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Autore: TheMonster    17/11/2011    2 recensioni
Un amore che comincia dove (e quando) le tenebre abbracciano la luce.
...
Avevo bisogno di scriverla. Avevo bisogno di vivere più che mai quest'illusione, di sentirmi con Harry e Draco, di sentirmi sulle loro labbra e nei loro cuori.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Albus/Gellert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Uno.                                                                   

Anneclair Flower era seduta su una scomoda sedia, ad un banco con sotto appiccicate una moltitudine di gomme da masticare a guardare i suoi lunghi capelli castani immobili e lisci sulle sue spalle. La professoressa di Scienze stava spiegando alla classe i pianeti e gli altri corpi celesti e lei avrebbe dato di tutto per poter dormire. L’unica voce che si sentiva era quella dell’insegnante e nessun rumore era udibile a parte il fracasso delle classi vicine.                                                                                                                  

“La Luna è il satellite naturale della Terra…” diceva, e lei si impose di non chiudere gli occhi. Guardò la sua compagna di banco che le rivolse una smorfia esasperata: si stava annoiando a morte anche lei. Come per farsi beffa del loro ‘forzato’ silenzio, il rumore delle classi vicine aumentò e anche la professoressa se ne accorse perché esclamò seccata “Insomma, ma pensano di stare ad un festa?!” Ma il rumore aumentò ancora. Più che aumentare, sembrava avvicinarsi.  Ci furono delle urla e qualcuno gridò “Expelliarmus!” Una figura entrò nella stanza. I suoi piedi erano sollevati  da terra, come se levitasse e fu scagliato con violenza contro la parete sinistra, accanto alla finestra. Anneclair si buttò sotto al banco, a riparo, e guardandosi intorno capì che anche i suoi compagni l’avevano fatto. Incontrò gli sguardi terrorizzati di alcuni di loro, e mentre il suo vagava accertandosi che tutti stessero bene la vide. Era accanto a lei, avrebbe potuto allungare una mano, prenderla e salvare il ragazzo. Il problema però era che lei non conosceva alcun incantesimo, e non sapeva usare una bacchetta. “Sei finito, Potter” fece una voce cupa che associò alle scarpe nere che intravedeva attraverso le gambe del tavolo. Doveva fare qualcosa, e in fretta. Prese la bacchetta marrone stirando il braccio, e per un attimo credette di veder svanire la scena e di svegliarsi. L’attimo di speranza si spense e il terrore tornò facendosi largo tra ognuno dei suoi organi. Con il cuore a mille era quasi impossibile pensare e si sforzò con tutte le sue forze di rimanere concentrata sulla situazione. In fondo, una formula la conosceva. Quel pensiero le squarciò la mente e la magia che aveva sentito poco prima le rimbombò nelle orecchie. Si alzò e cercò di mantenersi, in piedi, puntò velocemente la bacchetta verso l’uomo che le era di fronte. Ora poteva vederlo bene, aveva una lunga veste nera e un viso coperto da una maschera, contornato da capelli corti e neri. L’uomo si girò appena in tempo per vedere un lampo accecante di luce rossa fuoriuscire dalla bacchetta, investirlo e catapultarlo contro il muro, accompagnato dall’ “Expelliarmus” della ragazza che aveva cercato di rendere la sua voce il più calma possibile per poi accasciarsi a terra, svenuto. Ora l’unico rumore che si poteva sentire era quello del respiro irregolare di Anneclair che terrorizzata, cercava con lo sguardo il ragazzo che qualche secondo prima aveva salvato. Fu lui ad alzarsi e ad andare verso la sua direzione. Aveva capelli corti e neri, disordinati, un paio di occhi verdi intensi e penetranti attorno ai quali c’erano occhiali da vista storti. Aveva anche una cicatrice, a forma di fulmine, sopra l’occhio destro. All’improvviso, i battiti del suo cuore raggiunsero la velocità del suo respiro e si impose di nuovo di restare calma.                                        

