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Autore: Mad Hatter_    15/11/2011    2 recensioni
Immaginatevi un universo parallelo.
Ora immaginate che in questo universo vivino un altro Endou, un altro Kazemaru e tutti gli altri componenti della Raimon.
Immaginatevi ora l' arrivo di una ragazza misteriosa che porterà la Raimon a viaggiare nel tempo e nello spazio, per far sì che diventi la squadra più forte dell'universo.
Logicamente non è così facile diventare una squadra degna di tale titolo.
Sfide, amori, pianti, disperazione.
Allora avete immaginato tutto?
Perfetto. La vedet là, la ragazza misteriosa?
Forza avvicinamoci a lei e prepariamoci a viaggiare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un corvo nero sonnecchiava tranquillo su un palo della luce lampeggiante.
Un lampo di luce rosa scuro illuminò il campo da calcio della Raimon e dei ragazzi apparirono magicamente, mentre il corvo spaventato se ne andava gracchiando.
La nube si dissolse nell’aria lasciando solo delle piccola scintille che andarono a posarsi sui capelli della squadra.
<< Sai Kiri, dovresti insegnare la tecnica del teletrasporto e Endou, forse così arriverebbe in orario a scuola >> l’affermazione di Gounji suscitò le risatine dei ragazzi
<< Ahaha, spiritosi >> anche il capitano si unì a loro
<< Sai cosa trovo altamente figo? >> chiese Rika
<< Il fatto che le scintille donino luce ai capelli! >> Suzette completò la frase e le due si diedero il cinque:
<< Noi diventeremo le più grandi modelle del Giapponeeeeeeeeeeeeeeeee! >>
Questa volta anche Kiri rise di gusto.
<< Adesso cosa facciamo sorellona? >>
<< Beh, mi sembra ovvio MamoChan…si va a casa! >>
<< A…casa? >>
 
Atsuko stava preparando la cena, chiedendosi per l’ennesima volta che fine avesse fatto Mamoru.
Quando si parla di calcio , suo figlio non aveva limiti. Avrebbe giocato fino a mezzanotte inoltrata senza mai fermarsi. Come suo nonno.
La donna fissò un attimo la foto di suo padre, appoggiata sulla mensola della cucina.
Il suo volto sorridente la  rilassò e la donna riprese a mescolare la minestra, quando all’improvviso il campanello suonò.
<< Arrivo >> Atsuko spense il gas e si pulì le mani nel bianco grembiule, per poi dirigersi verso la porta.
E quando aprendola si ritrovò davanti gran parte della Raimon, una ragazza mora e ,soprattutto, suo figlio con un sorriso a 32 denti dipinto sulla faccia, riuscì solo a dire:
<< Credo che aumenterò le dosi di minestra >>
<< I miei complimenti signora, tutto buonissimo >>
Le parole di Aki fecero sorridere la donna, che da una buona mezzora osservava ‘’ i suoi ragazzi’’ mangiare come se avessero digiunato per anni.
Kiri osservava la luminosa cucina, cercando di fissarla bene nella memoria.
Le pareti bianche, immacolate, erano ornate da un quadro che ritraeva il monte Fuji.
Affianco al quadro, tre mensole di legno molto chiaro.
Nella prima vi era una serie di piatti di porcellana decorati da fiori di cipolla blu, nella seconda una foto di Mamoru, una della madre e una del padre, nella terza vi era invece la foto di Nonno Daisuke.
Kiri lo ricordava vagamente, ma appena i suoi occhi incrociarono quelli del nonno, sentì dentro di sé un’immensa maliconia.
<< Tu sei nuova? >> Atsuko si rivolse alla mora.
<< Io…sì >> sorrise debolmente << Mi chiamo Kiri Hogosha >>
<< Kiri eh? Sai, c’era una persona che amava il nome Kiri…non ricordo chi… >> la donna portò la mano sotto al mento per ragionare e scosse la testa << Mah, non mi viene in mente. Dì un po’, ci siamo già viste? Sai mi ricordi qualcuno… >>
Il silenzio regno sovrano nella stanza e Kiri trattenne  il fiato. Non poteva assolutamente ricordarsi di Cheri!
<< Mah, forse mi sono sbagliata >>
La Raimon sospirò di sollievo.
<< Ci scusi per l’intrusione signora >> la mora si alzò dal tavolo e , seguita dai ragazzi, uscì.
Atsuko si fermò sulla porta, col braccio appoggiato allo stipite.
I gentili occhi nocciola fissarono la ragazza intensamente, mentre una scossa le percorreva la schiena, fino ad arrivare al cuore che batteva più velocemente del solito.
Lei quella ragazzina l’aveva già vista. Ne era più che sicura.
Non si curò minimamente di dove andasse suo figlio, a un’ora così tarda.
Nella sua mente erano stampati quei due profondi occhi neri.
 
