Il mattino dopo si svegliarono decisamente presto. Uscirono tutti e tre dalla tenda quasi contemporaneamente, e quando gli occhi di Pan incontrarono quelli di Trunks, lei divenne paonazza, ma Trunks cercò di ignorare questo fatto.
In piedi, Vegeta si avviò verso la navicella.
« Dobbiamo ripararla... ma che - » si interruppe quasi subito, e dato che non osava parlare, Trunks e Pan seguirono la traiettoria del suo sguardo per poi ritrovarsi nella stessa espressione di Vegeta. Lo avrebbero giurato, prima non c'era: un villaggio davvero simile a quello visitato dai due ragazzi il giorno prima, solo... senza morti. Erano tutti vivi e vegeti, ed era davvero vicino alla loro navicella.
« Agh shil tavveh! » sentirono urlare, e da una casa bianca e tonda uscì un ragazzo biondo e dagli occhi verde chiaro. Aveva l'aspetto così... familiare. Si passò una mano fra i capelli, quando voltò lo sguardo e si accorse dei tre e si avvicinò.
« Joi varl shil hir? » tutti e tre si guardarono straniti, e il ragazzo sorrise. « Ok, non parlate la nostra lingua. » concluse.
« Ma come... tu parli...? » chiese Pan, fissando il biondino.
« Già... la mia famiglia arrivò su questo pianeta molti anni fa... mio nonno era solo un bambino, e io sono un umano. » spiegò. Il modo in cui sorrideva a Pan fece provare un leggero solletico allo stomaco di Trunks.
« Ma ieri non c'eri. » sbottò, quasi infastidito. « Ehm.. volevo dire, non c'era il tuo villaggio. » si corresse.
« Il nostro è un villaggio invisibile. » spiegò. « Ah, io mi chiamo Mirhian, ma potete chiamarmi Mirh. »
« Piacere, io sono Pan. » disse la ragazzina, stringendo la propria mano con quella di Mirh. Il solletico allo stomaco di Trunks aumentò. « E loro sono Trunks e Vegeta » continuò indicando i due accanto a lei.
« Molto lieto. » disse sorridendo il ragazzo.
« Senti, Mirh, non è che per caso sai come aggiustare questo rottame? » chiese Vegeta, stufo delle presentazioni, indicando la navicella.
« Oh, certo! Intanto voi... andate al villaggio, riparo questa roba da anni! »
« Scusami ma quanti anni hai? » chiese Pan, incuriosita.
« Trecentonovantaquattro, ma sulla Terra ne avrei sedici. »
Tutti e tre sgranarono gli occhi, ma quando Mirh si voltò, andarono verso il villaggio. Trunks si guardava intorno con fare sospetto, Pan entusiasta, mentre Vegeta... indifferente. Poi, tutto accadde nel giro di pochi secondi. Urla da tutti gli abitanti, i tre si voltarono: un'esercito di enormi giganti era venuto a 'far loro visita', e il villaggio scomparve di nuovo. Insomma, Trunks, Pan e Vegeta erano da soli contro un esercito di enormi giganti.
« Adesso li sistemo io. » disse sicuro Vegeta, aprendo la mano e scagliando un'onda energetica contro i giganti, che continuarono come se nulla fosse. Avevano delle possenti asce fra le mani, e con quelle davano l'aria di essere ancora più pericolosi.
Pan si alzò in volo e si scagliò contro i giganti.
« Pan, no! » urlò Trunks, ma dovette ricredersi. Con un pugno la piccola Sayan aveva fatto crollare a terra uno dei giganti. Poi si levò ancora più in alto e liberò una scarica di sfere energetiche sui giganti, alcuni gridarono, ma avevano solo piccoli graffi.
« Ehi, volete darmi una mano o no?! » urlò Pan agli altri due, che annuirono e imitarono la quindicenne. Trunks si lasciò completamente trasportare dalla voglia di combattere, come Vegeta, ma si interruppe quando Pan urlò e una fitta allo stomaco lo trapassò. Mirh, in volo, reggeva Pan, svenuta. Trunks volò da lei, provando rabbia, e urlò a Mirh:
« Cosa diavolo le è successo?! »
« Non lo so! L'ho sentita urlare e... sono venuto qui... » spiegò Mirh, per poi sollevare un indice aldilà delle spalle di Trunks che si voltò.
