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Autore: 1918    13/11/2011    5 recensioni
2011,una tranquilla serata tra amiche, un ciondolo che si rivelerà magico, una Bella che si sente sbagliata, risate e scherzi fino a quando arriva l'ora di tornare a casa.
Poi..
1852, una carrozza, un ampio abito arancione e un imperatore..
cosa succederà ? :)
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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“Ehm.. Bella Vostra Maestà” sì, il diminutivo era l’unico che potesse dire.

“Bella.. Ditemi, è un diminutivo?“ Lo sguardo dell’Imperatore era curioso. Isabella pensò che fosse un bell’uomo. Era alto, muscoloso ma non troppo, con dei fantastici occhi verdi e dei capelli bronzei. Sembrava quasi un irlandese. Che fosse finita in Irlanda? Magari nel 1800? No, l’Irlanda in quel periodo era devastata dalle guerre. Sembrava più in Europa, che fosse finita nello stesso paesetto dove possedeva la casa insieme alle sue amiche ? Chissà dov’erano in questo momento.. Sospirò, guardando fuori dal finestrino della carrozza.

Con la mano guantata, un carino guanto di pizzo si rese conto, stropicciava una balza dell’abito, che le sembrava un po’ troppo leggero per la sera. Si strinse nelle spalle e nel copri spalle di lana bianca. Sentiva la testa pesante, notò il suo riflesso sul finestrino. Aveva una complicata acconciatura che le ornava la testa, dei piccoli boccioli di rosa, arancioni come il vestito, erano messi qua e là nelle trecce.

“Avete freddo?” le chiese premuroso l’Imperatore. Isabella arrossì.

“No, non vi preoccupate” non poteva certo dirgli che stava congelando, cosa avrebbe potuto fare ? E poi, ora che era arrossita sentiva molto meno freddo.

La carrozza procedeva in silenzio. Guardando fuori Bella si rese conto che non era poi molto cambiato quel piccolo paesetto.

Erano appena entrati nella piazza centrale, le case avevano solo un aspetto più ‘naturale’. Con un altro scossone la carrozza si fermò. “Ehm, io scendo qui. Grazie per il passaggio Vostra Maestà” Era stata troppo giovanile ? Era venuta meno a qualche etichetta ? Mentre scendeva dalla carrozza cercò di non dargli le spalle. Qualche nozione dell’etichetta del tempo la sapeva.

I libri, i film che aveva divorato, finalmente si dimostravano utili.

“Ne siete convinta? Non preferite che vi accompagniamo fino a casa vostra ?” le chiese l’Imperatore. Al buio,i suoi occhi verdi brillavano incredibilmente, tanto da ricordarle il medaglione che aveva al collo. Bella si limitò ad annuire.

L’Aiutante di campo di sua Maestà,scese prima di lei, per aiutarla nell’uscire.

“Grazie Vostra Maestà” gli disse imbarazzata. L’Imperatore Edward le sorrise e i suoi occhi brillarono ancora di più.

“Non mi avete ancora detto il vostro nome completo” le disse mettendo la sua mano sopra quella di lei, bloccandola sullo stipite. Bella si bloccò sul gradino della vettura, arrossendo. “Ehm, Bella, Vostra Maestà. Ora devo proprio andare, i miei genitori saranno in pensiero.”

L’imperatore tolse lentamente la sua mano. “Ma certo. È stato un piacere fare la vostra conoscenza.” disse facendole il baciamano. Isabella arrossì, e poi scese i due gradini. “Anche per me” disse sorridendo con le guance rosse. Con un ultimo inchino si diresse verso il lato della piazza che portava verso il bosco, dove, nel 2011, la sua famiglia possedeva una casa.

Dopo poca strada, le case iniziavano a diradarsi. Accelerò il passo, non si sentiva sicura in quel buio denso, rischiarato solo un po’ dalla luna.

L’ultima cosa di cui aveva bisogno era quella di essere scambiata per una professionista del piacere, visto l’ora tarda e se avesse incontrato un uomo non avrebbe potuto far nulla.

Sentì un rumore dietro di lei. Si voltò velocemente, ma nel sentiero non c’era nessuno e la luna non riusciva ad illuminare il bosco intorno a lei. Rimase ferma alcuni minuti, il corpo irrigidito.

In quel momento, in cui il rumore che udiva più forte era il battito del suo cuore, le venne in mente di un anziano pescatore che quando Bella era più piccola, incontrava spesso al fiume. In uno di questi incontri, l’uomo le aveva raccontato una leggenda che narrava di strane creature, lupi assetati di sangue fresco di notte,mentre di giorno instancabili contadini, abitassero quelle zone.

Un brivido le salì su per la schiena. Meglio pensare ad altre cose, si disse.

