Heilà!!! Siccome vi voglio tanto,ma tanto,ma tanto male… ho deciso di dividere in 2 parti il capitolo extra e di fare un sequel! XD Buona lettura e spero vi piaccia!!!!!
Bbbbbbbaaaaaaaaacioooooooniiiiiiiiissssssssssssiiiiiiimmmmmmiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Blair
Ps: Al capitolo “The prom” ho apportato due piccole modifica: anziché “10 anni fa” ho ridotto gli anni,scrivendo “5 anni fa” e al capitolo extra anziché avere (Ester e di conseguenza anche Kaito) “11 anni” ho cambiato a “8 anni” altrimenti non mi ritrovavo con i conti…solo per informarvi insomma XD
 
[6 anni dopo]
 
“Hei Nobile Fratello Kaito!! Prendimi se ci riesci!”

“Sto arrivando Lus!!! Eccomi!”

I due fratelli giocano per la casa. Kaito,ormai quattordicenne,insegue la sorella minore,mentre Ester sta sfidando suo padre al gioco degli scacchi.

“Scacco matto!!!”

Si sente un grande esulto da parte di Ester,mentre Kaname si sdraia sulla sedia e sorride

“No! Battuto dalla mia stessa figlia!”

Dice mentre ride. Ester gli sale sulle gambe e lo abbraccia,sapendo comunque che Kaname abbia perso di proposito,mentre lui si alza con il busto e la abbraccia a sua volta, ed io guardo la scena divertita dalla cucina mentre asciugo i piatti appena lavati.

“Mamma! Mamma!”

Mi chiama Mizuki,strattonandomi dal vestito bianco che indosso.

“Dimmi tesoro”

Le rivolgo l’attenzione,mentre ripongo l’ultima stoviglia nella credenza e mi asciugo le mani.

“Vieni a giocare con noi?”

Mi chiede con gli occhietti dolci,quegli stessi occhi che aveva quando,per la prima volta,ha aperto gli occhi al mondo. Il corpicino magrolino,minuto e aggraziato,la pelle diafana,il visino dolce e paffutello,la bocca rosso fuoco e gli occhi intensi e soprattutto di quello splendido colore e i capelli neri come la pece,una bambina dolce e solare,ma anche molto intelligente,la rendevano una bambina straordinaria,degna erede delle famiglie Kuran e Michaelis.

“Allora?”

Si intromette nei miei pensieri Kaito. Accetto e li seguo in sala,dove Ester,ancora seduta sulle gambe del padre,lo abbraccia e gli racconta di quello che era successo a scuola.

“Allora,famiglia. A cosa giochiamo?”

Dico con un sorriso,prendendo in braccio Lucia.

“Direi che potremmo giocare al gioco dell’oca!”

Propone Ester,sedutasi di fianco a mio marito.

“Perché no! Così gioca anche la Lus!!!”

Mizuki si mette a ridere ed esulta,battendo le manine. Il fratello la chiama sempre Lus,l’abbreviazione di Lucia. Ester si alza e si allunga verso la libreria non lontana da lei e prende lo scatolo,mentre Mizuki mi chiede all’orecchio con fare tenero e timido

“Mi aiuti mammina?”

Una silenziosa risata mi uscì spontanea ed accettai volentieri,avendo un buon ascendente su di lei.

“Bene! Precedenza ai più piccoli!”

Esordisce Ester,allungando il braccio verso Lucia e porgendole i dadi. La piccola ringrazia la sorella e poi,un dado alla volta li fa rotolare sul tavolo in legno pregiato.

“10!”

Esulta lei. Tutti le battiamo le mani e lei sorride felice,mettendo in mostra la sua perfetta dentatura. Una mano dopo l’altra arriviamo alla fine del percorso,dove la vincitrice fu Mizuki. Ci
siamo proprio divertiti questa sera,soprattutto nel vedere le espressioni in continua mutazione di Lucia.

“A nanna su!”

