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Autore: alewen    21/03/2004    2 recensioni
Ipotesi del tanto atteso quinto libro di Harry Potter: i nostri eroi hanno ormai quindici anni, e si preparano ad affrontare, dopo un'estate passata in mezzo a compiti e tristi ricordi, il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Ma la situazione non è semplice. Voldemort è risorto, Harry ha assistito alla sua rinascita e si è scontrato con lui, e sa che toccherà a lui sconfiggerlo, chiudendo così il conto aperto quattrodici anni prima. Perciò si sta silenziosamente preparando allo scontro fatale, sapendo bene che è in gioco la sua stessa vita, insieme a quella dei suoi amici pià cari. Non è il solo a prepararsi. Ben conscio della situazione, Silente sta radunando attorno a sè tutti coloro di cui sa di potersi fidare; Sirius, Lupin, Moody.....a ciascuno tocca un compito preciso, ma soprattutto bisogna preparare i ragazzi ad essere in grado di fornteggiare i cupi eventi che si stagliano all'orizzonte. Ma....qual'è il ruolo della vivace, piccola Alex, quindicenne nipote di Silente trasferitasi da Durmstrang per frequentare il quinto anno a Hogwarts? Sembrerebbe una normalissima ragazza, dolce e gentile.....ma la sua bravura nel campo della magia, la sua straordinaria agilità, il suo sangue freddo non possono che destare qualche sospetto. Chi è in realtà? Qual'è il segreto che si porta appresso, quel segreto che nemmeno lei vuole affrontare? Qual'è il suo ruolo in ciò che sta per avvenire? Harry se lo chiede, e non è l'unico. In un vortice di emozioni e strane situazioni, nel momento del bisogno si compiranno scelte inattese e disperate, e dal buio spunteranno nemici mai visti e alleati mai nemmeno immaginati.....tutto per merito di una ragazzina dai capelli rossi e gli occhi luminosi, dal passato oscuro e dal futuro incerto.....Chi è Alex? Una domanda destinata forse a rimanere per sempre senza risposta, visto che questa potrebbe essere mortale per chi la conosca, o peggio ancora per Alex stessa.....e intanto lo scontro finale si fa sempre più vicino.......
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14: Disastro

Capitolo 14: Disastro

 

Da allora, le cose erano tornate esattamente com'erano state prima dell'arrivo di Alex; durante le lezioni, in sala grande, ogni qualvolta si incontravano nei corridoi, Draco aveva ricominciato a stuzzicare fino all'esasperazione Harry, Ron e gli altri; e i due ragazzi, visto l'evidente stato di depressione di Alex, non si erano fatti pregare nel ricominciare la loro vecchia battaglia contro il rivale di sempre, che era anzi aumentata di intensità ora che era supportata da un motivo valido, la rabbia; anche Hermione e Ginny erano tornate vittima delle battute e dei dispetti del ragazzo e degli altri Serpeverde, che ovviamente avevano seguito in massa il loro capo. Hermione veniva salutata con un "Ciao mezzosangue !!!!" ogni volta che incrociava uno degli appartenenti alla casata verde degli ultimi anni, mentre Ginny era indicata e derisa come "La povera babbanofila deficiente che non può fare altro che stare in coda a quegli straccioni dei fratelli e raccoglierne le briciole, se sono così scemi da lasciarne cadere visto che sono così straccioni !!!!!!". Ma nessuna delle due reagiva, primo perchè sapevano benissimo che sarebbe stato inutile e che non avrebbe fatto che dar fuoco alle polveri più di quanto già non fosse; il difficile era far ragionare allo stesso modo Harry e Ron, che appena sentivano uno di quei commenti scattavano contro il responsabile reale o presunto, senza distinzioni e con una furia cieca negli occhi. D'altra parte, non se la sentivano di biasimare nemmeno i due ragazzi, poichè sapevano benissimo che il loro comportamento eccessivo era una reazione alla situazione in cui si trovava Alex: erano così dispiaciuti e preoccupati per la loro amica e non avrebbero mai permesso che anche una di loro due sofrisse allo stesso modo. Secondo, e questo valeva soprattutto per Ginny, sapevano benissimo che quella situazione era solo una facciata e, se c'era qualcuno che soffriva ancor più di Alex era, per quanto incredibile, Malfoy. Ginny, che era stata la prima a saltargli addosso per ciò che aveva fatto alla sua amica, e anche quella che aveva avuto la reazione più violenta, ora provava uno strano miscuglio di sentimenti tra i quali, ogni tanto, si affacciava anche un timido accenno di pietà e dispiacere per il Serpeverde. Era assurdo, lo sapeva bene, ma era una cosa talmente spontanea che non aveva potuto far altro che accettarla come naturale; al dire il vero, non ci aveva nemmeno pensato, ne aveva preso atto e basta. E, quel che era ancor più paradossale, aveva capito ciò che provava guardando ciò che si nascondeva nelle profondità degli occhi di Alex, che nonostante l'espressione ferita mostravano, ancora e nonostante tutto, preoccupazione per il ragazzo; Ginny non ne aveva parlato, l'aveva solo constatato, un po' sorpresa ma comunque non scioccata, e si era trovata a provare lo stesso. Quindi, quando lui la stuzzicava, aveva iniziato ad alzare le spalle e starsene buona senza dire una parola, lasciando che le parole le scivolassero addosso senza scalfirla finchè lui e i suoi seguaci non si stufavano e se ne andavano. All'inizio aveva provato anche a fissarlo negli occhi direttamente, senza dire una parola ma solo guardandolo; ma aveva capito che la cosa lo metteva profondamente in agitazione, probabilmente perchè Alex era solita fissarlo in quel modo diretto e senza riserve e perchè i loro occhi avevano colori simili, e aveva smesso. All'inizio aveva riso di se stessa, rendendosi conto di aver agito pensando al benessere del ragazzo che la tormentava; eppure era così naturale anche quello....ora iniziava a capire perchè Alex avesse accettato di stargli affianco all'inizio. Era così semplice, lasciandosi alle spalle nomi e pregiudizi e pensando solo a ciò di cui ha bisogno l'altra persona....peccato fosse finita così tra loro.....ma era davvero finita ??? Non era proprio per evitarlo che stava correndo a perdifiato verso la sala dei Grifondoro per parlare con Alex e raccontarle ciò che era successo ??? Per chiederle di fare un tentativo ???? Ripensò a ciò che era successo pochi minuti prima in biblioteca.....

(ATTENZIONE: tutto questo è avvenuto di pomeriggio, all'incirca verso le cinque, e si tratta dei pensieri di Ginny. Ciò che viene subito dopo, è descritto come se non si conoscesse ciò di cui Ginny vuole parlare ad Alex, poichè è visto dal punto di vista degli altri, Harry, Ron, Hermione e chiunque sia nella sala comune, che vedono solo le due ragazze parlare animatamente; anche il seguito è descritto da questo punto di vista. So che sembra leggermente assurdo, ma a me piaceva così e ho deciso di lasciarlo. Non saprete subito cosa ha visto Ginny e l'ha spinta ad andare a parlare con Alex, lo racconterò dopo....fra poco comunque. Spero vi piaccia, io mi sto incasinando un mondo a scrivere sta parte, non capisco quasi più che cosa pensano i miei personaggi....che non sono miei, a parte Alex, comunque....)

 

ALL'INCIRCA UN QUARTO D'ORA DOPO:

 

