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Autore: GiuniaeOfelia    15/11/2011    2 recensioni
Un artista, una donna avvocato, una fioraia, uno scrittore, un critico d'arte, un'hostess, un disoccupato, una stilista in pensione, una band movimentata, due studenti di filosofia e psicologia sull'orlo di una cirisi di nervi, un eccentrico cuoco gay e il suo compagno dietologo, un ex detenuto e un portiere coreano...Cosa li unisce? Vivono tutti sulla One Fifth Avenue!!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Te l’ho già detto un centinaio di volte. Devi tenerla al sole, altrimenti è ovvio che si secca!” disse Dafne spazientita versando un fialetta contenente del liquido verde in una pianta.

“Lo so, lo so. Puoi salvarla?” chiese l’uomo guardandola.

“Certo che posso salvarla!” rispose la ragazza guardando l’uomo con risolutezza “Ma tu ricordati di metterla vicino alla luce, la prossima volta potremo non essere così fortunati.” Aggiunse scuotendo la testa.

“Oh grazie Daff sei la migliore!” disse Jin, il portiere di origini coreane lasciando un sonoro bacio sulla guancia della ragazza. L’uomo le voleva davvero un gran bene,Certo Jin era affezionato a gran parte degli abitanti del palazzo, li considerava un po’ tutti come suoi figli, anche se lui era forse molto più giovane di alcuni di loro. Era infatti difficile attribuire un età al suo volto dai lineamenti asiatici, e lui non aveva mai voluto ammettere la sua vera età, le stime si aggiravano intorno ai 40 e i 50 anni senza essere mai dissentite. “Sai quanto ci tengo a questa pianta!” aggiunse prendendo il vaso e spostandolo verso il davanzale della finestra nel piccolo appartamento del piano terra del palazzo.

“Certo! È stata la prima pianta che ho venduto quando ho aperto il negozio!” disse la ragazza sorridendo.

“Eh già. Sembra ieri che tu e Dean vi siete trasferiti qui sette anni fa…” disse l’uomo con lo sguardo perso nel vuoto mentre si perdeva nei meandri dei ricordi.

“Già e invece sono passati già sette anni.” Disse la ragazza anche lei ricordandosi la figura di lei ventenne che da un paesino campano si trasferisce a Manhattan per cercare fortuna.

“Su dai adesso smettiamola di fare i sentimentali, già tutti nel palazzo dicono che  io e te abbiamo la lacrima facile” disse l’uomo scuotendo la testa per liberarsi dei pensieri che gli avevano già inumidito gli occhi.

“A proposito hai saputo chi è tornato?” aggiunse, avvicinandosi alla donna e abbassando notevolmente il tono della voce.

“No. Chi è tornato?” le fece eco la donna abbassando anche lei la voce e avvicinandosi con fare cospiratorio al portiere.

“Non lo sai? Non te ne ha parlato Lauren?  Voi due state sempre insieme” continuò l’uomo rivolgendo uno sguardo sorpreso alla mora.

“No. Veramente non vedo Lauren da diversi giorni… “ rispose la ragazza attendendo una risposta dal coreano.

“Bè non ci arrivi?” replicò l’uomo guardando gli occhi nocciola della ragazza. “Tornato, Lauren… non ti fanno pensare a niente?”

“No! Dai ti prego Jin, lo sai che non sono brava in queste cose. Non tenermi sulle spine.” Rispose spazientita.

“Ma è Neil Collins sciocchina!” esclamò l’uomo sorridendo alla donna e riprendendo il suo naturale tono di voce.  “Il fratellastro di Lauren è tornato, dopo il suo viaggio a Philadelphia, ed è tornato a vivere con sua sorella.” Si affrettò a riportare tutto quello che aveva sentito negli ultimi giorni.

Ah…” disse la ragazza ripensando a quel ragazzo che non rivedeva da tempo.

“Ah? Solo ah?” disse l’uomo rivolgendo uno sguardo eloquente alla giovane.

“Bè cosa dovrei dire?” Le chiese la ragazza

“Andiamo Daff, Il bel fratello della tua migliore amica è tornato e tu dici solo ah? Guarda che lo so che sei follemente innamorata di lui...”

“No tu non sai niente!” lo fermò Dafne con la voce molto più alta del normale. “ è una vecchia storia ormai. E adesso scusami ma devo andare a lavoro!” disse uscendo a grandi falcate dal portone del palazzo.

Aprì la porta del negozio, era pronta a buttarsi nel lavoro e decisa a non pensare a quello che aveva appena detto Jin, ma appena entrò trovò Brendon, nascosto dietro ad un enorme pianta grassa esclamare:

“Ehi Daffy sai chi è tornato?” la ragazza, pensando che si trattasse di affari di lavoro rispose sorridendo

“No, chi? Oh mio Dio non dirmi che è tornata la signora Parker a lamentarsi per i fiori? Te l’avevo detto che non dovevamo darle quei…

“Nono, alla signora Parker è piaciuta tantissimo la composizione. Tranquilla. “ rispose fermando il flusso di parole di panico della ragazza.

“Oh allora è stata la Morris?” chiese ancora più preoccupata.

“No. Non sto parlando di lavoro. Mi riferivo al palazzo. È tornato Neil” dichiarò infine credendo di mettere fine alle preoccupazioni della ragazza.

“Ah si me l’ha detto appena detto Jin” disse la ragazza tagliuzzando i rami secchi di una piccola piantina cercando di mostrarsi più disinteressata possibile. In quel istante la porta del negozio di spalancò e fece il suo ingresso Derek, l’eccentrico pasticciere omosessuale del palazzo.

