facendo sempre
più difficile, e la responsabile era sempre la ragazzina dai capelli di fiamma,
che era riuscita a fare di una squadra gi ottima un team compatto e
invincibile, senza alcun apparente punto debole; Draco l'aveva guardata per
tutta la partita contro Corvonero, incantato dal suo modo fluido e istintivo di
volare, dalle sue finte, i suoi scarti all'ultimo secondo, la sua grinta. La
vittoria era apparsa quasi subito come certa, e lei era talmente veloce che
quattro gol erano già stati segnati prima che un giocatore di Corvonero fosse
riuscito a toccare la pluffa. Anche Harry era riuscito a prendere facilmente il
boccino perchè la ragazza aveva fatto una frenata e picchiata improvvisa
proprio davanti al cercatore di Corvonero, spiazzandolo e liberando così il campo
all'amico. Ma il fatto che lo aveva più colpito e urtato era stato, alla fine
della conclusione della partita, il modo in cui Roger Davies si era avvicinato
ad Alex, atterrando al suo fianco e porgendole una mano in segno di sportività.
Sorridendo, la ragazza l'aveva afferrata, e lui ne aveva approffittato per
tirarla a sè e salutare la folla tenendola sottobraccio. In quel momento aveva
sentito di odiare quel damerino; erano giorni che tentava un'approccio con lei,
lo sapeva perchè la notizia era rimbalzata per tutta Hogwarts e gli altri
Serpeverde non si erano certo fatti sfuggire una simile occasione per prendere
in giro la Grifondoro. Sapeva anche che Alex era sempre stata gentile e
disponibile con Davies, fermandosi a chiaccherare e, ogni tanto, accettando i
suoi iviti di studiare insieme....come aveva fatto con lui. Ecco, in una parola
si era sentito....rimpiazzato. Finita con lui non ci aveva messo molto a
tirarsi su il morale con Davies....ogni volta che pensava una cosa simile si
dava del cretino, poichè sapeva benissimo che le cose non stavano affatto così,
che era stato Davies a prendere l'iniziativa e lei si limitava ad essere
gentile come sempre....e che, soprattutto, era stato lui ad andarsene, quindi
era tutta colpa sua !!!! Però questo non aiutava a sopportare meglio la
situazione, proprio per nulla !!!!!!!! Oh, accidenti, ma che gli stava
prendendo ???? Perchè perdeva la maggior parte del suo tempo a fare
ragionamenti di quel genere ???? E perchè alla fine di qualsiasi strada lui
intraprendesse per togliersi tutta la storia dalla testa andava sempre a
sbattere contro....lei???? Perchè ???? "Accidenti a te, Lance !!!! Perchè
non te e sei rimasta a Durmstrang ????" sbottò un giorno, mentre fissava
alterato fuori dalla finestra Alex che, nel giardino della capanna di Hagrid,
rideva e scherzava con Hermione, Cho Chang e Davies. "E' davvero quello
che vorresti ???" chiese una voce argentina alle sue spalle. Draco si
voltò di scatto, incontrando due occhi scuri e lucenti....per un attimo credette
di essere impazzito; Alex era fuori in giardino, l'aveva vista coi suoi occhi
fino a un secondo prima...eppure anche la ragazza davanti a lui aveva capelli
color del fuoco e occhi scuri...ma forse meno di quelli di Alex....e finalmente
la riconobbe; era Ginny "Cos....? Che vuoi, Weasley ????" sbraitò,
cercando di darsi un contegno e fingere di non essere stato sorpreso a dire
certe cose ad alta voce e, soprattutto, a pensarle. Ginny sorrise, senza
staccargli gli occhi di dosso "Davvero vorresti che se ne fosse rimasta a
Durmstrang, Malfoy ??? Vorresti non averla mai conosciuta ????". Gli occhi
di ghiaccio del ragazzo si dilatarono nell'udire quelle parole "Cosa ???
Ma...sei impazzita Weasley ???? Che stai dicen....mai conosciuta ???"
