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Autore: Amily Ross    18/11/2011    2 recensioni
E se le cose fossero un pò diverse, se Holly, Benji e tutti gli altri fossero italiani anziché giapponesi? Cosa succederebbe se le loro vita fossero legate a quelle di calciatori famosi, e sarebbero leggermente cambiate? Riusciranno i nostri piccoli grandi eroi a realizzare il loro grande sogno? (I ragazzi sono imparentati tra loro, quindi non fate caso ai cognomi diversi che hanno alcuni di loro, l'ho fatto apposta, sia per "italianizzare" i personaggi, sia per legarli ai calciatori)
Genere: Generale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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10° capitolo: Il liceo, tante novità, ed i mondiali U.16

 

   L’ultima settimana passò più velocemente della altre, così, finite le vacanze tornammo tutti quanti a Torino; dopo circa due settimane, dal nostro rientro a casa, iniziò la scuola. C’eravamo iscritti tutti e sei al liceo classico, speravamo solo che tenevano in considerazione la richiesta che avevamo fatto, cioè: metterci tutti nella stessa classe.

   Per fortuna, fu così, e la sorpresa fu tripla; anche Ed e Mark si iscrissero nella nostra stessa scuola, ma anche le ragazze si erano iscritte e capitammo tutti nella stessa classe. Le ragazza appena ci videro ci corsero incontro abbracciandoci.

  Adesso, non giocavamo più nella squadra scolastica; sia perché non era riconosciuta a livello agonistico, sia perché avevamo ricevuto un’offerta migliore. Infatti, ci avevano ingaggiato nelle giovanili della Juventus, il nostro entusiasmo era enorme.

  Purtroppo però, a metà campionato abbiamo perso uno dei nostri migliori giocatori, infatti, Julian aveva avuto qualche problemino, con il suo cuore, che di tanto in tanto fa i capricci. Quindi, era astato per un periodo in ospedale. 

  Aveva subito anche un intervento, ed inoltre c’era il periodo di convalescenza, ma per fortuna, con il mister avevamo deciso che sarebbe tornato a giocare il prossimo anno. Così anche un altro anno volse al termine, tra scuola, studio, allenamenti e partite.
 

                                                                                                          […]
 

  L’anno successivo, ci ritrovammo tutti al 2°liceo, mentre per quanto riguarda il calcio, avevamo cominciato una nuova stagione alle giovanili della Juve. Anche Julian, il quale si era ripreso piuttosto bene, era tornato in squadra. –Anche se, il suo cuore era sempre lo stesso, sempre con gli stessi problemi-.

  Verso metà anno, ci arrivo una notizia al quanto interessante, eravamo stati notati e convocati nella: Nazionale Under.16. A fine anno, siamo partiti verso una nuova avventura; che ci portò in Francia, dove si sarebbero svolti i Campionati del Mondo della categoria Juniores.

  Incontrammo altre squadre, altrettanto forti, come la nostra; con le quali fu bello giocare e confrontarsi, ed anche imparare cose nuove, ma soprattutto crescere facendo ciò che ci piace; scalando sempre di più la vetta della montagna, che ci condurrà al nostro sogno.

  Il girone eliminatorio fu al quanto facile, infatti, tutte le squadre più forti ne uscirono senza problemi. Adesso però, si cominciava a fare sul serio, appunto perché: erano rimaste in gioco le squadre più forti.

  Gli ottavi di finale, li giocammo con l’Austria. Il risultato finale fu: Italia-Austria 4-0, raggiunto senza grossi problemi, perché, i nostri avversari non erano molti forti, avevano passato la fase eliminatoria perché il loro girono non era u granché, e loro erano i favoriti.

  I quarti, li disputammo con l’Olanda, la quale era abbastanza forte da darci del filo da torcere, ma alla fine, raggiungemmo la sofferta vittoria di: Italia-Olanda 2-1.

  La semifinale, fu abbastanza dura, questa volta la nostra avversaria fu: la padrona di casa, -la Francia-. Una squadra molto forte, determinata, ed anche un po’ fallosa. Capitanata da un certo Pierre Le Blanc; un biondino, montato, antipatico e con la puzza sotto il naso. (Secondo me, era anche un po’ finocchio).

  Le difficoltà crescevano, infatti, la partita rimase bloccata sull’1-1. Ci vollero i tempi supplementari, per sbloccare il risultato. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, infatti, riuscimmo a raddoppiare grazie ad un rigore; battuto stupendamente da Holly, concessoci per l’ennesimo fallo subito in aria ai danni di Tommy.

  Dopo la semifinale, vi fu una settimana di pausa, per concedere un po’ di riposo alle due finaliste: Italia-Germania. (La quale aveva battuto anch’essa la Francia 2-1, ma a differenza in tempo regolamentare, e grazie ad una punizione).

  Questa settimana, la passammo in giro per Parigi, con le nostre ragazze, (si perché nel frattempo c’eravamo fidanzati tutti.) ed i nostri parenti, che ci avevano raggiunto per assistere alla finale.
Il tempo passò anche ad allenarci, ed a studiare le strategie dei nostri avversari, ed a mettere a punto tecniche di contrasto.  

   
 
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