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Autore: Pallina    13/11/2011    3 recensioni
"Immaginatevi una Lily Potter di quelle eternamente innamorate,
E un Hugo Weasley completamente preso dalle sue bambinate.
Immaginatevi, poi, una Rose Weasley un po’ mamma nella mente,
E, ancora, uno Scorpius Malfoy frastornato totalmente.
Mischiate tutto insieme con accorgimento,
Ed ecco che avrete la Pozione d’Innamoramento."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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PARTE SETTIMA

Hugo era sicuro di essersi perso qualche passaggio, altrimenti avrebbe saputo spiegare la situazione in cui si trovava. Infatti non riusciva proprio a capire perché Rose e lui si fossero nascosti dietro un cespuglio, in prossimità del Lago, ad osservare uno Scorpius Malfoy visibilmente nervoso, visto il modo in cui continuava a ravvivarsi la sua bruttissima –almeno a detta sua- folta chioma.

Ormai passava i suoi giorni a guardare o lui o Lily, ed era la cosa più noiosa e sbagliata che avesse mai fatto. Sapeva benissimo che al di là di poche ore loro si sarebbero trasformati in dei rospi se non si fossero baciati –cosa che sua sorella continuava a menzionare ogni minuto- ma, sia il primo che il secondo caso, erano troppo disgustosi per essere osservati, quindi proprio non riusciva a spiegarsi cosa ci facesse lì.

L’unica idea che gli era passata per la mente era che Rose volesse punirlo per qualcosa, ma proprio non riusciva a ricordarsi cosa avesse fatto di male quel giorno.

Del resto, sua sorella, non sembrava troppo intenzionata a fargli comprendere alcunché, visto che se ne stava in silenzio con aria attenta a fissare Malfoy, quasi volesse intimargli con la forza del pensiero di muoversi.

Ma, proprio in quel momento, le sue intelligenti elucubrazioni mentali furono interrotte dall’arrivo di Lily che, tutta allegra e saltellante, raggiungeva il luogo dell’incontro.

Rose tirò immediatamente fuori la bacchetta e, con lo sguardo, gli intimò di fare lo stesso.

 

***

 

Scorpius Malfoy era davvero preoccupato. La Weasley gli aveva, infatti, spiegato che la sua malattia era letale e che se non avesse baciato la Potter prima del tramonto sarebbe morto in atroci sofferenze. La cosa gli sembrava abbastanza strana, ma non aveva né il tempo né la voglia di rischiare di morire per non aver creduto alle parole di un Grifondoro; suo padre sicuramente non sarebbe stato d’accordo con lui –visto che gli ricordava tutti i giorni che la Casa rosso-oro era piena di truffatori ed imbroglioni deficienti-, ma Rose Weasley era la prima della sua classe e lui aveva deciso di darle fiducia.

Per questo continuava a lanciare occhiate disperate al sole che a poco a poco si abbassava alle sue spalle, sperando con tutto il cuore che la Potter si sbrigasse ad arrivare.

Per fortuna, dopo pochi minuti, la vide trotterellare in lontananza e, senza pensarci, si mosse verso di lei, ma purtroppo qualcosa lo immobilizzò, mentre sentiva una strana melodia propagarsi nel suo cervello.

 

***

 

Lily era al settimo –o anche all’ottavo- cielo, era raggiante e nulla avrebbe potuto distruggere la sua felicità. Lysanderuccio si era di fatto deciso –o meglio l’aveva prontamente obbligato- a darle ripetizioni di Pozioni e lei sapeva che questo avrebbe sicuramente portato alla nascita del loro amore –era cosa nota a tutti che le ripetizioni portavano sempre a una relazione clandestina tra due persone di Casa opposta-.

Quindi non sapeva cosa l’avesse portata ad accettare quello strano ed inquietante invito da Malfoy, ma aveva deciso che se il mondo era finalmente stato tanto buono con lei, in cambio doveva fare un gesto di beneficenza ed accorrere al grido d’aiuto del ragazzo.

Si stava avvicinando saltellando allegramente verso il luogo dell’incontro, quando una melodia a lei nota la costrinse ad arrestarsi, mentre si guardava intorno leggermente perplessa.

 

Qualcosa in lui,

Si trasformò,

Era sgarbato, un po’ volgare, e ora no,

È timido,

Piacevole,

Non mi ero accorta che ora è incantevole.

 

Mentre sentiva queste parole soavi farsi strada nel suo cervello, Lily si sentì trascinata da qualcosa che non avrebbe saputo identificare ad avvicinarsi al giovane Serpeverde.

Quando gli fu accanto si perse a osservargli il profilo, mentre lui rimaneva voltato verso il Lago Nero e, dopo qualche secondo, si ritrovò costretta a sfiorargli una spalla, portandolo a girarsi verso di lei.

Scorpius, d’altro canto, era sinceramente preoccupato che la sua malattia stesse peggiorando, dato che si ritrovava immobilizzato senza nessuna possibilità di spostarsi e, solo quando sentì il tocco della ragazza, si rese conto di essere improvvisamente libero.

