Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Reden_    13/11/2011    2 recensioni
- ci sono tante ragazze pronte a fare follie pur di passare anche solo una notte con te … - mi bloccai quando sentii le sue labbra sulle mie.
- per quanto mi sia piaciuto questo tuo slancio di, come dire, “dolcezza”, io non mi stavo candidando - dissi allontanandomi.
- tu non faresti follie per me? -
- ammetto di essere un po' in astinenza, ma no. Non follie -
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic  





{Pov Dess}

Mi ero divertita.

Aveva perfino offerto lui.

E quando in macchina gli avevo confessato di aver paura dei tuoni, non aveva riso di me.

Ogni volta che mentivo riguardo qualcosa, lui mi guardava con quei suoi bellissimi occhi verdi, e tutti i miei sforzi di resistere andavano a puttane.

Sveglia Desdemona, questa non è una favola, prima o poi finirà tutto.

Lo guardai mentre si rivestiva, e strinsi il cuscino ancora impregnato del suo profumo.

- tu oggi non hai niente da fare? - chiese voltandosi mentre si infilava la maglietta.

- inizio alle 9.00 – dissi tirando le coperte fin sotto il naso.

- a che ora hai la pausa pranzo? -

- dalle 12.30 alle 14.30 -

- pranziamo insieme? -

- va bene -

- io vado allora -

Fece per andarsene, ma tornò indietro, chinandosi a darmi un leggero bacio sulla guancia.

Rimasi con il fiato sospeso finché non sentii la porta d'ingresso chiudersi e la sua auto partire.

Mi sfiorai il viso e sentii il calore sulle gote, segno che ero arrossita.

Erano le 8.00 e dovevo assolutamente darmi una mossa.

Feci una doccia veloce, mi vestii e andai al lavoro.

Perché ero arrossita? E perché ero così nervosa per quell'invito a pranzo?

 

 

{Pov Alex}

Spensi il computer e presi il cellulare.

10 minuti e sono da te

Il tempo di salutare il nuovo stagista, che mi arrivò subito la risposta.

Entrata Set 18

Sorrisi mettendo il cellulare in tasca e salendo in ascensore.

- Alexander? Dove stai andando? - chiese il mio capo, Miranda.

- a pranzo -

- tu finisci alle 13.00 -

- ti prometto che domani arriverò mezz'ora prima -

- sono sempre troppo buona con te -

- forse perché sei mia zia -

- forse … allora, chi hai invitato a pranzo? -

- cosa ti fa credere che abbia invitato qualcuno? -

- solitamente esci prima solo quando hai un appuntamento -

Cercai una risposta senza ottenere risultati.

Insomma, era una strana situazione: stavo andando a pranzo con una amica, con la quale ho un rapporto di solo sesso.

Non risposi.

Perché non c'era una risposta semplice, e perché eravamo appena arrivati al piano terra.

- scusa, devo correre -

Mi salutò con un gesto della mano e corsi nel parcheggio.

Quando arrivai davanti agli studi, la vidi:indossava una maglia bianca larga, shorts neri, e la giacca in mano.

Aveva i capelli legati in una mezza-coda, indossava gli occhiali da vista, e con le mani, torturava la tracolla della sua borsa guardandosi intorno.

- hey -

Appena mi vide, sorrise, avvicinandosi correndo.

- pranzo veloce, dobbiamo rifare una scena e quindi devo essere indietro per le 13.30 – disse salendo in macchina.

- nessun problema -

Andammo da McDonald's, e quando risalimmo in macchina, avevamo giusto 5 minuti per ritornare agli studi.

Non appena scese dalla macchina, corse verso l'entrata del set.

- Dess! -

- si? -

- stai bene con gli occhiali -

Arrossì e salutò con un gesto della mano, mentre io feci inversione, diretto a casa. 








Angolo autrice:
Lo so, non è questo granchè, ma è solo di passaggio :)
Spero che continuate a seguirla, e fatemi sapere cosa ne pensate, sono aperta a qualsiasi tipo di critica o suggerimento :D
Baci Reden_

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Reden_