Questo è il dodicesimo capitolo della mia fanfiction, ringrazio di nuovo tutti quello che hanno commentato o che hanno solo semplicemente letto e seguito questa storia fino ad ora spero vi piaccia anche questo capitolo e buona lettura!
Bulma era disperata non poteva credere alla morte della propria bambina stava piangendo, la sua vista era offuscata dalle lacrime.
Improvvisamente sentì un rumore, la porta si era aperta, questa rivelò il suo principe e il medico con la bambina in braccio.
Non avrebbe potuto sopportare la vista di quel corpicino inerme, non più in grado di respirare.
Qualcosa però la indispettì, un grande sorriso era dipinto sul volto del medico, e suo marito aveva un'espressione sollevata.
Il medico porse la bambina in braccio al principe "Che scena tenera" pensò la ragazza dai capelli turchini che in quel momento si domandava cosa provasse il principe:
"Bulma... "
"Non dire niente... lo so" disse Bulma piangendo.
"Non penso che tu lo sappia... "disse il principe ironico.
Detto questo il principe diede la bambina in braccio a Bulma che rimase meravigliata nel sentirne il respiro.
Un sorriso si dipinse sul suo volto e un bacio da parte del principe arrivò inaspettato:
"E' sempre e comunque una saiyan no?"
Bulma non riuscì a trattenere una piccola risata:
"La mia bambina... " disse Bulma versando questa volta lacrime di gioia.
Il principe la guardò con dolcezza.
"Adesso ci aspetta una decisione importante" disse Bulma sdrammatizzando e asciugandosi il viso col dorso della mano.
"Cioè? “disse il principe incredulo
"Bè vuoi continuare a chiamarla "piccola" o "la bambina" per tutta la sua vita? Disse Bulma ancora incredula della bella notizia.
"Non sei divertente! Comunque a che cosa avevi pensato, visto che volevi tanto una femmina petulante come te?" disse il principe con sarcasmo.
"Io non sono petulante! Comunque pensavo a Bra! Ti piace?"
"Sì, ma ancora non capisco perché sia venuta femmina... " disse il principe scanzonato.
"Perché l'ho voluto io, ovvio!"
Il principe guardò la moglie con aria rassegnata pensando "Un'altra "donna" in giro per casa!"
La conversazione continuò con una più che evidente contentezza e rilassamento da parte dei nostri due protagonisti che dopo alcuni giorni e i dovuti accertamenti alla neo-mamma e alla piccola Bra tornarono alla capsule Corp.
Bulma decise di organizzare una festa in onore della nuova nata e della tenacia che ella aveva mostrato combattendo tra la vita e la morte, dimostrandosi già da appena nata degna della stirpe saiyan il quale sangue sgorgava nelle sue vene.
La festa ebbe luogo dopo alcuni giorni dalla dimissione dall'ospedale, gli invitati furono entusiasti nel vedere in salute la nuova arrivata e la sua splendida mamma e nonostante le antipatie anche il papà fu riempito di complimenti per la bambina.
Arrivata la sera Bulma, si coricò molto presto mentre il principe e suo figlio rimasero ancora un po’ in piedi.
"Sono di nuovo padre...quanto è strana la mia vita" pensava il principe mentre contemplava il paesaggio illuminato della città dell'ovest.
Si sentiva stranamente bene non a disagio, ne imbarazzato dalla nuova nata.
Era semplicemente orgoglioso di lei e del suo spirito combattivo che purtroppo o per fortuna , questo dipende dai punti di vista, aveva dimostrato prematuramente.
Intorno alla mezzanotte i due si coricarono ma il principe prima di dormire si affacciòl al lettino di Bra che si trovava proprio accanto a quello suo e di Bulma.
La contemplò per qualche minuto e poi sussurrando le disse:
"Benvenuta piccola principessa del saiyan"