Esclamo,guadando l’orologio che segna le 5.30 del mattino.

“Va bene mamma…! “

Mi rispondono con una specie di cantilena i miei figli. Mizuki rimane in braccio a me e tutti saliamo le scale in fondo al corridoio. Come sempre,io e Kaname salutiamo alternatamente (prima uno e poi l’altro) Ester e Kaito,mentre la piccola Mizuki Lucia la salutiamo insieme. Entrati nella sua cameretta rosa antico,la aiuto a mettere il pigiamino bianco con gli orsetti,mentre Kaname è appoggiato allo stipite della porta con le gambe incrociate e le braccia conserte. Lei afferra Kaito,il coniglietto di peluche che le ha regalato il fratello al suo compleanno,si stende sotto il piumone rosa abbinato alla federa. Mio marito si avvicina e le da un bacio sulla fronte e le accarezza la guancia. Poi la saluto io,dandole un intenso bacio sulla gota rosea.

“Buona notte,tesoro”

Diciamo insieme io e Kaname,per poi uscire dalla sua cameretta per farla riposare. Ma mentre usciamo Mizuki chiama il padre.

“Dimmi,amore”

Risponde lui teneramente.

“Mi leggi la favola della Bella Addormentata Nel Bosco?”

Chiede lei,nascondendosi sotto le coperte.
Ci sorridiamo a vicenda,lui risponde di si e prende il libro dalla piccola mensola sopra il suo lettino e si siede sul materasso,mentre io guardo dalla porta.

“Allora… c’era una volta…”

Inizia Kaname. Dopo quasi 10 minuti Mizuki chiude gli occhi e si addormenta a metà del racconto. Il padre chiude il libro e le da un bacio sulla guancia,aggiustandole le coperte e riponendo il libro al suo posto. Si avvicina a me silenziosamente e lentamente chiude la porta,per poi cingermi la vita con un braccio e andare insieme nella nostra camera. Era leggermente illuminata dai raggi del Sole che,timidamente,stanno scavalcando le montagne. Vado vicino la finestra che da sul balcone e appoggio una mano sul freddo vetro,ammirando l’Aurora. Sento distintamente la chiave nella serratura girarsi e dei passi dietro di me. Sento il respiro caldo di Kaname sul mio collo,mentre mi da un bacio e mi abbraccia la vita,ed io porto la testa indietro,appoggiandola alla sua forte spalla.

“Fai quello che vuoi fare”

Dico automaticamente,chiudendo gli occhi per gustarmi a fondo il momento. Lui prepara la mia pelle con la sua lingua,ma allo stesso gusta il mio sapore e poi mi morde delicatamente,senza farmi male. Sento un tepore diffondersi in tutto il mio corpo e mentre lui si ciba del mio sangue,mi stringe forte. Sento molto bene i suoi canini dentro la mia carne e il mio cuore battere forte e frenetico. Mi prende una mano e la stringe e si stacca da me,ripulendo il mio collo dai due piccoli rivoli di sangue che rischiavano di macchiare il candido tessuto del vestito. Mi giro verso di lui e prendo il suo angelico volto fra le mani,avvicinando le mie labbra alle sue ed unendole in un intenso bacio al sapore di sangue. Lui mi solleva e mi stende nel letto,posizionandosi a gattoni su di me. Ci amiamo come facciamo da ormai 14 anni e ci addormentiamo alla fine della nostra danza d’amore sotto le coperte candide,abbracciati e sereni,gustandoci quegli anni di pace,sperando di non vederne mai la fine.
 

Ffffffiiiiiiiiiiiiinneeeeeee!!!!!!! Che ve ne pare?? Troppo sdolcinato? Vi devo dire la verità,a me piace molto,anche perché in questo momento sono particolarmente felice,probabilmente è un pò corto,ma non avevo più nessuna idea per continuare a scrivere ç__ç
Kiss Kiss,my dears!!
 
-Blair