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Autore: Silvy87    12/11/2011    1 recensioni
Dopo Breaking Dawn, cosa accadrà?
Mentre i Cullen continuano a vivere la loro immortalità, Jacob e Renesmee inizieranno a coltivare il loro amore destinato a durare per l'eternità. Nuove avventure, nuovi arrivi e soprattutto tanto romanticismo! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
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22° CAPITOLO Mi svegliai nel bel mezzo di un prato fiorito. I raggi pallidi del Sole facevano brillare la rugiada e piccole gocce di pioggia mi bagnavano il viso. Il tempo si preannunciava molto burrascoso, in quei giorni. Guardai il cielo e vidi che era piuttosto coperto. Soffiava una forte brezza gelida dalle montagne, ma non avevo minimamente freddo. C'era qualcuno che mi scaldava con il suo calore. Per tutta la notte avevamo dormito tra l'erba, accoccolati insieme. Le mie gambe erano intrecciate alle sue, mentre le sue braccia mi avvolgevano teneramente e mi stringevano al suo petto. Una mano era adagiata sul mio ventre che sembrava ricoperto da una soffice trapunta calda. Il mio Jake dormiva beato con la testa poggiata sulla mia. Il suo peso non mi dava fastidio, ma mi procurava un'immensa gioia. Averlo lì e sentirlo così vicino, era il massimo e non potevo chiedere di meglio. Gli accarezzai il braccio delicatamente e pensai a quanto lo amavo. Dentro di me ardeva un fuoco che sapevo non si sarebbe mai spento.
Pensai all'idea del giorno precedente che mi era balenata nella mente: come avevo potuto decidere di abbandonarlo in quel modo?! Evidentemente, Nahuel aveva cercato di sfruttare un mio punto debole. Lui si era accorto fin troppo bene quanto ci tenevo a non perdere Jake. Ed il panico che avevo dimostrato di soffrire, ne era stata la prova. Avrei fatto qualunque cosa per salvarlo e , così, Nahuel mi aveva proposto di unirmi a lui. Ma non sapeva fino a che punto ero disposta a sacrificare la mia vita: nessuna felicità era paragonabile a quella che stavo vivendo con Jake.
Voltai la mia testa verso la sua e lo baciai con delicatezza, per non svegliarlo. Lui sospirò: chissà cosa stava sognando. Di certo, era sereno. Il suo viso era molto rilassato e i suoi lineamenti mi piacevano da morire: le sue sopracciglia sottili e lunghe che disegnavano il contorno dei suoi occhi in modo sensuale, il suo naso perfetto e la sua bocca carnosa che baciai ancora una volta. Jake si agitò un poco ed evitai di disturbarlo di nuovo.
Mentre aspettavo che si svegliasse, i miei pensieri cominciarono a vagare. Mi chiesi se Alice e gli altri fossero riusciti a rintracciare tutti e se lei avesse avuto qualche visione. Ma nessuno era venuto ad avvertirci, per ora. Nonostante mancasse ormai un giorno, non mi sentivo affatto inquieta. Certo, la paura c'era comunque, ma ero molto tranquilla perché sapevo che non saremmo stati soli in questa battaglia. Ed ero contenta di poter rivedere tutti i clan di vampiri, specialmente le amazzoni Zafrina e Kachiri, anche se in una situazione spiacevole. Mi ricordai che da piccola, avevo ricevuto molto le loro attenzioni e un pò mi ero sentita a disagio. Non amavo particolarmente, essere osservata.
Nella foresta echeggiarono dei passi sostenuti. Le ronde erano ricominciate. La terra vibrava con insistenza. Poi, sentì che qualcuno si stava avvicinando e, quando vidi due occhi scuri e luccicanti brillare tra gli alberi, trasalìì. Subito afferrai la camicia da notte e mi coprì con velocità. Il lupo emise un latrato e dal suo manto capì che era Paul, che come al solito, ficcava il naso negli affari privati. Non mi sentì a disagio. Ormai ero abituata a certi comportamenti di alcuni licantropi: preferivo prenderli con ironia. Al mio fianco, Jake si svegliò sbadigliando e si stroppicciò gli occhi " Ho sentito l'odore di un mio fratello, chi era? " mi chiese incurioisto " Paul...." risposi " Lo sapevo! E' sempre il solito ficcanaso! Buongiorno, amore! " mi disse baciandomi la punta del naso " Buongiorno anche a te! E' stato un bel risveglio...dovremmo farlo più spesso.." , " Sono d'accordo...ma dato che il tempo qui a La Push non è dei migliori, meglio rimanere a casa..." , " E che mi serve?! Ho già te che mi scaldi! " , " Giusto, beh...allora lo faremo ancora quando ci saranno meno occhi indiscreti..." disse piano e io mi avvicinai per baciarlo " Infatti...sarà meglio ritornare a casa...qui stanno iniziando i controlli..." e così dicendo, entrambi ci alzammo e ci vestimmo. Jake mi sorresse per un braccio, impedendomi di cadere, poi mi prese per la vita " Queste gocce di rugiada ti rendono simile ad una ninfa del bosco...sei stupenda, Ness...e la tua pancia stà crescendo a vista d'occhio...ora posso intravedere la tua rotondità...sei così bella! " mi accarezzò il ventre, disegando con le dita tutta la circoferenza del rigonfiamento " Ti ringrazio, Jake...adesso sono al terzo mese...ma quando sarò al nono non sarò poi così bella...sarò grossa come un pallone e non riuscirò a trascinarmi in giro! " , " Ma che dici?! Sarai molto attraente...per me sarai ancora molto sensuale e un gioiello da custodire con attenzione! " risi alle sue parole e  le mie guance si arrossarono " Dici così perchè il tuo istinto animale fa agitare i tuoi ormoni, oppure perché sei semplicemente il mio Jake? " chiesi facendo la finta sorniona " Umm...diciamo un pò e un pò! " rispose ed entrambi ridemmo felici.
Durante il ritorno, intrecciammo le nostre mani e camminammo a passo lento. Ormai prendevamo tutto con tranquillità, anche se l'indomani ci sarebbe stato il finimondo. Poi, per scherzare e anche per gioco, all'improvviso presi a correre con velocità, distanziando Jake di quasi un chilometro " Ehi...non vale! " lo sentì gridare da lontano e mi fermai senza essere affaticata " Prova a prendermi, Jake! " volevo divertirmi con lui, come facevo da piccola: lo provocavo sempre per scatenare la sua reazione. Anche se ero parecchio distante, riuscì a vedere che il suo sguardo divenne deciso ed intuì che stava per scattare nella rincorsa. Appena me ne accorsi, mi voltai di nuovo e ripresi a correre a perdifiato, raggiungendo subito l'entrata di casa. Dietro di me, però, non sentì nessun passo avvicinarsi a me, perciò, ridendo sotto i baffi e pensando di averlo distanziato di molto, entrai nella camera da letto con calma. Il mio respiro non era per niente affannato e mi sentì molto in forma. Era come se l'incubo che avevo vissuto pochi giorni fa, mi avesse dotato di una nuova forza e ringraziai la mia natura vampiresca per avermi salvato dal peggio: se fossi stata completamente umana, avrei di sicuro rischiato di rimanere in coma per parecchio tempo e di perdere il bambino. Poggiai una mano sul mio ventre e ascoltai il suo battito regolare: non vedevo l'ora che nascesse e di stringerlo tra le mie braccia. Ero pronta a diventare madre e, soprattutto, a rendere padre il mio Jake, che, nel frattempo, non era ancora arrivato a destinazione. Perché ci metteva tanto?! Subito il panico si impossessò di me e mentre stavo per uscire dalla stanza, d'un tratto, lui sbucò da dietro la porta afferrandomi per la vita " Ti ho presa! " disse, spaventandomi e risi per la sua sorpresa. Poi mi rabbuiai e, guardandolo in modo torvo, dissi " Stavolta non vale per me, brutto furbacchione! Ma come hai fatto?! Stavo venendo a cercarti! Mi hai fatto spaventare! " lo colpì con dei piccoli pugni sul petto e lui mi afferrò le mani " Beh...semplice! Mi sono trasformato in lupo...così sono riuscito ad arrivare prima..." disse sorridendomi; lo guardai truce, distendendo le mani sulle sue spalle " Hai barato! Non abbiamo gareggiato ad armi pari! " lui mi accarezzò in mezzo alla fronte " Mi piace un sacco quando ti arrabbi...ti si forma una piccola fossetta proprio qui, in mezzo alle sopracciglia! " mi baciò la fronte con tenerezza " Non cercare di cambiare discorso Jacob Black..." dissi con voce flebile, cercando di ribattere, ma lasciai perdere perchè sentì che i suoi baci mi stavano facendo impazzire. Sospirai, mentre la sua bocca si spostava sulla mia mascella e la sua mano mi accarezzava la coscia, sollevandomi la camicia da notte e scoprendomi la pancia. Le mie mani, istintivamente, si posarono sul suo petto per poi scendere verso i suoi addominali e, mentre Jake ritornava a baciarmi schiudendo la sua bocca sulla mia, improvvisamente sentì una forte agitazione nel basso ventre: il bambino iniziò a muoversi irrequieto, provocandomi un forte sussulto. Mi sfuggì un verso di sorpresa e di fastidio sulle labbra di Jake " Mmmm...." e lui si allontanò subito, guardandomi spaventato " Che succede, amore?! " senza dargli nessuna risposta, gli presi la mano e la poggiai sul mio ventre. Subito, Jake sussultò con sguardo divertito " Wow...non l'avevo mai sentito muoversi così! E' molto vivace..." , " Già...devo ancora abituarmi ai suoi movimenti...direi che adesso comincia a farsi sentire di più! E credo che sia geloso di noi due..." lo guardai sorridendo " Ah...