Perchè quel concetto gli appariva tanto incredibile ??? Perchè la sola idea lo
faceva rivoltare ???? Non conoscerla avrebbe significato....non essere così a
terra, così distrutto...."Ma figurati !!!! Se non l'avessi mai conosciuta,
ora non mi troverei in un tale
pasticcio...." esclamò, per poi mordersi la lungua; quella era
un'ammissione del fatto che ancora pensava a lei, accidenti !!!! E infatti gli
occhi di Ginny brillarono "Esattamente, tu sei distrutto; sei distrutto
per una Grifondoro, e arrivi pure a lasciartelo sfuggire con una patetica
filobabbana come me !!!!! Sei cambiato, Malfoy; sei cambiato perchè è arrivata
lei a cambiarti. Davvero pensi che preferiresti che questo non fosse successo
???" Malfoy divenne paonazzo, le sue difese e pretese ormai gettate al
vento, e iniziò a urlare "CERTO CHE LO PREFERIREI, SE NON FOSSE PER LEI
NON STAREI QUI A SOFFRIRE COME UN CANE...." "Quindi solo perchè
soffri ora preferiresti non aver vissuto nulla di ciò che è successo negli
ultimi mesi, vero Malfoy ? Preferiresti aver continuano a ignorare che esisteva
una Alex a questo mondo ???". Il ragazzo si immobilizzò. Ma cosa stava
dicendo la piccola stupida ??? E soprattutto, perchè quelle parole lo colpivano
tanto ??? Ignorare la presenza di Alex sulla terra....si rese conto che lo avrebbe
fatto sentire molto vuoto. Avrebbe perduto molto. E, ancora peggio, che non
gliene sarebbe importato perchè non ne sarebbe stato cosciente
"Io...." tentò di dire, evitando apposta di guardare negli occhi la
ragazzina davanti a lui; Ginny sorrise "Lo sapevo...." si limitò a
commentare, voltandosi e andandosene. I suoi passi risuonarono nel corridoio,
ma Draco quasi non vi badò. Il suo cervello stava ruotando a velocità folle
attorno a un unico punto "Io non vorrei davvero non averla mai
conosciuta, nonostante tutto ciò che è successo....sono contento che lei sia
qui, anche se non stiamo più insieme come all'inizio, anche se non è più mia
amica....sono felice solo perchè esiste". Un mondo senza Alex....era
una prospettiva troppo buia e terribile da immaginare, si disse, guardando la
ragazza ridere e scherzare fuori dalla finestra. "Non sapevo che
esistessi...ma ora che lo so, non credo sopporterei di vivere in un mondo che
non comprenda anche te....anche se dovessi odiarmi a vita...." .
Parole, pensieri non degni di un Malfoy; eppure veri e sinceri per Draco,
mentre i suoi occhi azzurri non perdevano un movimento della ninfa dai capelli
infuocati che rideva per il giardino, ignara del suo sguardo adorante e
incollerito nel notare Davies che le passava un braccio attorno alla vita e
l'attirava a sè. Alex spalancò gli occhi e si ritrasse, e con un sospiro di
sollievo il ragazzo vide Potter avvicinarsi e difendere l'amica dalle mire
espansive del Corvonero. Strano, era la prima volta che approvava ciò che
faceva Potter....ma doveva ammettere che, se avesse preso a pugni quel
damerino, l'avrebbe addirittura aiutato.....
"Ginny,
perchè lo segui con gli occhi ogni volta che ti passa di fianco ????"
domandò esasperata Hermione mentre l'amica si girava a fissare per la quarta
volta Malfoy che le aveva appena incrociate in corridoio e, come al solito, si
era lasciato andare a qualche battuta non molto gentile. La rossa sussultò,
colta alla sprovvista, e fissò Hermione come colta in fallo "Eh ?
Ecco...ehm....per la verità...." tentò di tergiversare, arrossendo però di
botto, cosa che non solo rese vano il suo tentativo ma fece anche nascere nella
mente del prefetto dei Grifondoro dubbi abbastanza spiacevoli....infatti
Hermione si bloccò con la bocca aperta e gli occhi spalacati e pieni di
incredulità, ed esclamò "Oh, no, non anche tu !!!! Prima Alex, ora non
dirmi che ti ci sei persa dietro anche tu !!!!!!!!! Ma che ha quel ragazzo per
incantarvi tanto ????!!!!!!!". Quell'allusione riportò Ginny bruscamente
alla realtà, e anche lei spalancò gli occhi "Cosa stai dicendo ....?"
domandò incredula, poi la comprensione le illuminò improvvisa la mente e si
affrettò a scuotere il capo "Oh, no !!! Assolutamente no !!!! Mi spiace ma
proprio i miei gusti non....è solo che qualche giorno fa ho avuto una
chiaccherata alquanto interessante con nostro Serpeverde, e volevo vedere come
reagiva...." la luce che brillava nei suoi occhi gridava chiaramente
verità e innocenza, ed Hermione si rilassò; già era complicata l'attrazione di
Malfoy per Alex, se poi pure Ginny si fosse infatuata del ragazzo i guai
sarebbero davvero diventati troppi.....con un sospiro di sollievo, domandò
incuriosita "E cosa ha riguardato la vostra 'chiaccherata', se è lecito
chiederlo ????". Ginny fece un sorriso-smorfia "C'è da domandarlo
???? Alex....". Hermione annuì "Quindi il nostro Serpentello non è
così indifferente al distacco come vorrebbe far credere..." "Oh,
proprio per nulla !!!!" "Che stupido...." "Uh, Hermione
???? Sbaglio o è un sorriso quello dipinto sul tuo volto ???? Un sorriso di comprensione
????". La ragazza dai capelli castani arrossì leggermente
"N-no...ecco...è che....mi ricorda...." "...mio fratello. Lo
so. Sono scemi allo stesso modo, e
anche Harry. A volte penso che sia proprio per questa loro somiglianza che
litigano tanto !!!!!!!!!!" commentò Ginny scoppiando poi in una risata
agentea e cristallina. Hermione la fissò stupita. Accidenti, quanto era
cambiata in quegli anni la piccola Ginny Weasley; non era più la timida
ragazzina che aveva conosciuto quando aveva 12 anni, era diventata una piccola
donna matura e decisa, capace di alzare la testa contro i suoi fratelli a volte
troppo premurosi e protettivi, contro Malfoy e i Serpeverde che la prendevano
in giro per le sue origini....e anche contro Harry, che per anni non si era
accorto della sua cotta carica di venerazione e, proprio ora che alla ragazza
pareva essere passata, iniziava a rendersi conto di quanto valesse....anche
questo era stato merito di Alex ??? Che, prima di tutti loro, si era accorta di
quanto la piccola valesse, e l'aveva spinta a dimostrarlo ??? Oppure....Ginny si voltò verso di lei con un
sorriso smagliante stampato sul volto "Hermione ??? Che hai ????"
