“Te l’ho già
detto un centinaio di volte. Devi tenerla al sole, altrimenti è ovvio che si
secca!” disse Dafne spazientita versando un fialetta contenente del liquido
verde in una pianta.
“Lo so, lo
so. Puoi salvarla?” chiese l’uomo guardandola.
“Certo che
posso salvarla!” rispose la ragazza guardando l’uomo con risolutezza “Ma tu
ricordati di metterla vicino alla luce, la prossima volta potremo non essere
così fortunati.” Aggiunse scuotendo la testa.
“Oh grazie
Daff sei la migliore!” disse Jin, il portiere di origini coreane lasciando un
sonoro bacio sulla guancia della ragazza. L’uomo le voleva davvero un gran
bene,Certo Jin era affezionato a gran parte degli abitanti del palazzo, li considerava
un po’ tutti come suoi figli, anche se lui era forse molto più giovane di
alcuni di loro. Era infatti difficile attribuire un età al suo volto dai
lineamenti asiatici, e lui non aveva mai voluto ammettere la sua vera età, le
stime si aggiravano intorno ai 40 e i 50 anni senza essere mai dissentite. “Sai
quanto ci tengo a questa pianta!” aggiunse prendendo il vaso e spostandolo
verso il davanzale della finestra nel piccolo appartamento del piano terra del
palazzo.
“Certo! È
stata la prima pianta che ho venduto quando ho aperto il negozio!” disse la
ragazza sorridendo.
“Eh già.
Sembra ieri che tu e Dean vi siete trasferiti qui sette anni fa…” disse l’uomo con lo sguardo perso nel vuoto mentre si
perdeva nei meandri dei ricordi.
“Già e
invece sono passati già sette anni.” Disse la ragazza anche lei ricordandosi la
figura di lei ventenne che da un paesino campano si trasferisce a Manhattan per
cercare fortuna.
“Su dai
adesso smettiamola di fare i sentimentali, già tutti nel palazzo dicono
che io e te abbiamo la lacrima facile”
disse l’uomo scuotendo la testa per liberarsi dei pensieri che gli avevano già
inumidito gli occhi.
“A proposito
hai saputo chi è tornato?” aggiunse, avvicinandosi alla donna e abbassando
notevolmente il tono della voce.
“No. Chi è
tornato?” le fece eco la donna abbassando anche lei la voce e avvicinandosi con
fare cospiratorio al portiere.
“Non lo sai?
Non te ne ha parlato Lauren? Voi due
state sempre insieme” continuò l’uomo rivolgendo uno sguardo sorpreso alla
mora.
“No. Veramente
non vedo Lauren da diversi giorni… “ rispose la
ragazza attendendo una risposta dal coreano.
“Bè non ci
arrivi?” replicò l’uomo guardando gli occhi nocciola della ragazza. “Tornato, Lauren… non ti fanno pensare a niente?”
“No! Dai ti
prego Jin, lo sai che non sono brava in queste cose. Non tenermi sulle spine.”
Rispose spazientita.
“Ma è Neil
Collins sciocchina!” esclamò l’uomo sorridendo alla donna e riprendendo il suo
naturale tono di voce. “Il fratellastro
di Lauren è tornato, dopo il suo viaggio a Philadelphia, ed è tornato a vivere
con sua sorella.” Si affrettò a riportare tutto quello che aveva sentito negli
ultimi giorni.
“Ah…” disse la ragazza ripensando a quel ragazzo che non
rivedeva da tempo.
“Ah? Solo
ah?” disse l’uomo rivolgendo uno sguardo eloquente alla giovane.
“Bè cosa
dovrei dire?” Le chiese la ragazza
“Andiamo
Daff, Il bel fratello della tua migliore amica è tornato e tu dici solo ah?
Guarda che lo so che sei follemente innamorata di lui...”
“No tu non
sai niente!” lo fermò Dafne con la voce molto più alta del normale. “ è una
vecchia storia ormai. E adesso scusami ma devo andare a lavoro!” disse uscendo
a grandi falcate dal portone del palazzo.
Aprì la
porta del negozio, era pronta a buttarsi nel lavoro e decisa a non pensare a
quello che aveva appena detto Jin, ma appena entrò trovò Brendon, nascosto
dietro ad un enorme pianta grassa esclamare:
“Ehi Daffy
sai chi è tornato?” la ragazza, pensando che si trattasse di affari di lavoro
rispose sorridendo
“No, chi? Oh
mio Dio non dirmi che è tornata la signora Parker a lamentarsi per i fiori? Te
l’avevo detto che non dovevamo darle quei…”
“Nono, alla
signora Parker è piaciuta tantissimo la composizione. Tranquilla. “ rispose
fermando il flusso di parole di panico della ragazza.
“Oh allora è
stata la Morris?” chiese ancora più preoccupata.
“No. Non sto
parlando di lavoro. Mi riferivo al palazzo. È tornato Neil” dichiarò infine
credendo di mettere fine alle preoccupazioni della ragazza.
“Ah si me l’ha detto appena detto
Jin” disse la ragazza tagliuzzando i rami secchi di una piccola piantina
cercando di mostrarsi più disinteressata possibile. In quel istante la porta
del negozio di spalancò e fece il suo ingresso Derek, l’eccentrico pasticciere omosessuale
del palazzo.
“Buongiorno
Miei dolci fiorellini di campo, è arrivata la colazione!” esclamò sfoggiando
quello che aveva in mano, muffin al cioccolato e due tazze colme di caffè
bollente.
