Titolo:
Prelude
Autore: Malika
Personaggi Principali: Darken Rahl
Pairing: Jennsen/Darken
Genere: Angst, Triste
Rating: Giallo
Avvertimenti: AU, Movieverse,
Incest, Flashfic, Spoiler!
Contesto: Serie 1, Ep
21. L’epidemia. Dopo l’episodio 22, La Resa dei Conti.
Introduzione: [Legend of a Seeker].
Scritta di getto dopo la visione degli ultimi due episodi
della prima serie, sperando che oltre alla seconda ce ne sia una terza, più
fedele ai libri. All’interno ulteriori spiegazioni.
Tu sei Darken Rahl,
Maestro del D’Hara: nulla ti tocca, tu sei solo.
Anche tuo padre non ti voleva, non gli importava niente di te.[…] «La profezia
aveva valore perché tu le hai dato valore».[…] Ripensi a lei, ai suoi capelli
rossi, agli occhi azzurri, alle sue espressioni, alla sua voce melodiosa mentre
cantava, al suo sorriso… ti manca e, finalmente, puoi ammettere perché. La ami.
[Darken Rahl]
Note:
Allora, innanzitutto una precisazione: posto qui solo perché
è ambientata in questo fandom ma il telefilm è
ispirato all’omonimo libro.
N.B.: Spolier!
In questo caso, però, è un’AU perché Darken,
nel libro, è il padre di Richard e Jennsen e cerca in
tutti i modi di ucciderli, entrambi; inoltre, Richard e Jennsen
hanno solo lo stesso padre e non la stessa madre.
Potremmo considerare il telefilm come un Universo
Alternativo in cui solo piccoli particolari, di minore importanza, sono
differenti.
Io amo Jennsen e Darken assieme e questo video, con la stessa canzone che ho
usato alla fine (Prelude 12/21 degli AFI), mi ha ispirata.
http://www.youtube.com/watch?v=nA5oLz-dw3I&feature=mh_lolz&list=LLaGuFmiJ2Caw
Il mio OTP in questo fandom
rimarrà per sempre, però, Kalhan/Richard!!!^_^
Hope
you like it!
Prelude
Continui a ripeterti che vuoi solo il suo aiuto per recuperare
gli scrigni e il libro. Non ti interessa altro.
Eppure… No! Tu sei Darken Rahl, Maestro del D’Hara: nulla
ti tocca, tu sei solo. Anche tuo padre non ti voleva, non gli importava niente
di te.
Ma lei è così bella…
Le porgi il gattino chiedendole di prendersene cura e lei ti
sorride e poi… ti bacia…
Nessuno, prima di lei, l’aveva mai fatto…
Ancora ti rinchiudi nel tuo guscio…
… anche se vorresti baciare quei petali delicati…
Quando torni da lei, il mattino dopo, riesci a essere te
stesso, anche se non abbassi la guardia, visto che non te lo puoi permettere,
neanche con lei.
Le racconti tutto quello che ha fatto Richard, distorcendo
leggermente la verità, ovvio, ma non vuoi che anche lei ti abbandoni.
Quando la osservi, ti senti bene, lo stomaco si stringe e
vuoi solo che ti sorrida.
Basta! Devi smetterla di pensare a lei così!
È passato un giorno da quando è partita e hai appena
scoperto che è passata nuovamente dalla parte del Cercatore; stavi accarezzando
il suo gatto, quando ti è stata data la notizia, per passare il tempo.
E per essere più vicino a lei…
Torci il collo al gatto e pensi immediatamente alla mossa
successiva.
La luce verde ti acceca e ti ferisce, ma sai che devi
resistere. Devi sconfiggere Richard, devi! Non vuoi morire!
Ma quando ti risvegli, capisci immediatamente di essere nel
mondo sotterraneo e ti irrigidisci.
Una donna ti si avvicina e ti accarezza la fronte: «Perché
volevi uccidere Richard? Perché hai fatto male a tutte quelle persone?» chiede.
«Lui mi avrebbe ucciso» rispondi, sicuro delle tue ragioni:
nessuno vuole morire.
«Lui ti ha ucciso perché tu hai fatto quello che hai fatto,
questo ha scatenato la sua rabbia e il suo rancore. Se non l’avessi fatto,
avreste vissuto in armonia. Tu, Zedd, Richard, Kahlan e Jennsen».
Non può essere! «Ma la profezia…» cerchi di protestare,
anche se dentro di te l’hai sempre saputo.
«La profezia aveva valore perché tu le hai dato valore».
Quelle parole, così semplici, racchiudono un significato che
ti scuote fin nel profondo.
Potevi essere ancora vivo…
… e con lei.
Ti siedi e rifletti: cosa fare? A parte pensare quanto hai
sprecato la tua vita, ovviamente.
Ripensi a lei, ai suoi capelli rossi, agli occhi azzurri,
alle sue espressioni, alla sua voce melodiosa mentre cantava, al suo sorriso…
ti manca e, finalmente, puoi ammettere perché.
La ami.
Semplice, chiaro, coinciso.
Anche se non puoi.
Ti rialzi e fissi la donna che ancora ti osserva: «Dov’è il
Guardiano?»
«Nord-Ovest, a tre giorni di cammino da qui. Ma perché vuoi
saperlo?» chiede timorosa.
«Gli devo consegnare la mia anima».
Perché il tuo cuore sarà suo per sempre.
Ti avvii, pronto per chiedere al signore di questo mondo di
farti tornare in vita. La vuoi rivedere a qualunque costo.
Anche se è un amore sbagliato, tu l’ami.
Ami Jennsen
Rahl, la tua piccola sorellina.
This is what i brought you
this you can keep,
This is what i brought you may forget me.
I promise you my heart just promise to sing,
Kiss my eyes and lay me to sleep.
Spero che questa storia vi sia piaciuta, se avete dubbi
chiedete.