“Buongiorno Miei dolci fiorellini di campo, è arrivata la colazione!” esclamò sfoggiando quello che aveva in mano, muffin al cioccolato e due tazze colme di caffè bollente.

“Grazie! Derek il cioccolato è proprio quello che mi ci vuole in questo momento!” rispose la ragazza addentando un muffin ancora caldo.

“Questo ed altro è per il mio amore!” Rispose bevendo un sorso di caffè.

“Ragazzi, non immaginerete mai chi ho incontrato per le scale mentre venivo qui da voi!” disse poi sorridendo impaziente di raccontare lo scoop ai due ragazzi.

“Chi?” rispose prontamente Brendon mentre mangiava anche lui il suo muffin.

“Neil Collins, ragazzi!Ma voi sapevate che era tornato? “ eslamò ridacchiando pensando di aver dato una notizia inedita.

“Si, sei la terza persona che me lo dice nel giro di venti minuti” disse la ragazza bevendo un sorso di caffè.

“Bè ma è una notizia sensazionale. All’inizio ammetto che quasi non lo avevo riconosciuto, ma poi ho guardato i suoi occhi, e bè solo lui può avere degli occhi così belli. Siete proprio sicuri che sia etero?” le rispose Derek con uno strano luccichio negli occhi.

“Oh si. E il via vai di donne nella galleria d’arte te lo conferma.” Gli rispose Brendon ridacchiando.

“Peccato. “ disse l’uomo di colore sospirando. “Bè vi lascio lavorare miei dolci boccioli, Ci si vedete! “ aggiunse prima di uscire dal negozio.

 

La giornata lavorativa trascorse come al solito per Dafne. Alle diciotto quando finalmente poté attaccare alla porta la scritta CHIUSO si diresse verso casa sua a passo strascicato. Si fermò a controllare la cassetta della posta: conti fa pagare del negozio, pubblicità, e delle lettere indirizzate al suo amico. Come lei qualcun’altro stava controllando la sua posta, Alexandra.

“Ti hanno finalmente mandato lo sfratto esecutivo?” disse con il suo solito tono acido rivolgendosi alla ragazza.

“E a te hanno mandato una busta piena di antrace?” le rispose per le rime la ragazza andando contro la sua natura, quella donna riusciva a far scattare la parte peggiore di lei.

“Così mi piaci fioraia. A proposito hai saputo chi è tornato?” disse la donna infilando nella borsa le lettere che le erano arrivate.

“A proposito sai che non mi interessa?” rispose la ragazza che non aveva sentito pienamente le parole dell’altra.

“Oh io invece credo di si. È tornato Neil Collins, il fratellino della tua amichetta.” Le disse ignorando le parole di Dafne.

“Ah si lo sapevo già, Grazie per l’informazione!”  disse passando oltre Alex e iniziando a salire i gradini cercando di calmarsi.

“Se vuoi domani sera a cena te lo saluto” aggiunse in tono sempre più provocatorio. Dafne si bloccò e si girò verso la hostess rivolgendole uno sguardo truce.

“Oh si, ci siamo incontrati questa mattina e mi ha invitato a cena. Sai non mi dispiacerebbe diventare una suo intima amica. Non so se mi spiego” aggiunse acidamente la donna dagli occhi azzurri. Senza parlare Dafne le diede le spalle e furiosa continuo la sua salita verso il suo appartamento. Aprì la porta e ci si catapultò dentro decisa a lasciarsi alle spalle tutto quello che era successo nella giornata.

“Ehi Dafne sei qui! Indovina chi è tornato?” disse Dean sorridendo alla ragazza.

Sisi è Tornato Neil. Ho capito! Perché tutti quanti continuate a ripetermelo! Fareste prima a mettere dei volantini!” rispose secca la ragazza gettando a terra la borsa quasi urlando.

“Veramente io mi riferivo al personaggio del telefilm che stavo guardando.” Disse il ragazzo confuso dalla sua reazione.

“Oh Scusami mi dispiace così tanto. Non avrei dovuto risponderti in quel modo” disse pentita la ragazza accarezzando la guancia del suo amico. “Ma da questa mattina non fanno altro che ripetermi che Neil Collins è tornato!” aggiunse sospirando e scuotendo la testa.

“Tranquilla Dafne, non fa niente. Ma Aspetta cosa hai detto? Neil è tornato? Neil il fratello di Lauren?” chiese Dean analizzando le parole appena dette dalla sua amica.

“Si” disse la ragazza versando un bicchiere di succo d’arancia.

“Ma cosa è tornato a fare? Non stava bene a Philadelphia, quel Van Gogh dei poveri?” disse quasi arrabbiato il ragazzo. Tra lui e Neil c’era sempre stato astio, forse perché Dafne, la sua adorata amica aveva sempre avuto un debole per lui.

“Bè avrai modo di vederlo spesso, dato che vivrà proprio nel appartamento di fronte al nostro con sua sorella!” disse la ragazza rivolgendo un sorriso al suo amico.

“Fantastico! “ aggiunse il ragazzo alzando gli occhi al cielo e tonando alla sua cara poltrona e alla sua adorata Tv.

 

 

Salve!! Allora che ne dite di questo capitolo? Io ammetto che ne sono abbastanza soddisfatta. Ringrazio come sempre tutti quelli che ci lasciano i commenti e ci danno il coraggio per andare avanti! Ma ringrazio anche tutti i lettori silenziosi! Baci! Al prossimo capitolo!

-Ofelia-

 

 

  
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