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Autore: Gillywater    14/07/2006    8 recensioni
Hermione Jane Granger non ha mai avuto molto successo con i ragazzi. Improvvisamente, però, tutti cadono ai suoi piedi, mandandola in uno stato di pazzia totale.
Riuscirà a farcela da sola, tra gustosi cioccolatini, dolorosi lividi e antipatici fiori a cui lei è disgraziatamente allergica?Ff interamente dedicata a quella santa donna di HarrynHermione
Storia sospesa fino a che avrò terminato la stesura di una fiction già cominciata. La riprenderò in mano il prima possibile.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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*Cioccolatini, lividi e fiori*

 

 

Primo Capitolo: Cioccolatini alla riscossa

 

 

Non c'è ombra di dubbio: sto sognando.
 

Intorno a me ci sono graziosi orsetti rosa che volano, circondati da tante nuvolette azzurre.

Giocano, ridono, saltellano qua e la e si fanno le coccole.

Vedo l'immagine di me medesima fare capolino in questo delizioso quadretto e sbracciarsi per trovare un orsetto rosa che giochi anche con me; tutti mi voltano le spalle.

Come mai?

Non ho il tempo di chiedermi se sia il caso di travestirmi da orsetta, quando una luce accecante spazza via questo paradiso, lasciandomi molto delusa.

Che fine hanno fatto gli orsetti rosa?

 

-Hermione Jane Granger, ti vuoi decidere ad alzare il tuo sedere dal letto?-

 

Apro gli occhi e vedo la sagoma di un individuo che di tenero non ha proprio niente: una lunga zazzera rosso fuoco e occhi blu mare, che in questo momento mi incutono un certo timore, lo ammetto.

 

-G...Gi...Ginny- rispondo io molto assonnata, voltandomi verso l'orologio sul mio comodino -Ma sono solo le 6.30 del mattino! Che diavolo vuoi?- le domando bruscamente.

 

La sua aria minacciosa non accenna a diminuire -Cosa voglio? Tu, pazza incosciente, mi chiami nel cuore della notte con una vocetta disperata, dicendomi che è successo un macello e poi chiedi a me cosa voglio?-

 

Ops... L'ho davvero chiamata nel cuore della notte? Veramente non ricordo.

Beh comunque è probabile; vi spiego brevemente: dopo che ieri sera alla lista dei miei ammiratori si sono aggiunti anche Harry e Ron, quasi non morivo di infarto. Sono stata circa mezz'ora a balbettare parole sconnesse tra loro (che a dirla tutta non so nemmeno se esistono nel nostro vocabolario) e alla fine quel sant’uomo del portiere ha avuto la benedetta idea di togliermi da davanti agli occhi quei relitti, per farmi riposare in pace.

La prima cosa che ho fatto è stata forse la più stupida: sono corsa in bagno a specchiarmi.

Ho notato che in effetti nel mio aspetto non è cambiato proprio niente, ho sempre i soliti capelli castani che ho ormai rinunciato a domare, i soliti occhi scuri ed espressivi dal bel taglio e il solito nasino piccolo leggermente all'insù.

Cosa diavolo mi è successo per far cadere ai piedi tutta questa marmaglia?

 

-Si Ginny, scusami... Mi vesto e andiamo a prenderci qualcosa al bar, così ti racconto...-

 

Lei mi aspetta impaziente in salotto, la sento che cammina avanti e indietro, rumoreggiando con quei dannatissimi tacchi delle sue scarpe, che uno di questi giorni farò casualmente volare giù dalla finestra.

Sbuffa un paio di volta, ma sinceramente non me ne curo: diamine, mi ha svegliata alle 6.30 del mattino, ed è domenica!

Quando sono pronta, la raggiungo in salotto e mi rivolge uno dei suoi migliori sguardi da "quanto cavolo ci hai messo, è un'ora che aspetto". Del tutto indifferente mi chiudo la porta di casa alle spalle e insieme a lei vado ad un bar.