Il freddo le era penetrato fin nelle ossa, e quell’abito era troppo leggero, per la miseria! Cercò di scaldarsi sfregando le mani sulle braccia e stringendosi nelle spalle.

Era sempre stata così lunga la strada fino a casa ? Un gufo,nascosto nel bosco, emise un lungo bubalo. Isabella sussultò. Era solo la sua immaginazione che correva.

Molto probabilmente si era addormentata sul dondolo con Alice e Angela, e questo altro non era che un sogno. Quindi non poteva succederle nulla di male, si disse fiduciosa riprendendo a camminare.

Non doveva poi mancare molto all’entrata di casa. Una volta dentro forse il sogno si sarebbe concluso. Le dispiaceva, stare lì era tutto ciò che aveva desiderato nella sua vita. E poi aveva conosciuto l’Imperatore! Scosse la testa sorridendo, imboccando il vialetto, da dove la casa non era ancora visibile.

Dopo alcuni passi sul vialetto ghiaioso, racchiuso da due alte siepi, la casa fu visibile. La cosa che più la colpì fu l’enorme spiazzo davanti alla casa, metà adibito a giardino, mentre nell’altra parte dominava una fontana proprio davanti l’entrata.

L’edificio di colore giallo ocra, aveva degli scuri banchi e verdi, mentre un’intera facciata della casa era ricoperta di edera. La casa era deliziosa. Persa com’era nell’ammirarla, quasi non si rese conto che la porta si aprì, facendo uscire un uomo mai visto, che indossava una divisa azzurra. Probabilmente un maggiordomo. Appena la vide, o forse vide qualcuno dietro di lei poiché si mise ad urlare: “Principessa!” e girandosi poi dentro casa disse: “È tornata la Principessa!”

Isabella si girò per vedere questa fantomatica Principessa. Era proprio un sogno fantastico, prima incontrava l’Imperatore ed ora una principessa!

Una donna,probabilmente una cameriera visto il suo abbigliamento, affiancò l’uomo sulla porta, per poi andare verso di lei. “Principessa! Eravamo così in pensiero per voi.” Bella era attonita. Parlava con lei?! “Venite dentro, sarete tutta infreddolita. I vostri genitori non sono per niente contenti. Dove siete stata? Oh, non è affar mio! Ma siete sicura di stare bene ? Sembrate un po’ troppo pallida.” Isabella annuì, anche se non si sentiva per niente bene. Quella donna le faceva girare la testa e aveva la nausea che sembrava così reale per essere un sogno. “Su, forza venite dentro!” disse la cameriera incamminandosi verso la casa, seguita da una titubante Bella.

“Thomas, avverti le altezze che la principessa è tornata.”Disse all’uomo che sparì dentro casa rispondendo con un “Certo Amalia”.

Mentre entravano in casa, Bella pensò che dovesse complimentarsi con la sua fantasia. Era tutto perfetto e vivido. Riusciva perfino a sentire i passi suoi e di Amalia sul parquet. Poi in lontananza sentì una porta sbattere e dei passi veloci su delle scale. Intanto lei e Amalia erano entrate in quello che molto probabilmente era la stanza dove la famiglia si riuniva. Aveva dei soffitti bianchi, visibili sono in alcuni spazi che gli incastri del legno lasciavano liberi, e le pareti bianche anch’esse. I mobili invece erano dello stesso color mogano del legno adoperato per il soffitto.

“Bella!” sua madre Renée, identica al 2011 tranne che per i capelli, entrò nella stanza. Era vestita con un ampio abito lilla, mentre i capelli erano elegantemente acconciati. Nella mano destra stringeva un fazzoletto, il viso era bagnato di lacrime. Alzando la gonna con la mano che non stringeva il fazzoletto, si precipitò verso di lei abbracciandola stretta. Bella sentiva che la raffica di domande sarebbe iniziata presto.

“Dove sei stata ? Mi hai fatto preoccupare! Tuo padre è a cercarti nel bosco. Mi rispondi ? Si può sapere cosa hai fatto ? Con chi eri ? Hai freddo ? Amalia, dì a Thomas che vada a cercare l’Altezza.”

Non era cambiata poi molto, pensò Bella.

Eccomi qui :)
grazie a chi ha letto/commentato lo scorso capitolo, spero di leggere altre recensioni anche in questo ;)
l'Imperatore tornerà, presto, ve lo posso assicurare ;)
volevo cercare di fare un banner per questa storia, vedremo se ci riuscirò ;)
Buona Domenica a tutti
spero vi sia piaciuto,
un bacio
1918

p.s: ho partecipato ad un concorso con una one shot, La fatina dei Denti
se siete maggiorenni fateci un salto ;)

   
 
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