Zacky
si catapultò in casa trovando Brian sdraiato per terra, Cherry
accanto con la testa poggiata sul divano e un fortissimo odore di
canapa. Perchè quegli idioti avevano anche acceso una stecca
di incenso, ripescata da chissà quali meandri della
casa.
-Zack..- Matt poggiò una mano sulla spalla
dell'amico, quasi a consolarlo. Lui fece due profondi respiri, si
preparò psicologicamente e cominciò a darsi da fare,
cominciando con l'aprire tutte le finestre. Le nuvole stavano
sparendo e una lenta pioggerellina segnava la fine del temporale;
sarebbe stata una giornata perfetta da trascorrere fuori se non fosse
che aveva due fattoni semicollassati in casa.
Verity aveva sorriso dolcemente a Matt, poi era entrata in cucina decisa a cucinare il pranzo per tutti.
-Non
ce la faccio più così, cazzo..- Matt sentì Zacky
mormorare queste parole, e lo guardò mentre abbassato sui
talloni poggiava la mano sulla testa della sua ragazza. -E ci
scommetto che è stato Brian ad avere quest'idea, ci metto la
mano sul fuoco..-
-Hey, rilassati. Ci parlo io con lui.- Zack
disse che non ce n'era il bisogno, ma Matt non lo ascoltò.
Voleva bene a Brian tanto quanto a Zacky, e non avrebbe sopportato
alcun litigio tra i due.
Quando
Zacky riuscì a trascinarsi Cherry in cucina, dopo un
festeggiamento generale per il 'ritorno' di Verity, e tre tazzine di
caffè solo per Brian, Matt ammiccò al suo amico,
indicando la porta. -Che..?-
-Vieni in veranda..-
Brian
lo seguì senza fiatare, anzi aveva uno sguardo preoccupato e
quasi timoroso : -Che succede?-
Chiese dopo qualche attimo di
silenzio.
-C'è qualcosa tra te e Cherry.. non so cosa di
preciso, ma c'è, amico.-
Brian fece per interromperlo, ma
Matt non lo lasciò parlare, intenzionato a finire il discorso.
Alzò una mano verso di lui : -Non m'importa cosa stai
combinando, ma cazzo, non proprio la ragazza di Zacky! Siete, e
siamo, migliori amici; e scusa se te lo dico ma stai facendo una
grandissima cazzata.-
-Non sai niente..-
-Di sicuro so che
faccia ha fatto Zacky quando vi ha trovati collassati per terra.
Crede anche che sia stata colpa tua.-
Brian fece un sorriso amaro,
tipico di Zacky, attribuire
la colpa a lui. Lui passava sempre per lo stronzo della situazione,
il cinico, il dongiovanni; adesso era anche diventato uno che fregava
le ragazze altrui, solo per il puro gusto di farlo? Si rese conto che
i loro amici non avevano capito proprio un cazzo di lui.
-Non mi
va neanche di risponderti. Ti dico solo..- Brian si avvicinò
alla porta, lo sguardo fisso su Matt. -Che ci ho provato, a
nascondere i miei sentimenti. Ma è difficile, e fa male. E..
ora che anche i miei amici mi detestano, beh, fa veramente tutto
ancora più schifo.-
-Amico, calmati.. te la stai prendendo
troppo..-
-Vado da Jimmy per qualche giorno, ho bisogno di stare
da solo.-
Brian
ripetè due volte la stessa frase, la prima davanti agli occhi
stupefatti di Matt, la seconda a voce più alta, di fronte al
resto dei ragazzi che erano in salotto. Fissò Cherry tanto
intensamente che pensò di non poter più dimenticare il
suo sguardo stupito e pieno di tristezza. Sarebbe ritornato, questo
già lo sapeva, ma voleva cambiare aria per un pò;
voleva che i suoi amici capissero quello che era davvero, e
soprattutto voleva stare alla larga dalla ragazza di
Zacky.
Innamorarsi non era per lui, ne era sempre stato convinto,
e forse questa volta ne aveva avuto la conferma.
Sulla moto,
stava per mettersi il casco quando Verity venne da lui correndo.
-Sta piangendo..-
Brian
abbassò lo sguardo, non riuscendo a guardarla negli occhi. Si
sentiva terribilmente in colpa.
-Davanti
a Zacky? Mi ucciderà.-
-No. Siamo chiuse a chiave, in
camera. Non l'avevo mai vista piangere per un ragazzo, devi averla
fatta grossa..-
-Dille che torno, voglio solo stare solo per due o
tre giorni. Ciao, Verity.- Brian la salutò, si infilò
il casco e mise in moto, sparendo dietro le palme di Huntington
Beach.
Quella
fu una serata veramente monotona e silenziosa. Verity, Matt, Zacky e
Cherry seduti sulla sabbia della spiaggia, con una scorta di birra a
far loro compagnia, tutti assorti nei loro pensieri.
Zacky
stringeva e accarezzava la sua ragazza, si era accorto che soffriva
per la decisione di Brian, ma più che essere geloso pensò
semplicemente che Brian le mancasse solo perchè avevano
stretto una bella amicizia. Stava cercando di reprimere ogni tipo di
gelosia, perchè in quel momento non desiderava altro che
tranquillità.
-Ragazzi, c'è troppo mortorio,
dobbiamo fare qualcosa.- Fece Verity, che tanta la noia stava
sorseggiando una dopo l'altra le bottiglie di birra.