Sorseggio un po' il mio caffè e le racconto in modo molto sintetico cos'è successo: le dico di Seamus, Dean, Neville, Viktor, Harry e Ron che mi muoiono dietro, le dico dei cioccolatini paradisiaci di Neville, della moltitudine di lividi che ho sul corpo (prezioso dono di Dean e Seamus) e della mia casa infestata di fiori.

A quest'ultimo punto annuisce freneticamente aggiungendo un secco "Ho notato".

 

Le ho raccontato tutto insomma.

Lei sta in silenzio per un po', sembra che stia pensando.

Improvvisamente appoggia con enfasi la tazzina al piattino e mi punta lo sguardo addosso.

Sussulto per lo spavento.

 

-Beh...- inizia con aria pensosa -Beh...- ripete.

 

Sto seriamente pensando che l'abbiano trasfigurata in una pecora.

 

-E' chiaro no? Devi uscire con tutti, vedere con chi ti trovi meglio e poi fare una scelta, se vuoi che gli altri cinque ti lascino in pace...-

 

Fare una scelta? E' evidente che le è sfuggito qualcosa. Io non ho nessuna intenzione di fare una scelta. E chi potrei scegliere infondo? Harry e Ron, i miei migliori amici? Oppure Dean e Seamus, due bimbetti contenuti in due corpi da adulto? O ancor meglio, Neville, l'uomo più affascinante dell'universo!E infine, perchè non Viktor? Beh, è vero che tra me e lui c'è stato qualche innocentissimo bacio, ma a dirla tutta non mi è mai piaciuto, era troppo serio per me...

 

Parlo con Ginny di quest'ultimo mio ragionamento e lei mi risponde con enfasi -Lo so! Ma almeno poi puoi dire "Ci ho provato, ma tra noi non può funzionare"... Io personalmente ho sempre sognato di dire una frase del genere, ma non ne ho mai avuto l'occasione- aggiunge, con grande rammarico.

 

E io mi stupisco ancora nel constatare l'eccessa quantità di sadismo contenuta nel corpo della mia migliore amica.

 

Deglutisco il niente più assoluto, e con una vocina flebile flebile le domando -E secondo te da chi dovrei iniziare?-

 

-Neville-

 

Secca, decisa, fredda, la sua risposta mi arriva come una randellata in testa.

Neville? Ma è sicura di stare bene? Perché proprio lui?

L'idea comincia a farsi allettante nel momento in cui mega scatole di cioccolatini a forma di cuore iniziano a concretizzarsi nella mia testa...

Così gustosi...

Forse Neville non è poi così male...

 

***

 

Fatto!

Ho appena stilato la mia scaletta; dunque, ho messo i nomi dei candidati in ordine di preferenza rispetto al dono che mi hanno concesso.

Al primo posto troviamo i cioccolatini: quindi al primo posto c'è Neville.

Al secondo posto troviamo i lividi e di conseguenza Dean e Seamus.

Al terzo ed ultimo posto troviamo i fiori e quindi Viktor, Harry e Ron.

Ginny mi ha chiesto se ero pazza a preferire i lividi ai fiori, ma questi ultimi mi recano molto più dolore di un insignificante ematoma, e di conseguenza sono sicuramente da secondo posto.

Ha concordato pienamente sui cioccolatini però, quando, con tutta la mia generosità, le ho concesso di assaggiare l'ultimo a forma di cuore che avevo intenzione di gustarmi da sola la sera prima, mentre leggevo il libro sulle Banshee.

Ricordate, ve ne avevo parlato.

Dunque, ora forse è il caso di mandare una lettera a tutti i miei corteggiatori (come mi sembra strano parlare di corteggiatori... Io, Hermione Jane Granger).

Se mi dovessero chiedere perchè ho invitato uno prima dell'altro, risponderò loro a dovere: infondo, se mi vogliono veramente conquistare, devono sapere anche come e che regalo farmi.

Quasi non faccio in tempo a spedire Titty (la mia gufettina, l'ho comprata quando ho finito la scuola...) con la lettera per Neville, che quella è già di ritorno con la risposta.

 

"Si"

 

Bene.

