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Autore: Diomache    15/07/2006    8 recensioni
Lei. Dolce, solare, irascibile, maledettamente testarda. E poi c'è lui. Bellissimo, scapestrato, intrigante.
"Rose sente un piccolo nodo allo stomaco e per la prima volta percepisce un disagio con Sean, vorrebbe sentirsi ancora gli occhi di quel tipo addosso, le sue parole, i suoi sguardi, il suo sorriso.
Tom continua a fissarla. E per la prima volta, in vita sua, vorrebbe restare ancora a litigare con lei, a poter godere dei suoi occhi, del suo sorriso arrabbiato.
Rose abbassa gli occhi e si gira, continuando a camminare con Sean.
Tom infila il casco e mette in moto.
Era iniziato un giorno come tanti altri.
Ma né lui, né lei, ora, lo pensavano più."
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!
Eccomi qua con questo nuovo capitolo… ah, a proposito, mi duole dirvi che la storia volge ormai al termine… no, questo non è l'ultimo capitolo e nemmeno il penultimo però non ne mancano più tanti… anche se la sto scrivendo passo passo, posso dirvi che mi manca solo un paio 'nodi' narrativi da sciogliere poi….
Beh, intanto vi lascio al 25 esimo, sperando che vi piaccia!!!!
Dimentico qualcosa??
Ah, si! Recensite!!! ;P

Ciao Aly!!!
Grazie mille per i complimenti….ti confido che Daniel lo odio tanto pure io.. e a quanto pare non siamo sole!!! Non ti preoccupare se non recensisci sempre… anche se quando lo fai, mi fa tanto piacere!!! Grazie davvero per i complimenti, spero che questo chap ti piaccia e se vuoi.. recensisci!
Un bacio!!

Ciao Damynex!!!!
Grazie… grazie davvero per i complimenti!!! Scusami per gli errori di battitura, leggo e rileggo ma tanto ci scappa sempre la distrazione!! Poi quando ho un'idea mi metto a scrivere di getto e mi sfugge sempre qualcosa….sono contenta che le parti di H&M ti siano piaciute.. Spero che lo chap ti piaccia,fammi sapere!!!!
Un bacio!!!!

Ciao Miyu90!!!
Daniel è davvero un po' pazzo psicopatico… anche se in questo chap inizierà ad avere quello che si merita…. Però, però.. basta, basta, sto per anticiparti lo chap… mamma mia, che lingua lunga che ho… grazie tantissimo per i complimenti….. mi fate sempre commuovere…. Fammi sapere che te ne pare di questo chap, mi raccomando!
Un bacio!!!!!

Ciao PhoenixLupin!!!!
Grazie per i complimenti…. No, no tranq, Ginny è archiviata.. davvero, ci mancherebbe solo lei adesso, giù è un casino di per se.. preparati in questo chap succederà di tutto… Daniel farà una brutta fine, te l'assicuro.. e in questo capitolo inizia la nostra rivincita… fammi sapere se ti è piaciuto…
Un bacio!!!

Buona Lettura,
Diomache.

PROFUMO DI MENTA

CAPITOLO XXV:

PER POTERTI AVERE ANCORA

[..] "distratto, stupido e testardo
come sempre provo a farlo
ho deciso di fermarlo
per poterti avere ancora
non dire una parola
sperando che non se ne accorga
ho strappato via anche l'ultima mezz'ora
pensando che sia l'unica maniera
per sentirti qui vicino ancora
sempre più stupido e testardo
come sempre torno a farlo
e di nuovo per fermarlo
e poterti dire
ancora
tra nuvole e lenzuola
non farlo per un' ora
non farlo mai per ora
e stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola" [..] 'Nuvole e Lenzuola.' Negramaro.

Il bar 'Jhonny' non è così male come aveva sempre immaginato passando ogni mattina per andare a teatro. O forse lo aveva considerato un postaccio solo per il fatto che la sua mente lo associava sempre all'idea del teatro, delle prove, della stanchezza.
Fatto sta che ora deve proprio ricredersi. L'interno è bello, ben curato ed è un locale abbastanza ampio, la musica è leggera e rilassante. E anche la menta che sta sorseggiando non è proprio male, anche se deve dire che ne ha assaggiate di migliori, come ad esempio quella che prese nel pub 'Ireland' con Tom, Hud e Michael.
I ballerini e i cantati sono seduti, divisi nei tanti piccoli tavoli del bar e mischiati con la normale clientela. Nel tavolo dove si trova la nostra Rose ci sono anche Kiky, Marc e naturalmente Daniel che è arrivato per ultimo, con un inspiegabile ritardo. Lui e Marc hanno parlato tutta la serata coinvolgendo anche le due ragazze, specialmente da parte di Daniel che, nonostante fosse impegnato verbalmente con l'amico non ha staccato mai gli occhi di dosso a Rose, fissandola delicatamente con le sue iridi scure. E, senza dirlo, questo atteggiamento non fa che innervosire la ragazza, provocandole una sorta di disagio, di turbamento, inquietudine.
Kiky, accanto a lei, percepisce questo suo imbarazzo e le da un pizzicotto per richiamare la sua attenzione in uno dei rari momenti in cui Daniel sembra guardare altrove.
"Rose, ma cos'hai?- le chiede con voce apprensiva.- sei un fascio di nervi... tutto bene….?"
La ragazza le sorride in risposta ma i suoi occhi verdi tradiscono uno stato d'animo del tutto opposto. "no, è che… sono tanto stanca, è meglio che vada. Non è stata una buona idea venire qui.."
"ehi.- Kiky la trattiene e abbassa lo sguardo.- scusami per prima.. io pensavo che stavi scherzando e che volevi solo fare un po' la preziosa.. non pensavo che.."
"non fa niente.- questa volta il suo sorriso è sincero.- dai, una bella dormita e sono come nuova.."
Fa per alzarsi dal tavolino ma Daniel si accorge subito e reclama. "ehi, vai già via??" la sua voce suona sinceramente dispiaciuta. I suoi occhi neri sembrano gentili e cordiali, eppure il suo sesto senso non smette mai di gridare allarme rosso ogni volta che lui la guarda.