è così , piccolo?! Beh sappi che io e tua madre non ti abbiamo dimenticato...ti vogliamo un mondo di bene! " Jake si era inginocchiato di fronte a me e aveva poggiato il suo viso sulla mia pancia, sussurrando al bambino. Lo osservai compiaciuta: come avevo potuto pensare, l'altro giorno, di abbandonarlo e di allontanarlo da suo figlio?!  Era assolutamente splendido ammirarlo parlare con lui e mi sentivo felice. La sua voce riuscì a calmare il movimento del piccolo e tirai un sospiro di sollievo " Credo proprio che nostro figlio sarà un licantropo! E' così pieno di energia! " Jake si alzò e mi ricoprì la pancia con la camicia da notte " Sono d'accordo con te! Mi ricordo che anche Emily lo diceva ogni tanto, quando aspettava Harry..." , " Ma Harry non si è ancora trasformato fino ad oggi...insomma, ha solo tre anni! " , " Si, infatti...ma tutti sappiamo che anche lui sarà un licantropo perché è instancabile...pensa che può portare con una sola mano fino a tre carichi...una volta, Emily ci ha raccontato che Harry l'aveva aiutata a portare tre sacchi della spesa! Incredibile, vero?! " lo guardai stupita " Emily non me lo aveva mai raccontato! Quindi anche tu, quando eri piccolo, avevi dimostrato la tua forza precoce! " Jake si grattò la testa imbarazzato " Non amo molto parlarne...però, si...insomma...diciamo che coloro che sono destinati a diventare lupi alfa, lo dimostrano già in tenera età...e poi, la nostra forza si accentua con l'adolescenza, fino a quando non ci trasformiamo..." lo ascoltai con attenzione, sedendomi sul letto e facendogli cenno di raggiungermi " E scommetto che questa forza aumenta con l'età adulta, giusto? " chiesi incuriosita " Esatto...fino a qualche anno fa non ero così forte...dipende anche dalle responsabilità che un lupo alfa si deve assumere...." mi stava balenando nella mente una domanda che riguardava la sua infanzia. Volevo saperne di più e il suo mondo mi affascinava molto. Sentivo di farne parte e, in qualche modo, sapevo che avevo bisogno di conoscerlo più a fondo. Ma ero imbarazzata: non volevo scatenare in lui brutti ricordi. Jake se ne accorse e, baciandomi sulla guancia, mi incoraggiò a parlare " Beh...scusami se ti faccio così tante domande...ma il fatto è che sono curiosa di saperne di più sui licantropi....il vostro mondo mi attrae molto! " lui mi accarezzò i capelli dolcemente, giocando con alcune ciocche ramate " Mi fa piacere, Ness...non preoccuparti...è giusto che tu ne sappia di più...sei parte di questo mondo e lo sarai sempre...coraggio, chiedimi tutto quello che vuoi! " mi baciò la punta del naso e, a quel punto, la domanda mi nacque in modo spontaneo " Quindi anche tu eri molto forte, quando eri piccolo? E come mai non ti piace parlare della tua infanzia? " il suo sguardo si addolcì. Pensai che, forse, ero stata troppo indiscreta, ma notai che nel rispondere non ebbe nessuna difficoltà. Anzì iniziò a raccontarmi la sua storia " All'età di tre anni persi mia madre Sarah in un incidente stradale...furono anni molto difficili per tutti...e da quel giorno, mio padre rimase sulla sedia a rotelle, perciò le mie sorelle si occuparono di me...in quegli anni stavo cominciando a sviluppare alcune capacità soprannaturali...a volte spaccavo la legna con la sola forza delle mani o, quando mi arrabbiavo, rompevo qualsiasi cosa...mio padre era al corrente di tutto e, sebbene lo sapesse, nascondeva la verità a Rachel e Rebecca che mi consideravano solo troppo istintivo...la mia infanzia è stata parecchio turbolenta, ecco perché non amo parlarne particolarmente...ero sempre in balia dei miei strani umori e, molto spesso, le mie sorelle non riuscivano a sopportarmi, ma senza di loro non sarei mai riuscito a condurre una vita abbastanza normale...finché Rachel non partì per l'università e Rebecca sposò un surfista alle Haway a soli diciotto anni....mi ritrovai completamente solo ad accudire mio padre...ma iniziai a diventare un uomo e ad assumermi le mie responsabilità, aiutando Billy...poi ci fu la mia trasformazione  che non riuscì ad accettare subito...mi sembrava che il mondo mi fosse crollato addosso di nuovo...mi sentivo prigioniero..per fortuna, Sam mi aiutò a superare questa difficoltà e ad accettare la mia natura...mi ricordo ancora la lite che avevo avuto con mio padre per avermi nascosto la verità...ero furibondo, ma almeno tutto iniziava ad avere un senso..." quando il suo racconto si concluse, vidi che i suoi occhi erano lucidi. Gli accarezzai la guancia. Lui mi prese la mano che era ancora poggiata sul suo viso " E' una storia molto bella Jake...la tua vita è sempre stata piena di difficoltà, ma sei sempre riuscito a superarle grazie alla tua forza...mi dispiace solo che tu abbia dovuto soffrire per tanto tempo...soprattutto per tua madre.." mi baciò la mano " Ma ne è valsa la pena...non credi? Alla fine sei arrivata tu...e hai cancellato ogni mio dolore...sei la mia felicità, Ness! " , " Sono contenta per questo..." lo baciai con tenerezza e la sua mano scivolò sull'anello di fidanzamento che mi aveva regalato qualche mese fa. Mi allontanai da Jake e osservai le sue dita accarezzare i diamanti incastonati " Come vorrei che mia madre ti avesse conosciuto...sei stupenda con questo anello! " lo baciai agli angoli della sua bocca " E' il più bel regalo che potessi farmi, Jake...soprattutto perché apparteneva a tua madre..." lui mi sorrise e poi, improvvisamente la sua espressione cambiò, come se si fosse ricordato di qualche cosa di importante " A proposito! Non ho ancora visto i regali di nozze delle ragazze Quileute..." lo presi per mano e, insieme, ci alzammo dal letto " Vieni....te li mostro...ti piaceranno molto! " lo guidai nel corridoio e, quando arrivammo in salotto, gli mostrai il vaso decorato di Kim, il soprammobile di Rachel, la trapunta di Emily ed, infine, il quadro di Leah che Jake ammirò con occhi sgranati ed incredulo " E' fantastico! Da quando Leah sa dipingere?! " appoggiai le mani sul suo petto " Da quando è cambiata ed è diventata un'altra persona..." , " Ha un grande talento! Ed è anche merito tuo, Ness...hai sempre creduto in lei.." , " Leah aveva solo bisogno di essere ascoltata, tutto qua! " , " Tutti i regali sono bellissimi! Rappresentano la nostra storia...ed ogni oggetto è in perfetto stile Quileute! " , " Già....e rimarranno per sempre! " ci guardammo intensamente e il potere dell'imprinting si scatenò nelle nostre anime. Sentivo che non sarei mai riuscita a separarmi da lui. Nemmeno se qualcuno tentava di dividerci. E in quel momento mi riafforò nella mente il ricordo del suo sguardo di sette anni fa, durante l'ultimo confronto con i Volturi: Jake era sotto forma di lupo e mi guardava con sofferenza e trepidazione, come se fosse pronto a sacrificarsi per la mia salvezza. E mi ricordai che, dentro me, sentivo un dolore lancinante che mi soffocava. Anche allora, non potevamo separarci. Saremmo stati sempre insieme , fino alla fine.

