Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Camilla L    21/11/2011    9 recensioni
Un attimo sei felice e l'attimo dopo piangi tutte le tue lacrime tra le braccia della tua peggior nemica... ecco come posso descrivere quella sera infernale che ha cambiato per sempre la mia vita...-Bella
-Anche se, sinceramente, non so proprio come abbia fatto, se Bella non mi avesse fermato li avrei uccisi... avrei ucciso le due persone che più mi hanno deluso, tradito ed umiliato in quasi duecento anni di vita.-Jasper
Questa è la prima storia che scrivo e, anche se so di non essere una scrittrice eccezionale, spero che vi piaccia almeno un po' o che per lo meno apprezziate i miei sforzi, inoltre, ringrazio già da subito chi mi seguirà... sempre che qualcuno lo faccia!
QUESTA STORIA FA PARTE DELLA SERIE "JASPER & BELLA"
N.B: INIZIATA A RIVEDERE E CORREGGE A MAGGIO 2015, I CAPITOLI CON LO STESSO CARATTERE DEI PRIMI SONO QUELLI GIà NELLA NUOVA VERSIONE.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Isabella Swan, Jasper Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Jasper
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse, Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Jasper & Bella'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mamma Bella

 

Pov Bella

 

Appena arriviamo davanti a casa Cullen troviamo Edward, Emmet e Lucas intenti ad organizzare la prossima battuta di caccia.Quando si accorgono di noi ci guardano con curiosità e a dire la verità ne hanno tutto il diritto dato che sono uscita con mio marito e sono tornata senza di lui e con un figlio in più.

Non fanno neanche in tempo a realizzare il tutto che Joey interviene, nelle loro teste appare tutto più chiaramente e dalle loro espressioni deduco che si erano già incontrati diverse volte in passato.

-Hei ciao Joey!-dice Emmett.

-Ciao Emmett come va?-gli risponde.

-Tutto ok vado a chiamare gli altri saranno felici di vederti, sempre che si ricordino di te-risponde.

-Si ricorderanno non preoccuparti-conferma Joey.

Anche gli altri escono e lo accolgono con sorrisi sinceri e abbracci affettuosi che mi lasciano alquanto perplessa.

-Quante volte l'hai fatto questo giochetto di incontrarli e poi farti dimenticare?-chiedo.

-Finché tu non sei entrata nelle loro vite lo facevo spesso poi con te è diventato tutto più difficile-risponde.

-Come al solito, io sono nata apposta per complicare le cose-gli dico.

-Non è vero, se non fosse stato per te mio padre non mi avrebbe nemmeno aiutato a liberarmi di Maria-specifica lui.

-Se la vedi da questo punto di vista si, ma a quanto pare lui è l'unico in famiglia a cui non vai a genio-gli dico.

-Sembrerebbe un contro senso, ma è proprio così.Spesso preferivo vedere il resto della famiglia quando lui non c'era perchè appena gli facevo tornare la memoria partiva all'attacco con le sue accuse-mi spiega con un tono deluso.

-Mi dispiace, ma vedrai che capirà-gli dico accarezzandogli dolcemente un braccio.

-Forse tu ci riuscirai, è molto cambiato da quando sta con te-mi dice speranzoso.

-Ce la faremo insieme e si risolverà tutto, vedrai-gli dico ripetendo lo stesso gesto di prima.

-Lo spero tanto, sono anni che ci provo e ogni volta gli tolgo la memoria stanco di essere insultato e accusato da lui-mi spiega triste.

-Ora vieni entriamo in casa, credo che tu debba presentare alla famiglia la tua splendida ragazza-dico invitandolo a seguirmi.

Dopo una breve spiegazione agli altri su cos'è successo a Maria e come mai mio marito sia scomparso nel nulla, tutti insieme entriamo e ci sediamo sull'enorme divano immacolato che si trova nella parte comune della casa.

-Cavoli che casa non ho mai visto niente del genere-esclama stupita Danielle, scatenando una risata generale.

-Scusate prima forse mi sarei dovuta presentare-aggiunge, leggermente imbarazzata.

-Non ti preoccupare qui nessuno si fa di questi problemi-le dice affettuosamente Esme.

-Grazie, comunque io sono Danielle, piacere di conoscervi tutti-aggiunge ancora.

-Ciao Danielle io sono Emmett!-le dice il mio fratellone porgendole la mano.

