Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: 1rebeccam    16/11/2011    2 recensioni
...Rimette tutto nella busta con cura. La Kruger sta ancora parlando della protezione di Erika Santiago. Nomina gli uomini che vi avrebbero preso parte. Semir è rimasto a contemplare gli oggetti familiari che Ben usa giornalmente e assorto nei suoi pensieri sembra sentire solo l’ultima frase…
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Semir & Ben: Due mattacchioni amici per la pelle!'
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...Con una mossa fulminea estrae dalla manica un coltello e lo colpisce con un colpo secco al torace,
con tale velocità che Ben non ha neanche il tempo di accorgersene…spalanca gli occhi…
“Aaahhhh!  S…Se…Semir…” Dexter lo tiene per le braccia e lo lascia cadere lentamente.
“Il tuo collega non può più aiutarti!”...

 

UN CUORE PULITO
*
La rabbia e la dolcezza di Semir
*
5 capitolo

 
 



Al secondo colpo di pistola, Semir lascia Kaspar con Erika e scende anche lui in garage.
Hoffman lo sente arrivare.
“Aiuto…aiutatemi…presto!”
Mette le mani sul coltello facendo la mossa di volerlo estrarre, così sistema pure il problema delle impronte sul manico!
Quando entra Semir, la scena che gli si presenta lo raggela.
Kroff morto con in mano la sua pistola,  Hoffman con un braccio sanguinante e… Ben…Ben in una pozza di sangue. Si precipita verso di lui, mentre una strana sensazione di disagio lo assale.
“Che diavolo è successo Hoffman…lei che fa qui?”
 “Sono arrivato in anticipo e ho scoperto che la talpa era Kroff,  mi ha sparato alla spalla, poi ha sentito Jager che lo chiamava e allora si è nascosto dietro la porta e lo ha accoltellato…così sono stato costretto a sparare…come sta!?”
Con le mani tremanti, Semir tasta il collo di Ben e sospira.
“Grazie al cielo,  è vivo! Chiami un’ambulanza, faccia presto!”
Sul viso di Hoffman si disegna un’espressione mista tra stupore e paura, ma Semir non se ne accorge, troppo preso ad occuparsi del suo amico.
Gli strappa la maglietta, non riesce nemmeno a capire dove sia la ferita, tanto è il sangue che lo ricopre.
“Ben… mi senti? Va tutto bene…ora arriva l’ambulanza…Ben ti prego…lo so che mi senti!”
Lui apre gli occhi,  cerca di parlare ma non ci riesce. Vorrebbe avvertire Semir, ma riesce solo a tossire.
“Non ti sforzare Ben… non cercare di parlare…andrà tutto bene!”
Arrivano i soccorsi, lo caricano sull’ambulanza, dove salgono anche Hoffman e Semir, che continua a tenere la mano sulla ferita per tamponare il sangue.
“Ben… andrà tutto bene… non azzardarti a fare scherzi hai capito? Pensa a Rebecca e al tuo bambino…”
Nonostante continui a sanguinare, Ben cerca ancora di avvertire Semir, facendogli segnale con gli occhi verso Hoffman, con un ultimo sforzo lo afferra per il giubbotto e lo tira a sé, ma comincia a tossire, gli manca il respiro e perde conoscenza,  mentre uno dei paramedici gli da dell’ossigeno, e allerta l’ospedale
“Il paziente ha una ferita da coltello al torace, forte emorragia interna, ha sangue in bocca e respira a fatica.”
“Non mollarmi Ben…non te lo perdonerei mai…mi senti Ben…sono qui…non ti lascio solo…andrà tutto bene…”
Lo ripete continuamente fino all’arrivo in ospedale, continua a ripeterlo finchè spariscono dietro la porta della sala del pronto soccorso dove lui non può entrare, rimane immobile lì davanti,  a guardare da una fessura i medici e gli infermieri che si adoperano per cercare di salvargli la vita.
A un tratto il monitor a cui Ben è attaccato, smette di fare bip bip bip e comincia ad emettere solo un suono lungo e monotono.
“E’ in arresto cardiaco, presto il defibrillatore.”
Provano parecchie volte a rianimarlo, ma niente. Il monitor continua il suo suono lugubre. Provano e riprovano ancora, finchè dopo tanti minuti, il medico si arrende.
“E’ passato troppo tempo, è inutile tentare ancora. Staccate tutto!”
Semir entra come una furia strattonando il medico.
“Che state facendo? Riprovateci, lo faccia di nuovo dottore!”
“Mi dispiace…il suo collega non ce l’ha fatta!”
“Neanche per sogno! Avrà una bambina tra qualche settimana…ci provi un’altra volta. Si avvicina a lui e comincia a scuoterlo con forza. Ben…che stai facendo…non puoi andartene…svegliati Ben…mi senti maledizione?”
Più che preoccupato è arrabbiato. Arrabbiato con Ben, perché si sta arrendendo, sente la rabbia salirgli alla testa e se il suo amico fosse sveglio, lo prenderebbe a pugni.
-Accidenti Ben pensa a Rebecca…pensa a Emma…hai detto che niente ti avrebbe impedito di vedere nascere la tua Emma…Ben…MALEDIZIONE RESPIRA!”
Bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…bip…il suono del monitor ricomincia a registrare il battito cardiaco.
“Non ci posso credere! Si sposti, presto dategli l’ossigeno e controlliamo i parametri!”
“Dottore i valori sono alterati e la pressione è bassa, però c’è battito.”
“Presto 2 sacche di sangue. Si rivolge a Semir, lei ora deve uscire da qui!”
Ma lui è bloccato come una statua, è confuso, non riesce a capire cosa stia succedendo.
“Ha sentito cosa le detto? Non so come ci è riuscito, ora però deve uscire!”