Come se il pericolo fosse in agguato e nascosto proprio dietro quell'espressione benevola.
"sì, Daniel.- risponde con un sorriso un po' a metà.- sono davvero distrutta. Vado.."
"va bene.- quella risposta la lascia letteralmente senza fiato. Era certa che lui avrebbe tentato di trattenerla ancora, magari coinvolgendo di nuovo Marc oppure Kiky. E invece no.- buona notte, Rose. A domani."
"a domani." Risponde la ragazza, sempre più spiazzata.
Un momento prima era sicurissima che Daniel ci stesse provando con lei, ora il suo saluto gli è parso addirittura distaccato. Che sia tutto nella sua mente?? Che siano solo degli stupidi filmini di una ragazza stanca morta?? Probabile, si dice mentre i suoi occhi verdi incontrano per l'ultima volta quelli neri ed affascinanti del ragazzo, prima di uscire dal bar.
Attraversa la strada e si dirige a passo svelto verso la sua auto. Sono circa le una di notte e, oltre ad essere stanchissima, ha anche un po' paura a girare da sola. L'esperienza dell'incontro con il gruppo di Sfregio, quella notte di alcuni mesi fa, l'ha segnata molto purtroppo.
Arriva all'auto e, continuando a fare il più in fretta possibile, inserisce la chiave. Apre la portiera e, tirando un sospiro di sollievo per quella giornata che finalmente volge al termine, entra nella vecchia auto di Formy.
Ogni volta che ci sale le sembra sempre più vecchia quest'auto, possibile?
Deve consigliare a Formy di farla nuova, è proprio un catorcio. Certo, poi camperanno di spirito santo per un bel po'ma almeno andranno in giro con un'auto un po' più decente, per la miseria!
La ragazza si sofferma qualche istante ad osservare la sua immagine sullo specchietto, poi inserisce la chiave e mette in moto. No, non è corretto. Inserisce la chiave e prova a mettere in moto.
Sì, perché quella vecchissima, orrenda, catorcio di auto sembra proprio non voler partire.
Il motore si ingolfa poi conclude con un rumore strano quanto inquietante e via, si spegne, con lo stesso temperamento di un vecchio orso che brontola perché qualcuno ha cercato di scuoterlo dal suo pisolino.
Ma che razza di pisolino e pisolino, lei deve partire!
*Oddio, oddio, ci mancava pure questa 'sta sera!!!* Pensa mentre sente i nervi salirle fino ai capelli e la pazienza scivolarle via dalle mani.
"allora…- sussurra inserendo di nuovo la chiave e passandosi una mano tra i capelli.- mi rimangio tutto quello che ho detto." Dice in tono confidenziale, rivolta all'auto.
Eh si, la stanchezza fa fare di tutto,ragazzi.
"non sei un catorcio.- accarezza il volante.- non sei vecchissima.- fa la stessa cosa con il cambio.- e Formy non deve cambiarti nella maniera più assoluta, va bene???? Oh, e adesso partiamo, su, che sono sfinita!!!!" grintosa e piena d'ottimismo gira la chiave.
Invano purtroppo: l'auto brontola e si ingolfa ma non parte.
Rose fa altri quattro o cinque tentativi, poi, ringhiando di rabbia, scende dall'auto, furibonda.
"ah, si?- mormora.- e adesso vediamo!" apre l'auto per venire a diretto contatto con il motore. Mamma mia, che casino, lei non ci capisce niente!! Cerca di tornare con la mente a tre anni fa, quando ha sostenuto l'esame per la patente di guida.
"allora, allora, vediamo..- sussurra mentre si butta letteralmente a capofitto nel motore, alla ricerca di eventuali anomalie.- questo pezzo qui c'è… sì, mi sembra di averlo sempre visto qui.. e poi non è mica possibile che si sia spostato.. poi… ah, ecco anche quest'altro.. e allora mi vuoi dire che cos'hai??? Qui sembra tutto a posto!"
Si raddrizza, chiudendo lo sportellone.
"uff.- sbuffa, semidisperata.- altro che venderti, Se non parti subito rischi di fare un giretto di sola andata dal carrozziere, hai capito??? Ti faccio demolire!!!"
"mi sembri Paperino quando parla con la sua 313" una voce alle sue spalle la fa girare di botto.
È Daniel.
La guarda con il suo sorriso delizioso e divertito, una sigaretta in bocca e tanta voglia di ridere.
"fai poco lo spiritoso.- Rose mette da parte lo stupore di vederselo lì.- questo stupido catorcio non ha la benché minima intenzione di partire questa sera!!!!"
Daniel si avvicina all'auto, con occhio esperto. "mm.- mormora.- posso darle un'occhiata??"
La ragazza annuisce e questa volta è lui ad immergersi nell'ingarbugliamento del motore della vecchia auto. Rose lo osserva mentre studia lentamente ogni singolo pezzo, quasi fosse un meccanico. Ah, che stupida. Dimentica sempre che suo padre, Frederic, è sempre stato un buon elettricista ed un meccanico eccellente. È più che normale che Daniel se ne intenda un po' di motori.
La cosa che non è affatto normale, invece, è che lui si sia trovato dietro di lei e non nel bar dove lo aveva lasciato.
Mettendo da parte tutto, domanda. "ma.. come mai sei qui???"
La voce del ragazzo le risulta impegnata e un po' affannosa. "sono uscito a fumarmi una sigaretta.- Rose osserva la cicca che il giovane aveva appena buttato.- mi stavo annoiando un po'.."
"ah.." sussurra la giovane. Tutto ciò non la convince. Ma perché non dovrebbe?
E' plausibile quello che le ha appena raccontato!
"e.. volevi andare via??" la voglia di investigare non le permette di non porgergli ancora qualche domanda.
"no, sinceramente.- risponde lui, drizzandosi, finalmente, e guardandola fissa negli occhi.- ma quando ti ho vista che parlavi da sola mi sono avvicinato. Eri così buffa!" conclude con una bella risata. Rose si lascia coinvolgere e convincere. Non ha motivo di sospettare della sua buona fede.
"se l'interrogatorio è finito.- nonostante tutto la voce di Daniel rimane su un tono scherzoso.- devo darti una brutta notizia.. non ho idea di cosa abbia...."