Mi accorgo poi, che insieme alla risposta, c'è un altro pezzo di pergamena, che mi accingo a leggere.

Dopo due righe, sono semplicemente agghiacciata.

Non starò a riportarvi l'intero contenuto, ma vi citerò alcune delle parole che mi hanno fatta cadere in catalessi: "Data" "Matrimonio" "Noi" "Vestito" "Sposa" "Chiesa" "Bacio" (e qui ho dovuto fare appello a tutte le mie forze per non vomitare al solo pensiero) "Ti" "Amo" "Neville" e infondo penso che anche "Signora" e poi "Paciock" mi abbiano inquietata alquanto.

 

Decido di sorvolare, facendo finta che quella lettera sia il risultato di uno dei miei peggiori incubi.

 

Ora forse farei meglio a prepararmi: ho un appuntamento stasera.

 

***

 

Tra dieci minuti si scatenerà l'inferno.

Okay, Hermione, non farla così tragica.

Tra dieci minuti arriva Neville.

Ecco, ora la frase ha più senso.

 

Io sono nel bagno della mia casa e mi sto rimirando da circa tre ore; badate bene, non tengo particolarmente al mio aspetto fisico stasera, ma lo sto curando per un semplicissimo fatto: scollature troppo evidenti, trucco perfetto e sorrisi smaglianti potrebbero portare Neville alla conclusione (peraltro sbagliata) che io sono innamorata di lui.

 

Quindi ho indossato un semplicissimo abito da sera rosso, ho raccolto i capelli in modo da farli stare almeno composti e mi sto esercitando sull'espressione che dovrò avere quando busserà alla porta.

Ho scoperto che se sorrido troppo, mi si creano due adorabili fossette sulla guancia e che se sorrido troppo poco, ne esce fuori un'espressione del tipo "Quanto sei idiota, ma che ci sto a fare con te?".

Inutile dire che devo cercare una via di mezzo.

 

Due minuti.

 

Inizio a mettermi il cappotto e a prendere la borsa, mentre un po' angosciata mi domando dove Neville mi porterà a cena; ad essere sincera spero solo che sul tavolo non ci siano fiori, perchè mi ci sono voluti parecchi litri di Pozione Decongestionante per far andare via il rossore del mio naso.

 

Suona il campanello.

 

Deglutisco a fatica, la gola improvvisamente secca, la gambe tremanti e una strana morsa all'altezza dello stomaco.

Vai Hermione.

 

Apro la porta e mi trovo faccia a faccia con Neville Paciock; ha in mano una scatola di cioccolatini (e qui il mio cuore inizia a saltellare di gioia nel petto) e mi sorride, smagliante.

 

-Buonasera Hermione- mi dice, porgendomi la scatola di cioccolatini.

 

Gli sorrido, sperando che le ore passate davanti allo specchio siano servite a qualcosa, e rispondo con voce allegra -Ciao Neville!-

 

Mi chiudo la porta di casa alle spalle e prendo in mano i cioccolatini.

 

-Ti spiace se...- gli domando, alludendo alla scatola che tengo in mano.

 

-Figurati, fai pure- risponde, calmo.

 

Ed è qui che inizio a spaventarmi: il vero Neville Paciock, uscendo con una ragazza, si sarebbe sentito a disagio e sarebbe stato alquanto impacciato. Ma non lui, non questa copia del ragazzone paffuto e simpatico, che ai tempi di Hogwarts era sinonimo di "catastrofe incombente".

Anzi, sapete che vi dico? Mi sembra anche molto sicuro di sè nei suoi atteggiamenti.

Apre la porta e con un gesto molto galante mi fa cenno di precederlo.

Io sorrido ancora, come una cretina e nel frattempo azzanno il quarto cioccolatino.

 

-Neville, sono davvero ottimi questi, dove li trovi?-

 

Lui ride un po' e mi risponde -Non te lo dico... Così sei obbligata a sposarmi-

 

A questo punto il cioccolatino sbaglia strada, e invece di scendere per l'esofago, imbocca la via della trachea, facendomi quasi morire soffocata.

 

Sposarmi...?