Intanto un’altra squadra del gruppo del commissario Hoffman, va a prelevare la signora Santiago per portarla in un nuovo posto più sicuro. Kaspar e Born non riescono a darsi pace per quello che è appena successo!
“Io non riesco a crederci, io non credo che Kroff possa aver…non riesco neanche a dirlo!”
“E’ assurdo lo so, gli risponde il collega, ma Hoffman lo ha sorpreso. Santo cielo, ha ucciso due dei nostri colleghi e ha continuato con noi come se niente fosse, com’è possibile!”
“Io non ci credo…” Kaspar non riesce a darsi pace, mentre al nascondiglio arriva anche il governatore della provincia, Niman.
“Voglio parlare con la testimone!”
“Davvero governatore,risponde la signora Santiago, io so soltanto quello che mi ha raccontato mio marito per farsi bello ai miei occhi, non mi ha mai parlato di un informatore nella polizia, né ho mai dubitato dell’ispettore Kroff. Anzi in questi giorni è stato prezioso per la mia vita, dico sul serio, in un paio di occasioni se non ci fosse stato lui, io sarei già morta! Non riesco a capacitarmi che in tutto questo tempo abbia tramato contro di noi!”
“D’accordo signora Santiago, faremo in modo di anticipare l’udienza contro suo marito, questa storia deve finire…e al più presto!”