Sala grifondoro (dallo scorso capitolo sono passate due settimane); la scuola dimenticò presto dimenticato l'euforia di Halloween e si ributtatò nell'atmosfera seriosa di preparazione agli esami. A un tavolo Alex, Harry, Ron ed Hermione studiavano trasfigurazione; il silenzio tra di loro era carico di concentrazione, e nemmeno l'entrata di una figuretta dalla divisa nera svolazzante e i lucidi capelli rossi riuscì a dissipare quell'atmosfera; ma le cose erano destinate a cambiare. Ginny, con aria guardinga e preoccupata, ignorò le occhiate curiose del resto della sala, visto che agli studenti del quarto anno era stato detto di rimanere in biblioteca a studiare quel pomeriggio, essendo saltata la lezione di erbologia, e si chinò a sussurrare qualcosa all'orecchio di Alex. La ragazza più grande si raddrizzò di scatto, gli occhi castani scurissimi guardinghi e socchiusi; Ginny parlava con espressione convinta, e l'amica le rivolse un'occhiata che stava quasi a chiedere cosa avrebbe dovuto fare; Ginny scosse il capo, ma la sua voce era decisa mentre diceva "E' la decima volta che succede in due settimane, Alex.  Me ne sono accorta solo oggi, ma è così. E tu non puoi ignorarlo". L'altra ragazza la fulminò con gli occhi "Perchè no???? Mi pare ci siamo detti tutto ciò che c'era da dirsi....se è uno stupido idiota deficiente e non dico cos'altro non è colpa mia !!!!"; anche gli occhi di Ginny lampeggiarono "Alex, sai benissimo che non pensi questo !!! Non mentirmi...e non mentire a te stessa !!!!!!!!". Le due rosse si fissarono, mentre gli occhi scuri di entrambe mandavano scintille; ignare del mondo intorno a loro, e soprattutto dei tre ragazzi accanto che le fissavano sbalordite, le due si sfidavano in un gioco di sguardi volto a scoprire chi avrebbe avuto più forza di volontà e chi invece si sarebbe arresa; Alex fece una smorfia, poi chiese con voce profonda "Perchè lo difendi, Ginny? Perchè senti il bisogno di dirmi queste cose ??? Perchè non lo lasci semplicemente la dove è voluto andare ???". La ragazzina si passò una mano tra i capelli rossi, mentre i suoi occhi brillavano, quasi stesse riflettendo seriamente sulla domanda "Volevo farlo Alex....in un primo momento non desideravo altro. Ma so vedere; vedo come si comporta, e vedo cosa c'è dietro di questo. E ciò che vedo non mi piace per nulla....e non piacerebbe nemmeno a te, se ti sforzassi di guardare" "Chissà perchè non lo faccio !!!!" commentò in tono esasperato Alex, gli occhi scuri brucianti, ma Ginny non si arrese "Non lo fai perchè sei testarda !!! Esattamente come lui !!!! Siete duri come rocce entrambi, e se andiamo avanti così vi sfinirete senza concludere nulla !!!! Ti chiedo solo di provare....una volta sola. Dammi ascolto, fallo per me se credi, ma fallo !!!!" "E perchè dovrei essere io a fare il primo passo ??? Perchè lo chiedi solo a me ???" Alex proprio non voleva mollare...ma Ginny non si lasciò abbattere "Perchè ritenevo che tra i due tu fossi quella con un po' più di senno...ma vedo che mi sbagliavo !!!! E poi, chi ti dice che non l'abbia chiesto anche a lui ????" lanciò la sfida con aria sicura di sè e si voltò, allontanandosi decisa; Alex rimase a guardarle la schiena, riflettendo forsennatamente "Figurati se l'ha chiesto anche a lui....se ha anche solo provato a parlargli....dopo quello che gli ha urlato contro...." nella sua mente si delineò l'immagine di Ginny che urlava con tutto il fiato che aveva nei polmoni...era così diversa dalla timida e fragile Ginny del primo giorno di scuola....e, in un flash, si rese conto di cosa questa Ginny sarebbe stata davvero capace di fare...e di cosa aveva fatto...."OH MIO DIO !!!! GLIEL'HA DETTO SUL SERIO !!!!" esclamò, facendo sussultare per l'ennesima volta Harry, Ron ed Hermione che la stavano fissando allibiti e preoccupati; Ron si schiarì la voce, cercando di attirare la sua attenzione, poi quando lei non gli badò provò a chiamarla "Ehm...A...Alex?". La ragazza gli piantò addosso due occhi brucianti con tale velocità che per poco non si rovesciò sulla sedia "Po...possiamo sapere che....succede? Ginny pareva...infuriata...." riuscì a balbettare reggendosi disperatamente al tavolo. Alex continuò a fissarlo per qualche secondo così intensamente che Ron iniziò a sudare freddo, poi le labbra di lei si aprirono "Ginny....accidenti !!!!" e Alex si alzò di scatto, mandando la sedia a fracassarsi a terra con un frastuono incredibile; Hermione saltò sulla sua, di sedia, e Harry si chinò per raccogliere quella caduta, mentre tutti gli altri occupanti della sala li fissavano, alcuni accigliati per la confusione, altri molto curiosi "Ehm...Alex, ci dici che succede per favore ????" tentò senza troppe speranze, rimettendo a posto la sedia. La ragazza non lo fissò, guardava nel vuoto con una intensità tale da far credere che stesse facendo una maledizione a qualcuno, poi in un soffio disse "Mi spiace. Devo andare", si voltò e si allontanò di corsa. Harry si voltò allibitò a guardare Hermione e Ron, sui cui volti era riflesso lo stesso sbigottimento "Ma cosa sta succedendo ????"  chiese la ragazza, e gli altri due scossero il capo. Non ne avevano proprio idea....

 

Dalla scena precedente sono passate circa tre ore, e la scuola è nella Sala Grande per la cena; mancano però all'appello alcune persone; Ginny, ad esempio, e Alex, che sono sparite da tre ore, per l'appunto, e che nessuno sa dove si trovino. E anche qualcun'altro, ma per ora sorvoliamo. Tornando alle due ragazze, Harry, Hermione e Ron le hanno cercate ovunque, senza risultati, e ora sono seduti alla tavola di Grifondoro, nella vana attesa che le amiche li raggiungano. Non sanno che Alex si trova da tutt'altra parte del castello, e precisamente davanti alla finestra del piano terra che si trova proprio davanti all'ingresso della sala comune dei Serpeverde. I suoi occhi sono fissi sul vento che, impetuoso, sta spazzando i rami degli alberi, strappandovi via le foglie ormai gialle e rosse; la pioggia cade a scrosci, e i tuoi accompagnano l'ululare del vento creando un'atmosfera spettrale; le torce del corridoio poco possono fare per fugare quell'oscurità, e la ragazza, vestita con la sua divisa nera e il mantello sulle spalle, quasi non si vede in quella cornice; ma la luce dei fulmini che ogni tanto entra dalla finestra la illumina brevemente, facendo apparire i suoi capelli ramati come fuoco vivo; è immobile, sta come aspettando qualcosa....o qualcuno; la mano è appoggiata al vetro e l'espressione tanto concentrata che nemmeno sente i lievi passi che all'improvviso risuonano alla sua sinistra, vicino a lei....o forse li sente e li ignora, perchè sa a chi appartengono. Finchè una voce sarcastica non la richiama, e lei si volta lentamente, preparandosi ad affrontare l'ennesima battaglia.....

 

Draco Malfoy stava camminando lentamente e senza meta lungo i corridoi della scuola; aveva passato il pomeriggio in bibioteca e si sentiva relativamente stanco, e soprattutto non aveva fame; aveva evitato quindi di andare insieme agli altri nella sala comune, cosa che gli aveva anche permesso di togliersi di torno quei due bestioni di Tiger e Goyle che pensavano solo con lo stomaco; più difficile era stato liberarsi di Pansy Parkinson, che da quando lui aveva litigato con Alex era diventata ancor più appiccicosa, al punto che ormai solo vederla lo faceva quasi vomitare. Comunque finalmente era solo....l'unico punto negativo era che così lo assalivano pensieri indesiderati, del tipo non è venuta in biblioteca neanche oggi....scuotendo il capo con veemenza, il ragazzo cercò di svegliarsi e rabbrividì "Cavoli se fa freddo....credo che me ne andrò in sala comune..." pensò, rendendosi poi conto che era proprio davanti alla scala che vi ci avrebbe condotto in meno di cinque minuti; scese, svoltò a destra nel corridoio sottostante e si incamminò verso l'altro lato del corridoio, dove era situata la sua sala comune.

Era circa a metà quando distinse la figura scura ferma davanti alla finestra; i suoi occhi si strinsero a fessure, poichè non gli pareva familiare, e in quella zona avrebbero dovuto esserci solo Serpeverde. Inoltre, nonostante il rumore dei suoi passi fosse chiaramente udibile nel corridoio deserto, la figura non si era voltata a guardarlo.Strano....decisamente strano.....all'improvviso un fulmine illuminò brevemente con la sua luce la finestra e il corridoio, e Draco ebbe la fugace impressione di vedere un manto di fuoco aleggiare sulla testa della figura....un fuoco rosso e vivo.....e finalmente capì di chi si trattava. Si fermò di scatto a bocca aperta a fissarla, mentre lei rimaneva ancora ferma immobile a guardare fuori, quasi in attesa. Un altro fulmine le illuminò il volto....Alex....così serena e tranquilla, tanto da apparire eterea in quella cornice tempestosa....come un punto fermo a cui ancorarsi quando tutto il resto sfuggiva tra le dita....un punto fermo che lui aveva lasciato.....cercando di riprendere coraggio, piegò la bocca in un sorrisetto sprezzante ed esclamò, in tono beffardo "Ammiri il buio, Lance????". La ragazza si voltò lentamente a fissarlo, mentre la luce dell'ennesimo lampo l'avvolgeva, mostrando il bagliore dei suoi occhi scuri, tanto che gli ci volle tutto il suo autocontrollo per non sussultare "O....aspettavi me ???" continuò, ma il tono non sembrò abbastanza convincente nemmeno a lui. Con sua sorpresa, la ragazza annuì "Volevo parlati....o meglio, volevo sentire cos'hai da dirmi". La bocca di Draco si piegò, quasi tremante, in una smorfia "E cosa ti fa pensare che io ti voglia parlare ????" "Il modo in cui mi hai fissato oggi" replicò lei in tono quasi surreale da quanto era tranquillo.