"cosa??" esclama lei, delusa.
"si, mi dispiace.- continua il ragazzo, pulendosi le mani alla meglio.- non me ne intendo molto, ho toccato qualcosa che mi sembrava non andasse bene ma non so.. se vuoi facciamo un tentativo.."
La ragazza annuisce e va subito a mettersi alla guida. Ma purtroppo il test non ha esito positivo. L'auto si ostina a non voler partire.
Rose sospira e si appoggia con il capo al volante. E adesso???
"Rose..- la voce di Daniel la scuote dalla ventata di pessimismo.- se vuoi ti do un passaggio.."
La ragazza lo scruta con i suoi occhi verdi, indagatori, profondi, sospettosi. Che deve fare??
Se rifiuta e rimane lì con il catorcio dovrà chiamare un taxi che chissà quando arriva e se arriva… e nel frattempo rimarrebbe comunque da sola alle una di notte e a New York. Potrebbe entrare nel bar e chiedere un passaggio a Kiky, ma questo significherebbe ammettere pubblicamente che non si fida di Daniel, che lui la mette a disagio. No, non le va. Però se accetta… ma su, infondo, che le capiterà mai se si fa dare uno strappo da lui???
"allora???"la richiama il giovane.
" va bene..- sospira, infine.- mi dispiace solo disturbarti.."
"ma su, che disturbo, avanti sali!!!" la guida verso la sua auto, una macchina media, né troppo importante ed elegante come quella di Tom, né una scadente come la sua.
Rose entra sedendosi al suo fianco.
Il ragazzo mette in moto sorridendole. "mi dispiace per la tua macchina.- dice non appena escono dal parcheggio e il teatro scompare davanti a loro.- se vuoi posso consigliarti un buon meccanico.."
"posso indovinare?- esclama la giovane.- si tratta di Frederic Heffrey???"
"no purtroppo.- risponde Daniel, ridendo.- mio padre è andato in pensione. Non ce la faceva più a sopportare lo stress dell'officina. Ha preferito riposare un po'.."
Rose sorride in risposta, poi aggiunge. "noi abbiamo il nostro meccanico di fiducia che segue quel catorcio da quando lo abbiamo comprato. Ormai non ci fa nemmeno pagare più perché dice che gli facciamo pubblicità in giro, andiamo da lui praticamente tutti i mesi!!"
"e una macchina nuova no, eh??" ribatte il ragazzo che sembra, con notevole stupore per la ragazza, non avere nessun tipo di dubbio sulla strada da prendere per condurla a casa, nonostante siano passati quattro lunghi anni. Una memoria eccellente, non c'è che dire…
"beh.- mormora lei.- non credere che non ci pensi ma…"
"capisco." Conclude il giovane con un sorriso comprensivo ma allegro, sicuramente non un sorriso di pietà e questo la rassicura e la trasporta, al contempo, indietro con il tempo.
Ricorda bene che lui era l'unico - quattro anni fa, quando era una indifesa 17enne.- a non trattarla come una ragazza con problemi economici, a non trattarla con pietà. Perfino le sue più care amiche, a volte, la ferivano involontariamente con regali senza motivo, con cui credevano di farle piacere ma che, invece, avevano solo il potere di farla sentire ancora più sfortunata di quanto non lo fosse già.
E ora, di nuovo, quel sorriso tranquillo, allegro. Un sorriso così rassicurante che aveva sempre avuto il potere di farla sentire importante, unica, preziosa nonostante la sua famiglia faticasse ad arrivare a fine mese e pagare tutte le bollette. Già, ma erano quattro anni fa.
Finalmente il loro viaggio in macchina ha la sua conclusione perché l'auto si arresta tranquilla sotto casa sua. "beh, Daniel, grazie di tutto.." dice Rose, in atto di congedo.
Lui la guarda come ansioso che lei continui, che gli chieda di salire a bere qualcosa da lui.
No, Daniel, non lo hai ancora capito che sono impegnata??
"buonanotte." Sussurra la ragazza con un sorriso misto di vittoria e di rivincita. Certi ragazzi si illudono sempre e troppo.
"buonanotte." Risponde Daniel, visibilmente deluso e sconfortato.
Ma -Rose non lo sa- per nulla datosi per vinto. Ah, non lo conosce ancora bene a quanto pare.
La ragazza sorride, prende il suo borsone e chiude la portiera dell'auto. Quindi si dirige verso casa sua ed entra nel condominio, voltandosi di nuovo per salutarlo un'ultima volta.
"se credi che io mi sia arreso al primo no, ti sbagli mia dolce Rose…" sussurra il moro, aprendo il vano portaoggetti e prendendo un misterioso libro.
Anche questo era previsto nel piano, mia cara.
Certo, avevo sperato fino all'ultimo che tu m'invitassi, ma se non l'hai fatto pazienza, ci penserò io. I suoi occhi scuri scrutano la casa della ragazza e quando vede la luce accesa in una delle stanze del suo appartamento, parte in azione.
Esce dall'auto con il suo libro e si dirige verso l' appartamento della ragazza.
Sale le due rampe di scale e finalmente si trova a pochi centimetri dal suo portone di ciliegio.
Sospirando suona la porta. Non ha bisogno di suonare una seconda volta, sa che la giovane aprirà subito. Rose è sempre stata un po' avventata, non chiederà nemmeno chi è.
E infatti, puntuale, la porta di casa Sandecker si schiude velocemente e la giovane compare sulla soglia. È ancora vestita con gli abiti con cui era andata nel bar ed è assolutamente sorpresa.
"Daniel?" il suo nome le sfugge dalle labbra come un respiro troppo profondo.
Che diavolo ci fa ancora qui??
"Rose, devo darti una cosa.- finalmente il moro si decide a rompere il silenzio.- sai, sono giorni che cerco l'occasione giusta per dartela e.."
"non ti offendere, Daniel, ma sono parecchio stanca.- Rose lo interrompe in maniera frettolosa.- possiamo rimandare a domani??"
Il portone di ciliegio accenna appena a chiudersi e il ragazzo, con un gesto veloce, vi appoggia una mano spingendo verso l'interno. Rose sobbalza a quel gesto. Non avrebbe mai immaginato che fosse disposto a tanto e adesso, non vorrebbe, ma deve ammettere che inizia ad avere paura.
