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Autore: gLizzie    19/11/2011    4 recensioni
questa è la mia prima ff... scusate se fa pena!
è solo che avevo tutto questo film mentale, e se non lo scrivevo rischiavo una crisi esistenziale!!!!!
cosa succederebbe se Annabeth Chase e Rachel Elizabeth Dare si incontrassero per caso e fossero entrambe gelose di Percy?
e se, a questa situazione, si aggiungesse una misteriosa impresa?
sicuramente sarebbe un delirio!
ebbene, come volevasi dimostrare...
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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percy jackson e gli dei dell'olimpo sto delirando 8 Scusatemi....
Ci ho messo secoli e secoli (amen) ad aggiornare!
L'ispirazione era sparita per sempre (sembrava),  ma qualcuno (grazie, principessa_tarya) mi ha dato qualche suggerimento!
Quindi, buona lettura e spero recensiate!
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- Oh, no- disse Percy.
- Proprio no, hai ragione!- sottoscrisse Talia.
- Ma assolutamente!- esclamò il ragazzo.
- Vero, ma perchè proprio a noi?- aggiunse lei.
- Non lo so, ma una sola volta, a me, è bastata!- rispose Percy.
- Ehm... ragazzi...- intervenne Annabeth - si può sapere DI CHE ACCIDENTI STATE PARLANDO?
Percy e Talia si accorsero solo in quel momento che tutti i loro compagni di viaggio li stessero fissando in modo alquanto inquietante.
- Ah...- cominciò Testa d'Alghe - Beh, se proprio lo vuoi sapere, basta guardare là- disse, indicando un punto alle spalle di Annabeth.
- O cavolo...
Il leone di Nemeo si ergeva in tutta (ed era tanta, troppa, troppissima) la sua mole davanti a loro.
I ragazzi lo fissarono per cinque minuti buoni, e lui non li attaccava.
Percy dovette svegliare tutti da quello stato di coma profondo prima di svelare il suo piano:
- Allora, saltiamogli tutti addosso e scortichiamolo, anche perchè la pelle di leone è caldissima, anzi, pensavo di venderla a qualche casa di moda tipo Dolce & Gabbana! Così ci ricaverei un botto di soldi e...- cercò di concludere la frase, ma qualcuno (ma va', Annabeth, figuriamoci se stavo parlando di te...) gli tappò la bocca e urlò:
- Via!
A quel segnale, tutti partirono all'attacco.
Potete immaginarvi la scena a rallentatore, con tutti che corrono facendo smorfie oscene stile "Calvin e Hobbes", sguainando le armi.
Fatto?
Bene: ora cancellate quest'immagine.
Il motivo è semplice: i ragazzi frenarono tutti insieme quando il leone emise un ruggito potentissimo che per poco non fece sradicare tutti gli alberi intorno.
- O Mio Dio- disse Percy, terrorizzato.
A quelle parole, tredici persone si materializzarono accanto a loro.
- Quale?- chiese un tipo vestito da hawaiiano, Poseidone.
I ragazzi li fissarono, sconcertatissimi.
Immaginate come guardereste tredici persone (che poi non sarebbero altro che i vostri divini genitori) che fossero appena apparse dal nulla.
Ecco, la sorpresa dei nostri eroi (?) era qualche miliardo di milioni di volte maggiore, perchè sapevano che gli Dei non scendevano MAI dall'Olimpo, e che ad Ade non era concesso di salire in superficie tranne che durante il solstizio d'inverno.
E quel giorno non era il solstizio d'inverno.
- Volevamo andare un po' in giro!- esclamò Zeus - pensate che non ho neanche punito Chirone perchè ha concesso a tredici, e dico tredici, ragazzi di compiere una missione assolutamente a caso!
- Allora, quale Dio avevate invocato?- chiese Atena, spazientita.
I ragazzi si guardarono.
- Ehm... Un po' tutti...- rispose Annabeth.
Gli Dei si schierarono uno di fianco all'altro e con pochi gesti spedirono il felino al Tartaro, poi si congedarono e ognuno tornò alle sue personali faccende.
I semidei erano ancora in trance.
Grover ruppe quel silenzio:
- Beh, però non ci è rimasta la pelle! Percy stava così bene con quel cappotto lungo...
Il diretto interessato (Percy, non il cappotto) lo fulminò con lo sguardo.
Annabeth intervenì prima che il figlio di Poseidone potesse mandare il satiro a fare una visitina al leone appena morto:
- Bene, ehm... Grover? Dove andiamo, ora?- chiese.
- New York City!- rispose lui, convinto.
- Perchè?- domandò Beckendorf.
- Ma come perchè, Charles! Perchè New York è fantastica!- rispose Silena, con gli occhi a cuore al pensiero di andare nella Grande Mela.
- Perchè a New York ci sono molti Monster Donut- spiegò Grover - e dove ci sono molti Monster Donut, ci sono anche molti mosti!
- Perfetto, allora. Facciamo l'allegra compagnia di hippie in gita a NY!- disse Percy, con aria rassegnata.
Salirono sul furgoncino di Scooby-Doo e partirono, alla volta della città.
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Stooooop!
Non c'è bisogno che mi uccidiate, ci ho già provato da sola!
Quindi, per favore lasciatemi solo una piccola recensione (va benissimo anche negativa), e vi GIURO SULLO STIGE che proverò ad aggiornare più frequentemente!
baci, kiki98
   
 
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