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Autore: MeyPotter    16/11/2011    1 recensioni
Questa è una storia tra Harry Styles e Louis Tomlinson degli 1D (: spero vi piaccia,recensite,ci saranno tanti altri capitoli v.v
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"No..non di nuovo. non può essere,no.." furono le ultime parole  che io sentii. dette da lui. prima che diventasse tutto buio. prima che tutti i miei sentimenti,le emozioni,i ricordi,sparissero.  

 
                                                                         3 month ago.
"Eddai,Zayn! dammi quel cazzo di telecomando" erano 2 giorni che andava avanti così. Zayn,uno dei miei migliori amici,voleva essere il padrone della tv,e poter farci quel che voleva. non volevo vedere dalla mattina alla sera programmi di modelle,film espliciti e altre idiozie varie. 
Zayn si arrese. dio,finalmente,sono due giorni che ti sto implorando. 
presi il telecomando e spensi la tv. mi guardò con aria confusa,dio cristo Zayn.  "volevo solo spegnerla,ecco" Zayn scoppio in una fragorosa risata. "e tu mi hai urlato per ore consecutive durante questi 2 giorni per spegnere la televisione?!" non gli risposi nemmeno. me ne andai,semplicemente. 
"Louis sei un coglione" il suo solito modo di domostrare il suo affetto. sapevo che in realtà mi voleva bene. 
che sbadato,non mi sono presentato. mi chiamo Louis Tomlinson. vivo con 4 miei amici in un comune appartamento Londinese,in centro. non ci potevamo permettere chissà cosa,gli unici con un lavoro stabile eravamo io e Niall. eravamo noi che mandavamo avanti la "barracca",perché si. quella casa era una barracca. sporcizia e cattivo odore dappertutto. la casa di per se non era così male se fosse stata più pulita. ero un maniaco in queste cose. mi infuriavo quando qualcuno non metteva apposto le proprie cose. 
presi il cappotto color beige e uscii di casa. fuori faceva freschetto,nonostante il "sole". era raro a Londra,però non ci si poteva lamentare. 
scesi velocemente le scale e mi ritrovai in strada. non avevo una meta precisa,optai per il parco. 
adoravo i parchi. anche le carote.  non ci volle molto per arrivarci,infondo era dietro l'angolo.
mi sedetti sulla solita panchina,solito paesaggio,solita espressione sul mio volto. 
erano 2 giorni che non sentivo Harry. eh si,Harry. Ero più grande di lui di 2 anni,poco importava. gli volevo un mondo di bene. forse anche troppo,e quella panchina aveva un ricordo speciale. Era lì che lo conobbi. Me lo ricordo come se fosse ieri,in realtà era già 1 anno. stavo mangiando uno snack alla carota,mio solito,e qualcuno si sedette vicino a me. devo dire che all'inizio non ci feci molto caso,poi lo notai. i suoi splendidi occhi verdi risaltavano tutto il suo viso. era perfetto. gli sorrisi. fece lo stesso. lui guardò il mio snack e vidi sul suo volto un espressione assai disgustata. risi. "cosa.." sussurrò. "carota" dissi,ritornando serio,dando un altro morso allo snack. "snack alla carota?!" disse,come se gli si fosse illuminata una lampadina sulla testa. "esatto!" annuii e sorrisi. finii lo snack e buttai la carta nel contenitore poco distante,poi ritornai a sedermi. la faccia di Harry non cambiò di una virgola. "perché quella faccia?" osai a dire. in realtà lo sapevo benissimo. tutte le persone che mi vedevano mangiare uno snack alla carota mi guardavano strano. non capivo il perché. non mi rispose. deglutii e mi guardò. diritto negli occhi. dio santo. che occhi. mi ci potevo perdere. "niente" sussurrò appena. accennai un sorriso e allungai la mano. "comunque piacere,Luois."
quelle parole mi rimbombarono nella testa per diversi giorni. finché non vidi il ragazzo qualche giorno dopo al solito posto. inizziammo a parlare,giorno dopo giorno,gli feci conoscere Niall e Liam,e lui il suo amico Zayn. tra di noi si strinse subito un forte legame,che ci portò a vivere tutti insieme,esattamente 4 mesi fa. gli volevo davvero bene. era come un fratello per me. i primi 3 mesi furono stupedi. ci divertivamo come pazzi. poi arrivarono i guai. nessuno di noi si poteva permettere di pagare l'affitto. arrivavamo si e no a fine mese. decidemmo di andarcene. Io mi contrapposi a quest'idea. separarmi da loro? come.. mai. anche Niall era di questo parere. infatti trovammo un lavoro stabile e inizziammo a restare a pari passo con gli affitti. a Harry dispiaceva. aveva lasciato la scuola dopo i primi 2 anni di liceo. non l'avrebbero assunto da nessuna parte. per non parlare di Zayn. quello stoccafisso. non faceva mai niente. Liam invece lavorava in un bar,niente di più. A Harry dispiaceva tanto quella situazione perché non er in grado di fare niente. non era quasi mai in casa per non essere in imbarazzo. ma quale imbarazzo. quando non c'era la casa era vuota. e lo era già normalmente perché noi,quasi tutti,andavamo a lavoro. 
Gli volevo così bene,ma non capivo il suo comportamento. cercava sempre di evitarmi. così di punto in bianco. non sapevo come. 
era un giorno qualunque quando lo ritrovai a piangere su quella panchina. quella dove sono seduto io ora. stava piangendo. 