Erano ritornati al campo da calcio della Raimon, dove tutto aveva avuto inizio.
I ragazzi stavano giocando per rilassarsi, illuminati dalla fioca luce dei lampioni.
Aki e Haruna erano sedute sulla panchina, impegnate ad osservare l’esito della partita.
Kiri e Nastumi, invece, erano appoggiate al tronco di un albero.
<< Siamo liberi >> Natsumi pronunciò questa due parole guardando i ragazzi giocare.
Kiri la guardò di sottecchi, per poi risponderle.
<< Non tutti. C’è chi non è libero. Non sempre si ha la fortuna di nascere aquile, non sempre si ha la certezza di poter volare nel cielo. C’è chi è incatenato >>
<< Non nell’animo. >>
<< Scusami non seguo >>
<< Eri un’aquila in uno zoo fino a qualche giorno fa vero? Incatenata da corde dorate che serpeggiavano sottili intorno al tuo collo soffocandoti.  Ma l’idea di essere libera, di provare l’ebrezza di essere senza catene. Questa tua voglia di vivere cresceva sempre più nella tua mente, finche non ha fatto esplodere le catene. Sei fuggita con noi, hai spiegato le ali e via, preso il primo refolo d’aria, ti sei diretta qui. >>
<< Parli come…se avessi provato anche tu la prigionia >>
Natsumi sorrise, socchiudendo gli occhi.
<< In parte. Mio padre è il preside della Raimon, io la sua unica figlia. Ha sempre immaginato grandi cose per me, specialmente dopo la morte di mia madre. Era una grande scienziata, una che non si fermava mai, sempre piena di vita e allegria. O almeno questo è quello che mi hanno raccontato. Io avevo solo due anni, quando lei morì. In quel periodo si trovava in Antartide per studiare lo scioglimento dei ghiacci… >>
 
Una donna stava studiando una carota di ghiaccio tramite dei particolari strumenti.
I capelli color nocciola erano tagliati a caschetto, gli occhi azzurri nascosti da uno strano paio di occhiali. Indossava un camice bianco e portava dei guanti immacolati.
Doveva assolutamente capire il motivo dello scioglimento dei ghiacci che da un anno circa avanza inesorabilmente.
Ogni giorno l’acqua blu del mare inghiottiva blocchi e blocchi di ghiaccio che, scendendo verso il fondale, si squagliavano facendo salire in superficie minuscole bollicine.
Portò la mano destra sotto al mento, per concentrarsi meglio.
<< Hikari >>
<< Mph? >>
La donna si voltò e sorrise nel vedere il suo grande amico e collega Motoki.
<< Motoki-kun, dimmi pure! Avete scoperto qualcosa di nuovo? >>
L’uomo si avvicinò al bancone dove Hikari lavorava e prese in mano i fogli che la scienziata stava guardando.
<< Oh, quelli sono i risultati delle analisi della scorsa carota >> Hikari sorrise.
Motoki chiuse gli occhi un attimo e con un urlo straziato iniziò a gettare a terra le provette di Hikari.
<< MOTOKI! Motoki che stai facendo?? >> inorridita, la donna, guardava l’amico distruggere il suo laboratorio.
Non fece niente per fermarlo.
Non ne ebbe il tempo.
La reazione innescata dall’unione di due sostanze chimiche contenute in due boccette fecero esplodere la base.
Il corpo di Motoki non venne mai ritrovato, probabilmente doveva essere finito in acqua.
Hikari era morta carbonizzata.
 
