INIZIATIVA SCIOCCANTE
10 AGOSTO 2001 ORE : 5:03 P.M. New York, Empire State Building
L'Empire State Building risplendeva sotto i raggi del sole che dilaniava New York in quei giorni.
Da una delle finestre illuminate dal sole spiccava la figura di un ragazzo sui vent'anni .
Forse per il sole,
forse per l'importante presenza a cui stava per rivolgere la parola in quella stanza,
si asciugava il sudore sull'ampia fronte messa in risalto dai capelli castano chiaro,
tirati all'indietro da un'evidente strato di gel.
Si guardò attorno,
meravigliato dagli innumerevoli schermi di controllo predisposti sulla parete in fondo alla sala,
che luccicavano e lampeggiavano vistosamente mostrando svariati luoghi in ogni parte del mondo.
Appena udì uno strano CLIC si ricordò il motivo della sua presenza.
Con tono imbarazzato e impaurito si rivolse all'altro uomo:
"Sire, gli adepti sono riuniti nella sala del consiglio."
Il capo sbuffò con aria annoiata e disgustata
"D'accordo, dammi un minuto e arrivo."
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Si alzò da un letto a baldachhino che dominava maestosamente la stanza con i suoi ricami in oro bianco
e posò il modellino di una strana piramide sul suo tavolino in cristallo.
Si apprestò a congedare la sua residenza,
senza curarsi del suo aspetto alquanto disordinato.
In seguito si avviò lungo un corridoio buio,
all'apparenza infinito, rischiarato da una serie immensa di simboli luccicanti.
Solamente dopo aver svoltato molte volte in altri corridoi arrivò dinanzi alla porta che si apriva sulla cima della sala del consiglio.
Da quel punto si scorgeva l'immensità di quello strano salone pentagonale ,
decorato in ognuno dei 5 lati con una grande piramide che vegliava sui presenti.
Appena videro la figura che spiccava in alto alla sala,
vicino ai microfoni,
i presenti acclamarono con una grande ovazione il capo che lofece arrossire di vergogna.
Non tanto perchè si sentiva in imbarazzo,
ma poichè non capiva quello stupido boato proveniente dalle vesti bianche che riempivano la sala.
L'unico che non portava il completo,
era proprio lui.
Una camicia giallina sbottonata infatti,
insieme a ad un paio di blue jeans consumati nella zona delle ginocchia e ad un paio di sneaker perlacee presentavano il grande individuo.
Dopo essersi arruffato i capelli con un mano,
per scacciare il nervoso,
alzò leggermente il braccio e la folla si zittì di colpo.
"Grazie infinite della calorosa accoglienza, non ce n'era bisogno.
Ma passiamo al motivo della riunione;
il mondo come lo conoscevamo da bambini,
come avrete constatato,
non esiste più.
Sta letteralmente cambiando sotto l'influenza delle multinazionali che stanno prendendo il controllo di molti stati e,
dopo la Scissione,
le guerre per il controllo delle varie province si sono estese su tutte le linee di confine.
Non possiamo permetterci che questa situazione vada avanti per molto,
poichè ci sta privando del potere.
IL POTERE CHE CI SPETTA DI DIRITTO....
Abbiamo sempre dato il massimo per creare un mondo migliore,
e ora....
ci ritroviamo costretti a ritirarci negli Stati Uniti,
lasciando due terzi del pianeta nelle mani di stupidi religiosi e leader politici sempre più avari.
Pertanto, ho organizzato un piano di infiltrazione nell'Eurasia con il quale nel giro massimo di dieci anni dovremmo arrivare al controllo assoluto del pianeta.
Ci sono domande??
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Dalla sala si levò una fievole vocina "Opereremo tutti quanti?"
Il capo che si era già girato per abbandonare l'aula, fece scattare la testa e, dall'occhiata nascosta,
i presenti capirono che era un "si " molto determinato.
Per non indurre troppo timore nei presenti, dovette parlare un'ultima volta.
"Solamente da quando vi verrà richiesto!"
Con quelle ultime parole gelò i presenti e con un ghigno soddisfatto uscì lentamente e si diresse nei suoi alloggi...
.... qualche mese dopo, dall'altra parte del mondo,
3 ragazzi stavano per cambiare le loro vite in modo sorprendente.....