Dopo pranzo, Jake si sedette sul divano del salotto ed accese la tv che stava trasmettendo una partita di football. Sistemai i piatti sporchi nella lavastoviglie ed avviai il sistema di lavaggio. Poi, mi avvicinai alla finestra ed osservai il cielo: molte nuvole grigie preannunciavano un burrascoso temporale, mentre un forte vento scuoteva le cime degli abeti. Quell'atmosfera fredda mi fece rabbrividire e, subito, mi diressi verso Jake sedendomi sul divano ed accoccolandomi a lui " Ehi...tutto bene? " mi chiese accarezzandomi le braccia: il suo tepore mi fece rilassare; lo guardai sorridendo " Si, tutto bene, amore...avevo un pò di freddo...fuori stà per piovere..." risposi " Credo che ci sarà brutto tempo anche nei prossimi giorni...il mio istinto lo percepisce...mi sento abbastanza irrequieto..." , " Allora conosco un modo per calmarti..." gli sussurrai all'orecchio in modo sensuale e lui mi guardò con desiderio " Voglio saperlo subito..." mi disse con voce roca. Le mie mani gli accarezzarono le spalle e mi sedetti sulle sue gambe, facendo aderire il mio bacino con il suo. Inizia a bacirgli il collo e la mascella, poi gli lasciai dei piccoli baci sul viso, mentre le sue mani si posavano sui miei fianchi " Stai cercando di sedurmi, Ness? " mi sussurrò nell'orecchio. Lo guardai divertita " Tu che dici?! Ti amo, Jake e ti voglio..." dissi senza fiato. Il suo sguardo divenne deciso " Allora chi se ne importa della partita di football...sono tutto tuo! " prese il telecomando e spense la tv. Poi, con un gesto repentino, mi prese per la vita e mi fece sdraiare sul divano in posizione supina, mentre lui si adagiava sopra di me facendo attenzione a non schiacciarmi con il suo peso. Sorpresa per la sua reazione, risi divertita e anche Jake sorrise, finchè i nostri sguardi non si incatenarono di nuovo ed , allora, entrammo nel nostro mondo pieno di serenità ed emozione. Mi baciò teneramente e schiusi le labbra. Il suo respiro caldo e dolce mi fece perdere la testa. Approfondìì il bacio ed infilai le mie dita nei suoi capelli. Jake mi stava accarezzando i  fianchi, poi le sue mani si infilarono nel lembo delle mie mutandine che stavano per sfilarsi, quando d'un tratto, squillò il telefono. Entrambi sussultammo e cercammo di riprendere la nostra lucidità. Jake sbuffò irritato, ma dandomi un bacio leggero, si alzò dal divano e si diresse in cucina, dove rispose alla chiamata, sollevando la cornetta  " Pronto? " disse , con la fronte corrugata per la  concentrazione: aveva capito che qualcosa stava per succedere. Lo osservai con curiosità e trattenni il fiato. Che i Volturi avessero deciso di presentarsi in anticipo? Spreai che non fosse così. Poi, appena vidi la reazione di Jake, mi sentì più tranquilla " Fantastico, Alice...saremo da voi tra un attimo...a dopo e grazie! " riappese la cornetta e mi guardò con un'espressione rilassata " I clan di vampiri sono arrivati! Sono tutti a casa Cullen...Alice mi ha detto di raggiungerli per organizzarci con la difesa..." mi alzai dal divano ed esultai " E' incredibile...Alice e gli altri sono riusciti a riunirli in meno di due giorni! Mi preparo e partiamo subito! " , " Certo, amore...credo che anche io mi vestirò in modo più presentabile...mi ricordo quando mi squadravano dall'alto in basso sette anni fa, solo perché ero a torso nudo! Era insopportabile! " mi avvicinai a lui e gli circondai la vita con le braccia " Per me puoi anche venire così come sei...loro non sanno quanto sei speciale e bello! Ma se ciò può farti sentire meno osservato, non c'è problema! " , " D'accordo...mi metto un paio di jeans e una maglietta...torno subito! " mi baciò la punta del naso e si diresse in camera da letto per vestirsi. Mentre lo guardavo allontanarsi, intravidi nei suoi occhi un senso di inquietudine. Sapevo che per Jake, partecipare ad una riunione di parecchi vampiri, non era il massimo della vita e gli procurava un certo fastidio, soprattutto per l'odore acre che gli bruciava le narici. Perciò, mi ripromisi che gli sarei stato accanto per tutto il tempo necessario: sarebbe riuscito a sopportare meglio la loro presenza. Mi diressi in bagno, dove mi lavai la faccia e mi pettinai i capelli che in quel periodo erano ancora più setosi. Tutti avrebbero notato il mio cambiamento. Non amavo molto stare al centro dell'attenzione, ma quel giorno ero contenta di rivedere coloro che avevano aiutato la mia famiglia. Ancora una volta ero in pericolo e loro avevano deciso di difendermi, nonostante il costante controllo della guardia dei Volturi. Mi sentì di nuovo al sicuro e confortata per il loro appoggio, perché sapevo che potevo fidarmi di loro, in qualsiasi situazione.
Indossai un paio di jeans abbastanza stretti, una camicetta bianca che evidenziava il piccolo rigonfiamento al basso ventre e un pullover verde sbottonato, con le maniche a tre quarti. Poi indossai un paio di ballerine comode e bianche. Mi guardai allo specchio e, girandomi di lato, accarezzai il basso ventre. Ero anche curiosa di conoscere la loro reazione alla notizia della mia gravidanza e della mia relazione con Jake. Sperai che non giudicassero le mie scelte in modo negativo. Sapevo che la storia dell'imprinting era qualcosa di strano per loro, ma ero sicura che l'avrebbero accettata. Anche se sette anni fa, io e Jake eravamo comunque uniti, il nostro rapporto non si era ancora sviluppato del tutto. Tutti ci consideravano amici o, addirittura, dei fratelli. Molti vampiri pensavano che fosse anche insolita la presenza di Jake e del suo branco nelle vicinanze di casa Cullen, nonostante i miei genitori avessero spiegato loro la siutazione. Perciò ero del tutto ignara di quello che mi aspettava. Ma non avevo paura. Jake era parte della mia vita e se erano venuti per difendermi, avevano l'obbligo di proteggere anche lui e mio figlio.
Uscì dal bagno e incrociai il mio cammino con quello di Jake che stava uscendo dalla camera, vestito con un paio di jeans in qualche punto stracciati e una maglietta nera aderente. Il suo aspetto era incredibilmente sensuale e virile. Lo osservai estasiata " Che c'è?! Non ti piaccio?! " mi chiese guardandosi, come per cercare qualcosa che non andava bene; mi avvicinai a lui e lo abbracciai " Scherzi?! Sei stupendo e sexy, Jake! " gli baciai un angolo della sua bocca. Sorrise " Meno male! Anche tu sei favolosa...soprattutto con questa camicetta..." fece scivolare la mano sul mio ventre " Si nota benissimo che sei incinta...così tutti sapranno..." gli toccai la mano " Certo...credo che sarà una grande sorpresa per tutti! " , " Lo credo anche io...in fondo ti hanno conosciuta che eri molto piccola e adesso sei diventata una donna meravigliosa! " , " Sono curiosa di vedere come reagiranno..." , " Anche io...però spero che non mi assalgano! " , " Tranquillo...ci sarò io a proteggerti! " ci baciammo con dolcezza e, poi, intrecciando le nostre mani, ci avviammo all'usicta di casa.
Jake chiuse la porta ed infilò le chiavi nella tasca dei jeans. Scendemmo gli scalini insieme, mentre Jake mi circondava la vita con un braccio, guidandomi alla portiera del pick up che aprì. Salì in macchina e mi allacciai la cintura, mentre sentivo il motore che si avviava con un grande frastuono " Questo pick up reggerà ancora, vero?! Non sopporterei di doverlo cambiare...è un vecchio ricordo di mia madre..." , " Beh...è un pò mal messo, ma credo che funzionerà ancora per qualche anno...non preoccuparti...se si romperà, saprò come aggiustarlo! Diciamo che vivrà in eterno anche lui! " , " Ottimo! Sei il migliore! " Jake mi sorrise e mi strinse la mano libera che avevo sul sedile.
Ci allontanammo da casa e, quando imboccammo la statale per Forks, il tempo iniziò a peggiorare. In lontananza si intravedevano dei lampi e un forte vento stava spazzando molte foglie sulla strada, facendole turbinare per aria. Le cime degli abeti erano piegati a metà e i rami frustavano con violenza. Jake alzò gli occhi al cielo per scrutare la situazione " Non ci voleva! Credo che non ci convenga fermarci molto, altrimenti al ritorno incontreremo una grossa bufera! " , " Certo...nessun problema...se si mette a piovere, le strade diventano pericolose..." entrambi guardammo l'orizzonte che diventava sempre più scuro per via delle nubi che si avvicinavano alla costa. Il mare di La Push era molto agitato e le onde sbattevano impetuose sui promontori. Qualcosa mi diceva che quel temporale era destinato a durare parecchi giorni. Era come se la natura stesse preannunciando l'arrivo di un grande pericolo che avrebbe invaso i nostri territori e le nostre vite. Tutto intorno era attraversato da un'incredibile sconvolgimento che rispecchiava alla perfezione ciò che tutti noi avevamo nell'animo: confusione e smarrimento. Confusione perché l'equilibrio era molto precario ed ogni cosa poteva essere spazzata via, come il vento che in quel preciso istante, stava travolgendo l'intera zona. Smarrimento perché le nostre vite potevano rischiare di avere fine in poco tempo e questo ci faceva perdere la bussola.