 

FLASHBACK

 

Erano giorni che non frequentava la biblioteca, poichè voleva assolutamente evitare seccature, ma per svolgere quel compito di pozioni aveva proprio bisogno di quel trattato.....quindi, sospirando rumorosamente e più volte, Alex si era avviata di malavoglia verso l'enorme stanza ripiena di libri; era sola, poichè Ginny doveva essere a lezione di erbologia ed Hermione stava in sala comune con Harry e Ron intenta nelll'imparare l'incantesimo confundus. Anche i corridoi parevano deserti mentre li percorreva, non aveva trovato nessuno a cui aggrapparsi o a cui chiedere compagnia; Bill e Charlie erano spariti, Roger, che sempre più spesso in quei giorni le capitava davanti e la salutava pieno d'energia e speranze, era sul campo da quiddich, Calì e Lavanda, che non erano propriamente sue amiche ma con cui andava d'accordo erano in camera loro a leggere una stupida rivista babbana su un gruppo rock del momento, Dean e Seamus stavano studiando in sala comune, i gemelli erano del tutto presi dai loro esperimenti....insomma, tutti l'avevano abbandonata, pur sapendo benissimo che non aveva alcuna voglia di andarci da sola, quegli egoisti !!!!!!!! Scuotendo la testa, si diede della sciocca; mica potevano abbandonare tutto ogni volta che lei schioccava le dita, no ? E non era proprio il caso di fare tanto i capricci per una cosa del genere....anche se......la porta della biblioteca le apparve davanti, e la ragazza chiuse gli occhi, la mano ferma sulla maniglia, respirando a fondo e cercando di farsi forza e di entrare prima di cambiare idea. Lo sapeva, lo sapeva benissimo che lui era lì. C'era stato tutti i giorni, da quando avevano litigato, assiduamente, quasi ossessionato dal dover dimostrare che lei non contava davvero nulla per lui; appena la biblioteca era accessibile, lui vi andava, e rimaneva lì fino a sera se non c'erano lezioni. Alex invece aveva smesso completamente di andarvi, relegandosi nella sua sala comune e facendo di tutto per evitare situazioni spiacevoli....e cioè per evitare d'incontrarlo. E invece...ora era lì...."E che diamine...mica è suo territorio escusivo !!!! E' una biblioteca, non un campo di guerra, dannazione !!!!" sussurrò determinata, spingendo il pesante battente e varcando la soglia. Evitò volutamente di guardarsi attorno, ma focalizzò lo sguardo su Madama Pince e si diresse da lei per chiederle il libro che le serviva; la donnina dall'aria arcigna la squadrò un attimo con aria indagatrice, riconoscendola, poi le passò il pesante volume; Alex lo prese, ringraziando sommessamente, se lo cacciò sotto il braccio e si diresse verso la porta, sempre senza guardare altro che davanti a sè. Ginny era su uno dei tavoli dritto davanti a lei e le fece un cenno, cui la ragazza rispose con un breve sorriso; raggiunse l'uscita e, senza esitare un attimo, la varcò; quando il pesante battente le si chiuse alle spalle con un sordo clangore, la ragazza vi si appoggiò contro e chiuse gli occchi respirando affannosamente; ce l'aveva fatta....l'aveva evitato...eppure...quello che la faceva ansimare a quel modo non era l'ansia...ma il fatto che aveva SENTITO....per tutto il tempo in cui era stata li dentro.....uno sguardo fisso su di sè....uno sguardo così intenso e quasi...affamato....da farle accapponare la pelle; non sapeva come aveva fatto a non girarsi per non incontrare quegli occhi azzurri e gelidi....glaciali....per non guardare negli occhi....lui.....

 

 

Il ragazzo sussultò; allora se n'era accorta....si era accorta delle sue occhiate silenziose e furtive, ma estremamente intense....quelle occhiate che, nonostante tutto, non aveva potuto fare a meno di rivolgerle....però non aveva reagito....non si era nemmeno voltata a guardarlo...non aveva più incrociato i suoi occhi, come invece stava facendo in quel momento.....e solo adesso si rendeva conto di quanto questo gli fosse mancato.....Alex riaprì bocca, sempre con lo stesso tono controllato e quasi privo d'emozione "Ginny mi ha detto che vai quasi tutti i giorni in biblioteca, fissi il tavolo dove studiavamo, alzi gli occhi ogni volta che entra qualcuno....come oggi. Mi ha anche detto che, dopo che sono uscita, la tua espressione si è fatta tale che anche i tuoi amici hanno trovato una scusa per defilarsi, tanto facevi paura. Sinceramente volevo ignorare la cosa, ma lei ha insistito...e ho capito che ti devo parlare; cioè, che ti devo ascoltare, devo sentire quello che hai da dire. Non per te, ma per me, per mettere in pace la mia coscienza. Poi sarà finita". Draco sobbalzò, fissandola spaventato; ma non c'era traccia di sorriso o comprensione negli occhi di lei "Fi....finita? Che...che vuoi dire ???". Lo sguardo di Alex si fece obliquo "Quello che ho detto. Tu hai dichiarato guerra ai miei amici; questo per me vuol dire che noi siamo nemici". Il suo tentativo di sogghignare gli parve patetico, ma comunque Draco continuò "Amici ??? Intendi Potter e compagnia ???? Credevo di essere anche io tuo amico...." la stuzzicò, odiandosi interiormente per quello che stava facendo. Ma lo sguardo di Alex non vacillò, rimanendo fisso nel suo "Lo credevo anch'io....ma tu hai avuto paura di crederlo...o piuttosto di accettarlo". Malfoy strinse le labbra, poi di scatto l'afferrò per il colletto della divisa e l'avvicinò a sè, sollevandola leggermente da terra, finchè i loro volti non furono a pochi centimetri di distanza "Stammi bene a sentire, Lance !!!!!" sibilò con volto rosso dall'ira "Io non mi abbasserò mai al punto di essere amico di una...una come te....credo che tu ti sia illusa....". Alex non tentò affatto di liberarsi, ma rimase passiva nella sua stretta, sollevata da terra, gli occhi scuri fissi in quelli di ghiaccio di lui "Io non mi sono illusa....per il semplice fatto che non io ti ho mai chiesto nulla , Malfoy. Sei stato tu ad avvicinarti a me....tu a rivolgemi la parola....ed è proprio questo a farti paura, Malfoy !!!!" pronunciò il suo cognome in tono duro, tanto duro che lui allentò inconsciamente la presa sul colletto di lei, senza lasciarla del tutto ma comunque facendole toccare terra, sconvolto. Erano mesi che non lo chiamava per cognome....ma stavolta l'aveva fatto, e ci aveva messo dentro tutta la sua cattiveria.....Alex non gli staccò gli occhi di dosso, senza alcuna pietà nello guardo, e con una mossa improvvisa si liberò della sua presa, mentre una scintilla di rabbia si accendeva nelle profondità dei suoi occhi "Credevo ci fosse una speranza anche per te....ma mi sbagliavo. Sei troppo preso dall'essere un Malfoy degno di questo nome per essere te stesso.....Draco ha provato a emergere e tu l'hai ricacciato indietro terrorizzato.....e ora trovi comodo dare a me la colpa di tutto. Beh, ti dirò la verità: hai fatto tutto da solo....sei solo un codardo....oh, lo so cosa stai per dire....'dirò tutto a mio padre'.....la tua minaccia preferita vero ???? Hai troppa paura per vedertela da solo coi tuoi nemici.....mi fai schifo !!!! Vallo pure a dire a tuo padre, me la vedrò anche con lui, gli dirò senza problemi ciò che penso di suo figlio......ricorda Malfoy, ti sei fatto una nemica pericolosa....conta pure che io sia invisibile, se mi incontri, perchè per me tu non esisti.....sei solo un'ombra, un'ombra al servizio di tuo padre....ma ti avverto: continua a infastidire Harry, Ron, Hermione e Ginny e te la vedrai con me. Io non perdono chi fa del male ai miei amici". Un fulmine, l'ennesimo, rischiarò il  corridoio proprio in quell'istante, permettendogli di vedere l'espressione seria, determinata e tremendamente sofferente della ragazza; da qualche parte nei recessi del suo animo Draco sentì qualcosa che lo spingeva ad andarle incotro e abbracciarla, forse per consolarla, forse per fermare le sue parole, renderle vane, vuote. O forse, semplicemente, per chiederle scusa. Un Malfoy non si scusa mai, era la prima regola della sua famiglia; eppure in quel momento gli pareva solo una sciocchezza colossale....ma il suo tentennamento gli fu fatale; senza dargli tempo di vedere se qualche lacrima traditrice le stesse invadendo lo sguardo limpido e puro, Alex all'improvviso si girò e prese a correre il più lontano possibile da lui e dalla sala dei Serpeverde, lungo il corridoio per cui era arrivata; la sensazione che lui ebbe fu come di un vento leggero che si allontanava. Un vento di speranza che lui aveva rudemente cacciato....sperando solo di non pentirsene. Ma, mentre fissava attonito prima il vuoto davanti a sè, poi la schiena di lei, quando finalmente si decise ad alzare lo sguardo appena in tempo per vederla sparire nel corridoio laterale, si rese vagamente conto che iniziava già a pentirsene, stando a quanto diceva il suo cuore tremendamente in subbuglio. Quelle parole....pur non volendo farsi coinvolgere, aveva sentito come uno strappo dentro di sè....uno strappo doloroso.....e il bello era che non sapeva nemmeno perchè, se non per il fatto che lei non lo aveva mai trattato così....prima....già, prima di....prima che lui....quindi era normale no? E allora perchè faceva così male ???? Avrebbe voluto ridere, sprezzante, della presunzione della ragazza che pensava di contare per lui a tal punto, anzi che pensava di contare qualcosa per lui....avrebbe davvero voluto ridere....ma allora perchè si trovava ad urlare, in lacrime, nel corridoio buio e deserto, parole che nemmeno sentiva sue ???? "Ma chi ti credi di essere, io non ho alcun bisogno di ....TE.....NON HO ALCUN BISOGNO DI AMICI !!!!!!!!!!". Era vero. Non ne aveva mai avuti; era forse per questo che sentiva a tal punto la mancanza dell'unica che si fosse dimostrata tale in tutta la sua vita ???? "Io credevo in Draco....ma tu non permetti a te stesso di essere Draco....sei e sarai per sempre un Malfoy. E io non posso essere di alcun aiuto a un Malfoy" sussurrò, impietosa, la voce di lei nella sua mente. Il ragazzo si tappò le orecchie con le mani in gesto disperato, per non doverla sentire "Basta, basta, BASTA !!!!! STAI ZITTA !!!!!!!!!" urlò ancora, ma la voce continuava a rimbombargli nel capo. In preda al panico e alla confusione, il ragazzo scappò dalla parte opposta rispetto a quella presa da lei; urlò la parola d'ordine, non ascoltò nemmeno le lamentele al riguardo della statua di marmo, che borbottò che tutti avvrebbero potuto udirlo, soprattutto quegli sporchi mezzosangue e babbanofili che appestavano la scuola, posta alla guardia dell'ingresso della sala comune dei Serpeverde e si catapultò all'interno non appena il varco creatosi fu sufficiente a farlo passare; non badò nemmeno alle facce stupite dei suoi compagni che erano seduti nella sala quando lo videro passare in quello stato, ma corse fino alla sua camera, spalancò la porta con un calcio, la richiuse allo stesso modo e si gettò sul letto, ansimando e stringendo tra le dita contratte le coperte e le lenzuola, sulle quali aveva affondato il volto cercando un contatto rinfrescante che lo aiutasse a calmarsi; il respiro affannoso si distese dopo qualche minuto, divenendo lungo e profondo. Ma i pensieri non scomparvero con esso, e il volto di Alex gli si impose nella mente e rifiutò di farsi scacciare, continuando a fissarlo con gli occhi scuri accusatori....o forse era lui che non aveva semplicemente abbastanza forza per scacciarlo. Sentì gli occhi che gli bruciavano. Accidenti, disse disperato a quel volto, ma che ti aspetti che faccia, eh ???? Cosa ti aspetti da me ????? Un altro volto si impresse, accando a quello della ragazza, nel suo cervello: suo padre. Il ragazzo premette ancor di più il volto nelle coperte. Già, che poteva fare? Era un Malfoy. ERA Malfoy. Non più Draco. Mai più. Mai più....il volto di Alex si fece triste, i suoi occhi da accusatori divennero delusi e iniziò lentamente a svanire. Draco la osservò andarsene con angoscia, e quando non ve ne fu più traccia sentì che l'ultimo filo di umanità che possedeva gli era stato strappato....ma non riuscì a prendersela con lei o ad odiarla per quello. Era lui, a non voler essere Draco....o forse lo voleva??? Non era possibile.....eppure sì, lo voleva, lo voleva disperatamente. Ma da quando??? Da quando nutriva un tale vergognoso desiderio??? Semplice....da quando lei era entrata nella sua vita....ma solo ora lo capiva.....poichè lo era stato per quel breve periodo, e ora che non lo era più aveva capito quanto contasse per lui....perchè, essendo Draco, poteva averla al suo fianco....però...adesso...lei se n'era andata, rivolgendogli quelle parole che avevano finito tutto....ed era stato lui a costringerla a pronunciarle. Era colpa sua....come per tutto il resto in quella storia, le sue lacrime, il suo dolore, la sua rabbia, era colpa sua. E quando capì e accettò quella verità, lacrime di rabbia lo assalirono; ma era una rabbia rivolta unicamente contro se stesso.

