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Autore: gLizzie    20/11/2011    3 recensioni
ciao, siamo due pazze (kiki98 e principessa_tarya),e visto che tra pazze ci si intende, abbiamo avuto nello stesso istante un'idea. Più pazza di noi.
E se Crono prendesse il possesso del Ministero della Magia? E Percy e company dovessero distruggerlo? E se Voldemort avesse nascosto un horcrux al Campo Mezzosangue? E il magico trio dovesse trovarlo e distruggerlo?
Perchè questo accada però gli Dei dovranno andare a Londra, e incontrare l'Ordine della Fenice, e questo porterà a un sacco di guai (per loro), e a un sacco di divertimento (per noi)
Genere: Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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harry jackson e gli dei di hogwarts 3


Nel caso ve lo steste chiedendo: no,  non siamo morte.
E, nel caso voleste lasciarci una piccola recensione, ve ne saremmo eternamente grate!
Buona lettura, quindi...
kiki98 e principessa_tarya
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Quando i ragazzi scesero dall'aereo, tutti erano profondamente schockati, ognuno a modo suo:
Annabeth aveva le costole spappolate perchè Percy l'aveva stritolata per tutto il viaggio;
Percy aveva avuto una paura terribile e quindi aveva stritolato Annabeth (solo per la paura? Sicuro?: nd kiki98);
Talia era bianca come un cadavere perchè soffriva di vertigini;
Beckendorf, idem come sopra;
Silena era furiosa perchè gli Stoll avevano usato il suo smalto preferito per fare le unghie ad Argo;
Argo era furioso perchè gli Stoll gli avevano messo lo smalto di Silena;
gli Stoll erano acciaccati perchè sia Silena che Argo avevano mostrato il loro disappunto.
E poi c'erano tutti gli altri passeggeri, che si erano dovuti sorbire per undici ore, e ripeto undici ore, gli "ahia" di Annabeth, gli "aaaaah" di Becekndorf, Percy e Talia, gli "il mio smaltooooooo" di Silena, gli "hihi" degli Stoll e l' "AAAAArghHHHhhhhhhhhhhhh" di Argo (Nd principessa_tarya: adesso ho scoperto perché si chiama così!).
Infatti gli unici che avevano viaggiato bene erano Grover, che aveva dormito per quasi otto ore, e Clarisse, che aveva minacciato di morte le persone sedute vicine a lei e aveva giocato con la PSP tutto il tempo.
Una volta arrivati nella sala del ritiro bagagli, Talia, Annabeth, Silena e Clarisse si recarono in bagno, mentre i ragazzi si misero ad aspettare le valigie.
Nel giro di mezz'ora tutte le valigie erano arrivate, così i semidei (e Grover e Argo) decisero di uscire ad aspettare le persone che sarebbero venute a prenderli. Finchè Silena non laciò un urlo isterico:
- La mia valigia! Non è arrivata la mia valigia!
- Ehm...quale, Sil? Te ne sei portata cinque.- chiese Clarisse preoccupata per la salute mentale della sua migliore amica.
- Quella grande e rosa, con la tasca a forma di cuore davanti! Non c'è! Dentro avevo delle cose importantissime!- disse la figlia di Afrodite quasi piangendo.
- Dai, calmati, adesso lo ritroviamo.- disse Beckendorf abbracciandola, e cercando di consolare la ragazza.
- Andiamo a vedere nell'ufficio oggetti smarriti, forse lì lo ritroviamo!- intervenne Annabeth, che fu guardata da Percy come se fosse l'apoteosi dell'intelligenza.
- Sei un genio Annabeth!- sospiro sognante
- Ehm... grazie Testa d'alghe...-
- Allora andiamo?- chiese Silena, che sembrava aver recuperato il buonumore dopo le coccole del suo ragazzo.
Dopo aver cercato per un'ora l'ufficio "oggetti smarriti", dovettero aspettare un'altra mezz'ora che la coppia che aveva perso la carrozzina del figlio finisse di sbraitare contro l'agente aeroportuale.
- Allora, come posso aiutarvi?- chiese l'agente sopracitato ai ragazzi, con un accento un po' parecchio british che i semidei faticarono a comprendere, essendo abituati all' americano.
- Ehm...noi abbiamo perso una valigia, era rosa, grande e con una taca a forma di cuore sopra.- disse Annabeth, pensando a come si potesse smarrire una valigia rosa con un cuore davanti.
- Certo, il nome del proprietario?
- Silena Beuregard, scritto con la eu, alla francese.
- Va bene, adesso cerco, mi può far vedere la carta d'imbarco?
- Eccola- disse Silena passando il biglietto all'agente.
- Mmm.. è minorenne, vero? Viaggia con il signor...Argo Collins?
Mi servono i nomi dei suoi veri genitori. Nome del padre?
- Patrique Beauregarde, Patrique finisce con Q-U-E.
- Ok, nome della madre?- chiese l'agente, compilando una pagina sul computer.
- Ehm... nome della madre ha detto? Ehmm...cioè...- disse Silena cercando di inventarsi un nome sul minuto, ma per fortuna in suo aiuto arrivò Clarisse, che disse:
- Lei è morta da poco, Silena non si rende ancora conto della cosa, e pensa che sua madre sia ancora viva- e abbracciò l'amica con fare melodrammatico, cercando di non scoppiare a ridere.
- Ehm...ok, adesso aspettate, la valigia era stata smistata male, l'hanno messa nel volo per Parigi, fra due ore dovrebbe essere qui.
- Certo, grazie mille.- dissero i ragazzi, e poi si sedettero nelle scomode poltroncine che c'erano nella saletta.
- Di immortales, Clarisse, un po' più drammatica non potevi essere.- disse Connor, beccandosi
un' occhiataccia da parte della figlia di Ares.
Dopo circa due ore la valigia arrivò a Londra, con somma gioia dell'agente, che non ne poteva più di sentire la chiacchere di dodici ragazzini.
- Aspettate, devo controllare che non siano rotte.- disse Silena inizando ad aprire la famosa Valigia Smarrita.
- Che non siano rotte, cosa?- chiese Talia non proprio tranquillamente.
- Ma i miei specchi, no?- disse la figlia della dea delle colombe e della crema idratante, sollevando il coperchio della valigia e rivelando specchi di ogni forma e dimensione.
Per farvi immaginare la faccia che avevano i suoi compagni di viaggio, vi faremo un esempio molto pratico.
Vi basti immaginare che, se questa fanfiction fosse un manga, i nostri protagonisti avrebbero una grossa goccia vicino alla fronte.