"Uh....no, nulla" rispose al sorriso timidamente. Eh sì. Anche questa
doveva essere opera dei due 'gemelli'. E non intendeva affatto Fred e George...
"Alex
!!!! Ehi, Alex !!!!" chiamò una voce allegra ed eccitata alle sue spalle,
la ragazza, che stava camminando solitaria, coi libri sottomano, nel giardino
interno della scuola; la ragazza si voltò, fissando sorpresa un sorridente
Roger Davies che le si avvicinava di gran carriera, la scopa in mano e indosso
la divisa da quiddich di Corvonero, nera e blu intenso, tutta spiegazzata. Si
fermò ad aspettarlo, mentre il suo volto assumeva un'espressione interrogativa
ma comunque allegra (per quanto possibile....)
"Buongiorno Roger. Hai finito allenamento ???" chiese gentilmente
facendo un cenno col capo. Lui le si arresto davanti con una brusca frenata e
sorrise, smagliante "Sì, proprio adesso; stavo tornando al castello per
farmi una doccia in camera, sai com'è, in spogliatoio c'è sempre una coda
assurda, e con la scusa che sono il capitano fanno sempre mettere via a me il
set da quiddich e così mi lasciano sempre per ultimo; poi ti ho vista e ho
deciso di raggiungerti....allora, come va ????". Glielo chiedeva ogni
volta che si incontravano, e questo stava a significare almeno una volta al
giorno, ultimamente; Alex non era ancora riuscita a capire se lo dicesse tanto
per dire o se era realmente conscio che c'era qualcosa che non andava e si
preoccupasse per lei; pareva stupido, ma qualcosa nella luce che brillava negli
occhi del ragazzo quando le poneva la fatidica domanda la faceva propendere per
la seconda ipotesi. Scrollando le spalle, rispose come al solito "Più o
meno....come penso tu ti ricordi fin troppo bene, l'anno dei G.UF.O. non è per
nulla facile....come penso nemmeno quello dei M.A.G.O.". Il ragazzo annuì
vigorosamente "Ci puoi giurare, piccola !!! E' veramente estenuante, se poi
ci metti anche gli allenamenti di quiddich....per fortuna ci sono ancora i
weekend a Hosgmeade....a proposito, che ne dici se la prossima volta ci andiamo
insieme, eh ???" propose sorridendo, circondandole le spalle con un
braccio e spingendola a riprendere a camminare. Alex sospirò; ecco che
ricominciava....non che fosse un borioso insopportabile, ma aveva la dote
innata del playboy che gli impediva di non provarci con qualsiasi ragazza
appetibile gli si presentasse davanti....e lei sembrava decisamente troppo
appetibile per i suoi gusti, a giudicare dall'insistenza. Ma un corteggiatore
appassionato in quel momento era proprio l'ultima cosa che le serviva.