 

Pochi giorni dopo:

Se prima c'erano stati solo voci e commenti, diffusi ma comunque incerti, al riguardo, ora la notizia che tra Alex e Malfoy era guerra aperta divenne ufficiale. D'altra parte non c'era modo di evitare di notare che, non appena i rispettivi gruppi si incrociavano per i corridoi, la tensione saliva alle stelle ed era percepibile nell'area di un chilometro buono. Nè era possibile ignorare la rigidità che prendeva Alex ogni volta che il ragazzo si presentava nel suo orizzonte visivo, e ne percepiva la presenza alle sue spalle; diveniva fredda e rigida come una statua, mentre nei suoi occhi scuri brillava il calore prorompente del fuoco.....Malfoy dal canto suo reagiva spalancando gli occhi, deglutendo e iniziando immediatamente a prendere in giro Harry, che chissà come era sempre al fianco di Alex in quel periodo. Ma, se per caso i suoi occhi incontravano quelli scuri della ragazza, la voce gli moriva lentamente, gli insulti sparivano e la sua espressione si faceva terrorizzata; e finiva sempre per rimanere fermo a fissare la ragazza, mentre lei lo ignorava e, sussurrato un  "Harry, ragazzi....lasciate perdere, non ne vale la pena, andiamo" si allontanava, seguita dal suo gruppo che lo uccideva ogni volta con occhiate di fuoco dovute, ormai l'aveva capito, non agli insulti ma a ciò che aveva fatto a ....lei....