« Papà! » urlò, e si precipitò verso Vegeta, bloccando con una mano il colpo che sarebbe stato sicuramente fatale per il Sayan, distrutto. Trunks allora, estrasse la spada e con un colpo secco tagliò la mano al gigante, che gridò dal dolore. Solo in quel momento Trunks si accorse che non avevano occhi. Gli ultimi tre giganti avanzarono feroci verso di lui, quando accanto a lui comparvero Mirh e Vegeta, pronti a combattere al suo fianco. Forse si era sbagliato sul conto di quel ragazzo, ma non era il tempo di pensare a lui. In tre, riuscirono a sconfiggere due giganti, ma l'ultimo no, resisteva ancora. I capelli di Trunks erano di nuovo biondi. Il gigante avanzò verso di lui e sferrò un pugno sul suo stomaco, imprevedibile... Trunks tornò normale e cadde a terra a peso morto. Pan si svegliò in quel momento: no, non doveva arrendersi ancora. Si alzò in piedi, e, vedendo Trunks ridotto così male, sfrecciò in alto e tirò calci e pugni al gigante, sembrava non stancarsi mai, Mirh rimase impressionato, ma decise di aiutarla. Vegeta era esausto, ma continuava lo stesso, ma la sua mente era lontana, al figlio, conciato veramente male. Poi, fu Pan ad avere la meglio sul gigante: esercitò il massimo della sua energia su un unico braccio, e sferrò un pugno sul viso del mostro, che cadde a terra morto. Inizialmente non ci credeva, ma poi, realizzando che era stata lei a uccidere l'ultimo gigante, sorrise, e volò a terra, dritta da Trunks.
« Trunks.. ehi, Trunks... Trunks! Ce l'ho fatta! Ho ucciso il mostro! » disse lei, allegra, e Pan, forse ridestato dal rumore, sorrise piano.
« Ho un'altra bella notizia.. » s'intromise Mirh. « La navicella è riparata. »
« Che cosa?! Dici sul serio? » esultò Pan, contenta.
« Ma.. da quanto tempo il vostro pianeta è... diciamo... sottomesso? » chiese Vegeta. Trunks socchiuse gli occhi.
« Da anni, ormai. Tutto è iniziato quando Alazar è diventato sovrano della Galassia di Hamir, la più potente dell'Universo. Alazar voleva sempre di più, e chi si opponeva, trovava la morte. Il nostro pianeta si è sempre rifiutato, per questo siamo così attaccati. Ci sono morti ogni giorno. Per questo il nostro villaggio è in grado di diventare invisibile. Solo pochi abitanti sono in grado di compiere questo incantesimo. In questo villaggio, il 'mago' in questione, è mio zio Shair. Venite. Vi ringrazieranno. » Mirh finì il discorso e balzò in piedi, seguito dagli altri. Pan reggeva Trunks, che le sorrise. Camminarono seguendo Mirh verso il villaggio, che man mano prese colore e divenne visibile. Mirh li portò davanti alla casa tonda dalla quale era uscito all'inizio, e fece cenno di entrare. Così, Vegeta, Mirh, Pan e Trunks entrarono nella casa del biondo. Sembrava tanto in stile 'Pianeta dei Mercanti', pensò Pan. Seduti al tavolo, c'erano quelli che dovevano essere lo zio di Mirh, la madre e la sorella.
« Arum vas ifhild sajik. Yeal nir mick travonish. » disse Mirh ai suoi parenti, che guardarono i tre sorridendo. « Ho detto loro che Trunks ha urgente bisogno di cure, perché avete sconfitto i giganti. » la sorella di Mirh si alzò e si avviò verso Trunks, prendendolo per un braccio. Assomigliava tanto a Marron. Pan sbuffò e guardò altrove. La ragazzina bionda poi spinse il ragazzo dai capelli lilla in una stanza e non fecero ritorno per una buona mezz'ora. Pan incrociò le braccia.
« Pan,  vuoi riposare? » chiese Mirh, avvicinandosi.
« No, grazie! Ma quanto ci mette tua sorella con Trunks?» chiese infine, osservando la porta chiusa della stanza.
« Dovrebbe finire tra poco.. oh eccola! » continuò. Pan provò quasi una sensazione di sollievo quando vide Trunks decisamente meglio di prima, ma la... gelosia? tornò a farle compagnia quando Eir - la sorella di Mirh - prese Trunks sottobraccio. No, la sua non era gelosia. Era.. stanchezza. Certo, doveva essere quello.