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Autore: LadySparrow    22/11/2011    2 recensioni
Uno sguardo nelle paure del giovane Dottor Reid.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Falling down
 

Quel trillo cristallino, acuto, si era addentrato mano a mano nella testa. 
Perché quel suono doveva continuare ad ossessionarlo? Come poteva farlo cessare?
Si sentiva molto nervoso, avvertiva il bisogno imminente di sfogarsi. Improvvisamente si alzò e si diresse verso la porta: quel suono era riuscito ad esasperarlo a tal punto che neppure si accertò della reale identità del suo indesiderato ospite.

La spalancò in un baleno, senza alcuna accortezza, in un colpo solo, allo stesso modo in cui balza via, sotto la pressione delle dita, il tappo di una bottiglia di champagne; il tappo era saltato, adesso era il momento che la bevanda traboccasse. Ma, inaspettatamente, lo champagne rimase cheto nella bottiglia. Difatti, aperta la porta, Spencer si trovò di fronte una persona totalmente inaspettata, così inattesa da mutare qualsiasi proposito di lite avesse pensato di attuare.

“Morgan!?” la sua espressione era una maschera di incredulità.
“Allora ci sei.” rispose semplicemente.
Spencer neppure aveva avuto il tempo di reagire, anche se, dopo tutto, non avrebbe mai aggredito Morgan, anche se solamente con le parole: aveva un temperamento troppo combattivo ed una personalità molto forte, quasi autoritaria, ma, oltre a questo, Spencer non aveva la benché minima intenzione di intraprendere una discussione con Derek Morgan.

“Ho visto le luci accese…giù, dalla strada.” Il suo tono non era alterato, anzi, sembrava fosse a disagio.
“Sì, infatti ero in casa…” abbassò lo sguardo, pensando di aver appena fatto una constatazione del tutto superflua, data la prevedibilità della situazione.” Mi dispiace, è solo che… ero…occupato.”
“Davvero?” l’altro lo guardò scettico, incrociando le braccia.
All’improvviso Spencer rialzò lo sguardo,rimanendo disorientato. “Certo!” Avvertì il tono della propria voce lievemente più alto di quello con il quale intendesse rispondere.
Morgan sosteneva forse che gli stesse mentendo?

Lo guardò, confuso” Che intendi dire? Non ti capisco.”
“Intendo dire, Reid, esattamente ciò che stai pensando, cioè che non è vero il fatto che non volessi venire ad aprirmi perché eri…scusa quale termine hai utilizzato?... Ah! Occupato , giusto?”
Gli occhi di Spencer trasmettevano una sola sensazione: sgomento. Rimase senza parole.
Morgan lo incalzò di nuovo, imperterrito, lo sguardo fisso in quello dell’altro. “Ho ragione?” la domanda suonava quasi retorica.
Era una provocazione? Oppure una sfida?
Spencer avvertì un’altra fitta violenta all’altezza delle tempie: si era rilassato istintivamente, appena visto Morgan… ma non si aspettava una reazione simile e non aveva idea sul come attenuare la tensione che si era venuta a creare. Il dolore alla testa riprese a sopraffarlo; l’agitazione stava per riprendere il sopravvento.
Socchiuse lievemente gli occhi nel tentativo di alleviare la sofferenza.“Dove vuoi arrivare?”
“Al fatto che stai continuando a mentirmi.”
Non aveva mai visto un’espressione così severa sul volto di Morgan.

Il più giovane spalancò gli occhi, determinando una pulsione atroce alle tempie.
Poggiò appena una spalla sullo stipite della porta.
“Io…” si interruppe per un istante: parlare era come una tortura, in quelle condizioni “ starei continuando a mentirti?”
Voleva controllarsi, ma sentiva la propria voce uscirgli strozzata.“Perché parli come fosse una questione personale? Sembra quasi che ti sia offeso.”
“Infatti.” subentrò in modo gelido, come una lama.
“Cosa?” Spencer era sempre più sconvolto; con quale proposito era venuto il suo amico? Con l’intento di confortarlo e di tranquillizzarlo? Perché se tali erano le sue intenzioni, aveva instaurato un rapporto ben lontano dall’ideale. Involontariamente, il tono della voce gli si alzò. Guardò l’altro dritto negli occhi.
“T-tu…” balbettava tanto era scosso ”tu ti senti offeso da cosa? Ti presenti davanti alla mia porta senza alcun preavviso, pretendendo che io ti dica un’eventuale verità che…”
“Hey ragazzino!” Morgan lo interruppe di nuovo, con impetuosità. ” Non tentare di fare il furbo con me: non si tratta di una verità ipotetica, ma della realtà vera e propria.”
Spencer si raddrizzò, continuando a fissarlo ”Sei folle. E quale sarebbe questa rivelazione?” Sentiva la necessità di restituirgli un tono pungente, quasi sarcastico, altrimenti sarebbe crollato in un momento.

