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Autore: MollieRMS    12/07/2006    8 recensioni
Ron ed Hermione scoprono quanto tengono l'uno all'altra durante l'ultima settimana di vacanza alla Tana prima dell'inizio della scuola.
Come reagiranno gli altri, familiari, amici, compagni di scuola, a questa evoluzione del loro rapporto?
Seguitemi in questo viaggio e lo scoprirete...
Per kickers doc ^_-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonasera a tutti gente, piaciuto il vecchio capitolo, eh? E sì, l'ho detto, è uno dei miei preferiti, e sono molto contenta che lo abbiate apprezzato, ma non è ancora finita...

Negli scorsi capitoli Ron ed Hermione hanno dovuto affrontare Harry, che per quanto sconvolto all'inizio, ha preso molto bene la cosa. Ma Harry è un pò come uno di famiglia... D'ora in poi invece, saranno altre persone, decisamente meno intime, quelle con cui i nostri avranno a che fare, e vedremo come queste persone reagiscono all'inizio della storia tra Ron ed Hermione.
In realtà, sapete, credo che la cosa più interessante non sia tanto, vedere la reazione degli altri , ma il modo in Ron ed Hermione stessi affrontano quelle prime difficoltà nate dall'imbarazzo, da qualche battuta non troppo felice, da piccole gelosie.
La cosa che più mi piace di questa storia è proprio il fatto che racconta tutti questi piccoli passi della coppia e noi lettori la vediamo crescere sotto i nostri occhi: che Ron ed Hermione siano fatti l'uno per l'altra nessun kicker l'ha mai dubitato, ma ci vuole fatica per trovare la giusta dimensione in un rapporto di coppia, voi non credete?
E per quanto tutto possa andar bene, le difficoltà, prima o poi, arrivano. A voi scoprire come le affronteranno i nostri due.

Buona lettura ♥
ramona55 alias patsan


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They Found Out


7. Diagon Alley e paure



“Ron, dovremmo parlare.”

Hermione si allontanò riluttante dai baci appassionati di Ron.

“Più tardi…” La voce di Ron era profonda e roca. Hermione si fece quasi convincere, il suo stomaco si contorse a quella voce... bè, doveva ammetterlo, sexy, ma resistette.

“Adesso, Ron.”

Lui gemette e si mise a sedere, passandosi le dita nei capelli. Erano distesi sul divano della Tana la notte prima della loro visita in Diagon Alley. Hermione si costrinse a mettersi seduta come meglio potè, appoggiandosi al bracciolo in modo da poter vedere il volto di Ron.
I suoi capelli erano stati incredibilmente arruffati dalle dita di Hermione prima e dalle sue stesse poi e le sue labbra erano gonfie per i baci. Aveva le guance arrossate ed Hermione non potè trattenere un piccolo sorriso.

“Cosa c’è?” chiese lui arrabbiato. Stava prendendo grossi respiri per calmarsi.

“Sei davvero incredibile, è tutto.” Rispose Hermione. “Sei bellissimo.”

Ron piegò la testa di lato. “Oh, andiamo.” Disse. “I ragazzi non sono bellissimi. Siamo affascinanti, virili, sexy, meravigliosi…”

La risata di Hermione lo interruppe. “Molto bene, allora. Sei affascinante, virile, sexy, meraviglioso. Contento?”

La risposta di Ron consistette nello sporgersi di nuovo verso di lei. Hermione poggiò le mani sulle sue spalle.

“Aspetta. Voglio parlare.”

Ron sospirò. “Bene.” Poggiò la testa sul grembo di lei e iniziò a giocherellare con uno dei suoi riccioli. “Di cosa vuoi parlare?”

Hermione tracciò i tratti del suo viso con un dito. “Be’, domani andiamo a Diagon Alley.” Fece una pausa e Ron annuì per invitarla a continuare. “E stavo riflettendo su cosa questo significherà. Per noi.”

Ron aggrottò leggermente le sopracciglia. “Cosa vorresti dire?”

Hermione sentì il rossore salirle su per il collo. “Vedremo i compagni di scuola, e Fred e George, e qui ci sono stati solo i tuoi genitori e Ginny ed Harry e... non so... forse tu non vorresti... sai... stare… con me...”

Ron si sedette bruscamente. “Sei pazza?”

Hermione si mise dritta. “No! E’ solo che tu sei... tu ed io sono... io... e la gente potrebbe prenderti in giro. Bè, Fred e George.. e Seamus e Dean.. e tutti gli altri… e se ti senti in imbarazzo, lo capirei…” cercò miseramente di spiegarsi, incapace di guardare Ron negli occhi.

Le sue dita le presero saldamente il mento e la spinsero a guardarlo. “Guardami, Hermione, non potrei mai vergognarmi di te. Averti finalmente è la cosa migliore della mia vita. Tutt’al più, sarai tu ad imbarazzarti a causa mia. La strega più intelligente del secolo con un grande idiota come me..” ignorò il verso indignato di lei. “Ma ti amo, e niente cambierà mai questo. Non vedo l’ora che la gente ci veda insieme. Davvero.” Aggiunse con enfasi e si avvicinò per baciarla teneramente.

