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Autore: FlyChick    21/11/2011    4 recensioni
..."Non puoi sempre ottenere tutto quello che vuoi Shannon."
"Cos'è? Sei diventata una fan dei Rolling Stones? You can't always get what you want..." si mise a canticchiare.
"Lo sono sempre stata e lo sai. Non cambiare discorso."
Shannon prese una sigaretta. Un'altra.
"Perché fai tutto questo?" chiese lei osservandolo mentre la portava alla bocca.
"Questo cosa?"
"Questo. Fumare, bere... e tutto il resto."
"Il resto?"
"Si, portarti a letto ogni ragazza che incontri. O quasi."
"Perché? Perché lo faccio, mi chiedi? Perché é una tortura. E' una tortura Evelyn."
"Cosa?"
La guardò, meravigliato e deluso da quell'ennesima domanda di ovvia risposta...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18.Odd Man Out?

-I'm A Selfish Bastard. But At Least I'm Not Alone.-

Odd Man Out?

Los Angeles,

poco dopo...

Evelyn canticchiava, mentre in bilico sulle punte dei piedi vestiva i manichini nella vetrina.
"Childhood living is easy to do. The things you wanted I bought them for you. Graceless lady, you know who I am..."
Sentì due mani sui fianchi.
"Oh!" si voltò.
Un sorriso sulle sue labbra.
"Adam! Accidenti, non mentre sono in vetrina." gli sussurrò togliendosi le sue mani di dosso.
Lui ridacchiò.
"Ti serve una mano?"
"No, no ho finito. Ora passo all'altra."
Natalia, seduta alla cassa, seguiva la scena in silenzio.
"E questa sera?" chiese Adam.

Click on rewind, playback our love on a widescreen.

Evelyn si voltò verso di lui.
"Questa sera cosa?"
Lui alzò le spalle.
"Hai da fare?"
"Haha, che cosa vuoi che abbia da fare??"
"Io un'idea ce l'avrei."
"Perché me l'aspettavo?"
"Sarà intuito femminile, è così che lo chiamate?"
"Oh, ti prego. Non ascoltare le sciocchezze di Sarah..." rise Evelyn, intenta ad abbottonate la camicia al manichino.
"Sciocchezze, eh?" incrociò le braccia Adam.
"Già."
"Allora credo che il mio programma dovrà subire qualche cambiamento..."
"E' probabile." sorrise la ragazza.
Adam rifletté.
"Dimmi, c'è un posto in particolare dove vorresti andare?"
"Mmm... Si."
"E sarebbe?"
"A Chinatown a fare una scorpacciata di riso alla cantonese."
Adam sorrise, osservandola mentre gli passava davanti. Evelyn sentiva il cuore battere più velocemente ogni volta che sapeva di avere i suoi occhi addosso.
"Andata per il riso alla cantonese." concluse il ragazzo.
Forse accontentandola avrebbe comunque portato a termine il proprio 'programma'.
Natalia continuava ad ascoltare. Non poté fare a meno di notare quanto nel modo in cui lui le parlava, in cui la guardava, ci fossero fierezza ed orgoglio. Ok, rimanevano pur sempre una bella coppia, ma caspita, da quando lui ed Evelyn avevano cominciato a frequentarsi non si stava dimostrando altro che uno sbruffone.
Scosse la testa, sperando di sbagliarsi.
Evelyn si guardò attorno.
"Che stai cercando?" le chiese Adam.
"Quel paio di scarpe che Miranda mi aveva detto di mettere in vetrina."
"Oh, credo di averle portate in magazzino. Aspetta, vado a prenderle." disse poco prima di allontanarsi.
Evelyn raggiunse Natalia, ma non fece in tempo ad aprir bocca che la porta del negozio si aprì. Non appena lo vide entrare cercò di sgattaiolare via; forse a nascondersi in magazzino con Adam?
"Dove credi di andare?"
-Accidenti.-
Evelyn si fermò, ruotando sui talloni.
"Dodici mesi non sono passati Shannon."
Non era divertente.
"A dire la verità nemmeno dodici ore."
Lui non aprì bocca.
"Divertito ieri sera?" chiese stringendosi nelle spalle, tenendo le mani dietro la schiena.
Shannon rimase immobile. Era tanto stronza quanto bella.
"Ok, ok." lo prese in giro, "Scusa tanto. Cosa posso fare per te Shannon?"
Proprio in quel momento Adam usciva dal magazzino. Ma quando li vide l'uno di fronte all'altra rimase indietro, nascosto dietro la colonna di marmo. Lei sembrava piuttosto disinvolta, lui determinato. Come sempre.
"Sei addirittura spiritosa?" chiese Shannon incrociando le braccia voluminose.
"Oh, ora che mi viene in mente Miranda mi ha detto di lasciare una cosa da parte per te!" esordì Evelyn.
"E l'ha detto proprio a te. Che coincidenza!"
"Prendilo come il mio saluto per il tuo imminente viaggio." sorrise lei.
Quel sorriso che gli mandava in tilt il cervello. Dio, cos'avrebbe dato pur di avere quella ragazza.
"Sai, io avrei mille altre idee migliori sul come salutarci..." contrattaccò.
"Credimi rimarranno tali. Allora, la vuoi vedere o no?"
"Che cos'è?"
Evelyn sembrò trattenere una risatina.
"Una cosa. Lo sai com'è Miranda. Vieni dai." e l'invitò a seguirla.
Passarono davanti alla porta del magazzino. Davanti ad Adam. Evelyn fece finta di nulla. Shannon era troppo impegnato a guardare lei per accorgersi della presenza di qualcun'altro attorno a sé. Adam lo guardò con odio; ma non fece nulla.
Non era necessario? Oppure non ne aveva il coraggio? Ma di cosa si preoccupava, Evelyn era sua no?
Natalia per un secondo aveva temuto il peggio.
Entrambi nello stesso posto, con lei di mezzo.
-Se soltanto lui sapesse...-
Se soltanto sapesse che proprio sotto il suo naso in quel momento c'era il più alto degli ostacoli per arrivare ad Evelyn. Se soltanto sapesse che Adam a vincere lei c'era persino riuscito.
Sospirò, chiedendosi come facesse Evelyn a dissimulare così abilmente.
Adam restava indietro, cercando di non farsi notare, continuando a lavorare.
-Ma a che gioco state giocando voi tre?- si chiese Natalia.

'Odd man out' significa 'intruso/terzo incomodo' :) Al prossimo capitolo! Baci, Flychick
  
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