Fermandosi con fermezza, allonantò il braccio che le cingeva le spalle e guardo
negli occhi il ragazzo "Roger, senti....so che a te piaccio da un po',
però per me sei solo un amico....e credo che non potrai mai essere altro,
soprattutto nella situazione complicata in cui mi trovo ora. Quindi ti
prego...smettila di provarci ogni volta che mi vedi, mi fa star male il
pensiero di far soffrire anche te". Davies boccheggiò per un secondo per
tanta franchezza, fissando stranito la ragazza che gli stava davanti, poi il
suo sorriso ritorno, ma stavolta era diverso, non quello da playboy -
dongiovanni stagionato, un sorriso sincero e comprensivo, quasi riconoscente
"Beh.....direi che mi hai decisamente sgonfiato. Sì, l'avevo capito che
era inutile, ma non ho potuto farne a meno....anche perchè, come mi hai appena
riconfermato, sei una ragazza davvero eccezionale Alex. Amici ????" chiese
quasi timoroso ed esitante, tendendole una mano; la ragazza sorrise
"Amici" e l'afferrò, stringendola forte; i loro occhi si incontrarono
per un attimo, sorridenti... "Però una burrobirra a Hosgmeade mi permetti
di offrirtela ???" "ROGER !!!!". La risata di lui era splendida,
pensò la ragazza; limpida e pura, carica di allegria e gioia di vivere; avrebbe
tanto voluto poter ridere così....spensieratamente, felicemente, ignorando la
realtà del mondo che la circondava.......scosse il capo per scacciare tali
tristi pensieri, poi gli si affiancò di nuovo e i due giovani ripresero a
camminare, chiaccherando "Certo che sei una ragazza diretta...ma
d'altronde lo sapevo già. Però, visto che ci siamo, permettimi una
domanda....perchè proprio Malfoy ???!!!!" "EEEEHHHHH
?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!" "Avanti, Alex, non dirmi che non sei
cosciente del fatto che lo sa tutta la scuola, no ??? Siete la notizia del
momento....beh, almeno lo eravate...." "Eravamo COSA ???? Ma è
assurdo....noi due non siamo mai stati NULLA !!!!!" esclamò lei, ma
qualcosa nel suo tono indicò al ragazzo che non stava cercando solo di
difendersi dai pettegolezzi; c'era dolore in quell'affermazione. Quasi le
facesse male ammettere una cosa del genere "Non hai nulla di cui rimproverarti,
piccola. Se le cose stanno così non è certo per colpa tua" le sussurrò,
comprensivo, dispiaciuto di aver fatto calare con la sua stupida curiosità
l'ombra che le si leggeva negli occhi in quel momento. Lei annuì, una sola
volta, quasi esitando "Ma ho molto da rimpiangere....a cominciare dal
momento in cui gli ho permesso di avvicinarsi a me, fino a....il momento in cui
gli ho urlato contro tutte le cose che non pensavo affatto e che il mio
orgoglio suggeriva" mormorò abbatturta, senza alzare lo sguardo da terra.
Roger fece un mezzo sorriso "Sei unica....riesci a provare compassione
anche per chi ti ha ferito a questo modo.....alla fine pensi ancora a non farlo
soffrire...." "Ovviamente !!!! Che ci guadagnerei a far stare male
qualcun'altro, scusa ????" la domanda fu accompagnata dal dilatarsi
incredulo degli occhi scuri che finalmente si erano sollevati, di scatto, a
guardarlo in volto. Roger scosse il capo "Non devi chiederlo a me,
piccola, ma a lui; è una cosa che ha sperimentato molte volte, saprà di certo
darti un'opinione sentita" ironizzò con cattiveria. Gli occhi scuri di lei
si strinsero con rabbia "A dispetto di come stanno le cose tra noi, non ti
permetto di sbeffeggiarlo !!!! Smettila di fare illazioni assurde !!!!"
esclamò, mentre la sua mano faceva un gesto secco che indicava disappunto,
disegnando un'arco nell'aria. Roger indietreggiò per evitare il colpo
"Ehi....calma, calma, va bene !!!! Accidenti...." quando fu a
distanza di sicurezza, la fissò di nuovo divertito "Per questo dico che sei
unica....nonostante tutto gli vuoi ancora bene !!!!"; la ragazza strabuzzò
gli occhi "Io non gli voglio affatto bene !!!!!" urlò con voce quasi
stridula; lui sorrise, ancora, ironico "Certo !!!! E io non mi chiamo
Roger Davies !!!!!!!!" replicò. E a quelle parole lei non seppe trovare
altra risposta che chinare il capo, sconfitta, le gote in fiamme. Cercando una
via di fuga, alzò gli occhi verso le finestre della scuola e....li spalancò,
riconoscendolo....
In quel
momento, il caso volle che un gruppetto di Serpeverde ben noto stesse
chiaccherando a pochi passi da una finestra ch epermetteva la visuale proprio
della zona in cui stavano Roger e Alex (E ti
pareva....NdJun. Certo !!!! Sennò che gusto c'è??? NdAlewen ....NdJun);
Draco Malfoy stava ridendo per una battuta poco gentile di Theodore Nott,
riguardante i mezzosangue e i babbani che 'infestavano' la scuola quando la
voce eccessivamente alta e sgraziata di Tiger, che stava passeggiando avanti e
indietro li vicino, in attesa che il suo 'capo' decidesse di muoversi, rimbombò
nel corridoio affollato "EHI, VENITE A VEDERE !!!!!!!! LA GRIFONDORO SE LA
STA FACENDO DI NUOVO CON DAVIES !!!!!!!!". Il ragazzo biondo si trattenne
a stento dal sussultare, mentre il sorriso gli si gelava sulle labbra; un lampo
di furore gli passò negli occhi, rivolto sia a Tiger, che come al solito non
capiuva mai quando starsene zitto, sia a i due soggetti della sua esclamazione,
che se ne stavano in giardino....e anche a Theodore Nott, che lo stava fissando
con aria maliziosa, pronto a cogliere un qualsiasi cenno di tradimento nella
sua espressione; stolidamente, Draco affrontò il suo sguardo. Non gli avrebbe
dato alcuna soddisfazione, giurò a se stesso "Piantala di urlare come un
ossesso, Tiger !!! Si può sapere di chi diamine stai parlando ???"