"ma… cosa fai…" protesta a bassa voce.
"eddai, Rose.- il suo sorriso cordiale e il suo tono allegro non riescono affatto a tranquillizzarla.- si tratta solamente di una decina di minuti, poi me ne vado. Giuro sul mio onore!"
"no Daniel, senti.."
"ti prego.- conclude il giovane avvicinandosi di più a lei. Poi sorride, ironico.- guarda che non me ne vado finché non mi fai entrare." E non suona molto di scherzo. Sa più di minaccia.
Rose lo fissa un istante poi decide di farlo entrare… è l'unica soluzione per toglierselo presto dalle scatole. Daniel osserva con un sorriso trionfante l'uscio che si è aperto totalmente per farlo passare ed esclama, allegro. "grazie, vedrai sarà una cosa velocissima."
*spero per te* pensa mentalmente la ragazza mentre lo osserva con freddezza fare il suo ingresso a casa. Calma Rose, calma. Non sei sola. Per qualsiasi cosa basta gridare e Formy sarà qui in un battibaleno, deve solo attraversare il corridoio… non c'è alcun motivo di agitarsi, mantieni il sangue freddo.
Daniel intanto osserva con stupore il salotto notando che è tutto esattamente come lo aveva lasciato. Semplice ma accogliente e familiare.
"questa casa è proprio come la ricordavo.- inizia il giovane girandosi verso di lei.- ha ancora quel fascino magico di un tempo." Il ragazzo si avvicina alla giovane con passi lenti e sensuali.
"che cos'è di così urgente che dovevi mostrarmi??" la voce di Rose suona tagliente e polemica nonostante i due si trovino a pochissima distanza l'uno dall'altra.
Il volto di Daniel si tinge di un sorriso stupendo poi sospira e le volta di nuovo le spalle.
"sono giorni che aspetto il momento di dartelo. - dice osservando il libro che ha in mano.- non sapevo come avresti reagito…"
Rose aggrotta la fronte, incuriosita. "che cos'è?" domanda mentre ancora lui le dà le spalle.
Il ragazzo si volta e con uno sguardo assolutamente affascinante le porge il libro.
Gli occhi verdi della giovane osservano con stupore e meraviglia il vecchio libro e per qualche istante sul suo viso brilla di nuovo il suo splendido sorriso, mentre lo riprende lentamente tra le mani. "Baudelaire.- sussurra alzando gli occhi verso il ragazzo.- pensavo di averlo perso chissà dove…" la giovane apre la prima pagina del libro e legge la dedica che Daniel stesso le aveva fatto quando glielo aveva regalato.
Al mio incantevole amore che proprio oggi compie i suoi diciassette anni…tantissimi auguri, Daniel.
Rose punta i suoi occhi in quelli di Daniel che le sorride sensualmente.
"ti.. ti ricordi i pomeriggi passati insieme a leggere le poesie?" le domanda improvvisamente il ragazzo con un'aria nostalgica.
"come dimenticarli.- sussurra Rose accarezzando la superficie del libro.- e poi c'era quella poesia.. come si chiamava…"
"Inno alla bellezza." dice prontamente il ragazzo.
"ah si.- mormora lei.- la sapevo a memoria, allora. Era la mia preferita."
"Era la NOSTRA poesia e io la so tutt'ora a memoria. La leggo ogni sera." La voce del ragazzo è seria e profonda, niente a che vedere con l'aria giocosa di prima.
Rose deglutisce e sente di nuovo il pericolo vicino.. molto vicino… ok, adesso basta, questa serata deve finire il più presto possibile. "va bene, io.."
"aspetta, Rose." L'interrompe il ragazzo con un'aria ancora più solenne. La ragazza non ha il coraggio di chiedere che cosa deve aspettare. Non vuole sapere cosa potrebbe rispondergli lui.
Il giovane continua sulla sua linea e le prende il libro dalle mani, poi lo appoggia in un mobile vicino, senza lasciare però la mano della ragazza che resta imprigionata nella sua.
"io credo di doverti parlare.."
Rose sfila via la sua mano da quella del ragazzo e fa prontamente qualche passo indietro.
"non mi pare il caso…"
"invece credo proprio che sia giunto il momento giusto, non posso più aspettare, Rose!- la ragazza continua a retrocedere e, per contrappasso, lui ad avanzare verso di lei.- io non so come spiegartelo.."
"allora forse è meglio che prima ti chiarisci bene il concetto, poi semmai tra qualche giorno.."
"Non scherzare, Rose, non puoi giocare con quello che provo."
Gli occhi verdi della ragazza non smettono un istante di fissare i suoi, increduli e sgomenti per quello che sta accadendo. Non è possibile, non è possibile. Ma allora aveva ragione! Che stupida, aveva sperato che fosse cambiato, aveva quasi creduto di trovare una persona migliore, lo aveva anche perdonato!! Ed ecco come viene ripagata.
Continua a fare passi indietro ma improvvisamente deve bloccarsi, interrotta dalla fredda e possente mole del muro. E adesso?? Fa per scostarsi di lato ma il ragazzo capisce subito le sue intenzioni e la blocca al muro, prendendola per la vita.
"tu.. tu devi credermi, io non posso più controllare i miei sentimenti, io.."
"Daniel ma che cosa dici??"sussurra lei, sempre più indignata.
"adesso lo capirai…"
E' un attimo. Tutto sembra improvvisamente sfuggirle di mano quando il ragazzo, velocemente, la stringe a se e mira alle sue labbra.
"Rose.." sussurra avvicinandosi sempre di più, mentre con una mano le prende delicatamente il viso.
"no.. io.."
Ma tutto, fortunatamente, sembra fermarsi lì, perché entrambi vengono interrotti dal pianto stridulo ed altissimo di Novaly che si diffonde per tutta la casa. Rose prende subito la palla al balzo e sfila via dalle braccia dell'ex correndo subito nella camera della nipotina, sussurrando "la bambina.."
Daniel la osserva correre, assolutamente stupefatto. " la bambina?????" ripete, incredulo.