Probabilmente anche lui ha già notato che hanno parecchie cose in comune ad esempio il fatto di dire sempre la prima cosa che gli passa per la testa.

-Piacere Emmett!-gli risponde subito lei.

-Io invece sono Rosalie, la sua compagna-dice mia sorella avvicinandosi a loro sorridendo.

Esattamente come ha fatto qualche anno fa all'arrivo di Lucas, Rosalie s'è presentata a lei in modo gentile e premuroso.Credo abbia un sesto senso per riconoscere all'istante chi ha bisogno delle sue cure materne, ma questa volta c' ho visto lungo anch'io e a quanto pare non mi sono sbagliata, così decido di spingerle ancora un po' di più una verso l'altra.

-Rosalie ti va di prestare qualche tuo vestito a Danielle?Credo che le farebbe piacere darsi una ripulita e togliersi quei vestiti, ormai logori, di dosso.-le chiedo lanciandole un'occhiata complice.

-Certo mi farebbe molto piacere!-mi risponde ricambiando lo sguardo.

-Spero di non disturbare troppo!-le dice la giovane vampira.

-Nessun disturbo ha più vestiti lei che una ventina di donne messe insieme-dice Lucas tentando di sfuggire, senza successo, ad un pugno sulla spalla da parte di Rosalie.

-Ahi!-esclama lui.

-Ti sta bene così la prossima volta tiene a freno la lingua!-lo rimprovera Emmett.

-Questo impertinente dalla lingua lunga invece è mio figlio Lucas-le spiega Rose.

-Tuo figlio?-chiede lei stupita.

-Emmett ed io lo abbiamo conosciuto qualche anno fa e da allora lo abbiamo sempre considerato tale-le risponde.

-Wow, che bella famiglia che siete.Joey mi parla spesso di voi e sono sempre stata affascinata dal fatto che vi consideriate più una famiglia che un clan, ma visti da vicino siete tutta un'altra cosa.Rimarrei con voi per sempre-dice sincera.

-Se vuoi puoi farlo!Basta che tu segua alcune regole per noi fondamentali e non ci sarà alcun problema-le spiega Carlisle.

Lei guarda speranzosa Joey che in un attimo smonta tutte le sue aspettative.

-A me non sembra proprio il caso comunque grazie per l'invito-dice a testa bassa.

-A parte che quella ad essere stata invitata è Danielle e non tu e perciò spetta a lei e solo a lei decidere se rimanere o meno e per quanto riguarda te non sei stato invitato perchè rimarrai e basta senza discutere-dico sfoggiando le mie doti migliori di madre autoritaria.

-E quando torna e mi trova qui cosa dirà?-mi chiede riferendosi a quel testone del padre.

-Che dica pure quello che vuole a me sinceramente non interessa, questa non è solo casa sua e io posso ospitare chi e quando voglio-dico attirando l'attenzione di tutti i presenti.

-Ne sei sicura?-mi chiede ancora Joey.

-Si e smettila di essere paranoico Joey, ora rilassati e non pensare a lui.Quando capirà che le sue sono solo accuse infondate si riprenderà da questo stato e tornerà con la coda tra le gambe-gli rispondo decisa.

-Hai proprio un bel caratterino Bella-mi fa notare Eleazar che è appena tornato dalla caccia col suo nuovo amico Peter.

Il nostro amico di Denali è venuto qui con noi dopo il viaggio di nozze per aiutarci nelle ricerche, ma sembra più preso da questa sua nuova amicizia che da qualsiasi altra cosa.Credo che condividere l'eternità con quattro donne per lui non sia un gioco da ragazzi e che stia valutando l'idea di invitare Peter e Charlotte a stare con loro.

-Prima non ero così, ma sposare un testardo come Jasper mi ha costretto a tirare fuori gli attributi-controbatto io.

-Non esagerare Bella è solo confuso-mi dice Carlisle cercando di calmare la rabbia verso mio marito che sento salire piano piano.

-Non sto esagerando, dovevi sentire le parole che ha detto a Joey nel bosco, sembrava più un suo nemico che suo figlio-spiego.

-Credo che in questo momento mi veda proprio così, un nemico che vuole prendere il suo posto in famiglia-spiega Joey.

-Non dire così, tuo padre sta solo passando un brutto periodo-gli dice Esme.