Rebecca non riesce a dormire, il suo Frugoletto scalcia e si muove in continuazione, forse percepisce la sua ansia. E’in piedi davanti alla vetrata del terrazzo e nel buio vede arrivere una pattuglia con i lampeggianti accesi. Si accorge che sono Otto e Dieter, scende di corsa e va ad aprire la porta
“E’ ancora vivo?”
Otto e Dieter la guardano sorpresi senza rispondere.
“Parlate…è vivo?...Voglio solo sapere se è ancora vivo!”
Otto l’abbraccia “Certo che è ancora vivo, lo hanno portato al San Gregory Hospital…ma tu come hai capito?”
“Arrivate qui in piena notte con le divise e l’auto di servizio…come potevo non capire che è successo qualcosa!”
Quando arrivano in ospedale,  Semir sta uscendo dalla sala del pronto soccorso. Rebecca gli corre incontro.
“Semir...Come sta?”
“Non lo so. Aveva smesso di respirare, ma ora si è ripreso!”
Si rende conto che Rebecca lo guarda sconvolta, allora abbassa lo sguardo su sé stesso e si accorge di essere completamente sporco di sangue…il sangue di suo marito! Si toglie il giubbotto.
“Mi dispiace…io non mi ero accorto…” si guarda le mani anche quelle sporche di sangue!
Rebecca gliele stringe e lo abbraccia.
Mentre arriva il commissario Kruger, esce il medico dal pronto soccorso.
“Sono il dottor Swarz, la signora Jager?” Rebecca fa cenno di si con la testa.
“Vuole che andiamo a parlare nel mio studio?”
“Sono tutti qui per lui dottore, può parlare tranquillamente!”
“Il coltello è penetrato ledendo la parete che riveste il ventricolo sinistro, l’emorragia viene proprio da lì, siamo riusciti a stabilizzarlo con delle trasfusioni, ma continua a perdere sangue, dobbiamo operare per chiudere la ferita dall’interno, solo così possiamo fermare l’emorragia!”
“Però!? C’è un però, non è vero?”
Ipotizza Semir.
“L’operazione in sé stessa non è difficile, né pericolosa, purtroppo però l’organismo dell’ispettore Jager si è indebolito per la grande perdita di sangue e potrebbe non sopportare l’anestesia!”
“Insomma potrebbe morire sotto i ferri? Non si può aspettare qualche ora, con la trasfusione potrebbe riprendersi un po’!”
“Il punto è che la ferita è come un rubinetto rotto, sanguina in continuazione. Gli abbiamo dato due sacche di sangue, ma le ha già buttate via. Signora Jager sarò sincero, se lo operiamo adesso abbiamo il 50% di possibilità di tenerlo ancora in vita…e badi bene, non ho detto di salvargli la vita, ma di tenerlo in vita. Se non lo operiamo e continua a sanguinare così, purtroppo non passerà la notte!”
Rebecca si porta le mani sul ventre “Io voglio solo che torni a casa con noi!”
Swarz annuisce “Ho già fatto preparare la sala operatoria, ma dovevo esporle i fatti così come sono!”
“E la ringrazio per essere stato così chiaro dottore. Posso vederlo solo per un momento?”
“No,  mi dispiace, non è possibile è già pronto per la sala operatoria! Signora Jager sarà un’operazione molto lunga e nelle sue condizioni, dopo questo brutto colpo dovrebbe stare a riposo! ”
“Io sarò qui ad aspettare dottore, saremo tutti qui ad aspettare, grazie!”
“Deve pensare alla sua bambina,  insiste il medico, è una femminuccia, giusto?”
“Veramente non lo sappiamo ancora!”
Swarz guarda Semir “Ma lei lì dentro gli ha detto che doveva esserci per la nascita della sua Emma!”
“Mio marito è sicuro che è una bambina, ha scelto il nome lo stesso giorno che ha saputo che ero incinta, ma la verità è che non lo sappiamo per certo!”
Semir si allontana un attimo con la Kruger
“Capo, notizie della signora Santiago?”
“E’ stata accompagnata in un luogo sicuro, almeno si spera. Il governatore Niman è stato da lei, cercheranno di fare l’udienza al più presto!”