D'altronde, aveva fin troppo da fare, tra studio e quiddich, per cercare di trovare una soluzione a quel problema; la sq            uadra di Serpeverde aveva battutto i tassorosso, ma non in maniera ecclatante, mentre i Grifondoro, che già li avevano superati, si erano imposti sui Corvonero senza problemi, conquistando la vittoria per 290 - 70 al diciassettesimo minuto di gioco. Questo voleva dire che la loro corsa per la coppa si stava facendo sempre più difficile, e la responsabile era sempre la ragazzina dai capelli di fiamma, che era riuscita a fare di una squadra gi ottima un team compatto e invincibile, senza alcun apparente punto debole; Draco l'aveva guardata per tutta la partita contro Corvonero, incantato dal suo modo fluido e istintivo di volare, dalle sue finte, i suoi scarti all'ultimo secondo, la sua grinta. La vittoria era apparsa quasi subito come certa, e lei era talmente veloce che quattro gol erano già stati segnati prima che un giocatore di Corvonero fosse riuscito a toccare la pluffa. Anche Harry era riuscito a prendere facilmente il boccino perchè la ragazza aveva fatto una frenata e picchiata improvvisa proprio davanti al cercatore di Corvonero, spiazzandolo e liberando così il campo all'amico. Ma il fatto che lo aveva più colpito e urtato era stato, alla fine della conclusione della partita, il modo in cui Roger Davies si era avvicinato ad Alex, atterrando al suo fianco e porgendole una mano in segno di sportività. Sorridendo, la ragazza l'aveva afferrata, e lui ne aveva approffittato per tirarla a sè e salutare la folla tenendola sottobraccio. In quel momento aveva sentito di odiare quel damerino; erano giorni che tentava un'approccio con lei, lo sapeva perchè la notizia era rimbalzata per tutta Hogwarts e gli altri Serpeverde non si erano certo fatti sfuggire una simile occasione per prendere in giro la Grifondoro. Sapeva anche che Alex era sempre stata gentile e disponibile con Davies, fermandosi a chiaccherare e, ogni tanto, accettando i suoi iviti di studiare insieme....come aveva fatto con lui. Ecco, in una parola si era sentito....rimpiazzato. Finita con lui non ci aveva messo molto a tirarsi su il morale con Davies....ogni volta che pensava una cosa simile si dava del cretino, poichè sapeva benissimo che le cose non stavano affatto così, che era stato Davies a prendere l'iniziativa e lei si limitava ad essere gentile come sempre....e che, soprattutto, era stato lui ad andarsene, quindi era tutta colpa sua !!!! Però questo non aiutava a sopportare meglio la situazione, proprio per nulla !!!!!!!! Oh, accidenti, ma che gli stava prendendo ???? Perchè perdeva la maggior parte del suo tempo a fare ragionamenti di quel genere ???? E perchè alla fine di qualsiasi strada lui intraprendesse per togliersi tutta la storia dalla testa andava sempre a sbattere contro....lei???? Perchè ???? "Accidenti a te, Lance !!!! Perchè non te e sei rimasta a Durmstrang ????" sbottò un giorno, mentre fissava alterato fuori dalla finestra Alex che, nel giardino della capanna di Hagrid, rideva e scherzava con Hermione, Cho Chang e Davies. "E' davvero quello che vorresti ???" chiese una voce argentina alle sue spalle. Draco si voltò di scatto, incontrando due occhi scuri e lucenti....per un attimo credette di essere impazzito; Alex era fuori in giardino, l'aveva vista coi suoi occhi fino a un secondo prima...eppure anche la ragazza davanti a lui aveva capelli color del fuoco e occhi scuri...ma forse meno di quelli di Alex....e finalmente la riconobbe; era Ginny "Cos....? Che vuoi, Weasley ????" sbraitò, cercando di darsi un contegno e fingere di non essere stato sorpreso a dire certe cose ad alta voce e, soprattutto, a pensarle. Ginny sorrise, senza staccargli gli occhi di dosso "Davvero vorresti che se ne fosse rimasta a Durmstrang, Malfoy ??? Vorresti non averla mai conosciuta ????". Gli occhi di ghiaccio del ragazzo si dilatarono nell'udire quelle parole "Cosa ??? Ma...sei impazzita Weasley ???? Che stai dicen....mai conosciuta ???" Perchè quel concetto gli appariva tanto incredibile ??? Perchè la sola idea lo faceva rivoltare ???? Non conoscerla avrebbe significato....non essere così a terra, così distrutto...."Ma figurati !!!! Se non l'avessi mai conosciuta, ora non mi  troverei in un tale pasticcio...." esclamò, per poi mordersi la lungua; quella era un'ammissione del fatto che ancora pensava a lei, accidenti !!!! E infatti gli occhi di Ginny brillarono "Esattamente, tu sei distrutto; sei distrutto per una Grifondoro, e arrivi pure a lasciartelo sfuggire con una patetica filobabbana come me !!!!! Sei cambiato, Malfoy; sei cambiato perchè è arrivata lei a cambiarti. Davvero pensi che preferiresti che questo non fosse successo ???" Malfoy divenne paonazzo, le sue difese e pretese ormai gettate al vento, e iniziò a urlare "CERTO CHE LO PREFERIREI, SE NON FOSSE PER LEI NON STAREI QUI A SOFFRIRE COME UN CANE...." "Quindi solo perchè soffri ora preferiresti non aver vissuto nulla di ciò che è successo negli ultimi mesi, vero Malfoy ? Preferiresti aver continuano a ignorare che esisteva una Alex a questo mondo ???". Il ragazzo si immobilizzò. Ma cosa stava dicendo la piccola stupida ??? E soprattutto, perchè quelle parole lo colpivano tanto ??? Ignorare la presenza di Alex sulla terra....si rese conto che lo avrebbe fatto sentire molto vuoto. Avrebbe perduto molto. E, ancora peggio, che non gliene sarebbe importato perchè non ne sarebbe stato cosciente "Io...." tentò di dire, evitando apposta di guardare negli occhi la ragazzina davanti a lui; Ginny sorrise "Lo sapevo...." si limitò a commentare, voltandosi e andandosene. I suoi passi risuonarono nel corridoio, ma Draco quasi non vi badò. Il suo cervello stava ruotando a velocità folle attorno a un unico punto "Io non vorrei davvero non averla mai conosciuta, nonostante tutto ciò che è successo....sono contento che lei sia qui, anche se non stiamo più insieme come all'inizio, anche se non è più mia amica....sono felice solo perchè esiste". Un mondo senza Alex....era una prospettiva troppo buia e terribile da immaginare, si disse, guardando la ragazza ridere e scherzare fuori dalla finestra. "Non sapevo che esistessi...ma ora che lo so, non credo sopporterei di vivere in un mondo che non comprenda anche te....anche se dovessi odiarmi a vita...." . Parole, pensieri non degni di un Malfoy; eppure veri e sinceri per Draco, mentre i suoi occhi azzurri non perdevano un movimento della ninfa dai capelli infuocati che rideva per il giardino, ignara del suo sguardo adorante e incollerito nel notare Davies che le passava un braccio attorno alla vita e l'attirava a sè. Alex spalancò gli occhi e si ritrasse, e con un sospiro di sollievo il ragazzo vide Potter avvicinarsi e difendere l'amica dalle mire espansive del Corvonero. Strano, era la prima volta che approvava ciò che faceva Potter....ma doveva ammettere che, se avesse preso a pugni quel damerino, l'avrebbe addirittura aiutato.....

 

"Ginny, perchè lo segui con gli occhi ogni volta che ti passa di fianco ????" domandò esasperata Hermione mentre l'amica si girava a fissare per la quarta volta Malfoy che le aveva appena incrociate in corridoio e, come al solito, si era lasciato andare a qualche battuta non molto gentile. La rossa sussultò, colta alla sprovvista, e fissò Hermione come colta in fallo "Eh ? Ecco...ehm....per la verità...." tentò di tergiversare, arrossendo però di botto, cosa che non solo rese vano il suo tentativo ma fece anche nascere nella mente del prefetto dei Grifondoro dubbi abbastanza spiacevoli....infatti Hermione si bloccò con la bocca aperta e gli occhi spalacati e pieni di incredulità, ed esclamò "Oh, no, non anche tu !!!! Prima Alex, ora non dirmi che ti ci sei persa dietro anche tu !!!!!!!!! Ma che ha quel ragazzo per incantarvi tanto ????!!!!!!!". Quell'allusione riportò Ginny bruscamente alla realtà, e anche lei spalancò gli occhi "Cosa stai dicendo ....?" domandò incredula, poi la comprensione le illuminò improvvisa la mente e si affrettò a scuotere il capo "Oh, no !!! Assolutamente no !!!! Mi spiace ma proprio i miei gusti non....è solo che qualche giorno fa ho avuto una chiaccherata alquanto interessante con nostro Serpeverde, e volevo vedere come reagiva...." la luce che brillava nei suoi occhi gridava chiaramente verità e innocenza, ed Hermione si rilassò; già era complicata l'attrazione di Malfoy per Alex, se poi pure Ginny si fosse infatuata del ragazzo i guai sarebbero davvero diventati troppi.....con un sospiro di sollievo, domandò incuriosita "E cosa ha riguardato la vostra 'chiaccherata', se è lecito chiederlo ????". Ginny fece un sorriso-smorfia "C'è da domandarlo ???? Alex....". Hermione annuì "Quindi il nostro Serpentello non è così indifferente al distacco come vorrebbe far credere..." "Oh, proprio per nulla !!!!" "Che stupido...." "Uh, Hermione ???? Sbaglio o è un sorriso quello dipinto sul tuo volto ???? Un sorriso di comprensione ????". La ragazza dai capelli castani arrossì leggermente "N-no...ecco...è che....mi ricorda...." "...mio fratello. Lo so.  Sono scemi allo stesso modo, e anche Harry. A volte penso che sia proprio per questa loro somiglianza che litigano tanto !!!!!!!!!!" commentò Ginny scoppiando poi in una risata agentea e cristallina. Hermione la fissò stupita. Accidenti, quanto era cambiata in quegli anni la piccola Ginny Weasley; non era più la timida ragazzina che aveva conosciuto quando aveva 12 anni, era diventata una piccola donna matura e decisa, capace di alzare la testa contro i suoi fratelli a volte troppo premurosi e protettivi, contro Malfoy e i Serpeverde che la prendevano in giro per le sue origini....e anche contro Harry, che per anni non si era accorto della sua cotta carica di venerazione e, proprio ora che alla ragazza pareva essere passata, iniziava a rendersi conto di quanto valesse....anche questo era stato merito di Alex ??? Che, prima di tutti loro, si era accorta di quanto la piccola valesse, e l'aveva spinta a dimostrarlo ???  Oppure....Ginny si voltò verso di lei con un sorriso smagliante stampato sul volto "Hermione ??? Che hai ????" "Uh....no, nulla" rispose al sorriso timidamente. Eh sì. Anche questa doveva essere opera dei due 'gemelli'. E non intendeva affatto Fred e George...

