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Autore: vale_cullen1992    18/11/2011    19 recensioni
Bella, Rosalie e Alice: tre sorelle, ammirate da tutti e con una passione: le scommesse. Edward,Emmett e Jasper: tre fratelli, il rifiuto della scuola, i cosidetti "Sfigati". Cos'hanno in comune?? Una scommessa tra sorelle, che coinvolgerà i tre poveri Cullen.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Scommettiamo? - Quando una scommessa ti cambia la vita'
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Dedicato a:
Shinalia & EllaPic
Per la bellissima settimana passata insieme in giro per la Campania. Aspetto l'estate per replicare quel delirio.
Vi adoro. 

Scommettiamo?

Epilogo II.

Pov Alice.



Londra.

Ero immersa in un sonno profondo, tranquillo e pacifico. Le coperte calde si modellavano attorno al mio corpo in maniera sin troppo perfetta e simulavano ciò che più bramavo in momenti come quello: il dolce abbraccio di Jasper.

Erano le quattro del mattino quando il cellulare iniziò a suonare in maniera molesta e insistente, strappandomi al mio meritato riposo con una violenza inaudita. Speravo che fosse qualcosa di quantomeno importante o il mio interlocutore avrebbe avuto vita breve. Molto breve.

- Sono le quattro del mattino e chiunque tu sia spero per te che sia qualcosa di importante! – strepitai accettando la chiamata e spostando una ciocca di capelli che mi ricadeva dinanzi gli occhi gonfi di sonno. Ero andata a letto solo qualche ora prima e la stanchezza si faceva sentire con peso opprimente.

- Preparati a fare le valigie e venire a Forks, sorellina! Ti ho appena ingaggiato per un lavoro. – La voce squillante e allegra di Rosalie si fece largo attraverso la spessa nube di sonno che minacciava di prendere il sopravvento nella mia mente. Non la sentivo da almeno due settimane e aveva scelto proprio il momento del sonnellino per chiamarmi. Tipico di lei.

- Non so che diavolo tu stia blaterando e non mi interessa nemmeno saperlo! Domani devo essere in forma per i preparativi delle nozze di William e Kate e detto questo ti saluto. Ah, ovviamente la pagherai cara: stavo dormendo alla grande! – sibilai astiosa, gettandomi all’indietro sui morbidi cuscini e preparandomi a chiudere la conversazione.

Rosalie sbuffò sonoramente, potevo chiaramente immaginarmela mentre stringeva gli occhi infastidita e si preparava ad una sfuriata con i fiocchi. – Senza offesa per quei due damerini, ma tua sorella è più importante! –

Alzai gli occhi al cielo. – Si, ma non mi dire. Peccato che loro si sposano e io sono stata assunta come organizzatrice del loro matrimonio. Tu, mia cara e adorata sorella, non ti sposi e non mi hai assunto per nessun evento mondiale! Non ti offenderai se ti dico di andare al diavolo, vero? Perché lo sto facendo proprio ora. –

- Ah ah! – urlò lei, facendomi dubitare seriamente della sua sanità mentale. Che tutti quei flash che era costretta a sopportare durante sfilate e servizi fotografici le avessero fritto il cervello?! – Qui ti sbagli. –

Rimasi un attimo in silenzio,cercando di capire cosa diavolo stesse cercando di dirmi. – Rose, di che parli? – chiesi cauta, quasi avessi tra le mani una bomba pronta ad esplodere. Ma nonostante ciò non mi stupivo più di tanto, con lei la situazione tendeva sempre al pericoloso.

- Indovina un po’: Mi sposo! – annunciò con voce entusiasta strappandomi ogni briciola di sonno mi fosse rimasta addosso. Bene, se quella non era una notizia shockante non so nemmeno io cosa fosse. Dio mio, Rosalie sposata! Allora la fine del mondo era davvero così vicina come predetto dai Maya.

- Scusa, e il fortunato chi sarebbe?! – chiesi con perfidia, giusto per farla incazzare un pochino. Naturalmente mia sorella non si lasciò pregare e mi invitò calorosamente ad andare al diavolo, iniziando poi a blaterare circa cosa desiderava per il grande evento.