  “Tutto bene?” le chiese, dirigendosi verso di lei.                                               

 “Si” fece in un soffio “tu? Ti sei fatto male?”                                                       

 “No” rispose lui, scrollandosi i vestiti. Poi la guardò negli occhi e lei sperò di non svenire. “Grazie” le sorrise e si sentì più sicura, meno impaurita. Ma subito una tempesta di domande le esplose in testa. Aveva fatto una magia, quindi era una maga?                                                                                     

 Io… come ho fatto?” gli chiese, guardandolo come faceva lui.                          

  “Non lo so, sei una babbana, non dovresti poterlo fare” le rispose confuso           

 “Sono una cosa?                                                                                                         

    “Una babbana. Una non-maga”.                                                                          

  “Ah… aspetta! Tu sei un… mago!” esclamò lei, gli occhi le brillavano come se avesse scoperto di esserlo lei stessa. La guardò in modo ancora più penetrante e le disse “Si!”                                                                                       

   “Wow” fece lei, stupita da quella scoperta.                                                        

 “A proposito, sono Harry Potter” e le tese una mano. “Anneclair Flower” gliela strinse e un brivido le attraversò il corpo.                                                         

 “Ma chi era quello?” disse dopo un po’, quando riprese il controllo.         

“Era un Mangiamorte, un seguace di Voldemort” se prima era stata confusa, in quel momento lo era ancor di più. Come se avesse capito la sua confusione le rispose “Voldemort è un mago Oscuro, un “cattivo” insomma. Ha ucciso i miei genitori e ora vuole uccidere me. Ci ha provato quand’ero piccolo ma tutto ciò che mi ha fatto è stata questa” e si indicò la cicatrice a saetta sull’occhio. Per un momento la ragazza pensò di essere impazzita, ma quando si accorse che Harry era uscito dall’aula da un pezzo lo seguì comunque. Fuori, c’erano altri due uomini e la sua attenzione si posò sul secondo. Aveva una lunga barba bianca e degli occhi azzurri e vispi, dietro occhiali a mezzaluna. Il suo sguardo le trasmise comprensione e sentì che tutto ciò che le era accaduto era reale. Gli altri due si accorsero di lei e si voltarono,  Harry le rivolse un largo sorriso e lei ricambiò con uno incerto.                                                                                   

  “Salve signorina Flower” disse quello dietro Harry “siamo venuti a conoscenza degli avvenimenti di pochi minuti fa e abbiamo raggiunto una decisione. Dopo aver ovviamente avvisato i suoi genitori il preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts sarà lieto di accoglierla in essa a partire dal giorno da voi stabilito. Detto questo scappo. Arrivederci” e con un ‘pop’ sparì. Anneclair, che ormai si sentiva persa guardò Harry cercando una certezza nel suo sguardo.                                                     

   “Mi dispiace per la brevità del mio amico ma abbiamo bisogno di scoprire cosa succede al più presto” disse l’uomo con la barba, ma i due ragazzi erano così impegnati a guardarsi che non se ne accorsero.                          

  “Sono sicuro che il signor Potter sarà felice di illustrarle le nostre decisioni”.  La ragazza arrossì e il preside fece un occhiolino a Harry, anch’egli imbarazzato. Anche lui poi sparì e Anneclair guardà il ragazzo.       

 “Chi era?” chiese poi.                                                                                     

  “Albus Silente. Il preside di Hogwarts. Ma è meglio che non ne parliamo qui”. E cominciò a camminare per il corridoio.                                        

“Harry, aspetta” gli disse, improvvisamente più seria. Lui si voltò e accigliato le rispose “Si?” la ragazza pensò alla sua classe. La scuola era cominciata da poco e seppur non le stessero tutti particolarmente simpatici in classe aveva amici che erano con lei dalle medie. E loro si che le sarebbero mancati.                                                                                         

  “Cosa succederà a loro?” chiese timidamente, con un nodo allo stomaco.               