 

"Alex !!!! Ehi, Alex !!!!" chiamò una voce allegra ed eccitata alle sue spalle, la ragazza, che stava camminando solitaria, coi libri sottomano, nel giardino interno della scuola; la ragazza si voltò, fissando sorpresa un sorridente Roger Davies che le si avvicinava di gran carriera, la scopa in mano e indosso la divisa da quiddich di Corvonero, nera e blu intenso, tutta spiegazzata. Si fermò ad aspettarlo, mentre il suo volto assumeva un'espressione interrogativa ma comunque allegra (per quanto possibile....) "Buongiorno Roger. Hai finito allenamento ???" chiese gentilmente facendo un cenno col capo. Lui le si arresto davanti con una brusca frenata e sorrise, smagliante "Sì, proprio adesso; stavo tornando al castello per farmi una doccia in camera, sai com'è, in spogliatoio c'è sempre una coda assurda, e con la scusa che sono il capitano fanno sempre mettere via a me il set da quiddich e così mi lasciano sempre per ultimo; poi ti ho vista e ho deciso di raggiungerti....allora, come va ????". Glielo chiedeva ogni volta che si incontravano, e questo stava a significare almeno una volta al giorno, ultimamente; Alex non era ancora riuscita a capire se lo dicesse tanto per dire o se era realmente conscio che c'era qualcosa che non andava e si preoccupasse per lei; pareva stupido, ma qualcosa nella luce che brillava negli occhi del ragazzo quando le poneva la fatidica domanda la faceva propendere per la seconda ipotesi. Scrollando le spalle, rispose come al solito "Più o meno....come penso tu ti ricordi fin troppo bene, l'anno dei G.UF.O. non è per nulla facile....come penso nemmeno quello dei M.A.G.O.". Il ragazzo annuì vigorosamente "Ci puoi giurare, piccola !!! E' veramente estenuante, se poi ci metti anche gli allenamenti di quiddich....per fortuna ci sono ancora i weekend a Hosgmeade....a proposito, che ne dici se la prossima volta ci andiamo insieme, eh ???" propose sorridendo, circondandole le spalle con un braccio e spingendola a riprendere a camminare. Alex sospirò; ecco che ricominciava....non che fosse un borioso insopportabile, ma aveva la dote innata del playboy che gli impediva di non provarci con qualsiasi ragazza appetibile gli si presentasse davanti....e lei sembrava decisamente troppo appetibile per i suoi gusti, a giudicare dall'insistenza. Ma un corteggiatore appassionato in quel momento era proprio l'ultima cosa che le serviva. Fermandosi con fermezza, allonantò il braccio che le cingeva le spalle e guardo negli occhi il ragazzo "Roger, senti....so che a te piaccio da un po', però per me sei solo un amico....e credo che non potrai mai essere altro, soprattutto nella situazione complicata in cui mi trovo ora. Quindi ti prego...smettila di provarci ogni volta che mi vedi, mi fa star male il pensiero di far soffrire anche te". Davies boccheggiò per un secondo per tanta franchezza, fissando stranito la ragazza che gli stava davanti, poi il suo sorriso ritorno, ma stavolta era diverso, non quello da playboy - dongiovanni stagionato, un sorriso sincero e comprensivo, quasi riconoscente "Beh.....direi che mi hai decisamente sgonfiato. Sì, l'avevo capito che era inutile, ma non ho potuto farne a meno....anche perchè, come mi hai appena riconfermato, sei una ragazza davvero eccezionale Alex. Amici ????" chiese quasi timoroso ed esitante, tendendole una mano; la ragazza sorrise "Amici" e l'afferrò, stringendola forte; i loro occhi si incontrarono per un attimo, sorridenti... "Però una burrobirra a Hosgmeade mi permetti di offrirtela ???" "ROGER !!!!". La risata di lui era splendida, pensò la ragazza; limpida e pura, carica di allegria e gioia di vivere; avrebbe tanto voluto poter ridere così....spensieratamente, felicemente, ignorando la realtà del mondo che la circondava.......scosse il capo per scacciare tali tristi pensieri, poi gli si affiancò di nuovo e i due giovani ripresero a camminare, chiaccherando "Certo che sei una ragazza diretta...ma d'altronde lo sapevo già. Però, visto che ci siamo, permettimi una domanda....perchè proprio Malfoy ???!!!!" "EEEEHHHHH ?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!" "Avanti, Alex, non dirmi che non sei cosciente del fatto che lo sa tutta la scuola, no ??? Siete la notizia del momento....beh, almeno lo eravate...." "Eravamo COSA ???? Ma è assurdo....noi due non siamo mai stati NULLA !!!!!" esclamò lei, ma qualcosa nel suo tono indicò al ragazzo che non stava cercando solo di difendersi dai pettegolezzi; c'era dolore in quell'affermazione. Quasi le facesse male ammettere una cosa del genere "Non hai nulla di cui rimproverarti, piccola. Se le cose stanno così non è certo per colpa tua" le sussurrò, comprensivo, dispiaciuto di aver fatto calare con la sua stupida curiosità l'ombra che le si leggeva negli occhi in quel momento. Lei annuì, una sola volta, quasi esitando "Ma ho molto da rimpiangere....a cominciare dal momento in cui gli ho permesso di avvicinarsi a me, fino a....il momento in cui gli ho urlato contro tutte le cose che non pensavo affatto e che il mio orgoglio suggeriva" mormorò abbatturta, senza alzare lo sguardo da terra. Roger fece un mezzo sorriso "Sei unica....riesci a provare compassione anche per chi ti ha ferito a questo modo.....alla fine pensi ancora a non farlo soffrire...." "Ovviamente !!!! Che ci guadagnerei a far stare male qualcun'altro, scusa ????" la domanda fu accompagnata dal dilatarsi incredulo degli occhi scuri che finalmente si erano sollevati, di scatto, a guardarlo in volto. Roger scosse il capo "Non devi chiederlo a me, piccola, ma a lui; è una cosa che ha sperimentato molte volte, saprà di certo darti un'opinione sentita" ironizzò con cattiveria. Gli occhi scuri di lei si strinsero con rabbia "A dispetto di come stanno le cose tra noi, non ti permetto di sbeffeggiarlo !!!! Smettila di fare illazioni assurde !!!!" esclamò, mentre la sua mano faceva un gesto secco che indicava disappunto, disegnando un'arco nell'aria. Roger indietreggiò per evitare il colpo "Ehi....calma, calma, va bene !!!! Accidenti...." quando fu a distanza di sicurezza, la fissò di nuovo divertito "Per questo dico che sei unica....nonostante tutto gli vuoi ancora bene !!!!"; la ragazza strabuzzò gli occhi "Io non gli voglio affatto bene !!!!!" urlò con voce quasi stridula; lui sorrise, ancora, ironico "Certo !!!! E io non mi chiamo Roger Davies !!!!!!!!" replicò. E a quelle parole lei non seppe trovare altra risposta che chinare il capo, sconfitta, le gote in fiamme. Cercando una via di fuga, alzò gli occhi verso le finestre della scuola e....li spalancò, riconoscendolo....

 