 

Ignoro bellamente questa sua ultima uscita e cerco di godermi l'aria fresca della sera e la calma irreale del quartiere; improvvisamente mi sento osservata.

Noto delle ombre misteriose appostate dietro a delle macchine e subito la mia mano raggiunge la bacchetta magica, che porto sempre e comunque con me.

Neville, ovviamente, non si è accorto di nulla e continua a camminare diligentemente al mio fianco, ridendo da solo per le sue battute.

Da questa angolazione la luce di un lampione illumina i capelli di una delle ombre, rivelando una cascata di capelli color rosso fuoco.

Dietro ad un furgoncino, invece, intravedo la sagoma di un individuo tozzo e abbastanza robusto.

Ron e Victor.

E mi spiego di conseguenza chi siano le altre ombre che mi stanno controllando.

Alzo gli occhi al cielo e stringo con maggiore (forse veramente troppa) enfasi il braccio di Neville, il cui sorriso diventa ancora più grande.

Maledicendomi, rifletto sul fatto che, dannazione, non si può nemmeno uscire di casa per una serata tranquilla.

Sbuffo.

Neville si zittisce all'istante.

Meglio così, almeno la smetterà di raccontare le sue barzellette che, oltre a trovare estremamente stupide, proprio non riesco a capire.

Dopo diversi minuti di rigoroso silenzio, arriviamo davanti all'insegna di un ristorante.

E rimango a bocca aperta.

 

Cosa diavolo potranno servire in un ristorante chiamato "Lo Starnuto" ?

 

***

 

Siamo entrati in questo posto da circa cinque minuti e ho già voglia di uscire.

La prima cosa che ho percepito è stato un nauseabondo odore di pesce fritto, ma non di quello che ti mette un voglioso appetito, no, ma di quello che proprio ti da la nausea, provocandoti un forte urto di vomito.

Al bancone c'è un uomo con un grembiule bianco che gli fascia l'enorme pancione; numerosi rivoli di sudore scendono dalla sua fronte e a prima impressione è un tipo estremamente viscido.

 

-Buonasera, Neville!- esclama con il suo potente vocione, dandosi una vistosa grattatina al naso.

 

-Ciao Marcus...- risponde Neville, avvicinandosi all'uomo e dandogli amichevolmente una pacca sulle spalle.

 

-E questo splendore chi è? La tua fidanzata...?-

 

Sono un tantino inorridita.

 

-No Marcus, è una mia amica... Una mia cara amica- aggiunge poi, voltandosi verso di me e sorridendomi.

 

Io rispondo al suo sorriso, poco convinta, lanciando un occhiata a Marcus che ha l'espressione di chi la sa lunga.

Stupido, rozzo, impertinente.

 

Ci fa accomodare a quello che lui stesso ha definito "Il mio tavolo migliore", situato tra la porta della cucina e quella del bagno: non vi dico l'odore.

 

-Bene...- inizio, cercando di trovare qualche argomento di discussione -E così, tu frequenti questo posto?- domando con un sorriso, cercando di essere il più naturale possibile.

 

-Si... A mia nonna non piace molto cucinare, così fin da quando ero piccolo mi mandava qui a comprare da mangiare... Fanno la bistecca al sangue che è favolosa!- aggiunge poi radioso.

 

E nel frattempo, mi ritrovo a pensare che l'immagine grassoccia di Neville ha trovato un'adeguata motivazione: qualunque alimento segnalato sul menù delLo Starnuto, contiene più grassi di tutti i cibi grassi che io abbia mai mangiato in vita mia.

 

Mentre penso ad un adeguato modo per perdere tutte le calorie che accumulerò stasera, Neville si lancia in una dettagliata spiegazione sulle portentose capacità curative (recentemente scoperte) del Mimbulus Mimbletonia.

Una bistecca, immersa in una pozza di sangue, mi viene gentilmente messa sotto gli occhi da una cameriera che puzza di muffa: ha i capelli sporchi raccolti in una disordinata crocchia sopra la testa e indossa un paio di occhiali dalle lenti spessissime

Fa quasi paura.