E il grande dilemma si palesò velocemente dinanzi ai miei occhi: chi scegliere tra i Reali D’Inghilterra e mia sorella Rosalie?!

**


- Credo di stare per vomitare. – esordì Rosalie, vestita di tutto punto con un fascinoso ed esagerato vestito da sposa color panna. Alla fine la mia scelta era ovviamente ricaduta su mia sorella e dopo aver abbandonato l’evento dell’anno mi ero recata nella tetra e grigia Forks, decisa più che mai ad attentare alla mia salute mentale per rendere felice mia sorella.

- Sono quasi sicura che sarebbe di cattivo gusto, quindi evita. – brontolai scorrendo con lo sguardo una lunga lista, così da assicurarmi che ogni dettaglio dei miei progetti fosse stato rispettato a dovere.

Ignorando l’occhiataccia della quasi sposa mi concentrai su Bella, appoggiata alla porta con la faccia di una che desidera stare ovunque tranne che lì. Anche andare all’inferno le sarebbe andato bene, pensai con un improvviso moto di tristezza.

- Bells, tutto ok?! – chiesi con un sussurro, avvicinandomi a lei e stringendole con delicatezza il braccio. Tutti noi sapevamo bene quale sforzo fosse per lei stare lì in quell’occasione e non potei che apprezzarla per quello che stava facendo per amore di nostra sorella.

Si limitò a scuotere il capo e in silenziò uscì dalla stanza, lasciandomi da sola con una blaterante Rosalie.

- Senti, datti una calmata e smettila. Rovini il trucco facendo così e non mi sembra proprio il caso di richiamare Mary per rifarlo. Ti stai per sposare! Un minimo di allegria. – sbottai alla fine, innervosita dal suo incessante farneticare.

Tra le tre lei era quella che aveva avuto il lieto fine che ogni ragazza brama per sé, vederla lamentarsi era profonda fonde di irritazione per me. La mia storia con Jasper non progrediva verso nessun orizzonte e la depressione si faceva man mano largo in me da mesi, ormai.

Il solo fatto che io non andassi in giro a lamentarmi come faceva lei non significava di certo che la mia vita fosse tutta rose e fiori.

Con un grugnito esasperato uscii anche io dalla stanza, ritrovandomi il centro dei miei pensieri dinanzi. Non lo vedevo da due mesi ormai e il fatto che stessimo diventando due semplici conoscenti mi bruciava da morire.

Quando era iniziata quella lenta discesa verso il declino della nostra relazione?!

Non avrei saputo dirlo con certezza.

- Ehi, ciao. Ti stavo cercando. – asserì Jasper con un sorriso, sistemandosi con gesti goffi la cravatta, quasi temesse che in memoria dei vecchi tempi iniziassi a sgridarlo circa il suo abbigliamento. Peccato che non ci fosse niente da dire, in quel momento. Jasper toglieva semplicemente il fiato. Era così bello che lo avrei volentieri portato via da quella cerimonia solamente per sottrarlo dagli sguardi bramosi e famelici delle donne in sala.

Dio, un po’ di contegno! State sbavando, pensai con un guizzo di furia negli occhi.  - Stavo facendo da balia alla sposa e che Emmett non me ne voglia, sono molto vicina ad ammazzarla. Questa giornata finirà nel sangue, ne sono certa. – ringhiai a denti stretti, lasciando che Jasper mi prendesse per mano e mi conducesse fuori.

Un ondata di aria gelida mi investì con violenza, facendomi ritrovare la calma e freddando i miei propositi di vendetta. Docile lasciai che mi accompagnasse ad una panchina sistemata dinanzi un rosetto e sedendomi con grazia, aspettai che iniziasse un argomento qualsiasi.

- Voglio che tu venga a vivere con me. –

Bene, stavo aspettando che Jasper dicesse qualcosa, no?! Allora come mai la mia bocca era spalancata in maniera davvero poco femminile e i miei occhi sembravano delle biglie in una vasca d’acqua?!

