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Autore: drusilla87    14/07/2006    2 recensioni
Questo è il seguito di "aprile", è una spiegazione dei sentimenti e dei pensieri dei protagonisti dopo l'abbraccio nell'aeroporto... -Sono verdi..- -Che cosa?- -Ituoi occhi..- -No, non sono verdi-
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo è uno di quelli unisex che vi ho anticipato

Questo capitolo è uno di quelli unisex che vi ho anticipato...come sempre i pensieri di lei scritti in nero, quelli di lui in blu!

 

 

Vorrei chiederti a cosa stai pensando, chiederti cosa pensi riguardo questa storia,

del fatto di essere qui, fuori del campo,

di vederci senza dover rendere conto a una designazione in comune...

Magari è troppo presto,

forse sarei scortese,

o sembrerei invadente.

Allora? Di che parliamo?

-Allora? Come va la scuola?-

un argomento a caso...

Tu sorridi divertita.

Ma che domande fai?

-Ho finito la maturità l'altro giorno-

Sembri sorpreso.

La matura? Ti facevo più grande...

Decisamente.. ci sono troppe cose che non so di te.

-Ah-

Rimani in silenzio.

Poi arriva la cameriera per le ordinazioni.

Non vorrei fare la figura dell'alcolizzata ma mi serve mandar giù un pò d'alcol.

-Uno scivolo, grazie-

Tu mi guardi e ordini.

Mf, tu e il tuo Montenegro...

-Guarda che devi guidare... -

Non posso fare a meno di farti l'osservazione.

-Va bene, mamma-

Ecco, ti preoccupi per tutto!

Anche delle più piccole cose: i fazzoletti, le caramelle per la gola

le penne in più, il fischietto di ricambio.

Ogni tanto mi sembravi Mary Poppins: se qualcuno ti chiedeva se avevi una cosa, anche la più stupida,

ce l'avevi nella borsa...

Come si fa a resistere al tuo sorriso sincero, alla semplicità e schiettezza delle tue parole?

Dopo un pò ritorna la cameriera e posa sul tavolino i due bicchieri.

Mi concentro sul liquido rosato e lo rimescolo con la cannuccia,

sfuggendo al tuo sguardo.

Abbassi il capo e i capelli scivolano in avanti, oscurandoti il viso.

Sei così diversa fuori dal campo, coi capelli sciolti, senza la divisa...

Non so perchè mi hai preso così tanto...

...Arriva lei

chi l'avrebbe detto mai

comunque lei

che ti trasforma e non lo sai....

soltanto lei

ti confonde le idee...(Pooh)

Hai spazzato via tutto il mio pensare razionale.

Sollevi il capo e bevi un sorso.

Io mi chiedo com'è che sono finita qui...

Con il ragazzo che, beh si potrebbe dire che amo,

no, amo è una parola troppo grande,

sono solo tre lettere ma pesano tonnellate...

Semplicemente adoro,

e sono qua, a fare la figura della stupida perchè ancora non ho detto una parola.

-Che cosa farai quest'estate?-

Mi rispondi che non lo sai, che forse cercherai un lavoretto e che poi ti aspetta la laurea.

Sapevo dell'evento, all'ultima cena erano tutti entusiasti, forse anche più di te.

-E tu? Che farai?- mi chiedi.

Ti rispondo che non lo so, in realtà lo so benissimo, ma preferisco sorvolare,

non è il momento.

Abbiamo parlato del classico "più e meno", della scuola, dell'estate, del prossimo anno.

Poi hai guardato l'orologio alle mie spalle.

E' tardi Cenerentola?

Si, mi dici che è un pò tardi e preferiresti andare.

Ci alziamo, metti mano al portafoglio e ti fermo.

-Lascia, faccio io- -No- -Si, ti ho invitato io- -Facciamo ognuno il suo e ti metti il cuore in pace? Ok?-

E va bene, facciamo come vuoi tu, quando vuoi, sai essere determinata.

Usciamo, l'aria è più fresca.

La luce del lampione in strada t'illumina di striscio.

Sospiro.

-Sono stato bene stasera-

Mi rispondi che anche tu sei stata bene.

Poi aggiungi -E' strano... non aver parlato di... basket, di 24 secondi, di falli...-

e sorridi.

E' vero, è strano.

Faccio per salutarti e incamminarmi ma tu mi chiami e mi fermi.

Abbiamo passato una bella serata, adesso è il momento dei saluti,

fossi stato un'altro, o un'amica, ti avrei dato un bacio sulla guancia e me ne sarei andata..

Che faccio?

Mi guardi con uno sguardo che sembra speranzoso... 

Mi guardi indecisa, poi ti avvicini,

sento la tua mano calda appoggiarsi sul mio avambraccio,

la mia mano incerta si posa sul tuo fianco mentre ti sporgi verso la mia guancia

dove posi un semplice bacio gentile, mentre mormori un ciao.

-Ciao, piccola, fatti sentire!-

Annuisci e t'incammini verso casa.

 

 

 

 

  
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