-Un altro brutto periodo da egoista-dice invece Jay guardandomi negli occhi.

Anche lui, come me, sta ricordando quei mesi orribili in cui Jasper mi trattava malissimo solo perchè si era auto-convinto che Edward ed io provassimo ancora qualcosa uno per l'altra.Allora forse lo avevo perdonato con troppa facilità, ma mi aveva promesso che questi suoi attacchi di follia non avrebbero mai coinvolto i nostri figli e anche se non era di certo prevista la presenza di Joey, non sta tenendo fede alla sua promessa.

-Jay mi faresti un favore?-chiedo poi a mio figlio.

-Certo tutto quello che vuoi-mi risponde.

-Andresti di sopra con Joey e mentre si fa una doccia gli prepari dei vestiti puliti?-gli chiedo.

-Ok!Vieni Joey!-gli dice alzandosi dal divano e invitando il fratello a seguirlo.

-Jay ci tengo a precisare che i vestiti devono essere davvero puliti e non usciti da quella montagna di stracci accatastati, dalla dubbia provenienza, che si trova al centro della tua camera-gli dico mentre vanno verso le scale.

-A me quella montagna fa paura e secondo me c'è anche sotto qualcuno, ieri mi sembrava che si muovesse-dice Ria.

-E tu cosa ci facevi ieri nella sua camera?-gli chiede pronto Edward.

-Niente papà niente! Non farmi domande inutili a cui ti rispondi già da solo leggendo i miei pensieri-gli risponde a tono la figlia che se ne va scocciata.

-Bel colpo Edward stare con Jasper ti fa male-gli dico scherzando sul rapporto padre figli di mio marito.

-Infatti è meglio che andiamo a recuperarla prima che ti odi per sempre per questi tuoi teatrini di inutile gelosia-gli dice Alice trascinandolo fuori.

-Andiamo anche noi?-chiede Rosalie a Danielle che per tutto il tempo hanno parlato fitto fitto ignorandoci completamente.

-Possiamo venire anche noi o siamo di troppo?-chiede Emmett alla moglie.

-No potete venire!-gli dice Rosalie riferendosi a lui e al figlio.

Quando anche loro se ne vanno insieme a Jasell vado al piano di sopra a controllare a che punto sono i gemelli.Decidiamo di aspettarli nella stanza di Jasell dato che quella di Jay non fa paura solo a Ria per quanto è disordinata, ma anche a me e poi ha il bagno in comune con quella della sorella.Ci sdraiamo sul letto e dopo un paio di minuti ci raggiunge anche mio figlio.

-Sai sorellina che questa camera sembra quella di una bambina di cinque anni!-le fa notare Jay.

-In effetti è un po' troppo rosa, ma quando siamo arrivati qua avevo altri gusti-spiega lei.

-Quando ero piccola avevo una casa delle bambole di questo colore, mi piaceva talmente poco che non c' ho mai giocato-racconto.

-E a cosa ti piaceva giocare?-mi chiede Jay.

-A fare le torte col fango o a leggere appena ne sono stata in grado, ma di certo non giocare con le bambole-rispondo.

-Joey ed io ci costruivamo i soldatini di legno da soli-mi racconta lui, contento di ricordarsi finalmente la sua infanzia.

-Con un padre disperso in guerra era l'ideale-gli dico.

-Nostra nonna ce lo dipingeva come un eroe buono partito per difendere le persone che avevano bisogno del suo aiuto-mi racconta.

-Ed è così che lo dovete vedere anche ora ok?-gli chiedo.

-Ne sei sicura?-mi chiede mio marito apparso improvvisamente dalla porta finestra della stanza di nostra figlia.

-Parlavo per loro non per me, la mia idea di te in questo momento non è esattamente questa-gli rispondo.

-In effetti neanch'io mi vedo così ora come ora.Il mio comportamento non ha niente di eroico-aggiunge.

-Purtroppo hai il brutto vizio di accorgerti che hai esagerato quando ormai lo hai già fatto-dico cercando di nascondere più che posso quella parte di me che è contenta di vederlo.

-Lo so e chiedo scusa a tutti voi per questo-ci dice.

-Non è a noi che devi chiedere scusa-gli fa notare Jay.

-E finché non lo farai puoi scordarti che io, in qualche modo, riprenda ad avere dei rapporti civili con te-dico sempre più seccata.