Poco dopo, deviammo in una stradina sterrata all'interno della foresta e raggiungemmo casa Cullen. I miei sensi percepivano un grande movimento nel soggiorno e anche Jake se ne accorse. Le sue mani si irrigidirono sul volante e piccoli tremori scossero il suo corpo. Subito gli presi le mani e, con il mio potere, gli trasmisi l'immagine di noi due distesi sul prato. In pochi secondi Jake si calmò e allentò la presa sul volante, distendendo i muscoli. Poi sospirò " Riesco a sentire la loro puzza fino a qui...è troppo forte, ma credo di riuscire a sopportarlo...è come se il loro fetore fosse amplificato! Scusami..." , " E di che, Jake?! So che per te è molto difficile...ci sono troppi vampiri...resterò con te tutto il tempo, così potrai concentrarti sul mio odore.." lui annuì convinto e mi baciò sulle labbra in modo lieve. Poi, scendemmo dal pick up ed, insieme, raggiungemmo l'entrata della casa, tenendoci per mano. Stavo per suonare il campanello, quando d'un tratto ci aprì la porta mia madre sorridente " Renesmee, Jacob! Che bello rivedervi! Prego, entrate! Vi stanno aspettando! " l'abbracciai e le chiesi " Qual'è il motivo di tanta felicità? " , " Oh, beh...non vedo l'ora che ti vedano, dopo sette anni! " scossi la testa esterrefatta e mi avviai, con Jake al mio fianco, verso il salotto. Appena misi piede nella sala, tutti, compresi i membri della famiglia Cullen, si voltarono ad osservarmi. Ognuno di loro rimase come pietrificato dallo stupore e nello sguardo delle vampire traspariva assoluta ammirazione e meraviglia. Mi sentì subito a disagio, come se fossi un'oggetto prezioso da esposizione, ma quando incontrai lo sguardo di due persone molto familiari, con le quali avevo stretto un forte legame affettivo, sette anni fa, non potei trattenermi " Zafrina, Kachiri! Come sono contenta di vedervi! " le due amazzoni erano incredibilmente alte e possedevano una bellezza molto rara; mi avvicinai a loro e Jake mi seguì senza timore. Ci abbracciammo: la mia testa arrivava quasi vicino al loro petto " Renesmee... sono felice di rivederti! Sei diventata così grande in poco tempo?! E' stupefacente! E sei così graziosa...sei simile ad un angelo! " disse Kachiri. Poi, quando mi allontanai, lo sguardo di Zafrina si posò sul mio ventre " Non ci posso credere! Sei incinta! Allora puoi avere dei figli! " posai una mano sulla mia pancia e le sorrisi " Si...sono per metà umana , quindi posso concepire...presto io e Jake diventeremo genitori! " le due amazzoni si scambiarono uno sguardo eloquente " Le nostre previsioni si sono avverate...sapevamo che voi due prima o poi, vi sareste dichiarati! Tutti noi avevamo notato, sette anni fa, che tra voi c'era qualcosa di speciale...ed eccovi qui! Insieme per l'eternità! " Jake mi circondò la vita con un braccio " Quello che c'è tra noi, si chiama imprinting..." lo guardai con amore e i nostri occhi si incatenarono. Un silenzio carico di ammirazione e curiosità riempì la stanza. Sentì che ognuno di loro voleva saperne di più  " Che vuol dire imprinting?! E' qualcosa che riguarda voi licantropi? " intervenne Carmen che si trovava accanto ad Eleazar " E' l'amore più potente che esista...ogni licantropo, quando incontra la propria anima gemella, subisce l'imprinting e da quel momento, solo lei diventa importante...è come se si vedesse il Sole per la prima volta...ma avrei amato Nessie anche senza questa magia..." Jake mi baciò la punta del naso e sorrise. Poggiai la mia testa sul suo petto e lo ammirai in tutto il suo splendore: quando raccontava del nostro legame, diventava radioso. Notavo che i volti di ogni vampiro erano tra lo stupore e l'ammirazione " Beh...certo che è strano vederti insieme ad un licantropo, ma devo dire che siete una coppia alquanto insolita! " disse Eleazar " Io sono del parere che i Volturi abbiano torto...non mi è mai piaciuta la loro politica e nemmeno le loro idee...credono di poter controllare la vita di tutti ed il mondo intero, senza sapere che cosa significhi avere una famiglia...loro non conoscono il valore di un legame affettivo...è per questo che tutti noi siamo venuti a difendervi...ma quando i Volturi sapranno di questo imprinting e si renderanno conto della vostra forza, vi lasceranno in pace e quel Nahuel non l'avrà vinta! " disse Vlamidir che, da sempre, nutriva un certo risentimento verso il clan di Volterra per averlo privato della propria libertà " Vladimir ha ragione...ed è per questo che abbiamo deciso insieme di proteggervi ad ogni costo...anche utilizzando i nostri poteri...e poi, ci sarà soprattutto tua madre a difenderci con il suo scudo...saremmo immuni da ogni loro attacco! " spiegò Zafrina. Alle sue parole, rimasi abbastanza perplessa e quasi mi dimenticai delle mie qualità " Ma io rimarrò comunque scoperta...ho il potere di oltrepassare lo scudo di mia madre, perciò loro possono farmi qualsiasi cosa..." , " Non preoccuparti, Renesmee...imparerai a controllare il tuo potere con l'allenamento..im questo modo sarai protetta anche tu..." disse Bella ed io annuì con convinzione: sapevo che , in poco tempo, avrei imparato a gestire anche questo grazie alla mia natura vampiresca. Il mio sguardo percorse la stanza e vidi che tutti mi sorridevano. Mi sentì più sollevata ed ero contenta che ognuno di loro fosse lì per aiutarmi e per proteggere anche Jake che avevano accolto come un loro simile. Nell'osservare i presenti, mi accorsi che mancava il clan di Denali. Rimasi incredula e stupita per la loro assenza e, forse, credevo di intiurne il perché " Dove sono Tanya e gli altri? " chiesi incuriosita " Non hanno voluto partecipare...mi hanno detto di porgerti le loro scuse e che, di sicuro ci saranno al matrimonio, ma hanno preferito rimanere in Canada...dopo quello che era successo sette anni fa con Irina, non se la sentivano di affrontare un altro pericolo...mi dispiace, Renesmee...ho cercato di fare il possibile per convincerli, ma è stato tutto inutile.." rispose Alice con tristezza " Non è colpa tua, amore...hai fatto ciò che potevi...è stata una loro scelta.." la consolò Jasper che risollevò il morale di mia zia, con il suo potere " Certo, Jasper! Siamo comunque numerosi e forti..." disse Alice, sorridendo " Non fa niente, Alice...anzi, vi ringrazio per quello che avete fatto...siete riusciti a radunare tutti in meno di due giorni...come avete fatto?! " chiesi stupita " Non è stato facile...abbiamo dovuto eludere le guardie dei Volturi che setacciavano ogni territorio...si stanno muovendo e anche in fretta! Ma , grazie ad Alice, riuscivamo a sapere in anticipo ogni loro decisone..." rispose Rosalie " E poi, tutti hanno risposto alla chiamata senza esitare..." aggiunse Emmett " Siamo pronti per combattere, se necessario e per difendere ciò che è giusto...vedrai, andrà tutto bene! " disse Kachiri che mi sorrise. Guardai le loro espressioni radiose, serene ma decise e determinate. Non mi sentivo sola, anche se la paura che qualcuno di loro rischiasse la vita, era molto alta. Ognuno di loro faceva parte della mia vita e l'affetto che nutrivo nei loro confronti era smisurato.
Passammo l'intera serata a raccontare le nostre avventure e la nostra vita. Jake mi rimase accanto per tutto il tempo, ma non era affatto a disagio. Lo vedevo ridere e scherzare con tutti e, a quel punto, capì che il mio odore riusciva a distrarlo. Tutti, intorno a noi, sembravano calmi e rilassati, come se ciò che stava per travolgerci, non avesse importanza. Ripensai ad Irina che, sette anni fa, aveva creduto che fossi una bambina immortale e aveva perso la vita per la falsità della sua rivelazione. La vendetta nei nostri confronti per aver perso il suo compagno Laurent, le era costata la sua immortalità e mi chiesi se sarebbe accaduta una cosa simile anche a Nahuel. Ma ciò che mi faceva pensare di più, era l'assenza del clan di Denali: il dolore per la perdita della loro sorella, era stato troppo forte e non potevo di certo biasimarli per questo. Nemmeno l'eternità riusciva a cancellare questa tragedia. E se fosse capitato qualcosa a Jake, non avrei potuto vivere per sempre senza di lui. Corrugai la fronte e percepì un lieve dolore nel petto, come se la mia anima si stesse squarciando. Subito Jake se ne accorse e, prendendomi la mano, mi chiese " Tutto bene?" cercai di sorridere, ma quello che mostrai, fu un mezzo sorriso " Si...beh, non del tutto..." non riuscì a mentirgli. Lui mi accarezzò la guancia e mi sorrise: perché dovevo rovinare sempre tutto e farlo preoccupare?! " A cosa stai pensando?" , " A noi, Jake...al nostro futuro insieme, se mai ce ne sarà uno..." , " Stavo pensando la stessa cosa anche io, Ness... ma qualunque cosa accadrà, non ci arrenderemo!" , " Certo, Jake...mi dispiace solo che non ci sia anche il clan di Tanya..." , " Dispiace anche a me...deve essere terribile perdere qualcuno che ami e non riuscire a superare il dolore...vivranno con questo fardello per sempre...ma a noi questo non accadrà! Eviteremo il peggio, Ness..ce la faremo! " , " Ne sono sicura..." abbracciai Jake e quando appoggiai il mento sulla sua spalla, il mio sguardo incrociò quello di Alice che, d'un tratto, divenne assente. Capì dall'espressione di Jasper e da quella dei miei genitori, che mia zia aveva appena avuto una visione. Come se l'atmosfera fosse carica di tensione e ci avvertisse di stare all'erta, tutti si ammutolirono.