biascicò annoiato con un tono volutamente distaccato. Nott ebbe un bagliore
divertito nello sguardo, mentre Tiger, non cogliendo affatto la sfumatura nel
tono di Draco, rispondeva "Ma di LEI, capo !!!! La Grifondoro presuntuosa,
l'amica di Potter, la nipote di Silente.....la Lance, capo !!!!!" come se
ci fosse stato veramente il bisogno di specificare tutto questo, pensò il
ragazzo biondo nascondendo un braccio dietro alla schiena e stringendo la mano
a pugno, cercando di inghiottire la rabbia "Ma davvero ???? E chi se ne
frega...." biascicò sorridendo, per poi allontanarsi a passi lenti e
strascicati lungo il corridoio, senza degnare la suddetta finestra di
un'occhiata. Ma Nott, non soddisfatto, lo afferrò per un braccio e lo tirò
indietro, costringendolo ad accostarvisi "Ma dai, guardali !!!! Non sono
uno spettacolo disgustoso ???? Certo che Davies non ha proprio gusto....ma di
certo avrà pensato, visto come te la sei incartata tu, che è una che ci casca
subito....di certo vuole solo divertirsi, con lei...." Draco si liberò
dalla presa del ragazzo con un gesto secco, costringendosi a guardare un basso;
quello che vide non gli piacque per nulla. Davies aveva appena passato un
braccio attorno alle spalle di Alex, e se l'era stretta contro "Ma che
ci trova in quel cretino ???? Peggio ancora di Potter, accidenti...."
si ritrovò a pensare, prima di chiedersi infuriato cosa gli era preso. Che
gliene importava a lui di chi le ronzava attorno ???? E se quello che aveva
detto Nott fosse stato vero ???? Che Davies ci stesse provando solo perchè
credeva che lei fosse facile da ingannare ???? Se davvero le cose stavano così,
gliel'avrebbe fatta pagare...."Ma se è tutta colpa tua se la gente la
considera così, non ci hai pensato ????" lo rimbeccò una vocina dentro
la sua testa. Furioso, il ragazzo zittì la voce inopportuna e continuò a
fissare i due; Alex si era liberata dall'abbraccio e ora stavano chiaccherando
tranquillamente, un sorriso dipinto sulle labbra rosse della fanciulla. Nott la
osservò a lungo, sorridendo lascivo e malevolo "Certo che se ci casca di
nuovo è vermanete un'ingenua...." Draco sentì le mani che gli prudevano
per la voglia di afferrare quel damerino da strapazzo per la collottola e
riempirlo di pugni, ma si trattenne. Non poteva, non doveva scoprirsi di nuovo,
non più di quanto avesse già fatto; ne andava della sicurezza di entrambi...."Si
amico; un modo gentile per dire che ti vergogni delle tue azioni....e che non
hai coraggio sufficiente per ammettere che vorresti trovarti al posto di quel
deficiente di un Corvonero !!!!" sussurrò la solita vocina maligna.
Draco digrignò di denti. Ma chi accidenti glielo faceva fare ??? Perchè si era
rovinato la vita e si era dannato l'anima per allontanare da sè l'unica persona
che lo aveva trattato da essere umano, se tutto ciò che aveva come risultato
era venire messo alla prova ogni secondo e soffrire come un cane ???? "Già....chi
me l'ha fatto fare ???? E' davvero troppo tardi per cambiare idea....un'altra
volta ????" si chiese sorpreso. Poi scosse il capo "No, io
sono un Malfoy....tornare indietro non mi sarebbe più facile che andare avanti;
ho imboccato una strada e la devo seguire....e poi lei è stata chiara....non
abbiamo più nulla da dirci.... nulla...." "Certo che, se ci casca così facilmente, potrei provarci
anche io....vediamo se continua a fidarsi dei Serpoeverde...." disse in
quel momento Nott, mandando ogni pensiero coerente del biondino in un caos senza
via d'uscita; stavolta si che l'avrebbe preso e sbattuto contro il muro, al
diavolo la sua immagine....se solo osava....io suoi occhi incontrarono quelli
castani dell'altro, eccitati, carichi d'aspettativa. Non attendeva altro, lo
stava provocando a bella posta !!!! Draco chiuse le mani a pugno, tornando a
fissare Alex e Davies. Che diritto aveva di giudicare, poi ??? Come faceva a
impedire a chiunque di provare a fare
quello che lui diceva, urlava di aver fatto....anche se non era affatto vero
??? Anzi, soprattutto per questo. Non aveva alcun diritto.....stava a Potter,
Weasley e compagnia difendere la ragazza; e anche a Davies, a quanto
pareva.....sussultò. Alex aveva alzato improvvisamente lo sguardo dal giardino
e i suoi opcchi si erano fissati nei suoi, incatenandoli senza via di scampo.
