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Autore: Cleo_Sam    14/11/2011    0 recensioni
Antico Egitto.Una storia d'amore mai raccontata,dove una sacerdotessa diede tutto quello che aveva pur di stare con il suo amato...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un nuovo capitolo! =D mi raccomando recensite! ^_^

CAPITOLO 2: L'ARROGANZA...

Non so come Hadiya ed io ci ritrovammo rinchiuse dentro ad una gabbia trainata da due cavalli e due guardie.
Ero impaurita e spaesata da quando quel cavaliere mi aveva puntato la spada alla gola. Mi ripresi un po' quando Hadiya incomincio' a parlarmi:
«Amira stai bene? Sai perchè ci hanno catturato? E come facevano a sapere che siamo delle sacerdotesse?»
«Come vuoi che si senta una persona che gli è stata puntata addosso una spada e l'ha minacciata di morte?!?! Non so perchè ci hanno catturato e nemmeno perchè sanno che siamo delle sacerdotesse!»
La conversazione fu sentita dal principe Shayar che si avvicinò alla nostra gabbia ridendo:
«Se è per questo posso darvi io le risposte... so chi siete perchè vi tenevamo d'occhio già da molto tempo, non voglio farvi del male, anzi vorrei che mi aiutaste a integrare il culto di Ra al mio popolo...»
Queste parole mi sorpresero, pensavo che ci avesse catturato per portarci a letto o per farci diventare schiave, ma non avrei mai pensato a questo... Continuò dicendo:
«Mi aiuterete?»
Hadiya mi guardò come se dovessi dare io la risposta per tutte due... Non riuscivo a decidermi quando lei stufa di aspettare disse di sì. Stavo per dire di sì quando il principe spostò il suo sguardo su di me:
«Allora mocciosa hai deciso o devo aspettare che il sole cali?»
Come mi aveva chiamata?! Mocciosa! Come si permetteva! Non aveva capito chi ero e cosa potessi fargli con gli dei dalla mia parte, infuriata lo dosso:
«Io non insegnerò mai a uno come voi il culto di Ra, non siete degno in più il vostro popolo è volgare e non ha nessuna cultura»
Detto questo sputai in segni di disprezzo e quando volsi il mio sguardo verso di lui in segno di sfida, vidi che i suoi occhi erano accecati dallla rabbia.
«Voi stupida ragazza non avete capito cosa possa farvi, e non m'interessa se non volete aiutarmi, in questa faccenda riuscirò a farcela con o on senza il vostro aiuto»
Si voltò mandando il cavallo al galoppo.
Mi voltai verso Hadiya per vedere se approvava quello che avevo fatto, ma i suoi occhi mi dissero che era del tutto contraria.
«Amira sei impazzita! Lui cercava solo di aiutare il suo popolo, dargli più sicurezza morale, perchè sei stata così crudele?»
Crudele io! Come poteva dare ragione al principe!
«Hadiya hai sentito come mi ha chiamata? E poi se voleva il nostro aiuto, poteva chiedercelo venendo al tempio e senza farci prigioniere!»
Ero infuriata e per calmarmi mi parlò dolcemente, come solo lei era in grado di fare con la sua voce.
«Lo so, il principe non doveva chiamarti così, però tu hai visto come ti sei comportata prima? In più se lui sarebbe venuto nel tempio a chiederci il nostro aiuto tu gli avresti detto sicuramente di no perchè è un persiano»
Hadiya aveva ragione, però non potevo sopportare l'arroganza e la superiorità del principe.
Ormai mancava poco al confine persiano, dovevamo scappare ed io avevo già un piano...

  
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