Sembrava che i minuti fossero interminabili e non appena Alice si riprese dal suo stato di trance, mi alzai di scatto e mi paralizzai dalla paura " Che cosa hai visto?" le chiesi con il respiro mozzato " I Volturi sono appena arrivati negli Stati Uniti...hanno deciso di anticipare la loro visita...saranno nelle vicinanze di casa vostra domani all'alba...e con loro c'era anche Nahuel! " rispose in modo mortificato. L'intera stanza si riempì di un mormorio sommesso, ma ignorai le discussioni di tutti i presenti. Sia io che Jake eravamo senza parole. Incrocciammo i nostri sguardi e vidi chiaramente che anche Jake era nel panico. Ci avevano colto di sorpresa ed entrambi sapevamo che la fine per noi si era avvicinata in fretta. Era soprattutto l'ignoto di ciò che ci attendeva a spaventarci, ma dentro di noi brillava ancora la luce della speranza.
Lasciammo il salotto in silenzio, solo tenendoci per mano con aria afflitta. Non salutammo nessuno, ma tutti capirono il nostro bisogno di evasione. Mia madre ci accompagnò alla porta. Il suo viso simile ad una statua esprimeva tristezza e preoccupazione, mentre mio padre aveva lo sguardo tormentato dal dolore. Ci abbracciammo sulla soglia di casa  e i miei genitori mi sussurrarono " Sarai al sicuro, piccola mia...come l'ultima volta! Vi proteggeremo in ogni modo possibile e andrà tutto bene, tesoro..." affondai il viso nel collo di mia madre, inspirando il suo dolce profumo. Una lacrima percorse la mia guancia. Mentre scendevo gli scalini, vidi mio padre rivolgere uno sguardo di incoraggiamento a Jake che annuì con decisione.
Piccole gocce di pioggia mi bagnarono il viso e, quando salimmo in macchina, Jake avviò il motore ingranando la marcia. Dopo esserci allontanati da casa Cullen, ci prendemmo la mano e intrecciammo le nostre dita. Per tutto il viaggio nessuno parlò, ma avevamo bisogno solo di quel contatto per mantenerci lucidi ed evitare di cadere nella disperazione. La nostra forza era unica ed in quel momento era preziosa. Quando raggiungemmo quasi metà del percorso, un forte temporale si abbattè su di noi e un potente acquazzone inondò la strada. I tergicristalli del pick up si muovevano impazziti, nel tentativo di procurarci più visibilità. In mezz'ora, con andatura lenta, riuscimmo ad arrivare a destinazione e quando intravidi la nostra casa, non riuscì più a trattenermi: tutta la fatica che avevamo fatto per costruirci una vita nostra, sarebbe stata spazzata via in un attimo. E la cameretta di nostro figlio, non sarebbe mai stata occupata.
Ignorando la pioggia forte che stava cadendo, scesi dalla macchina e, con smarrimento, rimasi sotto quel forte temporale senza cercare un riparo. Improvvisamente non sapevo più chi fossi e che cosa ci facevo in quel luogo. Rimanevo lì, senza muovermi di un passo. Neanche sentivo la voce di Jake che mi chiamava ed i suoi sforzi inutili per portarmi via. Ormai ero completamente fradicia. I miei occhi vedevano immagini sfocate per via dell'acqua che scorreva sul mio viso. Poi, sentì due braccia calde e forti, sollevarmi da terra. Non opposi resistenza, ma mi lasciai trasportare a peso morto senza sapere quello che stavo facendo. Capì di essere entrata in casa dal rumore secco della porta che si chiuse alle nostre spalle in modo violento, sospinta dalla corrente d'aria. I miei piedi scivolarono lungo il torace di Jake e toccarono terra. Le mie mani rimasero avvinghiate al suo collo e il mio petto era premuto contro il suo. Aprì gli occhi, mentre la mia mano si spostò all'altezza del suo cuore che ascoltai con trasporto. Non potevo credere che tra poche ore, quel rumore non ci sarebbe più stato. Ed incontrai il suo sguardo pieno di preoccupazione, tristezza ed era perso come il mio. Eravamo entrambi smarriti, come se avessimo perso la bussola della nostra vita. In quella sera, ci era sembrato che la tranquillità potesse durare ancora per un giorno, ma invece un fulmine a ciel sereno aveva infranto ogni nostra piccola difesa che ci eravamo costruiti.
Jake mi accarezzò il viso bagnato anche di piccole lacrime, poi le sue dita percorsero la linea di alcune ciocche ondulate dei miei capelli. Era come se stessimo fissando nella nostra mente ogni dettaglio di noi stessi a vicenda. Mi avvicinai al suo viso e con le labbra percorsi ogni lineamento. Perfetto, non c'erano parole per descriverlo: la sua pelle del colore del bronzo, le sue sopracciglia sottili e scure. Lasciai piccoli baci vicino ai suoi occhi che divennero lucidi. Sentivo che lottava per non cadere nella disperazione di quel momento e anche io cercavo di fare altrettanto. Volevo amarlo intensamente, più del solito e con tutte le mie forze. Non ci sarebbe più stata nessuna occasione come quella. Ci avrebbero divisi per sempre e allora il mio amore per lui sarebbe stato soffocato. Perché doveva capitare un cosa del genere proprio a noi? Non era giusto e non era il nostro destino. Abbassai la fronte per distogliere il mio sguardo dal suo. Stavolta volevo evitare di avere un'altra crisi. Avevo intenzione di donargli tutta me stessa per l'ultima volta e renderlo ancora felice, anche se il dolore era troppo forte. Lui mi baciò la testa in modo affettuoso, come se volesse proteggermi da quell'attimo di confusione. Con coraggio, rialzai il mio viso verso di lui e i nostri sguardi si persero l'uno nell'altro, dimostrando tutta la loro intensità. Nonostante il nostro equilibrio stesse vacillando e cadendo a pezzi, rovinando tutto quello che ci eravamo promessi di sostenere, sentivo che c'era ancora speranza e che la nostra determinazione era più forte che mai. I Volturi ci avevano preso in contropiede e, forse, l'indomani avrei dovuto dire addio per sempre al mio Jake. Ma questo non mi avrebbe impedito di lottare per lui ogni singolo istante e di vivere quell'ultima notte insieme. Qualunque cosa fosse accaduta, l'avrei ricordata per sempre.
Fuori il temporale impazzava in modo violento, preannunciando l'arrivo della catastrofe. Poteva anche crollare il mondo che non importava. I miei vestiti erano completamente fradici e i miei capelli mi si erano appiccicati sul viso e sul collo. E anche Jake era bagnato dalla testa ai piedi. Piccole goccioline gli cadevano dai capelli spettinati, sulle guance, rivelando tutta la sua sensualità. Mi ricordai di tutte le volte in cui lo ammiravo in forma lupesca sotto la pioggia, quando il suo manto rossiccio brillava e diventava più folto per l'acqua. Mi piaceva accarezzarlo e toccarlo. Così feci altrettanto. Infilai la mano tra i suoi capelli e percorsi tutta la sua nuca, fino ad arrivare al suo collo, attirandolo a me. Lui mi avvicinò al suo petto e la sua bocca era a pochi centimetri dalla mia. Il suo respiro caldo mi solleticava le labbra e notai che il suo calore stava aumentando vertiginosamente. Jake mi voleva e percepivo un fremito percorrere la sua schiena. La mia attrazione per lui era molto potente in quel momento e, quella notte, l'imprinting e anche il nostro amore ci travolsero come un uragano.
Inizai a dargli piccoli baci sulle sue labbra che crebbero sempre di più, finche le nostre bocche si schiusero in un bacio passionale. Con tutta l'urgenza e il bisogno che avevamo l'uno dell'altra, ci spogliammo in fretta e con foga. Poi Jake mi prese in braccio e io, d'istinto, allargai le gambe proprio all'altezza del suo bacino. Con passo lento e deciso, mi portò in camera da letto dove mi fece sdraiare in posizione supina. Lui si mise sopra di me e baciandomi il petto, mi prese per la vita. Non mi accorsi neanche che ci eravamo subito uniti. Mi aggrappai alla sua schiena e mentre le sue spinte divenatavano sempre più forti, infilai le mie dita tra i suoi capelli che strinsi con energia. I nostri respiri divennero irregolari e volevo che quell'immenso piacere non avesse mai fine. La temperatura corporea di Jake divenne molto alta e, forse, quella volta entrambi superammo il nostro limite massimo. Le nostre mani si cercavano e percorrevano ogni centimetro del nostro corpo. E le nostre sensazioni erano amplificate al massimo. Potevo sentire Jake in ogni dettaglio: dal suo respiro, al suo profumo, alla forma perfetta del suo corpo. Persi il conto di quante volte accarezzai il suo poderoso petto e i suoi addominali scolpiti e nella mia mente, risplendeva l'immagine della sua forma lupesca: il suo manto rossiccio, così morbido e vellutato che adoravo toccare e sfiorare con tenerezza. Tutte queste sensazioni mi sarebbero mancate e se le avessi perse per sempre, non sarei più riuscita a vivere. Jake era unico, speciale e straordinario. Mi apparteneva molto prima che io nascessi, così come io appartenevo a lui da un tempo infinito. Separarci era impossibile, se non qualcosa di innaturale. Al pensiero di ciò che ci attendeva, piccole lacrime rigarono le mie guance e per quanto mi sforzassi, non riuscivo a smettere di essere triste. Jake le asciugò con dei piccoli baci, rallentando il ritmo delle sue spinte. Mi guardò e mi persi nei suoi occhi. Ci baciammo con dolcezza e, poi Jake percorse con la punta del suo naso il mio petto fino ad arrivare al mio basso ventre, dove poggiò la sua fronte con delicatezza, mentre io gli accarezzavo i capelli. Rimase per parecchio tempo adagiato sulla mia pancia e lo osservai chiudere gli occhi con trasporto. Dentro di me sentì un dolore immenso. Entrambi stavamo soffrendo anche per nostro figlio. Negarci di poter vivere insieme, voleva dire anche impedirci di amare anche questa piccola creatura. Jake aprì gli occhi e vidi che era disorientato. In quell'istante capì che ogni cosa ci stava sfuggendo di mano. Mi sedetti di fronte a Jake e lo abbracciai cercando di confortarlo. Non mi era mai capitato di vederlo in quelle condizioni e, forse, tutto ciò che aveva passato prima della mia nascita stava riaffiorando. Lui mi accarezzò la schiena e poi le sue mani si poggiarono sulle mie guance. Il suo sgurdo si indurì e divenne come di fuoco " Che vengano pure a tentare di rovinarci la vita...ma io non me ne starò a guardare! " la sua voce di lupo alfa tuonò nella stanza e rimasi senza parole: era la prima volta che la sentivo e suonava così forte ed autoritaria che avrebbe spaventato chiunque. Poggiai la mia fronte sulla sua " Wow...non sapevo che avessi anche questo potere di persuasione! Immagino che il tuo istinto di protezione si stà facendo sentire..." , " E' così...credimi non sono mai stato così deciso in vita mia come lo sono adesso! Il fatto è che non sopporto di sapere che possano farvi del male e che tutto questo finisca tra poche ore! " , " Neanche io, Jake...mi sento come...come se..." non riuscì a spiegare ciò che sentivo, perché d'un tratto scoppiai in lacrime, sfogando tutta la tensione che avevo in corpo " Shhh..andrà tutto bene, Ness...te lo prometto! " singhiozzai tra le sue braccia e mi lasciai cullare dalle sue carezze.