"Che c'è, Draco ??? Per caso ti da fastidio ????". Ancora Theodore
Nott....cominciava a odiarlo, quel rompiscatole....più che altro perchè
sembrava essere sempre pronto a cogliere qualsiasi suo eventuale segno di
cedimento....quasi a voler dimostrare che l'idolo dei Serpeverde null'altro era
che un impostore....e prendere il suo posto...."Che se lo tenga pure,
quel cavolo di posto !!!! Io voglio solo stare in pace !!!!!" urlò
silenziosamente. Ma pareva che non ci fosse verso....a meno che....un'idea,
oscura, perfida e malsana si delineò nella sua mente, e il ragazzo si allontanò
secco dalla finestra. Doveva pianificare bene le sue mosse....ed essere certo
che la ragazza non si trovasse nei paraggi, quando.....
"Uffa,
non è giusto che la McGranitt abbia dato i compiti supplementari solo a me !!!!
Anche Neville non è riuscito a far evanescere il suo corvo !!!!" esclamò
Ron uscendo dall'aula di incantesimi in compagnia di Harry ed Hermione con
espressione livida; la ragazza, passandosi una mano tra i capelli, commentò "Sì, ma solo perchè la
professoressa McGranitt sa che se Neville si esercitasse da solo farebbe
esplodere la sala comune, la biblioteca o qualsiasi altro posto in cui si
trovasse. E poi, Ron, tu hai davvero bisogno di esercitarti, hai fallito
miseramente l'incantesimo per tre volte di seguito !!!!". Il rosso la
fissò furioso "Ah sì ???? Beh, spiacente di non essere stato all'altezza
delle sue aspettative, signorina so-tutto-io !!!!" la rimbeccò. Hermione,
scurenosi in volto, fece per replicare, ma Harry interruppe il litigio per
chiedere, posando una mano sul braccio di Hermione e guardando fisso Ron per
avere l'attenzione di entrambi "Piuttosto, Alex che fine ha fatto
????". I due, smettendo di fissarsi in cagnesco, asssunsero un'aria incerta
"Credo sia rimasta in aula....doveva chiedere qualcosa alla McGranitt se
non sbaglio...." concluse infine Ron, esitante. In quel momento, una voce
proveniente dalle sue spalle li richiamò "Ehi !!!!". Era Ginny, che
arrivava correndo da, a giudicare dalle impronte di terriccio e fango sulle sue
mani e sulla divisa, una delle serre per la lezione di Erbologia. Ron si voltò
a guardare la sorella "Ginny, ma cosa...." chiese, vedendo un brillio
strano negli occhi della ragazzina, ma in quel momento una voce lenta e strascicata
si intromise, facendolo voltare di scatto (Ancora
??? NdJun Zitto e guarda !!! Cioè, lavora !!!! NdAlewen in preda a euforia da
disastro imminente. Appunto....lo sapevo io....NdJun_rassegnato)
"Bene bene bene....Potter e compagnia al gran completo, con tanto di
piccola filobabbana come jolly !!!!". Harry strinse i pugni, allungando un
braccio per bloccare la reazione di Ron "Che vuoi Malfoy ???" chiese,
fissando con astio il biondo che, come al solito, si trascinava dietro i due gorilla
inebetiti che gli facevano da guardie del corpo. "Niente
Potter....soltanto divertirmi un po'...." rispose l'altro in tono
strascicato. Il moretto trattenne il fiato, irritato; aveva promesso ad Alex
che non avrebbe fatto nulla contro il Serpeverde, ma ora era lui a
provocarlo....esattamente come una volta....come prima che arrivasse lei.
Colpito da questa riflessione, si astenne dal reagire; Draco ne aprofittò
"Che hai Potter, la coda di paglia ???? Paura di reagire senza la tua
amichetta prefetto a toglierti dai guai ????". Hermione, offesa, si fece
avanti mettendo in evidenza la propria spilla, e il ghigno del Serpeverde si
incrinò un poco....per poi rifiorire "Che vergogna, farsi aiutare da una
mezzosangue...." commentò; Hermione sussultò, anche se solo lievemente,
mentre una lacrima furtiva le bagnava gli occhi, ma cercò comunque di
trattenere Ron che pareva furioso. Harry cercò qualcosa da dire, ma fu Ginny,
con aria arrabbiata e fiera, ad esclamare "Non sei piuttosto tu, Malfoy,
ad avere il coraggio di provocarci solo quando non c'è Alex ???? Cosè, hai
ancora paura di leggere biasimo nei suoi occhi ??? O peggio....disprezzo ????
Rifiuto ????" "S...STA ZITTA !!!!!!" urlò il ragazzo avanzando
con aria infuriata per spintonarla con forza; la ragazza barcollò ed evitò di
finire a terra solo grazie all'intervento di Harry, che allungò un braccio per
sostenerla. La Ginny di una volta sarebbe diventata viola a quel contatto,
iniziando a balbettare e fuggendo poi in preda alla confusione; ma questa Ginny
era diversa. Non badò nemmeno al fatto che il braccio del ragazzo che tanto
aveva adorato le stesse cingendo le spalle, anche se solo per sorreggerla;
anzi, non badò proprio a lui. I suoi occhi, che ardevano di mille e più fiamme
rabbiose, non vedevano altri che Draco Malfoy. La vecchia Ginny non avrebbe mai
potuto guardarlo così. Nè lo avrebbe provocato...o meglio, sfidato, dicendogli
le cose come stavano. ma questa non era la vecchia Ginny...era la ragazza che
Alex aveva portato alla luce; era forte, sicura di sè, determinata e ben decisa
a non permettere che la sua amica venisse ancora ferita, a costo di esserlo lei
stessa per impedirlo. Era una Ginny per cui Harry, che la sosteneva ad occhi
spalancati per la sorpresa, non poteva fare a meno di provare rispetto e ammirazione.