Mentre si voltava verso di lei, una musica alquanto strana si propagò anche nella sua mente, senza che sapesse identificare da dove arrivasse.

In quel momento, però, Lily si accorse inaspettatamente di dove il suo arto ancora si trovasse e lo allontanò di scatto, mentre scuoteva la testa leggermente perplessa; e Scorpius, a quel gesto, si ritrovò costretto ad afferrare la mano della giovane, stringendola nella sua.

 

Lo sguardo suo,

Su me posò,

Sfiorò la zampa, ma paura non provò,

Son certo che,

Mi sono illuso,

Lei non mi aveva mai guardato con quel viso.

 

Lily ormai non riusciva a capire cosa le stesse succedendo, già era strano che il suo cervello cantasse da solo canzoni di cartoni che non sentiva da anni, ma il fatto che il suo sguardo si fosse incatenato a quello del ragazzo e che non si sentiva per niente infastidita dalle loro dita che si sfioravano delicatamente, era una cosa troppo inquietante per essere reale.

Scorpius, del resto, non sapeva spiegarsi perché in quel momento, mentre la voce nella sua testa riprendeva a cantare, si stesse piegando verso di lei, scostandole un ricciolo ramato dalle guancie arrossate.

 

Tu,

Non sei l’ideale,

Non ti avrei sognato accanto a me,

Ma,

Ora sei reale,

Hai qualcosa che non ho mai visto prima in te.

 

Va bene, la ragazza era del tutto convinta di star uscendo di senno, altrimenti non avrebbe saputo spiegare perché, mentre Malfoy si piegava verso di lei e la musica continuava, le sue palpebre si stessero chiudendo dolcemente.

 

***

 

Rose con un movimento della bacchetta intimò a Lily di sporgersi verso Malfoy, mentre quest’ultimo continuava ad abbassarsi verso di lei.

Finalmente tutto stava andando secondo i suoi piani; certo, aveva dovuto usare una Maledizione Senza Perdono, ma –se mai l’avessero scoperta- era sicura che il tribunale avrebbe capito che le sue intenzioni erano delle migliori –stava o non stava cercando di salvare la vita di due poveri ragazzi?- e l’avrebbero senza dubbio assolta.

«(…) Aspetta un po’ si e vedrai, ti colpirà, quello che accade è una grande novità…» canticchiò tra sé e sé, mentre dondolava su se stessa, sotto lo sguardo perplesso di Hugo.

«Rose, di che stai parlando?» le chiese suo fratello, che non riusciva proprio a comprendere perché Scorpius e Lily si guardasse con quegli sguardi annebbiati, anche se supponeva che di lì a poco avrebbe assistito a qualcosa che la sua mente non sarebbe riuscita a cancellare facilmente.

«Te lo dirò quando sarai più grande, Chicco (*).» replicò lei, mentre lui iniziava seriamente a preoccuparsi.

«Chicco?» chiese dubbioso, prima di scuotere sua sorella con una mano, dato che quest’ultima continuava a canticchiare senza prestagli più di tanta attenzione.

Purtroppo Rose, a quel gesto inaspettato, si lasciò sfuggire la bacchetta tra le dita che, dopo aver roteato nell’aria, andò a rovinare a pochi metri da loro e, nel momento esatto in cui tocco terra, l’aria magica che si era creata si spezzò.

I due fratelli videro chiaramente i ragazzi che stavano spiando spalancare contemporaneamente le palpebre e guardarsi perplessi in volto, prima di allontanarsi l’uno dall’altro di qualche metro.

La Caposcuola registrò rapidamente che il sole stava ormai tramontando, che lo spazio che la distanziava dalla sua bacchetta era troppo lontano e che quindi non c’era più nessuna speranza; motivo per cui scatto in piedi, presa da una rabbia cieca contro il proprio fratello.

«Hugo, sei un deficiente!» strillò, mentre si poggiava le mani sui fianchi nella sua tipica posizione di rimprovero.

«Rosie?» chiese Lily, accorgendosi della cugina spuntata fuori dal nulla da un cespuglio.

«Weasley?» la seguì Scorpius, sempre più perplesso.

«Io? Ma sei se tu che farneticavi frasi senza senso!» replicò il Grifondoro, alzandosi a sua volta in piedi.

«Hugo?» continuò Lily, sconcertata.

«Guarda, lo vedi?» aggiunse, alzando notevolmente il tono di voce Rose, mentre indicava il sole che ormai scompariva all’interno del Lago. «Ormai è tutto perduto, spero tu sia contento!»

Il giovane Serpeverde sembrò rendersi conto solo in quel momento della situazione e, rapidamente, si avvicinò alla ragazza ramata afferrandola per le spalle.

«Scusami Potter, lo voglio meno di te, ma non ho intenzione di morire.» affermò, mentre stringendo gli occhi, si costringeva ad avvicinare le sue labbra a quelle di lei.