-Lo ripeto da
un giorno, Vee, ma a quanto pare questi ragazzoni non hanno voglia di
fare un cazzo.- Cherry sbuffò, ma guardò Zacky con un
sorrisetto : non riusciva ad essere seccata con lui, non ne aveva
alcun motivo. Provava sempre qualcosa per lui, e in più la
certezza che Brian sarebbe tornato la faceva sentire più
tranquilla.
Zacky le baciò teneramente una guancia, poi si
distese sulla sabbia : -Andiamo, godetevi questa pace!-
-Preferisco
questa bella bionda..- rispose Cherry stappandosi una birra, per poi
riporre l'apribottiglie nella tasca della felpa. Si stufò ben
presto del sapore più amaro del solito della bevanda, e si
alzò, allontanandosi.
Rimase in silenzio, coi piedi dentro
l'acqua, che cominciava a riscaldarsi man mano che scendeva la sera.
Zacky si avvicinò a lei da dietro, infilando le mani nelle
tasche della sua giacca, e la strinse tra le sue braccia. -Hey, va
tutto bene?-
Cherry annuì, inclinando la testa
all'indietro, ed appoggiandola sotto il mento di Zacky. Profumava di
buono, come sempre, e si stupì di quanto tutto questo le fosse
familiare.
-Sai che non ti bacio da un pò?-
Cherry si
girò sorridente verso di lui e poggiò le labbra sulle
sue. Zacky approfondì il bacio, schiudendo la bocca e giocando
con le loro lingue; la strinse più forte, con desiderio il suo
bacino spingeva verso quello della ragazza. Gli si accorciò il
respiro, dimenticandosi quasi di essere lì, in spiaggia,
davanti ai loro amici. Cherry dal canto suo cominciò a volere
di più.
-Andiamo a casa.- Sussurrò preferendo
l'oceano negli occhi del suo ragazzo che quello dietro di lei.
Zacky
boccheggiò per rispondere, ma lei gli poggiò un dito
sulle labbra : -E ti prego, dimenticati quella cazzata del letto di
rose.-
-Okay.- Lui annuì accarezzandole il viso, ed
ispezionandola dalla testa ai piedi. Gli sfuggì un sorriso
malizioso, lo aspettava da tanto.
Con
quel gesto, Cherry voleva scacciare tante cose. Il senso di colpa nei
confronti di Zacky, la malinconia dell'assenza di Brian, un lieve
senso di insoddisfazione personale. Aveva bisogno di quegli attimi,
di sentirsi desiderata, amata. E Zacky era l'unico che al momento
poteva offrirle queste certezze.
Si congedarono da Matt e Verity,
che capirono al volo che avrebbero dovuto tenersi lontani da casa per
almeno qualche ora. Non appena Zacky aprì la porta di casa,
cominciò un tragitto impegnato verso la camera da letto dove
avevano diviso le loro notti, ma mai consumato la loro attrazione.
Zacky non era per niente impacciato, anzi nascondeva un senso di
sicurezza che Cherry non si sarebbe mai immaginata; il modo in cui la
baciava, toccava, la faceva stendere sulle lenzuola senza pensarci
due volte le era completamente nuovo ed inaspettato.
Il ragazzo
la fissò negli occhi mentre la spogliava, poi diede uno
sguardo più attento al suo corpo nudo. La guardò
intensamente e col respiro tremante.
Cherry sollevò un
sopracciglio compiaciuta e prese le redini del gioco. Merito forse
della 'scuola' di Brian, era decisa a stupire il suo ragazzo, e di
godersi ogni attimo di quella situazione.
Giocò con i
piercing delle labbra di Zacky, mordendo, tirandoli, scese poi sul
suo collo mentre lui la stringeva esigente.
Lo privò dei
vestiti, accarezzandolo e rabbrividendo al contatto con la sua pelle
nuda, scese fino all'elastico dei suoi boxer, stringendo la sua
erezione tra le mani e compiacendosi quando lo vide rabbrividire; si
liberò di quell'ultimo ostacolo e le labbra presero il posto
delle mani, baciando e leccando la virilità del suo ragazzo,
che gemeva piano, la bocca socchiusa.
Zacky le prese il viso tra
le mani, chiedendole implicitamente di fermarsi; la spinse per farla
sdraiare e trafficò col cassetto accanto a lui.
-Ne sei
ancora sicura..?- Chiese, strappando l'involucro del preservativo coi
denti.
-Non capisco perchè vi faccia sentire dei fighi
strapparlo coi denti..-
-Lo prendo per un si?-
-Zacky,
facciamolo e basta.- Lei lo tirò a sè, riappropriandosi
della sua lingua e intrecciando le dita tra i suoi capelli neri. Il
ragazzo entrò dentro di lei, guardandola con desiderio; spinse
piano, socchiudendo gli occhi, e facendo un sorrisino quando Cherry
gemette. -Mmmh...- Reclinò la testa all'indietro quando lui
aumentò la velocità. La tirò a sè
facendola salire sul suo bacino, in trappola tra il muro e il suo
ragazzo; il silenzio era rotto dai loro gemiti, da Zacky che chiamava
il nome di Cherry, e dal verso rauco che fece quando venne dentro di
lei, che lo seguì subito dopo.
Restarono
così, i loro nasi che si toccavano, ansimando e sorridendo
l'uno sulle labbra dell'altra.
Zacky aveva quel tipico sorrisetto
soddisfatto che fece ridere Cherry, per poi baciarlo con
dolcezza.
-Penso che adesso potremmo fare quella famosa doccia
insieme..-