La ragazza teneva ancora gli occhi fissi sul Serpeverde, e anche Harry si
decise a tornare a fissarlo, sentendo una nuova folata d'ira nei suoi confronti
crescergli nel petto, anche se il motivo egli era ignoto "Così rifiuti la
realtà, Malfoy ??? Te la prendi con una ragazzina pur di non ammetterla ??? Una
ragazzina forse fisicamente inferiore a te, ma che come forza di volontà ti è
totalmente superiore...come Alex !!! Tu sei stato completamente sconfitto da
queste due !!!!" urlò, indicando solo Ginny in mancanza dell'altra rossa.
Malfoy strinse i denti "Taci Potter !!!! Se non riesci a capire, stanne
fuori !!!!" urlò, ormai in preda allagitazione, e con un gesto affrettato
e impacciato frugò nelle vesti, estraendo la bacchetta; con una mossa fulminea,
Harry spinse Ginny dietro di sè e le si parò davanti, estraendo a sua volta la
bacchetta. Qualcosa gli diceva che non sarebbe stato un gioco, questa volta
"Ron !!!" esclamò, lanciando un'occhiata all'amico che aveva nascosto
Hermione dietro di sè come lui aveva fatto con Ginny, incurante che lei fosse
più brava di luinegli incantesimi, e aveva preso la sua bacchetta dalla tasca
"Porta via le ragazze....non è il caso che si facciano male per colpa di
quest'idiota !!! E, per l'amor del cielo, impedisci ad Alex di venire qui, ad
ogni costo !!!!!". Il rosso lo fissò, vagamente angosciato al pensiero di
lasciare il suo migliore amico da solo a scontrarsi col suo eterno rivale; non
voleva però mettere a repentaglio Hermione e la sorella, perciò annuì e posò
una mano sulla spalla dell'amica, iniziando a spingerla via "Cosa ??? Vuoi
davvero lasciare Harry da solo ??? Ma sei impazzito ??? Dobbiamo fermarli
!!!!" urlò Hermione, agitando la chima castana. Ron scosse il capo,
continuando a spingerla e allungando il braccio per trascinare via anche la
sorella...che però si ritrasse con aria battagliera, fulminandolo con gli occhi
"No !!! Se vuoi te ne puoi anche andare, ma io di qui non mi schiodo !!!
Alex non lo farebbe mai....e Harry non può...." si zittì, voltando altrove
gli occhi per celare i suoi pensieri, ma Ron ebbe la sgradevole sensazione che
in essi non ci fosse solo preoccupazione per Harry...ma per la situazione in
generale....e questo includeva...."Gin..." "Piantala con quel
nomignolo idiota !!! Se vuoi farmi cambiare idea, non è proprio il modo...e
comunque è inutile !!!! Ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare !!!!";
mentre la mano sinistra compariva dalle pieghe della divisa stringendo la
bacchetta, i suoi occhi scuri tornarono ai due duellanti, ignorando il fratello
ed Hermione, che la fissavano sconvolti, immobili, troppo stupiti per muoversi.
Nel frattempo, Draco e Harry si erano dati da fare, e residui di incantesimi
deviatisi tra loro esplosero sopra le loro teste. Hermione urlò e Ron,
sfruttando la sua altezza, le si parò sopra, riparandola dalle scintille e dai
pezzetti di intonaco che caddero in seguito allo scoppio dell'incantesimo.
Senza badarvi, i due contendenti continuarono a lanciarsi scie lucenti e
colorate, ansimando per lo sforzo di scansare quelle avversarie e rispondendo
semre più in fretta; in breve, il livello passò da incantesimi pressochè
inoffensivi a magie piuttosto pericolose "Ragazzi, ora basta !!! E'
inutile che andiate avanti, potreste farvi male...." tentò di intervenire
Ginny, senza però che nessuno dei due le prestase la benchè minima attenzione;
Harry lanciò un incantesimo stringente che colpì con successo il braccio di
Draco, e si chinò per evitarne uno urticante. Draco incespicò un po' per
liberare il braccio, poi passò la bacchetta nella mano sinistra e la puntò,
mentre i suoi occhi brillavano di odio e rancore represso; Harry, cercando di
rialzarsi, incespicò, dando così spazio all'altro per colpirlo. E Draco se ne
accorse....e intorno alla sua bacchetta si formarono scintille
rosse....."NO !!!!" Ginny, senza pensarci troppo, si gettò in mezzo,
proteggendo Harry a braccia spalancate....e permettendogli così di trovare
l'attimo per alzare di nuovo la bacchetta e urlare "IMPEDIMENTA !!!!"