Per tutta la notte rimanemmo abbracciati sul letto a coccolarci. La sveglia di fronte a noi, faceva trascorrere i minuti con velocità come se fossero piccoli granelli di sabbia che scivolavano in una clessidra. Erano quasi le quattro del mattino, quando il mio cellulare vibrò facendoci spaventare. Mi misi seduta e lo afferrai con trepidazione. Lessi un messaggio da parte di Alice " I Volturi arriveranno tra 3 ore...stiamo arrivando tutti da te...Zafrina, Kachiri e tua madre vogliono allenarti per proteggerti meglio con lo scudo...a presto" sospirai esausta. Jake si era sporto sulla mia spalla e anche lui aveva letto il messaggio " Dunque il momento è arrivato...sarà meglio che avvisi tutti i licantropi..." si alzò e si vestì con un paio di pantaloncini e una maglietta senza maniche. Ma appena lo vidi incamminarsi verso l'uscita lo bloccai per un braccio, scendendo dal letto coperta con un pezzo di lenzuolo " No...ti prego...non te ne andare proprio ora! Ho bisogno di te e ho paura, Jake! " lui mi attirò a se per la vita " Scusami, hai ragione, Ness...sono così agitato e voglio combattere per risolvere la cosa una volta per tutte...ma gli altri possono aspettare...mi basterà solo una telefonata a Leah.." gli porsi il mio cellulare e, subito avvisò il suo branco " Ecco fatto..tra una mezz'oretta saranno tutti qui! Ehi...che bel disastro che abbiamo combinato! " Jake si mise una mano nei capelli meravigliato. Mi voltai per osservare ciò che lo aveva distratto: le lenzuola e le coperte erano tutte sbrindellate, persino i cuscini erano a pezzi. Rimasi a bocca aperta " Questo lo abbiamo fatto noi?! Impossibile...non mi ricordo niente! Bisogna sistemare o gli altri lo vedranno! " stavo per raggiungere il letto, quando Jake mi bloccò il polso " Aspetta...non importa! Lascia pure così...non ha senso nascondere..almeno noteranno cosa siamo in grado di fare e quanto ci amiamo! " gli sorrisi divertita e lo baciai " Beh...è così imbarazzante! Di certo con Nahuel non potrò fare queste cose! Preferisco te...solo e soltanto te, Jake! " , " Ben detto, piccola! " e mi baciò con passione, sfiorando il mio petto con una mano. Il suo tocco mi mandò in estasi e quasi volevo che mi prendesse subito, ma un ricordo fugace mi balenò nella mente " Jake...io ti ho morso stanotte! E non mi sono neanche preoccupata se ti sei fatto male..." con frenesia e preoccupazione, cercai sul suo collo qualsiasi segno, ma non trovai nulla " E' impossibile! Io ti ho morso proprio qui..." Jake si diresse allo specchio ed esaminò la sua pelle " Ness...non ricordo niente anche io..ma le mie ferite si rimarginano subito e se anche mi avessi morso, adesso non si vedrebbe niente...anche da piccola mi mordevi tanto...ti piaceva e non mi facevi male! " si avvicinò a me e mi accarezzò il viso " Già...solo che questa volta era diverso..non era certo per gioco.." gli sorrisi maliziosa " Allora...la cosa mi stuzzica molto! " mi sussurrò all'orecchio con voce roca e sensuale. Chiusi gli occhi e poggiai la mia testa sulla sua spalla, sospirando.
Presto ci saremmo trovati di fronte ad un interminabile spiegamento di vampiri pronti ad eliminare chiunque ostacolasse la legge dei Volturi. Ero più che decisa a combattere insieme a Jake, ma mi chiedevo quante vite avrebbero corso il rischio di sacrificarsi per la nostra causa. Ero grata a tutti coloro che ci sostenevano, ma di una cosa ero sicura: avrei fatto in modo che nessuno ne uscisse ferito o peggio morto. Soprattutto Jake che in quel momento era entrato nella modalità alfa e non sembrava affatto preoccupato di ciò che ci attendeva: la sua sicurezza mi infodeva coraggio. Dopo averlo guardato negli occhi, godendo di tutto il potere dell'imprinting che si sprigionava dal suo sguardo profondo, lo baciai con dolcezza mentre la sua mano si posava sul mio ventre, accarezzandolo da destra a sinistra " Vorrei che questa tranquillità durasse ancora un pò, ma purtroppo mia zia e gli altri saranno qui a momenti...vado a cambiarmi..." appoggiai le mie mani sulle sue spalle e lo baciai sulla punta del naso " Vai pure...ti aspetto qui fuori..." feci scorrere le mie dita sulla sua pelle liscia e, avviandomi verso il guardaroba, mi allontanai da lui con passo lento. Jake mi osservava estasiato, come quando tre mesi fa mi aveva invitato ad un falò della sua tribù, tentando di rivelarmi la verità riguardo a noi due. Mi ricordavo come se fosse appena successo, il suo modo di osservarmi di fronte ai suoi fratelli: era come se avesse visto il Sole per la prima volta. E mi ricordai anche  di quel bacio rubato alla fine della serata che non avevo compreso subito, ma che avevo ricambiato con una nuova consapevolezza. Avevo percepito che il nostro rapporto stava cambiando, ma non sapevo che ero l'oggetto del suo imprinting. Quando Jake mi rivelò la verità, i miei sentimenti per lui divennero chiari e limpidi. E riuscì anche a capire perché provavo un'incredibile attrazione nei suoi confronti, fin dall'infanzia:  che ciò che provavo per lui era stato sempre un amore illimitato. Era ciò che desideravo di più al mondo: appartenere a Jake e renderlo felice per l'eternità.
Con questi ricordi, mi resi conto che ogni mio desiderio di una vita felice sarebbe finito quel giorno stesso. E soprattutto non riuscivo a sopportare che Jake soffrisse ancora per causa mia. Non ci potevo credere e non riuscivo ad accettarlo. Volevo urlare e sfogare tutto il dolore che avevo dentro me. Nahuel era arrivato troppo improvvisamente a distruggere la nostra tranquillità. E di sicuro, credeva che in questo modo sarebbe riuscito ad ottenere quello che voleva. Ma non sapeva che io e Jake non potevamo separarci in ogni caso e si sarebbe trovato di fronte alla nostra forza e determinazione.