Fu ricompensato con un sorriso smagliante mentre Hermione gli passava le braccia attorno al collo. Mise una mano nei capelli di lei e rimasero così, in silenzio per un pò, ascoltando il respiro l’uno dell’altro.

“Tu sei troppo, Ronald Weasley.” Mormorò infine Hermione nel suo collo.

Ron rise. “Vedremo se lo dirai ancora tra settant’anni.” La mano di lui era ancora nei capelli di lei quando realizzò le implicazioni della sua battuta.

Hermione si tirò leggermente indietro e guardò Ron il quale, nonostante stesse diventando quasi viola dall’imbarazzo, continuava a guardarla senza batter ciglio. Un sorrisetto spuntò sulla bocca di Hermione. “Settant’anni, eh? Chi ti dice che ti lascerò vivere così a lungo?”

Ron sorrise e toccò lievemente le labbra di Hermione con le sue. “Non puoi vivere senza di me, amore. Ammettilo e basta.”

Hermione sospirò contro la sua bocca. “Non ho intenzione di scoprirlo.” Mormorò lei mentre lui la stringeva a sè.


***


La mattina successiva nacque con un cielo luminoso e chiaro. Ron ed Harry scesero in cucina ancora in pigiama, i capelli arruffati, la barba che copriva i loro menti. Hermione e Ginny erano già là, chiacchieravano animatamente della visita a Diagon Alley. Volsero lo sguardo ai ragazzi quando questi entrarono.

“’Giorno, ragazzi.” Disse vivacemente Ginny. Ron grugnì e si sedette accanto ad Hermione. Poggiò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi.

Hermione alzò gli occhi al cielo ma gli diede un buffetto su una guancia. “Cosa avete fatto voi due ieri notte?”

Harry aggrottò le sopracciglia mentre si stiracchiava le braccia sulla testa. “Niente. Abbiamo giocato un po’ a scacchi e parlato. Non lo so, davvero. Ma sono esausto.”

Ginny rise. “Ragazzi,” disse scuotendo la testa. “Fareste meglio a farvi una doccia e prepararvi in fretta. Mamma è pronta e sarà qui presto.”

Ron gemette e aprì gli occhi. Sollevò la testa dalla spalla di Hermione e prese la forchetta. “Va per primo, Harry. Io andrò per secondo.”

Harry alzò le spalle, afferrò della pancetta e ritornò di sopra. Ron aveva appena iniziato a far colazione quando sua madre entrò in cucina. Diede un’occhiata alla faccia di sua madre e si alzò subito in piedi. “Vado a prepararmi, allora” disse senza rivolgersi a nessuno in particolare e avvolse un toast in un tovagliolo. Posò un bacio sulla testa di Hermione e scomparì su per le scale. Hermione sorrise indulgente dietro di lui. Sentì tirar su col naso e si voltò per vedere la signora Weasley asciugarsi gli occhi col grembiule.

“Sta bene, signora Weasley?” chiese preoccupata.

“Certo, cara” rispose la signora Weasley rivolgendo ad Hermione un sorriso lacrimoso. “Sono solo felice che il mio bambino sia innamorato!”

Hermione arrossì fino alle punte dei capelli e guardò il proprio piatto. Ginny sbuffò dentro il suo succo di zucca. La signora Weasley mise dell’altra salsiccia nei piatti delle due ragazze prima di posare una mano sulla testa di Hermione. Sospirò ancora e lasciò in fretta la cucina.

Hermione e Ginny si guardarono un attimo in silenzio prima di scoppiare a ridere. Finirono la colazione e andarono a sedersi vicino al laghetto ad aspettare i ragazzi.


***


Ron comparì nel negozio dei suoi fratelli e si spostò velocemente per lasciare via libera. Harry venne fuori immediatamente dopo di lui, seguito da Ginny, poi da Hermione. Ron offrì la mano ad Hermione che non era ancora abituata a quel modo di viaggiare. Hermione la afferrò riconoscente e gli sorrise. Lui l’avvicinò a sé mentre sua madre compariva nel fuoco.

Fred entrò nel retro del negozio, pulendosi le mani su uno straccio. “Salve a tutti!” disse, abbassandosi per ricevere un bacio da sua madre. “Appena arrivati?”

La signora Weasley annuì vivacemente. “Sì, caro. Abbiamo così tante cose da fare. Abbiamo tre settimi e un sesto anno e un mucchio di roba da comprare!” Spinse il gruppo nella parte davanti del negozio e fuori dalla porta. Fred e George si poggiarono allo stipite della porta.

“Ci vediamo per pranzo?” gridò Gerorge dietro a sua madre che scompariva velocemente. Ginny si voltò e urlò “Sicuro! Vediamoci al Paiolo Magico!”

La signora Weasley si apriva la strada nella folla cosicchè il quartetto doveva solo seguire la sua scia. Ron strinse leggermente la mano di Hermione nella sua. Lei lo guardò sorridendo. Lui le sorrise e si abbassò per sussurrarle all’orecchio “Fammi sapere se ti metto in imbarazzo” la prese in giro.