“Grazie!
Derek il cioccolato è proprio quello che mi ci vuole in questo momento!”
rispose la ragazza addentando un muffin ancora caldo.
“Questo ed
altro è per il mio amore!” Rispose bevendo un sorso di caffè.
“Ragazzi,
non immaginerete mai chi ho incontrato per le scale mentre venivo qui da voi!”
disse poi sorridendo impaziente di raccontare lo scoop ai due ragazzi.
“Chi?”
rispose prontamente Brendon mentre mangiava anche lui il suo muffin.
“Neil
Collins, ragazzi!Ma voi sapevate che era tornato? “ eslamò
ridacchiando pensando di aver dato una notizia inedita.
“Si, sei la
terza persona che me lo dice nel giro di venti minuti” disse la ragazza bevendo
un sorso di caffè.
“Bè ma è una
notizia sensazionale. All’inizio ammetto che quasi non lo avevo riconosciuto,
ma poi ho guardato i suoi occhi, e bè solo lui può avere degli occhi così
belli. Siete proprio sicuri che sia etero?” le rispose Derek con uno strano
luccichio negli occhi.
“Oh si. E il
via vai di donne nella galleria d’arte te lo conferma.” Gli rispose Brendon
ridacchiando.
“Peccato. “
disse l’uomo di colore sospirando. “Bè vi lascio lavorare miei dolci boccioli,
Ci si vedete! “ aggiunse prima di uscire dal negozio.
La giornata
lavorativa trascorse come al solito per Dafne. Alle diciotto quando finalmente poté
attaccare alla porta la scritta CHIUSO si diresse verso casa sua a passo
strascicato. Si fermò a controllare la cassetta della posta: conti fa pagare
del negozio, pubblicità, e delle lettere indirizzate al suo amico. Come lei
qualcun’altro stava controllando la sua posta, Alexandra.
“Ti hanno
finalmente mandato lo sfratto esecutivo?” disse con il suo solito tono acido
rivolgendosi alla ragazza.
“E a te
hanno mandato una busta piena di antrace?” le rispose per le rime la ragazza
andando contro la sua natura, quella donna riusciva a far scattare la parte
peggiore di lei.
“Così mi
piaci fioraia. A proposito hai saputo chi è tornato?” disse la donna infilando
nella borsa le lettere che le erano arrivate.
“A proposito
sai che non mi interessa?” rispose la ragazza che non aveva sentito pienamente
le parole dell’altra.
“Oh io
invece credo di si. È tornato Neil Collins, il fratellino della tua amichetta.”
Le disse ignorando le parole di Dafne.
“Ah si lo
sapevo già, Grazie per l’informazione!”
disse passando oltre Alex e iniziando a salire i gradini cercando di
calmarsi.
“Se vuoi domani
sera a cena te lo saluto” aggiunse in tono sempre più provocatorio. Dafne si
bloccò e si girò verso la hostess rivolgendole uno sguardo truce.
“Oh si, ci
siamo incontrati questa mattina e mi ha invitato a cena. Sai non mi
dispiacerebbe diventare una suo intima amica. Non so se mi spiego” aggiunse
acidamente la donna dagli occhi azzurri. Senza parlare Dafne le diede le spalle
e furiosa continuo la sua salita verso il suo appartamento. Aprì la porta e ci
si catapultò dentro decisa a lasciarsi alle spalle tutto quello che era
successo nella giornata.
“Ehi Dafne
sei qui! Indovina chi è tornato?” disse Dean sorridendo alla ragazza.
“Sisi è Tornato Neil. Ho capito! Perché tutti quanti
continuate a ripetermelo! Fareste prima a mettere dei volantini!” rispose secca
la ragazza gettando a terra la borsa quasi urlando.
“Veramente
io mi riferivo al personaggio del telefilm che stavo guardando.” Disse il ragazzo
confuso dalla sua reazione.
“Oh Scusami
mi dispiace così tanto. Non avrei dovuto risponderti in quel modo” disse
pentita la ragazza accarezzando la guancia del suo amico. “Ma da questa mattina
non fanno altro che ripetermi che Neil Collins è tornato!” aggiunse sospirando
e scuotendo la testa.
“Tranquilla
Dafne, non fa niente. Ma Aspetta cosa hai detto? Neil è tornato? Neil il
fratello di Lauren?” chiese Dean analizzando le parole appena dette dalla sua amica.
“Si” disse
la ragazza versando un bicchiere di succo d’arancia.
“Ma cosa è
tornato a fare? Non stava bene a Philadelphia, quel Van Gogh dei poveri?” disse
quasi arrabbiato il ragazzo. Tra lui e Neil c’era sempre stato astio, forse
perché Dafne, la sua adorata amica aveva sempre avuto un debole per lui.
“Bè avrai
modo di vederlo spesso, dato che vivrà proprio nel appartamento di fronte al
nostro con sua sorella!” disse la ragazza rivolgendo un sorriso al suo amico.
“Fantastico!
“ aggiunse il ragazzo alzando gli occhi al cielo e tonando alla sua cara
poltrona e alla sua adorata Tv.
Salve!!
Allora che ne dite di questo capitolo? Io ammetto che ne sono abbastanza
soddisfatta. Ringrazio come sempre tutti quelli che ci lasciano i commenti e ci
danno il coraggio per andare avanti! Ma ringrazio anche tutti i lettori
silenziosi! Baci! Al prossimo capitolo!
-Ofelia-