 

Neville la ringrazia con un sorriso e continua imperterrito con il suo discorso: povero, non ho veramente il cuore di dirgli che di tutto quello che mi sta raccontando, non me ne frega niente.

 

Quindi faccio finta di ascoltarlo, annuendo e intervenendo di tanto in tanto con frasi del tipo "No, seriamente?" oppure "Non posso crederci! Ma dai..." il tutto pronunciato con voce teatralmente stupita.

Sono proprio una grande attrice.

 

Il mio sguardo cade su una persona che non mi sarei mai aspettata di trovare qui: il portiere.

 

E' seduto ad un tavolo di fronte al nostro, in compagnia di una formosa ragazza dai capelli biondi e mossi, proprio carina; probabilmente è la sua fidanzata.

E ora che lo guardo bene, nemmeno lui è un brutto uomo: spalle larghe, bel sorriso, capelli neri e lucenti e occhi blu.

Incrocia lo sguardo con il mio e alza il volto, in segno di saluto.

Io sventolo una mano e sorrido.

 

Neville si zittisce all'istante e si volta bruscamente.

 

-Chi è? Lo conosci?- mi domanda freddo, indicando con la testa il portiere.

 

-Si... Non ti ricordi? E' il portiere del mio palazzo! Lo hai conosciuto la sera in cui tu e gli altri vi siete azzuffati...-spiego con calma, cercando di fargli capire che sono totalmente disinteressata a quell'uomo: visto come si è messa la faccenda, non mi stupirei di vedere Neville alzarsi e picchiare di santa ragione il portiere.

 

-Ah già...- mi risponde lui, con voce inespressiva.

 

Io gli sorrido incoraggiante e lui riprende a parlare con enfasi, facendomi quasi rimpiangere il silenzio di poco prima.

 

-...e poi la sua linfa è portentosa per il mal di testa...-

 

-...il padre di Luna, ha dedicato un articolo al Mimbulus Mimbletonia, esaltandone le proprietà...-

-... e poi è anche una pianta bellissima, non trovi?-

A questa domanda non posso fare a meno di storcere il naso, veramente poco convinta.
E improvvisamente una domanda preme sulle mie labbra.

-Neville, come mai tu non mi hai regalato i fiori?- domando, sinceramente interessata -Tutti gli altri hanno infestato la casa e tu sei stato l'unico che ha pensato di regalarmi i cioccolatini, perchè?-

Lui mi rivolge uno sguardo un po' allarmato e poi, con tono quasi scontato mi dice -Ma perchè tu sei allergica, Hermione...-

-Ah... ehm... e tu come lo sai?-

-Perchè qualche anno fa, durante un'ora di Erbologia, stavamo potando le Petunie Fatate* e ho notato che starnutivi in continuazione, senza contare che a fine lezione hai urlato che odiavi i fiori perchè ne eri allergica...-

Spiazzata e non sapendo veramente cosa rispondergli, gli sorrido.

A volte Neville sa essere proprio un ragazzo tanto caro.

***

La serata è volta al termine.
Neville mi sta riaccompagnando a casa in un assonnato silenzio; sono veramente stanca.
E anche un po' sorpresa a dirla tutta, nonostante il poco tatto di Neville (mi ha annunciata come la sua promessa sposa), nonostante il posto terribile in cui mi ha portata a cena e nonostante i suoi quanto mai limitati argomenti di conversazione, sono stata molto bene.
Infondo Neville Paciock è una persona piacevole.
Mi volto verso Neville per salutarlo, totalmente incurante delle ombre che ancora si nascondono dietro le varie automobili.
Ci auguriamo la buonanotte e lui mi schiocca un sonoro bacio sulla guancia, riponendo nelle mie mani un'altra scatola di cioccolatini.
Con un'enorme tenerezza che mi attanaglia il cuore, gli sorrido.
E noto poi un luccichio di pura rabbia negli occhi di Ron, (non tanto bene) nascosto dietro la medesima auto.
Timorosa, saluto ancora Neville e mi lascio chiudere pesantemente il portone alle spalle.