<< Mi dispiace >> Kiri osservò nuovamente Natsumi
<< Nah, non ti devi dispiacere. Tutto ciò che ricordo di mia madre è il suo profumo, quello del pane con appena sfornato. Ho imparato a cavarmela, la figura materna mi mancava raramente. Papà voleva assolutamente che io diventassi qualcuno di grande. Che diventassi Qualcuno. Mi obbligava a prendere lezioni di ballo – sarai la più grande ballerina del mondo, diceva – o poi studiavo studiavo come una forsennata.
In quarta elementare già mi chiedeva la prima legge di Keplero, in prima media imparavo l’algebra, e così via. Non sono mai stata libera di scegliere. Poi ho incontrato loro. >> ammiccò ai ragazzi della Raimon, che stavano ridendo.
<< Mi è stata data la possibilità di seguirli, di diventare la loro manager. Inizialmente accettai quest’offerta solo per andarmene un po’ dal mondo che mi stava soffocando. Poi ho capito che non avrei potuto fare a meno di loro. Che ognuno mi era rimasto impresso, con i suoi difetti e i suoi pregi. Ogni volta che vedevo il sorriso di tuo fratello, ogni pensiero triste se ne andava. Era come se ti volesse dire ‘’ Il passato è passato, non puoi cambiarlo. Il futuro è mistero e per costruirlo devi pensare al presente ‘’ >>
<< Ti piaceva eh? >>
Colta sul vivo, Natsumi arrossì leggermente.
<< Mi piaceva >>
<< Con l’imperfetto? >> chiese Kiri, alludendo al fatto che la ragazza avesse parlato al passato.
<< Con l’imperfetto. Diciamo che un viaggio in     mi ha un po’ scombussolato >> Natsumi ridacchiò, pensando a Rococo.
<< E poi? >>
<< E poi cosa? >>
<< Poi come va avanti la tua storia? >>
<< Ho detto a mio padre che non volevo essere un’aquila in gabbia >>
<< E lui…come l’ha presa? >>
<< Non lo so. So solo che ha capito. E infatti adesso sono qui. >>
<< Non hai avuto paura di affrontarlo? >> chiese Kiri, titubante.
<< Quando si desidera ardentemente una cosa, la paura passa in secondo piano >>
<< Essere aquile libere >> Kiri alzò lo sguardo al cielo.
Ora sapeva.
Sapeva cosa fare.
Non doveva rompere la catena che la soffocava.
Semmai avrebbe dovuto sciogliere.

Sono viva @.@
Sono viva.
IE cast: Purtroppo -.-'
Ce, tra verifica di gemoteria venerdì, scienze stamattina e algebra domani son distrutta.
Chiedo subito scusa se c'è qualche imprecisazione nella parte dell'Antartide ma io odio profondamente chimica >.<
Ringrazio vivamente:
Claire Knight
Claud10107
Niki_White
MiamChan_
Grazie per tutto ragazze, grazie.
Un particolare ringraziamento va a Lè, l'ispirazione di Miam, che ha accettato di vestirsi da coniglietta playboy per far svegliare Aristo ed a maim che continuava ad incitarlo ^^
Bene, ci sentiamooooooo

PS: Allora, partecipanti al contest! Da questo momento in poi il contest è CHIUSO. In settimana dovrebbero arrivare le recensioni alle vostre storie con le classifiche. Dunque ogni tanto gettate un'occhiata. Per chi si fosse perso la classifica la scriverò nell'angolo autore :D
Baci baci, e complimenti a tutte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





  
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