Stavano ancora aspettando i tizi (da almeno due ore, eh) fuori dall'aereoporto, e la situazione non era delle migliori: Fred e  George stavano  facendo esplodere caccabombe  dappertutto;
Hermione e Ron stavano litigando per un-non-so-quale errore nel compito di storia della magia del ragazzo;
Harry stava avendo visioni inquietanti riguardo Voldemort che parlava con Tizio Sconosciuto, il quale era in una specie di baratro;
il signor Weasley stava cercando in tutti i modi di allargare con la magia il bagagliaio di un'auto del Ministero quanto bastava perchè ci entrassero altre undici persone;
Fleur stava facendo di tutto per far venire l'esaurimento nervoso a Ginny, criticando il colore dei suoi capelli peggio di come avrebbe potuto fare un Malfoy-fino-alla-morte;
Tonks, per il nervoso provocato dalla francesina, stava cambiando colore di capelli a velocità maggiore di un Boccino d'Oro durante una partta di quidditch: moooolto velocemente;
Lupin e Sirius si stavano azzannando (e non in senso figurato) l'un l'altro, come una sorta di antistress.
Poi, finalmente, tutti videro un gruppo di ragazzi spingere una montagna fuori dall'aereoporto.
No, un momento: non era una montagna!
Erano valigie.
Le valigie di Silena Beauregard, per la precisione.
Harry fu il primo a scattare verso di loro.

Finalmente erano riusciti ad uscire, con tutte quelle valigie che, per la cronaca, appartenevano tutte a Silena.
Videro un gruppo di persone sedute su un muretto.
Percy fu il primo a scattare vers di loro.

I ragazzi si sbatterono uno contro l'altro in modo così violento che caddero all'indietro per il contraccolpo.

pensieri di Harry:
"Non ho scelto io di essere un mezzosangue"

pensieri di Percy:
"Percy Jackson era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista"

pensieri di Harry&Percy:
"Ma che cavolo sto dicendo?!?"

Si alzarono insieme e si fissarono.
La scena che seguì fu la seguente:
Percy ed Harry si fissavano;
Annabeth ed Hermione si fissavano;
Grover e Ron si fissavano;
Talia e Ginny si fissavano;
Silena e Fleur si fissavano.
In poche parole: ogni semidio fissava il suo sè stesso magico, e viceversa.
E fu così che i semidei del Campo Mezzosangue e i maghi di Hogwarts si incontrarono per la prima volta.
   
 
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