con voce stentorea, per poi pararsi davanti alla ragazza. Ginny sussultò,
poichè aveva sperato di bloccare lo scontro, mentre Draco osservava la scia
azzurra che correva verso di lui....e lo colpiva al petto....per un attimo si
accasciò, sentendo il dolore che si diffondeva e gli intorpidiva le membra. Un
urlò della Weasley gli confermò che era stato colpito...ma la sua disperazione
era talmente profonda da considerare nulla quella sensazione
lancinante....ansimando, i suoi occhi di ghiaccio si risollevarono, posandosi
sul ragazzo dai capelli castani che lo fronteggiava con aria spavalda....e poi,
dietro di lui, sulla ragazza dai capelli rossi e gli occhi scuri....che tanto
assomigliava alla figura che lo aveva condannato al tormento eterno....che lo
aveva sfidato, lo aveva messo faccia a faccia con le sue paure più profonde...o
meglio, come aveva detto Potter, con la verità....e la rabbia prese il
sopravvento, facendogli alzare la bacchetta nonostante l'incantesimo, puntarla
e urlare "EXPELLIARMUS !!!!!"....ma rivolto non verso Potter, bensì
verso di lei...la piccola Weasley....che non si aspettava assolutamente
quell'attacco, avendo davanti a lei l'amico....e che venne sollevata con forza
prorompente dall'incantesimo, volando in aria senza potervisi opporre, diretta
verso il muro alle sue spalle a velocità folle. Harry si voltò di scattò, gli
occhi spalancati, mentre Ron scattava cercando di afferrare la sorella ed
Hermione si portava le mani al volto, urlando "DIO MIO !!!! GINNY, NO
!!!!!!!!!!!!". Draco sogghignò; così imparavano a sfidarlo....così
imparava a dirgli certe cose in faccia....ma, in quell'istante, in mezzo a voci
confuse e urlanti, una si levò chiara e decisa, proveniente da un punto oltre
la piccola Weasley che veniva spazzata via; una voce dura e carica d'ira, che
esclamò "WINGARDIUM LEVIOSA !!!!" per poi tacere....e Ginny si fermò
a mezz'aria, sconvolta e confusa, guardandosi attorno e individuando alla fine,
come gli altri, poco dietro di lei il suo salvatore...o meglio
salvatrice....Draco Malfoy deglutì, sentendo che le gambe gli cedevano. Poichè
colei che stava avanzando, la bacchetta levata e un'espressione truce sul
volto, altri non era che Alexandra Lance.
Non so che
dire....non ho parole per scusare questo tremendo ritardo se non che ho avuto
tutt'altro da fare. Sono entrata in una fase della mia vita che mai avrei
immaginato di intraprendere, in cui lo sport ha preso improvvisamente
importanza fino a diventare il perno intorno al quale gira tutta la mia vita.
Non so se mi possiate capire perchè io stessa mi sarei data della pazza fino a
qualche mese fa, ma vi assicuro che è una delle cose più belle che mi siano mai
successe, anche se mi porta via tutto il (poco) tempo libero che prima avevo, e
questo ritardo ne è il risultato. Comunque ecco il 14° capitolo, le cose si
mettono male...anzi peggio, perchè male erano già messe come mi fa notare il
mio ssistente virtuale...ma lo sai che il tuo caratere polemico mi ricorda
incredibilmente qualcuno ??? Sì, la sola differenza è che io no vado in
palestra sei giorni alla se4ttimana quando non sono sette. Già e vero....ma che
c'è di male? SDort è salute....sarà per questo che sono piena di lividi ??? Eh,
a furia di farsi scaraventare sul pavimento, che vuoi....lo so, ma stavamo
facendo difesa personale....e poi è stato divertente.....per te si, per
qualcun'altro non so quanto....sai, non è piacevole farsi...beh, meglio che sto
zitto NdJun. Ecco, bravo, taci e preoccupai di rispondere ai nostri lettori
NdAlewen stranamente arrossita
Marcycas: Già,
l'idea del ballo non sarà originalissima ma funziona sempre. E sarebbe stato
troppo scontato farci andare Alex e Draco assieme, oppure Alex e Harry. Invece
era un ottima occasione per far tornare in scena Charlie e Bill....anzi, Willy
!!!! Il fegato quel qualcuno se l'è ormai mangiato da un bel pezzo, infatti è
in lista d'attesa per un trapianto, ma si sa com'è qua in Italia, le liste
d'attesa sono lunghe.....eh eh eh....glom NdDraco....
Rachel:
Carissima, non preoccuparti anche perchè io posto i cap così di rado ormai
che...beh, insomma....ehm...cmq certo che ho letto il tuo e mi è piaciuto da
morire !!!!Malfoy è triste, anzi, in questo momento (cioè al punto in cui si
interrompe il capitolo) è terrorizzato....e a ragion veduta....poverino (ma se è colpa tua !!!! NdJun Ehi, guarda che se continui applico
la difesa personale su di te NdAlewen. Urgh
NdJun che impallidisce e si allontana riparandosi)