non l'avevo mai visto piangere. era la cosa più brutta che mi potesse capitare.corsi subito da lui. era uno strazio. gli occhi rossi e gonfi,il suo volto percorso da tantissime lacrime. si mordeva il labbro,segno di insicurezza. appena mi vide la situazione peggiorò. nascose il viso tra le mani,ma in realtà,stava piangendo ancora di più. sussurrava qualcosa,io non capivo. stavo male,malissimo. è come se soffrissi per lui. non sapevo il motivo delle sue lacrime,però ero triste. senza dire nulla mi misi difronte a lui,e lo strinsi a me. sembrò calmarsi,ma in realtà non sapevo di peggiorare la situazione. gli misi una mano tra i suoi ricci ribelli,oh,quei amati ricci. erano perfetti,come lui. lo strinsi più che potevo a me,mi inginocchiai. presi le sue mani e le scostai dal suo volto. gli baciai la fronte,poi avvicinai le sue mani alle mie labbra,e le baciai. "che succede?" domandai tra la tristezza di vedere un amico piangere e la voglia di consolarlo. ora si trovava in difficoltà. non poteva rispondere con un semplice 'niente'. troppo banale. un niente non causava tutte quelle lacrime. respirò profondamente per ben 3 volte. gli asciugai le lacrime con le maniche del  la mia felpa. "sono un disastro." scandì bene l'ultima parola. volevo ucciderlo. un disastro?! cazzo,Styles. sei perfetto in tutto. poi sembrò calmarsi e mi guardò negli occhi. 'accuccia' sussurrai tra me e me. cazzo,no. uno stormo di uccelli prese il volto nel mio stomaco. in poco meno di una frazione di secondo il mio cuore iniziò a battere senza fermarsi. che diamine. "sono un disastro. non sono buono a niente. faccio sempre guai. vivo con degli amici che lavorano per me per pagare un cazzo di affitto. e non posso aiutarli. ho fatto tanti di quegli errori nella mia vita Lù.." amavo quando mi chiamava 'Lù',si. "vorrei tornare indietro. per aggiustare tutto ma.." sospirò "molto probabilmente non incontrerei te." quelle parole mi fecero scoppiare il cuore. faceva freddissimo,ma dentro di me sentivo un caldo che sarebbe stato utile per far bollire l'acqua. "Louis.." no,non chiamarmi così,ti prego,no. "Harry ti preg.." avevo capito tutto. finalmente avevo capito il motivo di tutte quelle lacrime,di quelle chiamate perse,di quei aiuti che io non riuscivo a percepire,della sua tristezza,della sua freddezza,acidità. "Ti amo,Tomlinson" e lì mi crollò il mondo addosso. no,no,no,no,no,no. ti prego. non può essere no. cosa,dio. non sapevo cosa fare,cosa dire, come muovermi. instintivamente lo strinsi a me,gli baciai la guancia. ero in difficoltà. gli presi il viso tra le mani e lo guardai diritto negli occhi. il nostro viso era a pochi millimetri di distanza. avevo un groppo alla gola. dovevo liberarmene. forse era troppo preso. sentii la bocca seccarmi. "Hazza,non sei un disastro. sei perfetto così come sei. tutti commettono degli errori nella propria vita. sapessi io quanti ne ho fatti. o quanti ne ha fatti la gente che cammina tutti i giorni in questa cazzo di città." appoggiò la fronte sulla mia spalla,ma sapevo che non era la risposta che voleva. non riusciva a mantenere il contatto visivo. lo sapevo. era troppo in imbarazzo. lo conoscevo meglio di me,ormai. "Harry io.." iniziai a balbettare. sapevo che una volta dette queste parole la nostra amicizia sarebbe andata in frantumi. forse già era così,da giorni. e io non ci davo peso. lo vedevo si e no 2 volte al giorno,neppure. lo strinsi più forte che potevo a me. lo volevo al sicuro. mi avvicinai al suo orecchio,era arrivato il momento che aspettavo. il labbro iniziò nervosamente a tremarmi,lo amavo sul serio? la risposta era si.

ogni volta che sorrideva io morivo. 
ogni volta che mi parlava io morivo.
ogni volta che mi toccava io morivo.
la sua risata,le nostre conversazioni infinite,i nostri gesti d'affetto,gli sguardi furtivi,le serate passate insieme a consolarci.
chiusi gli occhi. "Ti amo anche io,Styles"
 
//Ciao! :3 finalmente ricomincio a scrivere FF dopo un bel po di tempo (: questo è solo il primo capitolo,c'è ne saranno tanti altri! mi raccomando recensite (: grazie! mi scuso in anticipo,so che è un po corto D: 
 
   
 
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