Rose torna poco dopo quando si è assicurata che la piccola si sia addormentata di nuovo e non svegli i suoi genitori. Una bella rimpatriata ora nocerebbe e basta.
Vedendola arrivare il ragazzo ripete, stupefatto. "come la bambina???"
Rose si blocca un istante. Ma come? Ricorda perfettamente la via di casa sua, la loro poesia preferita, tutto, ogni minima cosa che la riguardi e non ricorda che sua sorella era in cinta quattro anni fa??
Ma no, non lo ricorda, altrimenti non si spiega il suo stupore. E se.. ma no, Rose, sarebbe una vigliaccata. Però, anche lui, poco prima non si è comportato assolutamente da vigliacco, lurido e bastardo? Avevo ragione, ci stava riprovando di nuovo e di nuovo ha tradito la mia fiducia.
Ma si, una bella stretta di paura non può che fargli bene. La prossima volta impara.
"sì, la bambina.- ripete la ragazza con un sorriso aperto. Poi, inarcando un sopracciglio.- la MIA bambina."
Daniel deglutisce a fatica. " t..tua???.. e … quando.. con chi…?"
Rose distoglie lo sguardo e si appresta a recitare la parte più divertente della sua vita.
Altro che Esmeralda…
La ragazza sospira e si passa una mano tra i capelli, poi volta le spalle al ragazzo.
"Novaly.- risponde.- Novaly si chiama mia figlia. Ed ha.. quattro anni…" la sua voce sembra rotta dal pianto.
Daniel sospira e si allenta il colletto della giacca che indossa, slacciandolo. "come quattro.. anni..?"
"eh già- risponde Rose, voltandosi, con gli occhi coperti dalle mani.- tu eri partito… -sussurra.- io ero completamente sola e… anche i miei genitori non c'erano più.."
Daniel inizia a farsi aria con una mano. "no, è uno scherzo, vero?- esclama.- tu mi stai dicendo che Novaly è MIA FIGLIA???"
Rose gli vola letteralmente tra le braccia, fingendo di singhiozzare. "sì, Daniel! È tua figlia!!!"
Il ragazzo la distacca un attimo e la giovane può vedere quanto sia sbianco e sudi freddo.
Ah, che rivincita questo sguardo. "ma.. non è possibile, Rose…"
"certo che lo è.- sussurra lei, ancora accanto a lui.- scoprii di essere incinta solo pochi giorni dopo la tua partenza.. so che avrei dovuto dirti tutto ma.."
"senti, non è una cosa ragionevole.- Daniel le sembra parecchio nervoso ora.- ti ricordi? Avevamo utilizzato tutto il necessario e poi per te era la prima volta! Dicono tutti che è molto difficile restare incinta quando.."
"ah, dicono.- mormora la giovane, stizzita.- anche io credevo alle statistiche e alle percentuali" prende a camminare per la stanza. "quando il ciclo mi si è arrestato non volevo crederci. Pensavo che ero andata un po' giù di fisico per tutto quello che era accaduto. Ma sono andata dal medico….-sospira.- e poi è arrivata Novaly." Conclude con un sorriso sognante.
"e..sei certa che sia io il padre?????"
Rose deve trattenersi dallo scoppiare a gridare. "senti ma per chi mi hai preso!!!- esclama, inorridita- non ho avuto più nessun uomo dopo quel pomeriggio a casa tua perché stavo CON TE! Ti stai confondendo, eri tu quello che andava a letto con le altre, non io!" conclude voltando categoricamente le spalle al ragazzo.
Daniel si passa una mano tra i capelli e cerca di rimediare. "lo so, lo so, perdonami.. io…- sospira.- senti, è una cosa grossa per me… posso vederla almeno???"
Rose si volta, stupita. "sì.- balbetta.- aspetta, la vado a prendere.."
Torna poco dopo con la bambina tra le braccia, addormentata, e con un rosario stretto nella sinistra, nella viva speranza che la piccoletta non si svegli da un minuto ad un altro e la chiami 'zia'.
Deve soffrire ancora questo bastardo…
Il giovane si avvicina alla piccola, studiandola con platonica ammirazione. "è.. molto bella.." sussurra mentre Rose prega tutti i santi che le vengono in mente,cercando di scongiurare il fatto che lui possa accorgersi che non somiglia affatto né a lui - moro.- né a lei.- castana chiaro.
"beh, ora però devo proprio andare.- dice frettolosamente il ragazzo.- è stata una bella serata.. ah, tieni il libro, eh,… ci vediamo domani, va bene??"esclama, nervoso ed agitato mentre si avvicina al portone e lo spalanca. "buona notte, ciao ciao." Conclude chiudendo velocemente la porta dietro di se.
Rose resta a fissare qualche istante il portone, poi, stringendo a sé la piccola, scoppia a ridere.

I tre giorni che seguirono furono tra i più divertenti di tutti i mesi di prove per il musical. L'obbiettivo era raggiunto: Daniel la evitava, parlava poco e quando lo faceva snobbava categoricamente l'argomento 'Novaly' riducendosi a discutere di temi tecnici riguardanti la loro rappresentazione teatrale. A Rose tutto ciò non sembrava vero. In un colpo solo si era levata di dosso un corteggiatore malaccetto e aveva tolto di dosso a lui le strane idee che si era fatto a casa sua.
Però, se da un lato era felice di tutto questo, dall'altro ne usciva ancora più sconfitta ed indignata.
Dunque era bastato tanto poco per far spegnere i bollori che avevano improvvisamente colto il focoso Daniel? A quanto pare sì. E lei che credeva che fosse migliorato, almeno un po'.
E invece no. Era risultato il solito meschino e lurido verme. Anzi, se possibile, anche di più .
Come era spuntata Novaly nella sua vita, la sua voglia di portarsela a letto era scemata totalmente.
Che razza di uomo. Ancora non riesce a credere di averlo potuto amare, e amare sul serio, da piangerci giorno e notte per il suo tradimento.
E il bello è che non solo l'aveva tradita da innamorato quattro anni fa, ma l'aveva tradita di nuovo, e questa volta da amico.
Lurido e verme due volte.
Però, anche se tutto ciò l'aveva non poco amareggiata, gli effetti positivi erano tantissimi e Rose si consolava. Con questa bella storiella aveva ben pensato di tenerlo a bada per i quattro giorni che li distanziavano dalla prima serata. Poi, che andasse tutto al diavolo.