La distanza, ecco cosa stava logorando la nostra relazione. La maledetta distanza e il vedersi solamente poche volte l’anno, perché il mio uomo era impegnato nell’esercito e per me era impossibile seguirlo.

- Cosa stai dicendo?! – gracchiai spaventata dalle sue parole. Mi stava forse prendendo in giro?! – Sai che è impossibile, verrai richiamato la prossima settimana e dovrai andare nuovamente in missione! Che modo di vivere insieme sarebbe, me lo spieghi?! Cambierei casa ma tu non ci saresti lo stesso! – esclamai con fin troppa enfasi, il viso che velocemente si chiazzava di profonde macchie rosse. Era felicità o rabbia?

Non lo so.

- Sono stato congedato, Alice. Ecco perché sono qui a Forks senza alcuna fretta di andare via. Possiamo stare insieme, e stavolta non sarà solamente per pochi giorni. D’accordo, c’è la concreta possibilità che tra qualche mese io venga richiamato, ma che senso avrebbe negarsi del tempo insieme?! Andiamo a vivere insieme! – asserì, serio come mai era stato. Gli occhi di Jasper brillavano di una determinazione sconvolgente e prima di rendermene conto mi ero gettata tra le sue braccia, le mani affondate nei suoi morbidi riccioli biondi e la lingua che accarezzava la sua.

Mi strinse con foga al suo ampio petto, le grosse mani che vagavano per la mia schiena e trovavano con facilità i lacci del mio vestito da damigella. Non mi preoccupai minimamente del fatto che qualcuno potesse vedermi, ero con il mio uomo e solo quello era importante.

Leste le mie dita si mossero sulla sua camicia, sbottonandola e aprendola, mostrando al mio sguardo bramoso il suo petto dalla pelle glaba e dorata, quasi fosse una statua levigata dalla mano di un Dio. Mi leccai le labbra, un incredibile fame di assaporare il corpo di Jasper che attraversava il mio sangue concentrandosi nel bassoventre, scosso dai primi accenni della bruciante passione che quei contatti stavano risvegliando in me.

Lui rise, accorgendosi della direzione che avevano preso i miei pensieri, e stringendomi tra le braccia si sollevò dalla panchina, conducendomi al riparo per potersi dedicare all’occupazione più bella del mondo: farmi sua.


**

-    Dove diavolo è finita Alice?! –

-    È sparito anche Jasper, come ci si può sposare se i testimoni non ci sono?! Sempre i soliti! -



** Note dell'Autrice **
Non sono morta, dispersa o ferita. Sono stata SOLAMENTE 3 mesi senza uno straccio di connessione a casa, quindi impossibilitata anche solamente ad entrare a leggere i vostri commenti.
Oggi, tornata a casa da lezione, ho visto che l'amata lucetta sul modem era accesa ed eccomi qui!
Allora, spiegazione:
Jasper è un soldato dell'esercito Americano, un pò come richiamo al libro.
Alice organizza matrimoni vip, in omaggio al fatto che nel libro è lei a organizzare quello di Bella.
La loro relazione è messa in crisi dalla distanza, finché Jasper non decide di andare a vivere insieme. Niente matrimonio o figli, per loro. Per ora... Perchè dico per ora?! Lo scoprirete presto.
Rimane l'epilogo di Bells, il più lungo e a mio avviso quello che sarà meno gradito. Vedrete perchè!! Lo pubblicherò Martedì, è già scritto ma voglio ampliare qualche piccola parte.

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno commentato, a quelli che hanno iniziato a leggere questa storia da poco e a tutti quelli che chiedono a gran voce che io scriva un libro da pubblicare. Vi posso dire che si, c'è un progetto in corso su questa linea... *sorride arrossendo*
Siete davvero fantastici, "scommettiamo?" ha superato le 1130 recensioni. Dico solo: WOW.
Ora vi lascio, a Martedì.

With Love, Vale.
   
 
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