“Io non posso credere che il commissario Kroff possa aver...io…non può essere che non ce ne siamo accorti, è assurdo!”
“Eppure è così, mi hanno chiamato dalla scientifica, hanno esaminato il cellulare di Kroff. L’ultima chiamata è stata fatta ad un numero che risulta appartenere ad uno degli scagnozzi di Santiago, gli stava parlando sicuramente del nascondiglio e se Hoffman non lo avesse scoperto, poteva essere una strage!
E anche il coltello con cui ha colpito Jager, Hoffman lo ha riconosciuto, glielo aveva regalato lui stesso perché ne faceva collezione.”
“Io non me ne capacito. Insomma possibile che il nostro istinto ci abbia ingannato così?”
“Kroff è stato bravo, ha ingannato anche i colleghi con cui lavorava da anni. Ora dobbiamo cercare di capire se ci sono altri complici o se era il solo della squadra a lavorare per Santiago!”
“Hoffman come sta?”
“Bene, per fortuna è solo una ferita di striscio, lo hanno già dimesso, ha detto che sarebbe tornato in ufficio per le indagini. E’ sconvolto per il tradimento di Kroff. Lei non si muova da qui, rimanga con la signora Jager e non la lasci sola, io torno al comando e seguirò le indagini con Hoffman. Otto e Dieter voi restate qui per qualunque evenienza.”
Semir si avvicina a Rebecca
“Ti senti bene? Sei pallida!” Lei non risponde e Semir le siede accanto prendendole la mano
“Ben ce la farà, ne sono sicuro. Non rinuncerebbe mai a vedere la sua piccola Emma!”
Rebecca sorride “La chiami così anche tu adesso?”
“Beh…pare che lui abbia sempre ragione, non si è sbagliato neanche su Lili!”
“Già! Rebecca si china in avanti. Ahhhhh!”
“Santo cielo Rebecca, che hai?”
“Io…ho una fitta…ma sto bene tranquillo! Aaaaaaaaahhhhhhh!”
“Invece non stai bene per niente! Chiamo la dottoressa Keller.”
Mentre dice così a Rebecca sfugge un grido lancinante.
“Opporca miseria…qualcuno mi aiuti!”
Arrivano due infermiere che la sorreggono
“Non si preoccupi signora, non succede niente di grave, il suo bambino vuole solo nascere!”
“No…non può essere…mancano ancora due mesi…non può nascere adesso!”
Un paio di munuti dopo arriva la ginecologa, che fortunatamente quella notte era di turno in ospedale
“Signora Jager, stia tranquilla, venga con me. Ora andiamo in una delle stanzette adibite al preparto così le dò un’occhiata.”
Rebecca continua a stare piegata in due e a lamentare dolore
“No…faccia qualcosa dottoressa la prego…non può nascere adesso…è troppo piccola!”
Si blocca di colpo e urla ancora, la dottoressa guarda il pavimento.
“Forse non ci siamo capite signora Jager, le si sono rotte le acque e a questo punto non possiamo far altro che aiutare il suo bambino a nascere!”
“No…non senza Ben…è troppo piccola…no la prego…Ben è in sala operatoria e…AAAHHHHH…Semir…ti prego Semir…aiutami…”
“Signor Gerkan, per favore. Se la sente di venire con noi?” gli chiede la dottoressa Keller
“Con voi dove?” risponde lui scioccato
“Ma come dove? In sala parto! Lo so che è un sacrificio ma,  Rebecca ha bisogno di lei, è troppo spaventata, deve calmarsi o potrebbe avere delle complicazioni.”
Semir si sente come imprigionato, non sa che fare. Quando sono nate le sue bambine lui è solo riuscito a svenire e ora come può  aiutare Rebecca?
Si risveglia quando sente un altro urlo
“D’accordo, andiamo! Forza Rebecca, io resto con te, tranquilla. Se Emma ha fretta di nascere, allora noi l’aiuteremo!”
Rebecca lo guarda con dolcezza e lui risponde alla domanda silenziosa che lei gli sta facendo.
“Cercherò di non svenire! Otto, telefona ai genitori di Rebecca…e anche al padre di Ben…ohhh…e anche ad Andrea!”
 