Avrebbe detto tutta la verità e non solo su Novaly ma anche sulla schifosa persona che è.
Ma i suoi pensieri erano troppo ottimisti. Purtroppo il suo piano non durò tutto il tempo che aveva sperato, ma si infranse proprio l'ultima sera prima della serata.

Daniel passeggia lentamente per i corridoi, con lo sguardo stanco, un asciugamano attorno al collo e i pantaloni delle prove arricciolati sul ginocchio. Le ultime prove nonostante tutto sono andate molto bene e perfino Mary si era dimostrata soddisfatta, a parte quando Jessy era scivolata finendo sopra a Rose e quindi rovinando tutta la scena. Quella pazza furiosa invece di prendersela solamente con quella sbadata di Jessy, se l'era presa anche con Rose dicendo che se eventualmente una cosa del genere fosse accaduta domani sera, lei non avrebbe saputo come affrontarla e si sarebbe rovinato tutto. Secondo Mary Rose avrebbe dovuto avere la lucidità di vedere la ballerina cadere e quindi di spostarsi in tempo, magari con un passo di danza, per non far notare troppo la cosa.
Cosa da pazzi, perfino Lola.- da sempre silenziosa e all'ombra di Mary.- si era rivoltata contro l'insegnante principale rimproverandola per essere totalmente fuori di testa… chissà come fa Rose ad avere questa lucidità se sono quasi le una di notte ed è tutto il giorno che provano???
Quindi ne era nata una baraonda indescrivibile che si era conclusa con un 'vaffanculo' generale e poi via, tutti a nanna, consapevoli che, più che il ruzzolone di Jessy, è l'incredibile tensione ad offuscare la mente di tutti quanti.
Ora il ragazzo passeggia tranquillamente verso lo spogliatoio maschile quando sente improvvisamente delle chiacchiere di Kiky e di altre ballerine riguardanti Rose. Le tre ragazze sono vicino alla macchinetta del caffè e smanettano per prendere qualcosa da bere. Daniel, sempre più furbo di una volpe, si accoda elegantemente dietro di loro, per poter ascoltare indisturbato tutto quanto.
"pensa tu, poveraccia.- è Kiky a condurre il discorso, mentre attende che la macchinetta tiri fuori il suo the freddo.- quella Mary è una pazzoide, se la prende con lei per ogni cosa! Se io fossi in lei me ne sarei già andata da questo covo di matti!!"
L'altra ballerina, però, (di cui Daniel non ricorda il nome) non è affatto d'accordo.
"Mary è insopportabile, d'accordo, ma questa è la migliore accademia di danza classica di tutta New York, una ballerina del suo calibro non può che aspirare a questo!"
"dici? Secondo me.- interviene la terza.- dopo il musical Rose punterà più in alto."
"e se lo merita, io spero che qualche pezzo grosso la noti. Balla divinamente e poi ha talmente tanti casini che un po' di successo le farebbe solo che bene." Dice Kiky prendendo finalmente la sua bibita. Dopo un sorso la ragazza continua. "è una cosa incredibile, guarda, a casa sua non l'aiuta nessuno."
"ci credo.- interviene un'altra.- tutti così i familiari. Quando hai questo genere di problemi ti voltano subito le spalle!"
Daniel sorride. Centro. Ecco, proprio su Novaly voleva che andassero a parare. Vuole sapere se anche nel resto del teatro la gente sa della figlia e magari.. anche del padre.
"per carità Emily è una cara donna.- dice Kiky con un sospiro.- e anche Formy non è male, anzi, Rose dice che è davvero un brav'uomo ma.."
"brava donna e brav'uomo.- si intromette l'altra con voce velenosa- però stanno sempre fuori casa o per un motivo o per un altro. E il pomeriggio a chi tocca guardare la piccola???a Rose!"
*beh, minimo.- pensa Daniel.- è la figlia*
"già come se non avesse già da fare con l'università!- esclama Kiky.- povera ragazza, ha già poco tempo libero e quel poco che ha lo deve passare tutto appresso alla nipote!!!"
Daniel ci rimane impietrito. La NIPOTE??????? Il ragazzo sbianca e per un attimo si sente mancare il respiro. No, forse ha capito male.
Ma non può lasciarsi questo dubbio deve capire, deve sapere immediatamente.
"scusate.- si intromette bruscamente nella conversazione.- Rose.. ha una.. nipote???"
Kiky lo guarda come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "sì.- ripete, candidamente.- è la figlia di Emily, la sorella di Rose."
Le tre ragazze rimangono qualche istante a fissare il ragazzo diventato bianco come un cencio.
"ehi.- sussurra una del trio.- tutto bene?? Sembri un fantasma!! Mi sa che hai un calo di pressione, eh!"
Ma Daniel non le ascolta più, ormai. La sua mente vaga, girovaga nei suoi ricordi fino a quattro anni fa. Cerca di ricordare Emily. Ma certo, il pancione. Ultimamente, quando aveva cercato di farsela tornare in mente, l'aveva sempre ipotizzata bella grossa perché se la ricordava con un bel pancione.. e ora gli si apre un mondo. Ma no, non era grassa, era solo incinta!!!
"Daniel!" Kiky alza la voce per richiamarlo. Il ragazzo si riscuote, le osserva qualche istante con un'aria di appena sufficienza quindi le scavalca e si avvia, camminando velocemente.
Quindi l'ha fregato. E brava la stronza, l'ha messo nel sacco e lui ci si è buttato con tutti i panni addosso! La figlia…. Invece che la nipote!!! Alza improvvisamente gli occhi da terra e la vede, proprio davanti a lui, distante di pochi metri. Sta passando davanti ad un grande ripostiglio.
Sente una rabbia accecargli la mente. Subito corre verso di lei.
Rose alza gli occhi da terra un secondo prima che Daniel l'afferri per un braccio. Non ha il tempo di essere sorpresa, perché viene trascinata immediatamente nel ripostiglio accanto a lei.
Solo lì, al buio, si rende conto di quello che è successo in questi veloci secondi. I suoi occhi si puntano su quelli di Daniel, mai come ora intrisi di rabbia.