“Una squadra di Obliviatori cancellerà dalla loro memoria ciò che è successo oggi e te. Si dimenticheranno, Anneclair” le lacrime spuntarono nei suoi occhi e si sentì in colpa. Anche se spesso li aveva odiati non avrebbe mai immaginato quella fine. Harry chinò il capo imbarazzato e lei si sentì molto stupida. Si voltò e dopo aver espirato profondamente sussurrò “Addio”. Poi, prima che le lacrime precipitassero dai suoi occhi marroni rigirò, guardò Harry che la stava scrutando perplesso e sforzandosi di sorridere disse “Andiamo” mentre un pezzo della sua vecchia vita volava via dalle sporche finestre insieme ai passerotti.   

                                                                                *                                                                                 

“E così… Hogwarts è grandiosa, eh?!” chiese Anneclair, guardando i sassi che Harry calciava con i piedi accanto a lei.                                                            

Già…” rispose lui con un tono che faceva intuire che non aspettava altro che tornarci. Il gufo con il messaggio dal professor Silente non era ancora arrivato e in quella mezz’ora si erano raccontati di tutto. Le avventure di Harry fin da quando aveva undici anni fecero scoprire ad Anneclair che la sua vita in fin dei conti non era molto eccitante, ma pensò che avrebbe di certo riparato nei prossimi tre anni a Hogwarts. Aveva scoperto molto anche sul mondo dei maghi, del loro sport, il Quidditch, delle prigioni di Azkaban e dei Dissennatori e altre creature.                                               

 “Ma come farò ad Hogwarts? Non ho nessun amico” gli disse preoccupata.                                                                                                                       

  “Beh penso che anche a Ron e Hermione farà piacere averti come amica. E poi c’è tanta gente in Grifondoro, vedrai che avrai tanti amici in poco tempo” e le sorrise cercando di incoraggiarla. Ma lui come sapeva che sarebbe finita nei Grifondoro?                                                                                                

 “Lo spero. E spero anche di finire in Grifondoro con te”. Harry la guardò e le sorrise e lei ricambiò. Erano vicini, soli e anche se si erano conosciuti quella  mattina sapevano tutto dell’altro. Anneclair si chiese se anche il suo cuore batteva più veloce della luce e se anche lui provava quella voglia di stringerla e tenerla per se, e mentre cercava una risposta nei suoi profondi occhi verdi quasi non si accorse della lettera che cadeva in grembo al ragazzo. Lui distolse lo sguardo e distrattamente disse “E’ di Silente” lei lo guardò speranzosa come se fosse lui stesso a doverle dare una risposta. Harry lesse attentamente e poi la ripose nella busta giallastra, alzandosi.                                                                                                   

 “I tuoi genitori vogliono che tu li saluti prima di partire per Hogwarts” e cominciò a camminare frettolosamente.                                                

“Aspetta Harry!” disse lei cercando di mantenere il suo passo. “Aspetta!” ripeté “Non mi hai detto quando dobbiamo partire”. Anneclair sapeva che lui non aspettava altro, Hogwarts era ormai la sua casa e dato che quell’estate era stato trattenuto dai suoi ‘odiosi’ zii aveva voglia di partire immediatamente. Perciò quando si voltò e la guardò con un’enorme gioia negli occhi e nel sorriso pensò al meglio.                                                 

 “Partiamo oggi” le disse, emozionato come un bambino che riceve il giocattolo desiderato da tempo, e continuò a camminare.

Today’s scream:

Buonasera! Beh che dire… è ambientata nel quarto anno, ma ci saranno dei seguiti e vi avverto che ci saranno stravolgimenti della trama originale. Spero che vi piaccia. Un bacio.

ScreamingHeart.                                                                                                                                                                                                                                                        

  
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