Raggiungo il mio appartamento e la prima cosa che sento, sono schiamazzi, grida e ruggiti (si, proprio ruggiti, come quelli di un leone) provenire dalla strada.
Completamente sicura che non abbiano liberato enormi felini dallo zoo e leggermente dispiaciuta per la sorte del povero Neville, aspetto rassegnata il frenetico bussare alla porta.

Mi trovo di fronte il portiere (che evidentemente è tornato dal suo appuntamento) che non dice nulla, semplicemente consegna nelle mie mani i resti di quelli che, una volta, erano normali ragazzi.

E rassegnata li accolgo in casa: dovrò ancora dare fondo alle mie scorte di camomilla.

 

 

*****************************

 

*Petunie Fatate: si, beh, sono piante che ho inventato io ^^' Mi servivano per spiegare le ragioni di Neville! Scusate la poca originalità... ^____^


*****************************

 

Primo chap terminato =D Dio, non ho idea di come si metteranno le cose, questa fic è una sorpresa anche per me, ma credo che farò andare le mani, visto che mi sta uscendo fuori naturalmente e con una semplicità incredibile "°.°" Mi sento ispirata a dire la verità, quindi spero di poter continuare ad aggiornare frequentemente come ora ^_____^ Tutto dipende dal computer a dire la verità ^^'


Passiamo ai ringraziamente per quelle anime angeliche che mi hanno recensito:

 

Mem: Grassie cara, sono molto contenta che il prologo ti sia piaciuto, spero che continuerai a seguirmi, un bacione ^.^

_Giuggiola_ : ma grassssieeeee *_*  **ecco, adesso t dovrai sorbire l'ale con il complesso dei lucciconi** tranquilla, a me i commenti lunghi piacciono un sacco e poi quelli come i tuoi mi piacciono ancora di più, perchè mi mettono di buon umore; sono contenta di averti divertita, spero di continuare ^____^ Uh, e non incitare troppo Neville, potresti ritrovarti scatoloni di cioccolatini alla porta ^^'

Emma: **ad ale quasi viene un collasso** Ammmmore....!!! Piccolotta mia, come stai? Mi mancavi tantittimo lo sai **ed ecco che l'ale si lascia andare ad un pianto disperato ç____ç** Bon, deliri a parte, sono troppo troppo troppo contenta di ritrovarti anche in questa fic, sei come un piccolo talismano per me! Sono lusingatissima dei complimenti che mi hai fatto, e spero di continuare a meritarmeli "°.°" Non è che mi daresti la tua mail? o.O Un bacioneoneoneone ^_____^

Eva_elamela: looooove! ^/////^ Amora, mi hai fatto tanti complimenti, sei sicura che me li merito tutti? **Eva inarca un sopracciglio con fare minaccioso, che sta a significare "come osi mettere in dubbio la mia parola?"** ^___^ Per le condoglianze... o.O Amora, ho bisogno di una chattata con te, mi devi riconvertire alle sane H/H e poi non ti sento seriamente da un sacco di tempo o.O Un bacio dei nostri Love, vale a dire enormi e schioccosi... ^_______________^
FraFra: zietta! ^____^ Si Hermione è proprio una bella signorina, e se ne stanno accorgendo tutti, finalmente o.O E' una speci di "Tutti pazzi per Hermione" ^^' Ed eccoti qua la reazione mozzafiato del piccolo Neville ^^' Però sono molto dolci! Accetto scommesse su chi sarà il prossimo a provarci! Un megabacione ^_______^

 

 

Un grazie poi va a HarrynHermione e LadyLiberty91 che mi hanno incoraggiato moltissimo!

Ora tolgo le tende veramente ^^' Ci vediamo con il prossimo chap "Lividi alla riscossa (I parte)" che vedrà all'opera niente popo di meno che... Vabbè così volete sapere veramente troppo ^_________^

Un abbraccio forte a tutti

 

ale69 *_*

*P.S.  Ehi, vi ho visto! >.<  Volevate andarvene senza commentare eh? ^____________^

  
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