Maledizione! Erika è ancora viva e ammazzi altri due poliziotti? Anzi no che dico, uno dei due è ancora vivo e se guarirà tu mi trascinerai nel fango con te.
Santiago è furioso. Ma come hai potuto! E come se non bastasse anche lei è ancora viva!”
“Kroff mi è sbucato davanti all’improvviso, mentre parlavo al telefono con Dexter,risponde Hoffman. Ho dovuto ucciderlo, e Jager non se la caverà, non dopo la coltellata che gli ho dato!”
“Lo spero, perché prima di finire in galera io ti ammazzo con le mie mani…e ora fuori!!!”

Intanto in ospedale arriva Andrea, dopo la telefonata di Otto si è precipitata immediatamente lasciando le bambine da sua madre.
“Otto, dovè Rebecca?”
“L’hanno già portata in sala parto!”
“Santo cielo! Mancano ancora due mesi! E Semir dov’è?”
“In sala parto con lei!”
“In sala parto…con lei? Ma…lui non è in grado di…opporca miseria!”

In sala parto intanto, la situazione diventa pericolosa.
“Rebecca, deve calmarsi, deve cercare di rilassarsi o non riuscirà a sentire le contrazioni.”
“Lei non capisce dottoressa…non può nascere adesso…voglio sapere come sta Ben…ditemi come sta mio marito…manca ancora troppo tempo…è troppo piccola!”
“Signor Gerkan, se non riusciamo a farla calmare, rischiamo di perdere il bambino. Se non si rilassa non riuscirà a spingere al momento giusto, il bambino potrebbe rimanere senza ossigeno!”
“Suo marito è in fin di vita in sala operatoria e lei sta per partorire senza avere terminato il tempo, come pensa che possa calmarsi!”
Rebecca lancia un altro urlo.
“Ommamma!” Semir le prende il viso tra le mani
“Rebecca ascolta, devi assolutamente rilassarti, devi pensare a Emma. Se le succedesse qualcosa Ben mi ucciderebbe. Guardami Rebecca, andrà tutto bene. La tua bambina nascerà sana e bella e Ben trionferà quando riuscirà a dirci ve l’avevo detto io che era una femminuccia! Rebecca, guardami. Sono qui e non sono ancora svenuto e questo è già un miracolo…ti prego, ti puoi fidare di me solo un pochino?”
Rebecca gli prende le mani tra le sue.
“Ben mette la sua vita nelle tue mani ogni giorno, come potrei non fidarmi di te!”
“Allora fa un bel respiro…e vediamo quant’è tosta questa piccola Jager…”
La dottoressa Keller riprende posizione “Bene, respiri lentamente…e…adesso spinga…”
Rebecca grida per il dolore e stringe la mano di Semir fino a fargli male, lui continua a gurdarla terrorizzato da quello che sta succedendo e respira a fondo anche lui per riuscire a rimanere in piedi.
“Così Rebecca brava…un’altra spinta e…”
Rebecca fa un altro grido e Semir grida insieme a lei perché gli sta stritolando la mano e finalmente…
Ngheee…ngheeee…ngheeeee……ngheeeeeeeee……….….
“Beh, Rebecca, pare che suo marito sia meglio di un ecografo. Ci ha azzeccato anche stavolta...è una femminuccia! Signor Gerkan la dia lei alla mamma, le spetta di diritto. Stavolta se lo è meritato!”
Semir la prende tra le braccia tremanti. E’ tutta imbrattata di sangue e strilla a perdifiato, ma era un capolavoro. Si avvicina a Rebecca,  gliela mette in grembo e lei si scatena in un pianto a dirotto, piange e ride nello stesso tempo, poi guarda Semir, anche lui ha gli occhi pieni di lacrime.
“Non è incredibile?!…Sono diventata mamma…e tu…tu non sei svenuto!”
“Non me lo ricordare sennò mi sento mancare. Santo cielo quant’è piccola…e quant’è bella!”
“Ora la dia a me,le dice la dottoressa… dobbiamo visitarla e farle dei controlli particolari perché è prematura,  ma da come piange, a prima vista sembra tutto a posto! Signor Gerkan congratulazioni, stavolta è riuscito a non svenire…bravo!” 


Continua...



Angolo di Rebecca:

La piccola Emma è nata e grazie al cielo, sembra sia andato tutto bene...
Ora è Ben che ci preoccupa!
Fossi in voi direi una piccola preghierina per lui.
Chissà se lui riuscirà mai a vedere la sua piccolina!


  
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