RATING: Verde
Anche
questa storia è romantica (non vi ci abituate u.u) e parla di due cretini XD
*annuisce convinta*
E' basata su Born This Way di Lady Gaga e spero con tutto il mio cuoricino che vi piaccia!
Un bacio <3
Aki
si assicurò che Diego fosse uscito e non fosse più a portata di orecchio prima
di inserire il CD nello stereo, premere il pulsante della ripetizione infinita
e, finalmente, Play.
Selezionò la traccia numero 2, prese in mano la prima cosa che potesse anche solo
lontanamente somigliare ad un microfono e si mise in posizione.
“It doesn't matter if you love him or
capital H-I-M
Just
put your paws up
‘Cause
you were born this way, baby” cominciò a cantare saltando a piè pari la prima
parte, che non sapeva.
Fece
una piroetta e continuo a cantare il suo cavallo di battaglia.
Arrivato,
ormai, al pezzo che riteneva il più importante di tutta la canzone, s’infervorò
e si sbottonò la camicia continuando a cantare e a dimenarsi come un matto.
“I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track baby
I was born this way
Don't hide yourself in regret
Just love yourself and you're set
I'm on the right track baby
I was born this way”
Salì
sul divano e improvvisò un balletto alquanto strano che contemplava agitare
convulsamente il bacino e muovere le braccia con fare insensato. Poi, saltò dal
divano e atterrò sul tappeto, dove continuò la sua particolare danza.
Totalmente
conquistato dalla canzone, Aik non si accorse che Diego era rientrato e lo
fissava sorridendo. Anzi, continuò a cantare e a ballare e si tolse la camicia
per farla ruotare sulla testa e, infine, lanciarla.
“Ma
così finisce che mi eccito!” disse Diego sfoderando il più malizioso dei
sorrisi.
Aki
si arrestò di colpo e si girò con aria imbarazzata. “Ma che… Tu non dovresti…
Tu cosa diavolo ci fai a casa?” sbottò infine diventando di un delizioso color
rosso pomodoro.
“Io,
caro il mio Aki, sono a casa perché l’ufficio si è allagato in seguito alla
rottura di un tubo. Tu invece cosa stavi facendo?” chiese ridendo Diego.
“Io stavo cantando” rispose Aki annuendo.
“Questo
l’ho visto. E cos’altro?” domandò ancora Diego con aria innocente.
“Ballavo”
rispose Aki puntando lo sguardo sul soffitto.
“E
tu balli in quel modo quando non ci sono? Quasi quasi mi offendo!” disse Diego
mettendo su un finto broncio e avvicinandosi ad Aki.
“E’ solo che pensavo che tu fossi a lavoro e, di sicuro, non mi aspettavo che
potessi assistere al mio spettacolino gratuito!” affermò Aki.
“Davvero gradevole come spettacolino, sai? Dovresti farlo più spesso!” gli
rispose Diego prima di baciarlo.
“Ma mi vergogno!” sussurrò prima di rispondere al bacio.
“Non dovresti. Eri magnifico.” gli ribadì Diego con voce roca prima di
cominciare a spingerlo.
“Diego, dove mi stai portando di grazia?” chiese Aki con voce allarmata.
“Naturalmente,
in camera da letto!” rispose l’altro ridendo e continuando a spingerlo.
“Ma io…” iniziò Aki.
“Tranquillo, li ho comprati i preservativi al mango che ti piacciono tanto!” lo
interruppe Diego.
“Sei un porco!” sbottò Aki ridendo.
“Lo
so. E ora…diamo inizio alle danze!” gli rispose buttandolo sul letto.
“Diego!” urlò Aki.
“Che
c’è?” chiese allarmato l’altro.
“Non abbiamo spento la musica!” rispose Aki.
“Meglio!
Così non ci sente nessuno” disse Diego finendo di spogliare Aki.
“Allora
posso urlare quanto voglio?” domandò Aki malizioso iniziando a spogliare a sua
volta Diego.
“Quanto e come vuoi!” gli rispose Diego stando al gioco e lasciandosi
spogliare.
“Diego?” domandò Aki.
“Che c’è?” rispose l’altro seccato.
“Davvero li hai comprati i preservativi al mango?” chiese imbarazzato.
“Certo, scemo!” gli rispose ridendo.
E,
intanto, lo stereo continuava a cantare:
I'm on the right track baby
I was born this way hey!