In quell'istante esatto Joey esce dal bagno e incrocia lo sguardo del padre.

-Salve Maggiore!-gli dice freddo venendo verso di noi come se Jasper dopo un secondo non esistesse già più.

-Non hai bisogno di chiamarmi così-gli dice con gentilezza.

-E come dovrei chiamarti? Sinceramente non l'ho ancora capito-dice l'altro.

-Come ti ti fa più piacere-gli risponde.

-Avrei una serie di nomi da darti, ma non credo che nessuno di questi ti piacerebbe-percisa poi.

-Credo di meritarmeli tutti-dice Jasper.

-Effettivamente si!-preciso io.

-Sono tornato perchè voglio parlare con te-dice Jasper al figlio.

-Fallo ti ascolto-dice Joey sedendosi insieme a noi, come se avesse bisogno di ricaricarsi per ascoltare.

-Innanzitutto volevo dirti che, anche se non sembra, mi sei mancato e anche se non mi ricordavo di te in fondo al cuore sapevo che tu in qualche modo esistevi e poi...-dice senza riuscire a terminare il suo discorso, probabilmente per la vergogna.

-E poi?-gli chiede il figlio avvicinandosi a lui.

-E poi...scusami tanto se puoi-dice Jasper senza mai alzare la testa.

-Io potrei, ma prima mi devi spiegare perchè ce l'avessi così tanto con me-dice Joey.

-Perchè quando hai deciso di cedere al ricatto di Maria lo hai fatto nonostante io non fossi d'accordo con te e non c' hai neanche dato il tempo di dirti addio, hai cancellato i nostri ricordi e basta senza pensarci su troppo-gli spiega.

-E credi che io non c'abbia pensato in tutti questi anni? Io posso cancellare i ricordi degli altri non i miei e t'assicuro che è di gran lunga meglio non ricordare piuttosto che farlo e soffrire per questo ed è questo il motivo perchè non vi ho permesso di dirmi addio, voi ve lo sareste dimenticato, io invece no-spiega Joey sussurrando le ultime tre parole.

-Non sono qui a dirti che per te sia stato molto più semplice che per noi, ma potevamo trovare una soluzione che non ci tenesse separati tutti questi anni-dice ancora Jasper.

-Probabilmente c'era una soluzione, ma in quel momento non la vedevo e l'unico modo che avevo per salvare la vita a mio fratello e forse anche a te era quello di allearmi con lei-dice l'altro.

-Beh, ora siete uniti pensate solo a questo-intervengo io, prima che riprendano a discutere.

-Per me va bene sono anni che non aspetto altro-dice Joey.

Io mi avvicino a loro e prendo le mani di entrambi tra le mie.

-E per te va bene?-chiedo poi a Jasper.

-Benissimo!-mi risponde.

Metto le loro mani una nell'altra e mentre le osservo vedo che si stringono sempre di più, fino a quando quella stretta di mano non si trasforma in un abbraccio affettuoso e sincero.

-Mi sei mancato papà, più di quanto tu possa pensare!-dice Joey commosso.

-Lo so Joey, lo so!-dice Jasper.

Mentre sono ancora abbracciati ne approfitto per stringerli anch'io e vengo subito imitata da Jay e Jasell.

-Benvenuto in famiglia Joey!-dico baciandogli una guancia.

-Grazie...mamma!-mi dice sorridendo felice.

Chissà da quanto tempo desiderava tutto questo senza mai poterci neanche sperare, ora invece è qui con noi e fa parte della nostra famiglia e nessuno potrà più dividerci.

 




So che non è carino farsi pubblicità da soli e infatti lo scrivo qui sotto piccolo piccolo.
Se qualcuno di voi avesse voglia di leggere e farmi sapere cosa pensa delle altre storie che ho scritto ne sarei davvero felice.
Non preoccupatevi sono tutte one-shot non storie da più di 70 capitoli come questa.
Le storie sono queste:
-L'inferno non è così male se ottieni di tenerti un angelo
-Io dico no
-Jasper & Alice: emozioni e futuro
-Jazz & Rose:i gemelli Hale
-Jasper & Peter: l'amicizia ai tempi della guerra
-Tutto per i miei figli
-Il mio amico vampiro
-Cucciolo di lupo
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Camilla L