"allora????" la sua voce tradisce un ardore che quasi la impaurisce. "allora??? Come sta la mia piccola bambina, eh?? La dolce Novaly, mia figlia!!" urla, però, tenendo sempre il tono di voce abbastanza basso, in modo che non possa sentirlo altri che Rose.
La ragazza capisce subito di essere stata scoperta. Per un attimo maledice la sua sfortuna, poi passa all'attacco. Ma cosa vuole, che si scusi?????
"beh??- ribatte con una voce altrettanto arrabbiata.- piaciuto lo scherzetto???- vede che Daniel sta per dire qualcosa così lo anticipa- Sleale, vigliacca e bugiarda, questo vuoi dirmi????" gli urla a pochi centimetri dal viso.
"non è che quello che ti meriti!! Mi sono comportata esattamente come ti sei comportato tu!! Sleale, vigliacco e bugiardo!! E tu saresti stato quello pentito, eh????- dice puntandogli contro l'indice.- l'amico!! Ma non farmi ridere! Sei un perfetto approfittatore e una persona lurida perché come ho inventato questa storiella ti si è stretto il sedere e hai subito cambiato aria!!" lo sfogo di Rose continua ancora. "questi tre giorni di paura non possono averti fatto che bene, irresponsabile e fannullone!!!- il suo viso si contorce un istante in un sorriso maligno.- anzi avresti dovuto capirlo che era una bufala.- la sua voce è appena sussurrata ma tagliente come una lama.- chi lo vorrebbe un figlio da te??? Nemmeno una puttana!!"
"adesso basta!" le mani di Daniel le prendono le braccia, stringendole.
"lasciami.- lei continua a parlare piano.- o mi metterò ad urlare così forte che ti cacceranno a calci in culo dal teatro.."
"tu.- la voce di Daniel trema dalla rabbia.- tu stai giocando con i miei sentimenti, puttana! Quella dell'amico era solo una copertura, una cazzata!! Ma lo sai, perché???" non le dà il tempo di riflettere, la prende per la vita e la sbatte a sedere su un tavolino presente nel buio ripostiglio.
Rose deglutisce a fatica. Se lei lo può imbavagliare verbalmente, lui ha una forza incredibile e la tiene completamente bloccata. La situazione si fa seria, accidenti. Forse doveva stare più attenta.
"non ti sei mai chiesta perché ho fatto tutto questo?? Perché ho accettato la parte, perché ho accettato di essere tuo amico??? Per poterti avere ancora, accidenti!!!!" urla, ad un passo dalle sue labbra. "perché ogni volta che ti guardo, che ti sfioro, io mi sento impazzire, ecco perché!!"
Rose lo guarda con freddezza. "mi dispiace.- sussurra.- ma è troppo tardi." Cerca di liberarsi ma la stretta di Daniel non le concede movimenti.
"non me ne frega un cazzo se stai con un altro.." dice, con rabbia.
"e a me non me ne frega un cazzo di te." Risponde per le rime la ragazza.
Daniel si sente completamente accecato dalla rabbia. I suoi sentimenti e il suo orgoglio ferito, in un lampo. Prende il viso della ragazza e unisce le loro labbra. Ma la bocca di Rose rimane ben serrata mentre cerca di liberarsi da quella folle presa. Daniel continua a spingere sulle sue labbra, cercando in qualche modo di violarle, di costringerla a schiuderle. E per un momento crede di aver vinto.
Sì, ma nemmeno per un secondo, perché quello che pensava potesse essere un bacio, in realtà si rivela un vero e proprio morso. Rose approfitta dell'effetto sorpresa e continua con un calcio -mirabilmente preciso dove sappiamo noi.- quindi scende velocemente dal tavolino, apre la porta e corre via come il vento.
Il corridoio è ancora pieno di ballerine e lei.- in cerca di un po' di tranquillità.- vola via per le scale ma sbatte violentemente con qualcuno e per poco non cade a terra.
I suoi occhi si spalancano completamente non appena vede Tom.
L'urto ha attirato l'attenzione di tutte le altre che si lanciano occhiate d'intesa, cenni con il capo. Tom è sempre stato famoso nel New York City Ballet…
"Tom…" sussurra la giovane, sconvolta.
"ehi, ancora qui ti trovo!!!- esclama allegramente il ragazzo.- avevamo appuntamento di sotto un quattro d'ora fa…" poi, improvvisamente, il suo bellissimo sorriso si spegne mentre i suoi occhi si puntano su qualcuno dietro la giovane. Rose si gira lentamente e vede che c'è proprio Daniel.
Gli occhi azzurri di Tom viaggiano un istante da Rose a Daniel. E capisce, purtroppo. Se non tutto, ma qualcosa di sicuro. Capisce che tra loro è successo qualcosa, nel bene o nel male, vede le loro espressioni stravolte, le labbra della sua Rose leggermente arrossate, gli occhi del ragazzo lucidi.
Proprio come quando si amoreggia.
Il suo sorriso diventa sprezzante e pieno d'indignazione. Lancia uno sguardo fulminante a Daniel che non ha ancora detto niente ma si è limitato ad osservarlo con un'aria di vittoria, di superiorità.
Poi si gira di scatto e corre giù per le scale, schifato, incredulo, ferito. Rose vede improvvisamente tutto capovolgersi e con addosso i suoi vestiti- per fortuna e non il body- lo insegue per le scale, richiamandolo. "Tom.. Tom, aspetta,… Tom!!!" gli corre dietro, disperata, fino fuori al teatro, dove si sta scatenando un altro putiferio, questa volta, però, di pioggia.
Il ragazzo non la degna di uno sguardo si fionda sulla moto e si mette il casco. Rose si mette davanti al suo mezzo e cerca di fermarlo. "Tom, aspetta!! Non hai capito nulla… io e Daniel non…"
Il ragazzo continua a non guardarla, solo mette in moto. Ma la ragazza non ha la benché minima intenzione di spostarsi, resta davanti a lui per impedirgli di partire.
"ti prego, Tom, dobbiamo chiarire!!!" grida lei , poi, improvvisamente, il ragazzo spegne la moto.