Hermione ruotò gli occhi al cielo e intrecciò le loro dita avvicinandosi un po’ a lui. Ron si raddrizzò di nuovo, il sorriso che si allargava mentre osservava Diagon Alley. Entrarono al Ghirigoro ed Hermione trascinò Ron nella sezione di Aritmanzia. Harry rise al di sopra della pila di libri di testo tra sue braccia quando vide l’espressione sofferente di Ron mentre Hermione esaminava avidamente fila dopo fila. La signora Weasley prese i libri di Ron ma lo caricò delle buste quando lasciarono il negozio una mezz’ora dopo, trascinandosi dietro una riluttante Hermione. Ron prese anche la pesante borsa di Hermione cosicchè non poteva più tenerla per mano, ma lei gli rimase strettamente a fianco sfiorandogli la spalla mentre camminava.

“Ehi, Harry! Ron!” Ron, Hermione ed Harry si voltarono e videro Seamus Finnighan e Dean Thomas che correvano verso di loro. “Come è andata, ragazzi?” chiese Seamus, stringendo la mano di Harry.

Ron alzò le spalle. “Come ci aspettavamo, credo, visto che stiamo per tornare a scuola”. Guardò Hermione e le sorrise. Lei ricambiò raggiante e si fece un po’ più vicina, la spalla poggiata a quella di lui.

Infine Dean si voltò verso Hermione. “Hermione! Stai benissimo!” disse abbraciandola.

Hermione lo guardò sorpresa, ma lo abbracciò a sua volta. “Grazie Dean. Come è andata la tua estate?” chiese cortesemente, ignorando gli sbuffi irrequieti di Ron al suo fianco.

Dean si ficcò le mani in tasca. “E’ andata bene. Non ho molto da raccontare, in realtà. Tu devi essere diventata Caposcuola, no?” Hermione arrossì e annuì. Dean le rivolse un sorriso radioso. “Lo sapevo. Nessuno avrebbe potuto batterti, Hermione. Sei la strega più in gamba che io abbia mai conosciuto.”

Hermione arrossì di nuovo e stava per parlare quando Ron spostò tutte le borse della spesa da un lato e afferrò saldamente la mano di Hermione. Lei lo guardò un po’ duramente, ma Ron stava fissando Dean con aria guardinga. Dean vide le loro mani unite e il suo sorriso si incrinò solo un pò prima di trasformanrsi in un ghigno compiaciuto. Diede una gomitata a Seamus che interruppe la conversazione con Harry e disse “Allora, è successo qualcosa di interessante quest’estate, Ron?”

Seamus ammiccò verso Ron e sorrise. Ron sentì il volto riscaldarsi leggermente ma squadrò un po’ le spalle. “Per la maggiorparte il solito,” disse con noncuranza. “Ho giocato a Quiddich, a scacchi, ho fatto i compiti. Ed Hermione ed io usciamo insieme adesso.”

Hermione sentì una risatina vagamente isterica farsi strada nella propria gola. Non sapeva come i suoi compagni avrebbero scoperto di lei e Ron, ma era quasi certa che non sarebbe stato in questo modo. Barcollò un po’ e si appoggiò al braccio di Ron. La mano di lui strinse la sua e lei quasi rabbrividì. Nonostante Ron si stesse comportando come un uomo di Neanderthal, Hermione trovò la cosa un po’ eccitante.

Dean e Seamus rimasero a bocca perta. “Gesù, amico!” disse Dean ridendo “Pensavo che avremmo potuto prenderti in giro per un po’, ma così ci hai rovinato lo scherzo. Congratulazioni, allora!” Diede una pacca sulla spalla di Ron e Seamus fece lo stesso, ridendo anche lui. Si misero d’accordo per incontrare di nuovo il quartetto sull’Espresso per Hogwarts e lasciarono i quattro per strada.

Hermione guardò Ron stupita. “Insomma, Ron!”

Lui si voltò verso di lei e aggrottò le sopracciglia. “Cosa? Non mi piaceva come ti stava guardando.”

Hermione ruotò gli occhi “Per favore. Era Dean. E posso prendermi cura di me stessa, lo sai.” Aggiunse mentre risoluta muoveva qualche passo lontano da Ron.

Lui la seguì, raggiungendola in fretta. “Ehi! Lo so che puoi. Non è questo.”

Lei lo guardò in attesa. “Allora cos’è?”

Ron arrossì un pò e guardò le proprie scarpe. “Mi piace predermi cura di te, immagino. Mi piace pensare che tu abbia bisogno di me.”

Hermione sorrise e passò le braccia attorno alla vita di Ron. “Ho bisogno di te” disse dolcemente, alzando il viso verso quello di lui. “Ho bisogno di te sempre. Ma non devi difendermi dai nostri compagni di casa, va bene?”

Ron annuì e le sorrise. “Va bene. Ma posso almeno picchiare quelli delle altre case?”

Ron…


Continua



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Ed anche per questa volta è finita... Vi aspetto al prossimo capitolo, che sarà l'ultimo che pubblicherò per questa estate, dopo di che ci rivedremo, se vorrete, a settembre.
Grazie a tutti ^_^



  
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