Presi un paio di jeans e una maglietta bianca con maniche a tre quarti: vestiti abbastanza comodi per permettermi di muovermi con agilità, nel caso ci fosse stato uno scontro. Jake era rivolto verso la finestra ad osservare la foresta circostante. Il suo viso era concentrato in un'espressione pensierosa. Per non disturbarlo, con passo silenzioso, mi diressi verso il bagno e chiusi la porta alle mie spalle. Mi appoggiai al muro e rimasi in quella posizione, per un tempo infinito. Non avevo per niente voglia di partecipare a quella tortura, ma mi feci coraggio. Dovevo proteggere Jake e nostro figlio a tutti i costi. Così mi vestì velocemente e quando uscì dalla stanza, notai che anche Jake si era vestito con dei pantaloncini ed una maglietta senza maniche che sottolineava i suoi muscoli possenti: era il più bel ragazzo del mondo e non lo avrei cambiato con nessun altro. Mi avvicinai a lui e gli sfiorai le labbra con la mia bocca e, appena mi allontanai, lui colmò la distanza che c'era tra noi e mi baciò con una passione travolgente. Dopo quel bacio rimasi senza fiato e gli sorrisi " Ti prometto che ci saranno ancora tanti baci così per l'eternità, Jake...nessuno te lo negherà! " lui mi accarezzò la guancia con dolcezza e mi sorrise " Sono sicuro che andrà tutto bene, Ness...non starò a guardare mentre tenteranno di rovinarci la vita! " lo abbracciai e, d'un tratto, lo squillo del campanello di casa ci fece trasalire. Entrambi rivolgemmo lo sguardo verso la porta e, a malincuore, mi avviai verso l'entrata con Jake al seguito. Quando aprì la porta di casa, mi ritrovai di fronte ai miei genitori e, subito mia madre mi abbracciò con preoccupazione " Oh, Renesmee...piccola mia! " una tristezza mi invase e vidi che mio padre sembrava una statua impassibile: l'unica cosa che si notava sul suo volto, era il suo sguardo pieno di dolore. I miei occhi divennero lucidi per le lacrime che iniziavano ad affiorarmi " Mamma, papà...significa molto per me e Jake sapere che voi siete qui a sostenerci...sento che le cose si sistemeranno...ne sono sicura..." mia madre mi guardò con occhi pieni di ammirazione " Sei così forte, Renesmee..." , " Proprio come sua madre! " aggiunse Zafrina. Notai che, oltre alla famiglia Cullen, erano arrivati anche tutti i clan di vampiri. L'intero gruppo si trovava a pochi metri di distanza e gurdavano la foresta con aria trepidante " Ma chi stanno aspettando? " chiesi facendo cenno verso i vampiri di fronte a casa " Abbiamo avvertito tutti i branchi di La Push appena Alice ha avuto la visione e stanno arrivando...Sam e gli altri hanno deciso di disporsi con ogni clan di vampiri per proteggervi meglio in caso di attacco..." rispose mia madre " Penso che i Volturi si spaventeranno molto nel vedere che i licantropi sono aumentati di numero negli ultimi anni! " disse Jake; gli sorrisi ed intrecciai la mia mano alla sua " Allora Renesmee, sei pronta ad allenarti? " mi chiese Kachiri " Si sono pronta! Di che si tratta? " , " Tu hai il potere di fare breccia nello scudo di tua madre e perciò sarai molto più vulnerabile degli altri...qualsiasi vampiro potrebbe usare i propri poteri contro di te e farti allontanare da Jacob..." riflettei sulle sue parole " Ma nessuno riuscirebbe ad allontanarmi da Jake...riuscirò a resistere ai loro attacchi..." , " Renesmee...non ci sono semplici poteri tra il corpo di guardia dei Volturi! E in particolare non si tratta di Jane o Alec...ma c'è una vampira pericolosa tra loro che potrebbe riuscire a dividervi completamente! " disse mia madre allarmata " E chi sarebbe?! " chiese Jake con sguardo infuocato " Si chiama Chelsea...ha il potere di rafforzare o indebolire i legami tra le persone e di influire sulla personalità...non sarebbe prudente rischiare di essere colpiti da lei! " rispose mio padre con un tono di voce tombale " Anche se il vostro legame è il più potente che io abbia mai visto, Chelsea riuscirebbe a condizionarvi...quindi ti aiuterò a controllare il tuo potere come ho fatto con tua madre sette anni fa! " aggiunse Kachiri. Io e Jake ci guardammo con convinzione, poi mi rivolsi a Kachiri " Che aspettiamo! Iniaziamo subito! " così dicendo, ci avviammo tutti verso l'enorme spiazzo di fronte casa e, dopo aver raggiunto gli altri, Kachiri mi spiegò tutto " Ecco cosa faremo: Alice e Jasper staranno di fronte a te e cercheranno in ogni modo di comunicare con te, tramite il loro potere...in particolare agirà soprattutto Jasper che possiede un potere simile a quello di Chelsea, mentre tua madre attiverà lo scudo dietro il quale ci proteggeremo tutti...e quando ci sarà lo scudo tu cercherai di chiudere la tua mente per isolarti dietro alla barriera protettiva di Bella...è tutto chiaro? " sospirai e annuì con la testa " Bene...allora cominciamo! " Jake mi accompagnò in mezzo al prato, dove ci raggiunsero anche Alice e Jasper che si misero di fronte a noi, mentre i miei genitori e Kachiri si posizionarono poco lontani da noi. Per tutto il tempo dell'allenamento, Jake rimase sempre al mio fianco e, prima che iniziassi a mettere in pratica ciò che Kachiri mi aveva spiegato, mi incoraggiò accarezzandomi il braccio e io lo ricambiai baciandolo con dolcezza. Poi respirai a fondo e mi preparai all'enorme sforzo che di lì a poco, avrei dovuto affrontare " Bella, siamo pronti...puoi attivare lo scudo.." disse Kachiri rivolgendosi a mia madre che, in un attimo, senza troppa fatica, fece scorrere il suo potere lungo tutta la zona dove ci eravamo appostati. Il suo scudo era potente e ci avvolse completamente, creando come una barriera che, anche se era invisibile, si poteva percepire con chiarezza: era come essere avvolti da un lenzuolo trasparente, con l'unica differenza che non potevamo toccarlo. Era una sensazione unica sentirsi protetti in quel modo, ma subito capì che qualcosa non andava. Tutti erano tranquilli, ma io mi sentivo inquieta più che mai e mi accorsi che lo scudo intorno a me, si era affievolito di parecchio. Potevo sentire il potere di Jasper controllare il mio umore e all'improvviso, mi accorsi che la mia qgitazione stava passando: Jasper stava cercando di modificare le mie percezioni. Come potevo proteggermi da Chelsea se ero così fragile?! Kachiri si accorse della mia difficoltà " Renesmee...cerca di chiudere la mente....non permettere a Jasper di influenzarti! " il suo avvertimento mi costrinse a focalizzare l'attenzione su me stessa, isolandomi da coloro che mi stavano attorno. Il flusso dei miei pensieri si interruppe e la mia mente entrò in una specie di calma piatta e di totale silenzio. In pochi secondi, lo scudo di mia madre divenne sempre più forte e mi avvolse nella sua protezione, impedendo a Jasper di usare il suo potere.
"Ottimo, Renesmee...continua così!" ero felice di essere riuscita nell'impresa, ma all'improvviso successe qualcosa di inaspettato: Alice, che si trovava oltre la barriera protettiva, allungò una mano verso Jake cercando di raggiungerlo. Non appena mi accorsi del suo gesto, pensai che Jake non sarebbe più stato protetto dallo scudo e il panico si impossessò della mia mente. L'alone che mi avvolgeva, cedette in un attimo e mi ritrovai di nuovo sotto l'influsso del potere di Jasper. Tutti si bloccarono spaventati ed Alice ritirò la sua mano. Riprovai ad annullare ogni mio pensiero, ma la paura di vedere Jake in pericolo era troppa. Ogni mio sforzo era vano. Riaprì gli occhi che avevo chiuso per concentrarmi meglio e vidi che ciascuno dei presenti erano in trepidazione, come se si aspettassero una mia reazione. Mi sentì inerme e priva di goni controllo. Mi salirono le lacrime agli occhi, ma cercai di soffocarle " Ness...va tutto bene, amore...ce la farai! " mi sussurrò Jake, accarezzandomi un braccio. Sapevo che lui cercava di consolarmi e di incoraggiarmi, ma una collera spropositata mi assalì. Ero arrabbiata con me stessa per la mia incapacità di controllare il mio potere. Mi voltai verso di lui, allontanandomi dalla sua carezza " No! Non va affatto bene, Jake! Non riuscirò mai a proteggerti se cedo al panico!" , " Hai solo bisogno di pensare che io sarò al sicuro...nessuno sarà in grado di dividerci! " , " Ma se capiterà qualcosa di imprevisto, lo scudo intorno a me si romperà! E se possono colpire me, lo possono fare anche con te! " , " Non accadrà, credimi! Provaci ancora...ti basterà rifarlo un'altra volta per evitare che si ripeta! Sei molto forte, Ness...non arrenderti proprio adesso! " Jake si avvicinò e mi accarezzò una guancia. Le sue dita calde sfiorarono la mia pelle e, subito le mie mani cercarono le sue. Sospirai esausta " Va bene....tenterò un'altra volta...anzi molte altre volte, anche fino all'esaurimento se sarà necessario! " , " D'accordo...ma non esagerare...hai bisogno di risparmiare le forze...o potrebbe essere rischioso per nostro figlio..." , " Si...starò attenta.." gli presi la mano poggiata sulla mia guancia e la baciai " Scusami Renesmee...avrei dovuto avvertirti del gesto di Alice...volevo che fossi pronta anche ad affrontare gli imprevisti...Aro potrebbe voler leggere il tuo pensiero, oltrepassando lo scudo..." disse Zafrina che fino a quel momento aveva aspettato che mi sfogassi del tutto " Non fa niente...sono pronta a rifarlo di nuovo! " le risposi con un sorriso.

Riprovai all'infinito ciò che Zafrina mi stava insegnando e, ogni volta che Alice o Jasper tentavano di rompere lo scudo di mia madre, la mia determinazione mi spingeva a mantenere la concentrazione, pensando solo al fatto che dovevo proteggere Jake da qualsiasi pericolo. Quando raggiunsi il pieno controllo del mio potere, Zafrina mi disse che ormai ero del tutto preparata e, perciò, distolsi la mente da ciò che stavo facendo, allentando la tensione che avvertivo.
