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Autore: fraKHc    16/11/2011    1 recensioni
"...No no stai tranquilla, andrà tutto bene" disse con quella sua voce carica di preoccupazione.
Ebbi un tuffo al cuore. Stava parlando con una ragazza? Non l'avevo mai sentito parlare di nessuna ragazza nonostante fossimo compagni di stanza da moltissimo tempo ormai. Cosa stava succedendo?
"Non essere così ansiosa! Ti ho promesso che appena avrei potuto sarei venuto a trovarti!" disse mentre un sorriso gli si disegnava sul volto "Anche tu mi manchi Chun Hee, non sai quanto!"
A quelle parole le ginocchia mi cedettero.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kyuhyun, Sungmin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sono in ritardo...? ormai non lo chiedo neanche più ç_ç
ho delle attenuanti però! davvero >_<
tra allenamento, scuola, conservatorio e corsi vari arrivo a casa tardissimo ogni sera TAT e devo anche far finta di studiare X°°
voglio davvero arrivare alla fine di questa ficci e premetto che ci stamo avvicinando (?) alla conclusione ù_ù
*stappano champagne perchè non dovranno più aspettare e si libereranno della sottoscritta*
quindi sono perdonata vero??:D grazie xD
come al solito ringrazio davvero tantissimo i recensori, quelli che hanno messo la mia storia tra le seguite/preferite e anche e soprattutto chi la legge (:
se ci sono lettori vuol dire che magari fa un pò meno schifo di come me l'aspettavo xD
detto questo e ringraziato tutti ecco il 6° capitolo :D




La mattina stessa

"Bene quindi come risolviamo il problema?" chiese con schiettezza Siwon.

Silenzio totale.

"Beh..." iniziai un po' titubante " io e Sungmin-Hyung pensavamo di pagare con i nostri risparmi e di andare a chiedere un anticipo di stipendio ai piani alti della SME. Dopotutto l'album uscirà tra poco e sarà sicuramente un successo quindi magari accetteranno.
Ovviamente non basterà ma riusciremo a calmare un po' gli strozzini mentre cerchiamo di trovare il resto dei soldi."

"Bene perfetto allora lo faremo anche noi!" mi girai verso quella voce, verso quel viso che per tutto il tempo avevo evitato.
Lo guardai imbambolato.

"Che ti succede Kyuhyun-ah? Pensavi che nessuno l'avrebbe proposto? Allora Starcraft ti ha davvero fritto il cervello!" disse ridendo Yesung.

Non riuscivo a muovermi.

"No." Ecco l'altra voce.
Figurati se rimaneva in silenzio.
Il suo orgoglio era imbattibile.

"Non accetterò che vi ragazzi sacrifichiate il vostro lavoro per qualcuno che neanche conoscete, solo perché lavorate con me.
Assolutamente no."

Mi ripresi e incamerai le parole di Min. Ovvio figurarsi se avrebbe mai accettato una proposta del genere.
Nemmeno io l'avrei fatto al posto suo.

"Non ti azzardare a rifiutare. Non ci pensare proprio.
Se anche Kyuhyun fosse d'accordo con te sareste in minoranza comunque.
Vuoi che ti rinfreschi quel reattore nucleare che hai al posto del cervello...?
Siamo una famiglia, te lo sei scordato caro Sungmin..?
Famiglia vuol dire che nessuno e dico nessuno viene abbandonato, nessuno non viene aiutato, consolato e sorretto nei momenti difficili.
E tu osi dire con quel tono che non accetti il nostro aiuto...?
Non accetti l'aiuto della tua famiglia..?
Abbiamo passato tanti brutti momenti insieme e ne siamo sempre usciti, abbiamo trascorso dei momenti bellissimi insieme e ci siamo divertiti.
Siamo più che amici. Siamo fratelli.
Quindi non aprire più la bocca se è per dire certe stronzate."

Voltai la testa e guardai esterrefatto Heechul.
Come poteva trattare così il mio amore?
Chi gli dava il diritto di parlargli con quel tono?
Stavo ragionando se tirandogli un pugno sul naso gli avrei rovinato quel bel faccino a cui teneva tanto quando Min parlò.

Non era la voce sicura che aveva ostentato fino ad ora ma un suono roco, probabilmente dovuto al fatto che era la seconda volta che piangeva nel giro di mezz'ora.

"Scusami Hyung" disse tentando di controllare la voce " é che non voglio pesare su di voi per un problema che non vi riguarda. Non so come comportarmi e voi mi offrite tutto questo aiuto. Io non posso e non voglio chiedervi di sacrificare il vostro lavoro per me."

"Ci siamo offerti noi, chi ha chiesto la tua opinione Sungmin..?" intervenne Yesung con voce un po' acida.
O forse solo io la percepii così.

Min lo guardò con gli occhi spalancati.

"Nessuno ti chiesto qualcosa quindi non c'è bisogno ne del tuo intervento ne del tuo permesso."
No era davvero acido.
Capivo cosa provava in quel momento ma perché prendersela con Min?
Per far soffrire me.
Io sapevo il perché e sapevo anche di meritarmelo ma avrei voluto comunque tirargli un cazzotto.

"Andrò io a parlare con i piani alti." disse Leeteuk.

"No." stavolta parlai io "Tu non devi andare hyung. Andremo io e Sungmin-hyung e nessuno di voi deve andarci al posto nostro"

"Io sono il leader io decido" ribatté con tono minaccioso.

Non mi feci intimorire, dopotutto ero l'evil del gruppo.
"Sarai anche il leader ma andremo io e Sungmin, d'accordo? Non potete mettervi in mezzo anche per questo.
Se va male potrete dire che non sapevate nulla e che abbiamo organizzato tutto alle vostre spalle."

Sembrava che tutti volessero protestare ma Leeteuk intervenne per primo.

"Va bene." disse sorridendo " facciamo come dici tu, se va male il resto del gruppo non ne sapeva niente e la colpa ricadrà interamente su di voi d'accordo? Io non voglio avere grane" concluse serissimo.

Lo guardai con degli occhi da pesce palla che avrebbero fatto invidia a Donghae.
"Perfetto" risposi guardandolo negli occhi.
Dopotutto aveva ragione. Che motivo avevano loro di distruggere la vita che si erano costruiti?
Non era giusto che si sacrificassero per noi.
Avevo però una strana sensazione. Non so perché ma il suo tono non mi convinceva.

"Bene allora direi di fare una festa di incoraggiamento per Sungmin e Kyuhyun!" esclamò Teuk tutto contento.
Non che ci fosse l'atmosfera per festeggiare sia chiaro.

Tutti si guardarono stupiti per tentare di capire il suo comportamento.
Non aveva mai reagito così quando gli altri membri del gruppo avevano qualche problema.

"Io vado a comprare da mangiare per tutti! Tornerò tra un po', mi raccomando aspettatemi" disse infilandosi le scarpe e uscendo dalla porta.

Quando sentii la porta sbattere capii.
Corsi fino all'entrata infilandomi il prima possibile le scarpe per poi scaraventarmi fuori dal dormitorio.

Arrivai al portone e vidi Leeteuk salire su un taxi che partì via sgommando.
Sapevo dove stava andando.
Dovevo fermarlo.
Non potevo permettergli di arrivare all'Inferno.

 

   
 
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