In quel momento, il caso volle che un gruppetto di Serpeverde ben noto stesse chiaccherando a pochi passi da una finestra ch epermetteva la visuale proprio della zona in cui stavano Roger e Alex (E ti pareva....NdJun. Certo !!!! Sennò che gusto c'è??? NdAlewen ....NdJun); Draco Malfoy stava ridendo per una battuta poco gentile di Theodore Nott, riguardante i mezzosangue e i babbani che 'infestavano' la scuola quando la voce eccessivamente alta e sgraziata di Tiger, che stava passeggiando avanti e indietro li vicino, in attesa che il suo 'capo' decidesse di muoversi, rimbombò nel corridoio affollato "EHI, VENITE A VEDERE !!!!!!!! LA GRIFONDORO SE LA STA FACENDO DI NUOVO CON DAVIES !!!!!!!!". Il ragazzo biondo si trattenne a stento dal sussultare, mentre il sorriso gli si gelava sulle labbra; un lampo di furore gli passò negli occhi, rivolto sia a Tiger, che come al solito non capiuva mai quando starsene zitto, sia a i due soggetti della sua esclamazione, che se ne stavano in giardino....e anche a Theodore Nott, che lo stava fissando con aria maliziosa, pronto a cogliere un qualsiasi cenno di tradimento nella sua espressione; stolidamente, Draco affrontò il suo sguardo. Non gli avrebbe dato alcuna soddisfazione, giurò a se stesso "Piantala di urlare come un ossesso, Tiger !!! Si può sapere di chi diamine stai parlando ???" biascicò annoiato con un tono volutamente distaccato. Nott ebbe un bagliore divertito nello sguardo, mentre Tiger, non cogliendo affatto la sfumatura nel tono di Draco, rispondeva "Ma di LEI, capo !!!! La Grifondoro presuntuosa, l'amica di Potter, la nipote di Silente.....la Lance, capo !!!!!" come se ci fosse stato veramente il bisogno di specificare tutto questo, pensò il ragazzo biondo nascondendo un braccio dietro alla schiena e stringendo la mano a pugno, cercando di inghiottire la rabbia "Ma davvero ???? E chi se ne frega...." biascicò sorridendo, per poi allontanarsi a passi lenti e strascicati lungo il corridoio, senza degnare la suddetta finestra di un'occhiata. Ma Nott, non soddisfatto, lo afferrò per un braccio e lo tirò indietro, costringendolo ad accostarvisi "Ma dai, guardali !!!! Non sono uno spettacolo disgustoso ???? Certo che Davies non ha proprio gusto....ma di certo avrà pensato, visto come te la sei incartata tu, che è una che ci casca subito....di certo vuole solo divertirsi, con lei...." Draco si liberò dalla presa del ragazzo con un gesto secco, costringendosi a guardare un basso; quello che vide non gli piacque per nulla. Davies aveva appena passato un braccio attorno alle spalle di Alex, e se l'era stretta contro "Ma che ci trova in quel cretino ???? Peggio ancora di Potter, accidenti...." si ritrovò a pensare, prima di chiedersi infuriato cosa gli era preso. Che gliene importava a lui di chi le ronzava attorno ???? E se quello che aveva detto Nott fosse stato vero ???? Che Davies ci stesse provando solo perchè credeva che lei fosse facile da ingannare ???? Se davvero le cose stavano così, gliel'avrebbe fatta pagare...."Ma se è tutta colpa tua se la gente la considera così, non ci hai pensato ????" lo rimbeccò una vocina dentro la sua testa. Furioso, il ragazzo zittì la voce inopportuna e continuò a fissare i due; Alex si era liberata dall'abbraccio e ora stavano chiaccherando tranquillamente, un sorriso dipinto sulle labbra rosse della fanciulla. Nott la osservò a lungo, sorridendo lascivo e malevolo "Certo che se ci casca di nuovo è vermanete un'ingenua...." Draco sentì le mani che gli prudevano per la voglia di afferrare quel damerino da strapazzo per la collottola e riempirlo di pugni, ma si trattenne. Non poteva, non doveva scoprirsi di nuovo, non più di quanto avesse già fatto; ne andava della sicurezza di entrambi...."Si amico; un modo gentile per dire che ti vergogni delle tue azioni....e che non hai coraggio sufficiente per ammettere che vorresti trovarti al posto di quel deficiente di un Corvonero !!!!" sussurrò la solita vocina maligna. Draco digrignò di denti. Ma chi accidenti glielo faceva fare ??? Perchè si era rovinato la vita e si era dannato l'anima per allontanare da sè l'unica persona che lo aveva trattato da essere umano, se tutto ciò che aveva come risultato era venire messo alla prova ogni secondo e soffrire come un cane ???? "Già....chi me l'ha fatto fare ???? E' davvero troppo tardi per cambiare idea....un'altra volta ????" si chiese sorpreso. Poi scosse il capo "No, io sono un Malfoy....tornare indietro non mi sarebbe più facile che andare avanti; ho imboccato una strada e la devo seguire....e poi lei è stata chiara....non abbiamo più nulla da dirci.... nulla...."  "Certo che, se ci casca così facilmente, potrei provarci anche io....vediamo se continua a fidarsi dei Serpoeverde...." disse in quel momento Nott, mandando ogni pensiero coerente del biondino in un caos senza via d'uscita; stavolta si che l'avrebbe preso e sbattuto contro il muro, al diavolo la sua immagine....se solo osava....io suoi occhi incontrarono quelli castani dell'altro, eccitati, carichi d'aspettativa. Non attendeva altro, lo stava provocando a bella posta !!!! Draco chiuse le mani a pugno, tornando a fissare Alex e Davies. Che diritto aveva di giudicare, poi ??? Come faceva a impedire a chiunque di provare  a fare quello che lui diceva, urlava di aver fatto....anche se non era affatto vero ??? Anzi, soprattutto per questo. Non aveva alcun diritto.....stava a Potter, Weasley e compagnia difendere la ragazza; e anche a Davies, a quanto pareva.....sussultò. Alex aveva alzato improvvisamente lo sguardo dal giardino e i suoi opcchi si erano fissati nei suoi, incatenandoli senza via di scampo. "Che c'è, Draco ??? Per caso ti da fastidio ????". Ancora Theodore Nott....cominciava a odiarlo, quel rompiscatole....più che altro perchè sembrava essere sempre pronto a cogliere qualsiasi suo eventuale segno di cedimento....quasi a voler dimostrare che l'idolo dei Serpeverde null'altro era che un impostore....e prendere il suo posto...."Che se lo tenga pure, quel cavolo di posto !!!! Io voglio solo stare in pace !!!!!" urlò silenziosamente. Ma pareva che non ci fosse verso....a meno che....un'idea, oscura, perfida e malsana si delineò nella sua mente, e il ragazzo si allontanò secco dalla finestra. Doveva pianificare bene le sue mosse....ed essere certo che la ragazza non si trovasse nei paraggi, quando.....