Tutti si congratularono con me e mi sentì più sollevata: ero in grado di ostacolare i Volturi. Rivolsi un sorriso raggiante a Jake che mi abbracciò felice, accarezzandomi i capelli e sussurrandomi " Sono fiero di te, piccola! Ce l'hai fatta! " , " Già...non ci posso credere! Sono così contenta! " appoggiai la testa sulla sua spalla e mi lasciai cullare dal suo abbraccio " Ora dobbiamo solo aspettare che arrivino gli altri....e dopo...." le parole di mio padre ci ricordarono che i minuti stavano passando alla velocità della luce. Era arrivato il momento per prepararci a ciò che ci attendeva. Jake mi fece cenno di seguirlo verso casa nostra, per vivere gli ultimi attimi insieme. Le nostre mani si intrecciarono, ma all'improvviso, mentre ci stavamo avvicinando alla veranda, un forte capogiro mi fece barcollare, facendomi perdere l'equilibrio; le mie gambe divennero molli, ma prima che potessi toccare terra, Jake mi sorresse per la vita con un braccio e mi fece sedere sugli scalini dell'entrata " Ness...che ti succede?! " mi chiese allarmato. Non appena mi sedetti, riuscì a riprendermi e le forze ritornarono a sostenermi " Non lo sò...forse ho esagerato con l'allenamento...ma stò bene...adesso è passato..." cercai di rassicurarlo senza risultati: Jake era molto preoccupato " Hai bisogno di riposare, Ness..." , " Si...credo che andrò a stendermi un pò..." Jake mi aiutò ad alzarmi e, prendendomi in braccio, mi portò dentro casa; raggiungemmo la camera da letto e mi adagiò sulla morbida trapunta che ci aveva regalato Emily per il nostro matrimonio. Poi mi avvolse nella coperta e si sdraiò al mio fianco, baciandomi la fronte. Ci guardammo con intensità, come per fissare ogni minimo particolare dei nostri lineamenti. Poi Jake si avvicinò alle mie labbra e mi baciò con trasporto. La sua mano destra si infilò nei miei capelli: mi sentì avvampare dal desiderio che avevo di lui e dall'amore immenso che sentivo. Volevo che quel bacio non finisse mai e che durasse per sempre. Per un attimo avevo creduto che ciò che ci stava per succedere, fosse solo un sogno, ma quando ritornammo alla realtà dei fatti, entrambi ci accorgemmo che il tempo stava per scadere. Jake mi accarezzò la guancia " Non è necessario che tu usi il tuo potere...riusciremo a potreggerti comunque...se ti sforzi troppo, rischi di stare male ancora..." , " Lo so, Jake....ma se non riesco a controllarlo, rischieremo ancora di più...i Volturi ne approfitterebbero e a quel punto sarà la fine per noi...cercherò di dosare le mie forze per evitare il peggio..andrà tutto bene.." , " Certo, Ness...ne sono sicuro! E' solo che non voglio che ti capiti qualcosa di male...non sopporterei di vederti  soffrire ancora per causa mia..." lo baciai a fior di labbra " Tu non hai colpa, Jake...tu sei la mia felicità...fermeremo i Volturi in un modo o nell'altro! " Jake mi sorrise e mi abbracciò.

Il suo calore mi fece rilassare e allontanò ogni mia preoccupazione. La sveglia sul comodino segnava l'incessante scorrere del tempo: più i minuti passavano, più l'angoscia che percepivo aumentava. Non potevamo sfuggire a tutto questo. Eravamo in trappola. Ma, nonostante tutto, sentivo che eravamo forti e che avremmo affrontato il pericolo con determinazione, pronti a difendere quello in cui credevamo.
Avremmo combattuto insieme fino alla fine, certi che nulla avrebbe distrutto il nostro amore. E non mi importava di ciò che sarebbe successo. Ero più che decisa a salvare Jake a qualsiasi costo, anche se la mia vita fosse stata in pericolo. Non mi importava come sarebbero andate le cose e che cosa i Volturi avrebbero deciso. Niente ci avrebbe impedito di essere ancora felici per l'eternità.
Mentre i pensieri mi affollavano la mente, guardavo gli occhi intensi e tenebrosi di Jake: esprimevano un amore assoluto e puro. Mi sentì serena e in pace come se fossi dentro un bellissimo sogno e desiderai che quel momento non avesse mai fine. Avevo bisogno di sentirmi dire " Ehi...sveglia Renesmee!! Era solo un incubo...." e invece.....era la pura realtà.
Persi il conto di tutti i baci che ci scambiammo quel mattino. Avevamo perso anche la cognizione di ciò che ci accadeva intorno. I nostri sensi erano concentrati solo ad amarci. Eravamo isolati dal resto del mondo. E neanche ci accorgemmo della voce di Alice che ci chiamava " Renesmee, Jacob....mi dispiace disturbare la vostra tranquillità, ma è meglio se venite a vedere..." le sue ultime paure mi fecero scattare " Non può essere...sono già qui?!! " gridai allarmata " Ness...calmati, andrà tutto bene! " cercò di rassicurarmi Jake, accarezzandomi i capelli; Alice aveva un'aria mortificata " Beh...il tempo è scaduto...saranno qui entro pochi minuti..." alla sua rivelazione, quasi andai in iperventilazione, ma cercai di mantenere il controllo, nonostante il panico che mi stava assalendo. La sensazione che avevo provato durante l'ultima visita di Nahuel stava riaffiorando. Con le lacrime agli occhi, scesi dal letto con Jake al mio fianco " Va bene...allora ci siamo..." la voce mi si strozzò in gola " Oh, Renesmee..." Alice mi abbracciò e, a quel punto, scoppiai a piangere sulla sua spalla, scossa dai singhiozzi " Coraggio....siamo tutti con te! Sarete salvi, te lo prometto! " mi lasciai trasportare dal suo abbraccio e riuscì a calmarmi. Poi mi voltai verso Jake che era preoccupato quanto me. Ci scambiammo uno sguardo di intesa e di conforto. Gli porsi la mano che lui prese, intrecciando le sue dita alle mie.

Quando uscimmo da casa e scendemmo gli scalini della veranda, seguiti da Alice, notai che tutti i clan di vampiri si erano disposti in tre file compatte, alla nostra sinistra e ciascuno era attorniato da otto branchi di licantropi. Nessuno dei vampiri presenti dimostrava di non gradire la loro presenza, anche se alcuni licantropi, già trasformati, si muoveva in modo nervoso. Riuscì a distinguere il branco di Sam vicino a Zafrina e Kachiri che quasi sovrastavano la loro altezza. Mentre alla nostra destra, si trovava la famiglia Cullen con mia madre e mio padre: ognuno di loro aveva un'espressione concentrata, pronta ad utilizzare le proprie forze. Alice si unì al gruppo e vidi che Seth e Leah erano vicino a Carlisle ed Esme.
Appena raggiungemmo il centro dello spiazzo, mi accorsi che quella disposizione era stata organizzata con l'intento di darci una protezione completa. Mi sentivo protetta e al sicuro, ma allo stesso tempo in me aumentò un forte istinto di combattimento ed iniziai a concentrarmi sul mio potere. Zafrina capì la mia intenzione e mi sorrise, trasmettendomi coraggio. Jake incrociò lo sguardo di Seth e Leah e all'improvviso, entrò nella modalità alfa: i suoi muscoli si tesero e quasi sembrò che la sua statura fosse aumentata. I suoi occhi si accesero di determinazione e divennero minacciosi: se avesse avuto il potere di lanciare fiamme con lo sguardo, in quel momento, avrebbe incendiato tutta La Push. Il suo aspetto incuteva paura, ma io non ero per niente intimidita. Sapevo che poteva assumere quel comportamento, in situazioni pericolose. Al contrario, mi piaceva quando faceva il duro. Lo rendeva così bello e forte, oltre al fatto che mi faceva sentire protetta in modo particolare. Quel giorno avrebbe dovuto proteggere non solo me, ma anche suo figlio e ciò lo rendeva ancora più pericoloso e combattivo del solito. E notai che tutti i branchi, compreso Sam, lo seguivano con lo sguardo, come se qualsiasi decisione dipendesse solo ed esclusivamente a lui. Ognuno di loro aveva promesso di proteggerci e avevano formato un gruppo unico e compatto.
Vidi che mia madre iniziava a concentrarsi per attivare il suo scudo che, in un attimo, si espanse e ci avvolse. A quel punto capì che si stavano avvicinando. Mi strinsi vicino al braccio destro di Jake che emanava un forte calore. Lui mi guardò con tenerezza e mi avvicinò a sè, facendo scorrere il suo braccio sulla mia schiena e appoggiandolo alla mia vita.

Ormai mancava poco. Il tempo era scaduto. Raccolsi tutte le mie forze e iniziai ad isolare il mio potere, permettendo allo scudo di mia madre di proteggermi.
Poi il respiro mi si mozzò in gola. Intravidi di fronte a noi, sul ciglio della strada, coloro che avevano tormentato i nostri giorni di felicità. Tra gli abeti avanzavano con passo veloce coperti da neri mantelli e , quando ci raggiunsero, il mio cuore accelerò i battiti. Fu l'inizio della fine.








   
 
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