I suoi occhi gelidi la fissano un istante. "vuoi chiarire???- la sua voce è ancora più fredda e distaccata.- sali." La ragazza obbedisce e, nonostante sia senza l'impermeabile e sotto la pioggia battente, sale di corsa dietro di lui. Il loro viaggio in moto è più breve del previsto: si fermano nel Parco dei Diamanti, il piccolo parco proprio dietro casa di Rose. Il posto dove lui le aveva dato il biglietto per il loro capodanno a Parigi. Che peccato che un posto tanto incantato debba essere funestato dal ricordo di questa litigata, ora.
Non appena la moto si ferma i due ragazzi balzano dal mezzo, Tom si toglie il casco e resta, come lei, a fissarla lasciandosi bagnare dalla pioggia.
Gocce di pioggia scivolano sui loro volti feriti e sconvolti.
Gli occhi blu del ragazzo indugiano qualche istante sul bellissimo volto di lei, ora completamente lucido per la pioggia. Ogni volta che i suoi occhi fissano le sue labbra, ha un vuoto allo stomaco, come se qualcuno gli avesse appena dato un pugno. Solo al pensiero che quelle labbra siano state di un altro, solo questo basterebbe per farlo impazzire. Figuriamoci se c'è dell'altro. Non riesce a contenersi, sa che dovrebbe ascoltarla prima di giudicare o di decidere sul suo conto, ma ha ancora stampata in mente l'espressione di quel Daniel e poi quella di lei, sconvolta. Sconvolta per essere stata scoperta, questo è chiaro.
"stronza.- sussurra, con odio.- come hai potuto farmi questo??? Come????" le urla contro, lasciando sfogare la sua rabbia.
Rose incassa gli insulti, chiudendo gli occhi. Poi sussurra. "ti prego.- la sua voce è rotta dalle lacrime.- non è come credi."
"e com'è allora??? Com'è???? Dimmelo, stronza!!!" dice spintonandola leggermente per una spalla.
Gli occhi addolorati della giovane si riempiono di lacrime.
"se hai la pazienza di ascoltarmi ti racconto tutto, ma devi credermi per la miseria!!!- urla.- Daniel non è una persona qualsiasi!! Daniel è stato il mio primo ragazzo!! Il mio primo uomo, capisci???" urla, mentre le sue lacrime si mescolano alla pioggia.
Tom la osserva con una freddezza crescente e con il dolore che sembra quasi accecarlo. "ah bene.- le ringhia contro.- vi siete ritrovati finalmente!"
"ma no!!!!!- controbatte.- come puoi solo credermi possibile di una cosa del genere! È così che ti fidi di me???"
"io mi fido di te.- sussurra gelidamente.- ma non puoi negarmi che qualcosa è successo, o sbaglio?? Rispondi!! Vi siete baciati, no???"
La ragazza vorrebbe urlare dalla rabbia. Ma perché tutto questo???
"no!!- urla.- lui ha cercato di farlo, ma io non gliel'ho permesso."
Tom alza un sopracciglio. "ah si? E come mai lui era tanto sognante??? Sembrava che non avevate fatto altro fino a poco prima! Ma poi, visto che hai notato che ti si stava facendo tardi, ti sei precipitata da me.."
"no, non è così!- grida lei, con i pugni serrati.- mi ha chiuso in un maledetto ripostiglio e ha cercato di baciarmi e Dio solo sa che cos' altro!!- urla.- ma perché non lo capisci??? Io correvo via da lui quando ho incontrato te!!" non riesce a trattenersi, le viene troppo da piangere.
Tom ha un attimo di esitazione. Quello che aveva creduto verità sacrosanta prima,ora inizia a lacerarsi. I suoi occhi si alzano verso di lei, più indulgenti.
Ma ora Rose non è più fragile come prima, ora sembra arrabbiata nera.
"sei uno stronzo!- gli urla contro.- ecco tutto il tuo amore per me! Alla minima cosa credi già che ti abbia tradito! Ma come puoi solo pensarlo???? Io ti amo con tutta me stessa e darei tutto per te!"
Tom non riesce ad osservarla negli occhi. Prima era sicuro che Rose lo avesse tradito, ma ora purtroppo si rende conto che la sua dolce anima gemella non gli farebbe mai una cosa del genere.
Si è lasciato andare, cedendo alla rabbia, credendo a quel sguardo di Daniel, che, forse, era finalizzato proprio a questo: a fargli credere che lui e Rose fossero andati insieme.
E invece, magari, quel lurido verme aveva proprio cercato di violargliela, la sua Rose.
Cerca di avvicinarsi a lei, sussurrando: "Rose, io…"
"vattene via.- risponde lei, ferita.- e lasciami in pace."
Senza dargli il tempo di fare altro, la ragazza corre via, verso casa sua, attraversando il piccolo parco e fendendo la pioggia che l'ha bagnata completamente. Tom la osserva andare via, triste e addolorato. L'ha ferita tantissimo, lo sa, le ha detto cose che non credeva potesse dire nemmeno al suo peggior nemico.. e invece le ha detto a lei, la donna che ama.
Tutta colpa di quel fottuto bastardo. No, se crede di poterla passare liscia si sbaglia di grosso, questa gliela farà pagare cara.
Ha osato toccare la sua ragazza, non avrà nemmeno voce per raccontarlo in giro.
Ma prima deve sapere qualcosa in più su di lui. Deve sapere chi è questo famoso Daniel di cui Rose.- ricorda- aveva cercato di parlargli. Resta ancora un po' lì, immobile, a fissare il luogo in cui fino a poco tempo prima c'era stata la sua Rose, poi decide di passare all'azione.
Circa una mezz'ora più tardi la porta di casa di Hudson si apre lentamente e con circospezione, dato che sono quasi le due di notte. La ragazza osserva sorpresa la sagoma di Tom, completamente fradicia d'acqua, che aspetta a testa bassa davanti al suo uscio.
"Tom…- sussurra, incredula.- ma.."
"Daniel.- esclama lui, interrompendola.- devo sapere chi è"
La giovane sospira e si passa una mano tra i capelli.
Sapeva che prima o poi tutta questa storia sarebbe esplosa.
"si.- mormora, comprensiva.- entra."

fine venticinquesimo capitolo.

  
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