«Bravo Malfoy, veloce!» lo incitò la Caposcuola, mentre il sole moriva inevitabilmente alle loro spalle.

Ma, proprio nel momento in cui Lily si accorgeva di cosa stava succedendo e cercava di allontanare il ragazzo da sé, un sonoro Pop immobilizzò tutti, mentre Brontolo compariva davanti ai loro occhi.

«Brontolo!» trillò Hugo, accucciandosi a fianco del nano con aria raggiante. «Finalmente sei tornato!»

Rose si voltò verso il sole che scompariva del tutto, prima di portare la sua attenzione verso il nuovo arrivato.

«La prego, non li trasformi in dei rospi.» lo pregò, cercando di usare il tono più caritatevole che possedeva.

«Rospi?» domandò Lily, mentre staccava le mani del ragazzo biondo da sé e guardava sua cugina con aria confusa.

«Sì, Lily, rospi. Te e Malfoy avete fatto quella stupida pozione e dovevate baciarvi entro tre giorni per non venir trasformati in dei rospi! Per questo abbiamo creato tutte queste situazioni romantiche!» replicò Rose, abbattuta.

La giovane Potter, a sentire quelle parole, impallidì.

«Quindi adesso diventerò un rospo?» strillò, mentre si toccava il viso con aria scoraggiata. «Non sono pronta, non ho ancora baciato Lysanderuccio, non ho ancora vissuto abbastanza, no, no, no, no… E poi come si può rovinare il mio bel viso così? No, no, no, non si può, non ho ancora avuto abbastanza esperienze… E il sesso? Non lo proverò mai? Le rane lo fanno?» continuò, sempre più disperata, prima di voltarsi verso Malfoy. «Malfoy, fammi tua, ora!» gli ordinò, per poi afferrarlo per le spalle, scuotendolo.

Scorpius, del canto suo, non aveva ancora realizzato cosa stesse succedendo e si limitò ad osservare Lily con aria perplessa, senza sentirsi in dovere di risponderle.

Rose, nel frattempo, si era avvicinata al nano, cercando di convincerlo a evitare l’enorme inconveniente di trasformare Lily e Malfoy in due rospi.

«Signor Brontolo, come può farle una cosa del genere?» constatò, indicando Lily che si era arpionata al braccio del Serpeverde, mentre continuava a strillare frasi senza senso logico. «Con che cuore?»

«Guardi signorina-» iniziò lui, mentre cercava di allontanarsi da Hugo che lo tirava per una manica della veste.

«Potrà portare questo peso sulla coscienza?» continuò lei, impedendogli di concludere la frase. «Il peso di aver trasformato una bellissima ragazza e un giovane appena passabile in due rospi? Ce la farà? Eh?»

«Signorina, se mi lascia spiegare, sono venuto per dirle e dirvi…» affermò con tono serio, mentre tirava il braccio per staccarlo dalla presa del giovane, a cui lanciò un’occhiata perplessa prima di continuare. «Che mi sono sbagliato, era un’altra aula, con altri due studenti, che purtroppo non ho potuto avvertire e sono già stata trasformati.»

«Ah… bene.» prese atto Rose, leggermente in contro piede, prima di voltarsi verso sua cugina. «Lily, puoi anche smetterla, non diventerai un rospo!»

A quelle parole Lily si staccò immediatamente da Malfoy, portando i pugni verso il cielo e iniziando a girare intorno al ragazzo urlando Non diventerò un rospo, non diventerò un rospo, sotto lo sguardo sempre più dubbioso di quest’ultimo.

«Detto questo, vi saluto.» dichiarò Brontolo, anche lui abbastanza incerto sul comportamento di quegli strani studenti, prima di scomparire con un sonoro Pop.

«Ma… Ma… la canzoncina?» biascicò Hugo, con la voce rotta dalla disperazione.

 

 

 

 Eccomi qua, siamo arriva praticamente alla fine... Ormai il prossimo capitolo sarà l'epilogo e poi avrò finito di rompervi le palle!

E così Lily e Scorpius non si sono baciati, anche se Rose aveva creato un piano praticamente impeccabile, ma l'arrivo di Brontolo ha impedito l'irreparabile... Chissà come si comporteranno ora...

Detto questo, naturalmente la canzone che è presente nel capitolo è Uno Sguardo d'Amore di La Bella e la Bestia (*) e, come al solito, vi lascio il link del pezzo che fa sempre piacere riguardarsi: http://www.youtube.com/watch?v=xIIjUbNGQnc.

Ringrazio naturalmente tutti quelli che mi seguono, mi inseriscono nelle seguite/ricordate/preferite e naturalmente a chi commenta!

Ho finito, quindi smetto di rompervi, volevo solo dirvi -come ultima storia- che sto scrivendo un'altra Long ambientata nella Nuova Generazione con protagonista Molly jr Weasley (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=861903&i=1), se volete passare mi farebbe piacere! ^^

Beh, ora ho veramente finito di rompervi, un bacione e a domenica prossima, con l'epilogo.

 

 

 

   
 
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