"Uffa, non è giusto che la McGranitt abbia dato i compiti supplementari solo a me !!!! Anche Neville non è riuscito a far evanescere il suo corvo !!!!" esclamò Ron uscendo dall'aula di incantesimi in compagnia di Harry ed Hermione con espressione livida; la ragazza, passandosi una mano tra i capelli,  commentò "Sì, ma solo perchè la professoressa McGranitt sa che se Neville si esercitasse da solo farebbe esplodere la sala comune, la biblioteca o qualsiasi altro posto in cui si trovasse. E poi, Ron, tu hai davvero bisogno di esercitarti, hai fallito miseramente l'incantesimo per tre volte di seguito !!!!". Il rosso la fissò furioso "Ah sì ???? Beh, spiacente di non essere stato all'altezza delle sue aspettative, signorina so-tutto-io !!!!" la rimbeccò. Hermione, scurenosi in volto, fece per replicare, ma Harry interruppe il litigio per chiedere, posando una mano sul braccio di Hermione e guardando fisso Ron per avere l'attenzione di entrambi "Piuttosto, Alex che fine ha fatto ????". I due, smettendo di fissarsi in cagnesco, asssunsero un'aria incerta "Credo sia rimasta in aula....doveva chiedere qualcosa alla McGranitt se non sbaglio...." concluse infine Ron, esitante. In quel momento, una voce proveniente dalle sue spalle li richiamò "Ehi !!!!". Era Ginny, che arrivava correndo da, a giudicare dalle impronte di terriccio e fango sulle sue mani e sulla divisa, una delle serre per la lezione di Erbologia. Ron si voltò a guardare la sorella "Ginny, ma cosa...." chiese, vedendo un brillio strano negli occhi della ragazzina, ma in quel momento una voce lenta e strascicata si intromise, facendolo voltare di scatto (Ancora ??? NdJun Zitto e guarda !!! Cioè, lavora !!!! NdAlewen in preda a euforia da disastro imminente. Appunto....lo sapevo io....NdJun_rassegnato) "Bene bene bene....Potter e compagnia al gran completo, con tanto di piccola filobabbana come jolly !!!!". Harry strinse i pugni, allungando un braccio per bloccare la reazione di Ron "Che vuoi Malfoy ???" chiese, fissando con astio il biondo che, come al solito, si trascinava dietro i due gorilla inebetiti che gli facevano da guardie del corpo. "Niente Potter....soltanto divertirmi un po'...." rispose l'altro in tono strascicato. Il moretto trattenne il fiato, irritato; aveva promesso ad Alex che non avrebbe fatto nulla contro il Serpeverde, ma ora era lui a provocarlo....esattamente come una volta....come prima che arrivasse lei. Colpito da questa riflessione, si astenne dal reagire; Draco ne aprofittò "Che hai Potter, la coda di paglia ???? Paura di reagire senza la tua amichetta prefetto a toglierti dai guai ????". Hermione, offesa, si fece avanti mettendo in evidenza la propria spilla, e il ghigno del Serpeverde si incrinò un poco....per poi rifiorire "Che vergogna, farsi aiutare da una mezzosangue...." commentò; Hermione sussultò, anche se solo lievemente, mentre una lacrima furtiva le bagnava gli occhi, ma cercò comunque di trattenere Ron che pareva furioso. Harry cercò qualcosa da dire, ma fu Ginny, con aria arrabbiata e fiera, ad esclamare "Non sei piuttosto tu, Malfoy, ad avere il coraggio di provocarci solo quando non c'è Alex ???? Cosè, hai ancora paura di leggere biasimo nei suoi occhi ??? O peggio....disprezzo ???? Rifiuto ????" "S...STA ZITTA !!!!!!" urlò il ragazzo avanzando con aria infuriata per spintonarla con forza; la ragazza barcollò ed evitò di finire a terra solo grazie all'intervento di Harry, che allungò un braccio per sostenerla. La Ginny di una volta sarebbe diventata viola a quel contatto, iniziando a balbettare e fuggendo poi in preda alla confusione; ma questa Ginny era diversa. Non badò nemmeno al fatto che il braccio del ragazzo che tanto aveva adorato le stesse cingendo le spalle, anche se solo per sorreggerla; anzi, non badò proprio a lui. I suoi occhi, che ardevano di mille e più fiamme rabbiose, non vedevano altri che Draco Malfoy. La vecchia Ginny non avrebbe mai potuto guardarlo così. Nè lo avrebbe provocato...o meglio, sfidato, dicendogli le cose come stavano. ma questa non era la vecchia Ginny...era la ragazza che Alex aveva portato alla luce; era forte, sicura di sè, determinata e ben decisa a non permettere che la sua amica venisse ancora ferita, a costo di esserlo lei stessa per impedirlo. Era una Ginny per cui Harry, che la sosteneva ad occhi spalancati per la sorpresa, non poteva fare a meno di provare rispetto e ammirazione. La ragazza teneva ancora gli occhi fissi sul Serpeverde, e anche Harry si decise a tornare a fissarlo, sentendo una nuova folata d'ira nei suoi confronti crescergli nel petto, anche se il motivo egli era ignoto "Così rifiuti la realtà, Malfoy ??? Te la prendi con una ragazzina pur di non ammetterla ??? Una ragazzina forse fisicamente inferiore a te, ma che come forza di volontà ti è totalmente superiore...come Alex !!! Tu sei stato completamente sconfitto da queste due !!!!" urlò, indicando solo Ginny in mancanza dell'altra rossa. Malfoy strinse i denti "Taci Potter !!!! Se non riesci a capire, stanne fuori !!!!" urlò, ormai in preda allagitazione, e con un gesto affrettato e impacciato frugò nelle vesti, estraendo la bacchetta; con una mossa fulminea, Harry spinse Ginny dietro di sè e le si parò davanti, estraendo a sua volta la bacchetta. Qualcosa gli diceva che non sarebbe stato un gioco, questa volta "Ron !!!" esclamò, lanciando un'occhiata all'amico che aveva nascosto Hermione dietro di sè come lui aveva fatto con Ginny, incurante che lei fosse più brava di luinegli incantesimi, e aveva preso la sua bacchetta dalla tasca "Porta via le ragazze....non è il caso che si facciano male per colpa di quest'idiota !!! E, per l'amor del cielo, impedisci ad Alex di venire qui, ad ogni costo !!!!!". Il rosso lo fissò, vagamente angosciato al pensiero di lasciare il suo migliore amico da solo a scontrarsi col suo eterno rivale; non voleva però mettere a repentaglio Hermione e la sorella, perciò annuì e posò una mano sulla spalla dell'amica, iniziando a spingerla via "Cosa ??? Vuoi davvero lasciare Harry da solo ??? Ma sei impazzito ??? Dobbiamo fermarli !!!!" urlò Hermione, agitando la chima castana. Ron scosse il capo, continuando a spingerla e allungando il braccio per trascinare via anche la sorella...che però si ritrasse con aria battagliera, fulminandolo con gli occhi "No !!! Se vuoi te ne puoi anche andare, ma io di qui non mi schiodo !!! Alex non lo farebbe mai....e Harry non può...." si zittì, voltando altrove gli occhi per celare i suoi pensieri, ma Ron ebbe la sgradevole sensazione che in essi non ci fosse solo preoccupazione per Harry...ma per la situazione in generale....e questo includeva...."Gin..." "Piantala con quel nomignolo idiota !!! Se vuoi farmi cambiare idea, non è proprio il modo...e comunque è inutile !!!! Ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare !!!!"; mentre la mano sinistra compariva dalle pieghe della divisa stringendo la bacchetta, i suoi occhi scuri tornarono ai due duellanti, ignorando il fratello ed Hermione, che la fissavano sconvolti, immobili, troppo stupiti per muoversi. Nel frattempo, Draco e Harry si erano dati da fare, e residui di incantesimi deviatisi tra loro esplosero sopra le loro teste. Hermione urlò e Ron, sfruttando la sua altezza, le si parò sopra, riparandola dalle scintille e dai pezzetti di intonaco che caddero in seguito allo scoppio dell'incantesimo. Senza badarvi, i due contendenti continuarono a lanciarsi scie lucenti e colorate, ansimando per lo sforzo di scansare quelle avversarie e rispondendo semre più in fretta; in breve, il livello passò da incantesimi pressochè inoffensivi a magie piuttosto pericolose "Ragazzi, ora basta !!! E' inutile che andiate avanti, potreste farvi male...." tentò di intervenire Ginny, senza però che nessuno dei due le prestase la benchè minima attenzione; Harry lanciò un incantesimo stringente che colpì con successo il braccio di Draco, e si chinò per evitarne uno urticante. Draco incespicò un po' per liberare il braccio, poi passò la bacchetta nella mano sinistra e la puntò, mentre i suoi occhi brillavano di odio e rancore represso; Harry, cercando di rialzarsi, incespicò, dando così spazio all'altro per colpirlo. E Draco se ne accorse....e intorno alla sua bacchetta si formarono scintille rosse....."NO !!!!" Ginny, senza pensarci troppo, si gettò in mezzo, proteggendo Harry a braccia spalancate....e permettendogli così di trovare l'attimo per alzare di nuovo la bacchetta e urlare "IMPEDIMENTA !!!!" con voce stentorea, per poi pararsi davanti alla ragazza. Ginny sussultò, poichè aveva sperato di bloccare lo scontro, mentre Draco osservava la scia azzurra che correva verso di lui....e lo colpiva al petto....per un attimo si accasciò, sentendo il dolore che si diffondeva e gli intorpidiva le membra. Un urlò della Weasley gli confermò che era stato colpito...ma la sua disperazione era talmente profonda da considerare nulla quella sensazione lancinante....ansimando, i suoi occhi di ghiaccio si risollevarono, posandosi sul ragazzo dai capelli castani che lo fronteggiava con aria spavalda....e poi, dietro di lui, sulla ragazza dai capelli rossi e gli occhi scuri....che tanto assomigliava alla figura che lo aveva condannato al tormento eterno....che lo aveva sfidato, lo aveva messo faccia a faccia con le sue paure più profonde...o meglio, come aveva detto Potter, con la verità....e la rabbia prese il sopravvento, facendogli alzare la bacchetta nonostante l'incantesimo, puntarla e urlare "EXPELLIARMUS !!!!!"....ma rivolto non verso Potter, bensì verso di lei...la piccola Weasley....che non si aspettava assolutamente quell'attacco, avendo davanti a lei l'amico....e che venne sollevata con forza prorompente dall'incantesimo, volando in aria senza potervisi opporre, diretta verso il muro alle sue spalle a velocità folle. Harry si voltò di scattò, gli occhi spalancati, mentre Ron scattava cercando di afferrare la sorella ed Hermione si portava le mani al volto, urlando "DIO MIO !!!! GINNY, NO !!!!!!!!!!!!". Draco sogghignò; così imparavano a sfidarlo....così imparava a dirgli certe cose in faccia....ma, in quell'istante, in mezzo a voci confuse e urlanti, una si levò chiara e decisa, proveniente da un punto oltre la piccola Weasley che veniva spazzata via; una voce dura e carica d'ira, che esclamò "WINGARDIUM LEVIOSA !!!!" per poi tacere....e Ginny si fermò a mezz'aria, sconvolta e confusa, guardandosi attorno e individuando alla fine, come gli altri, poco dietro di lei il suo salvatore...o meglio salvatrice....Draco Malfoy deglutì, sentendo che le gambe gli cedevano. Poichè colei che stava avanzando, la bacchetta levata e un'espressione truce sul volto, altri non era che Alexandra Lance.

 

Non so che dire....non ho parole per scusare questo tremendo ritardo se non che ho avuto tutt'altro da fare. Sono entrata in una fase della mia vita che mai avrei immaginato di intraprendere, in cui lo sport ha preso improvvisamente importanza fino a diventare il perno intorno al quale gira tutta la mia vita. Non so se mi possiate capire perchè io stessa mi sarei data della pazza fino a qualche mese fa, ma vi assicuro che è una delle cose più belle che mi siano mai successe, anche se mi porta via tutto il (poco) tempo libero che prima avevo, e questo ritardo ne è il risultato. Comunque ecco il 14° capitolo, le cose si mettono male...anzi peggio, perchè male erano già messe come mi fa notare il mio ssistente virtuale...ma lo sai che il tuo caratere polemico mi ricorda incredibilmente qualcuno ??? Sì, la sola differenza è che io no vado in palestra sei giorni alla se4ttimana quando non sono sette. Già e vero....ma che c'è di male? SDort è salute....sarà per questo che sono piena di lividi ??? Eh, a furia di farsi scaraventare sul pavimento, che vuoi....lo so, ma stavamo facendo difesa personale....e poi è stato divertente.....per te si, per qualcun'altro non so quanto....sai, non è piacevole farsi...beh, meglio che sto zitto NdJun. Ecco, bravo, taci e preoccupai di rispondere ai nostri lettori NdAlewen stranamente arrossita

Marcycas: Già, l'idea del ballo non sarà originalissima ma funziona sempre. E sarebbe stato troppo scontato farci andare Alex e Draco assieme, oppure Alex e Harry. Invece era un ottima occasione per far tornare in scena Charlie e Bill....anzi, Willy !!!! Il fegato quel qualcuno se l'è ormai mangiato da un bel pezzo, infatti è in lista d'attesa per un trapianto, ma si sa com'è qua in Italia, le liste d'attesa sono lunghe.....eh eh eh....glom NdDraco....

Rachel: Carissima, non preoccuparti anche perchè io posto i cap così di rado ormai che...beh, insomma....ehm...cmq certo che ho letto il tuo e mi è piaciuto da morire !!!!Malfoy è triste, anzi, in questo momento (cioè al punto in cui si interrompe il capitolo) è terrorizzato....e a ragion veduta....poverino (ma se è colpa tua !!!! NdJun Ehi, guarda che se continui applico la difesa personale su di te NdAlewen. Urgh  NdJun che impallidisce e si allontana riparandosi)

  
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