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Autore: Reden_    21/11/2011    1 recensioni
- ci sono tante ragazze pronte a fare follie pur di passare anche solo una notte con te … - mi bloccai quando sentii le sue labbra sulle mie.
- per quanto mi sia piaciuto questo tuo slancio di, come dire, “dolcezza”, io non mi stavo candidando - dissi allontanandomi.
- tu non faresti follie per me? -
- ammetto di essere un po' in astinenza, ma no. Non follie -
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{Pov Dess}

Rientrai a casa distrutta.

Al lavoro mi avevano fatto correre come una pazza: essere l'assistente di un regista era stancante.

Mi era perfino passata la fame quando avevano annunciato che nel week-end avremmo lavorato, io che volevo andare a trovare mio fratello e i miei nipotini.

Mi buttai sul letto a pancia in giù, decisa a non muovermi fino al mattino seguente.

Purtroppo qualcuno aveva deciso di non lasciarmi in pace, infatti il mio cellulare iniziò a squillare.

- pronto? -

- dove sei? -

- ciao anche a te, Ele -

- si, ciao, allora? -

- casa -

- bene, sto arrivando -

- entra dal garage, non ho voglia di scendere ad aprirti -

- sfaticata -

Dopo pochi minuti sentii il rumore metallico del mio garage.

- Dess! -

- di sopra -

- ma dai … non dirmi che sei stanca -

Mi voltai a guardare la mia amica in piedi sulla porta.

- ok, non te lo dico -

- in ogni caso, sono venuta qui perché ho bisogno di parlarti -

- ti ascolto -

- Dess! -

Sbuffai mettendomi seduta e osservando Eleonor.

- allora? -

- Sergio ha un'altra -

- ne sei sicura? - chiesi alzando un sopracciglio.

- no, però … -

- però cosa? -

- quando ci sentiamo la sera è sempre stanco, non ha mai voglia di uscire … -

Conoscevo Sergio, glielo avevo presentato io, avevamo studiato cinematografia insieme, ed eravamo stati presi entrambi nella produzione dello stesso film.

- parlagli. Anche se a parere mio è stressato per via del lavoro: ci stanno facendo fare gli straordinari perché vogliono finire con almeno un mese di anticipo, e questa storia va avanti da quasi due settimane -

Si morse il labbro e si sedette sul letto, stringendo un cuscino.

- si, può essere … mi aveva accennato qualcosa riguardo il lavoro -

- visto? Il tuo ragazzo ama solo te, credimi -

- Dess? Da quando metti il dopobarba? -

- cosa? -

In risposta mi mise il cuscino sotto il naso.

Il profumo di Alex.

- con chi hai dormito? -

- nessuno -

- guarda che non me la bevo -

Cosa dovevo fare?

Mentire ad Alex riguardo all'aver infranto una regola, o mentire alla mia migliore amica?

- Alex -

Gli spiegai tutta la storia, dalla sera del mio compleanno, fino a quel pomeriggio, e lei si trattenne dai suoi soliti commenti.

- e lui ti piace? -

- ovviamente si, altrimenti non avrei accettato questo “rapporto” -

- intendevo, provi qualcosa? -

- no, è un amico -

- solo? -

Si, lui era solo un amico.

 


 

- Alex mi sembra in forma … sbaglio o è più sexy del solito? -

Guardai Jessica e vidi il desiderio nei suoi occhi.

- vai, provaci, tanto lo sappiamo tutti che ti sbava dietro – la incoraggiò Sophie.

- ok, io vado … auguratemi buona fortuna -

La guardai andare sculettando da Alex, parlarono un po', e quando lei lo prese per mano e lo trascinò nell'altra stanza, sentii lo sguardo di Ele fisso su di me.

Non fece in tempo a dirmi niente, che ritornò Jessica.

- allora? -

- non è successo niente, ma l'ho invitato a casa mia, più tardi -

- è incredibile - sbottai d'un tratto.

- cosa? - chiese innocente.

- non lo hai mai cagato, anche se lui ti correva dietro come un cagnolino, facendo di tutto per attirare la tua attenzione, e ora che non ti sta più addosso, tu ci provi?! -

- Dess, ma che ti prende? -

- a me? Nulla, ma tanto per informarti, probabilmente lui si è dato da fare in questo periodo! -

- tu vieni con me – ordinò Ele trascinandomi fuori.

- cosa c'è? -

- credevo che da un momento o l'altro le avresti tirato un pugno. Mi vuoi dire che ti è preso? -

- mi fa incazzare, Alex merita di più -

- questo lascialo decidere a lui … -

Incrociai le braccia e feci un respiro profondo per calmarmi.

- anche se tra te e lui c'è questa specie di relazione, non significa che lui sia di tua proprietà -

Non riuscivo a spiegarmi perché avessi reagito in quel modo.

Una volta a casa, cenai e mentre stavo caricando la lavastoglie, suonò il campanello.

Aprii ed era Alex.

- che ci fai qui? -

- sono venuto a salutarti -

- stai andando da Jessica? -

- gelosa? -

- no, e comunque è finita … sei libero di fare ciò che vuoi -

- cosa? -

- l'ho detto a Ele -







Angolo autrice:
Come avevo già specificato, sarà una storia breve, e per questo è tutto concentrato.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e grazie ancora a chi recensisce, segue e ha messo la FF tra le preferite
Baci Reden_

jjdfsa 

   
 
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