L’espressione di Morgan, prima dura, parve stemperarsi improvvisamente: i lineamenti del viso si distesero e dagli occhi trasparì una strana apprensione, simile alla dolcezza.
“Stai male, Reid. So che i mal di testa stanno peggiorando.”
Spencer gli aveva già confidato le sue emicranie, ma, in quel momento, non consentiva a se stesso di rivelare quanto realmente patisse la propria condizione, quanto fosse divenuta insostenibile; ma il dolore ed un orgoglio malsano scaturirono in un fulmineo impeto di stizza.
“Non sono fatti che ti riguardano.”
“Come fai alcune volte ad essere così egoista?”

 Il ragazzo perse totalmente il controllo “ Egoista?” stava urlando, gli occhi gli si arrossarono e cominciò a tremare.
Sei venuto qui con la pretesa di svelarmi la realtà delle mie condizioni, realtà che, sempre secondo il tuo parere, io rifiuto di affermare…”
Morgan tentò di fermarlo, ma fu inutile, era come arrestare un fiume in piena.
“Pretendi sempre di ottenere che ti venga detto ciò che tu vuoi sentire. Allora dimmi, cosa vuoi che ti dica, adesso?”
Spencer per la collera aveva oltrepassato la soglia della porta, erano vicinissimi.

Morgan non sapeva come rispondere ad una domanda simile, ma realizzò solamente di avvertire un grande senso di malessere: gli faceva male vederlo in quello stato.
“Vorrei solamente che chiedessi aiuto.”
“Perché?”
“Perché posso capire quanto tu stia soffrendo.”
Cercava di calmarlo, ma neppure per un attimo vide un segno di accondiscendenza nel suo sguardo. Spencer era pietrificato dalla paura… paura di abbandonarsi completamente nelle mani di un’altra persona, di essere biasimato, di accogliere possibili premure.
“Davvero riesci a comprendermi? Allora spiegami per quale motivo hai continuato ,imperterrito, a suonare quel dannato campanello?

Stava precipitando, ogni secondo, sempre più giù; le vertigini aumentarono e, con esse, sovvenne un unico pensiero a ricordargli l’unica questione che, in quel frangente, contasse di più, tanto viscerale quanto impossibile da mettere in atto: non desiderava respingere Morgan, non lo desiderava affatto.
Sentì una stretta micidiale alle braccia. Per quale ragione l’aveva immobilizzato in quel modo? Poi abbassò fugacemente lo sguardo verso le proprie mani: ancora tremavano. Evidentemente il suo stato di agitazione era diventato talmente evidente che Morgan non aveva potuto fare a meno di bloccarlo e guardarlo, con un’espressione fortemente turbata e le lacrime agli occhi.
“Hai ragione, forse sono stato invadente, ma…Reid?...” lo ripeté quasi in un sussurro ”Reid? Guardami, ti prego.”
Il ragazzo rialzò lo sguardo.
“Hai bisogno di aiuto” concluse; però Spencer non lo stava ascoltando: i suoi occhi erano grandi, liquidi e terribilmente…vuoti.
“Lasciami” mormorò in un unico, lieve respiro. Sentì la presa attenuarsi, per poi svanire del tutto.
Un ultimo, disperato, tentativo di chiarimento uscì dalle labbra di Morgan ”Sono venuto fin qui solamente per darti conforto.”
Un ultimo sforzo, un’ultima speranza… spazzata via in un secondo.
“Ma io non te l’ho chiesto.”

Subito dopo, la porta venne richiusa. Morgan non si mosse di un millimetro, ciò nonostante , pieno di amarezza, continuò a fissare il punto all’altezza del quale, pochi istanti prima, guardava il suo viso.
Esattamente nello stesso punto, dall’altra parte della porta, Spencer vi poggiò la nuca. Si sentiva esausto, del tutto annientato; la vista gli si annebbiò, le ginocchia cedettero e, simultaneamente ad un sospiro tremante, si accasciò a terra.
Chiuse gli occhi, mentre una lacrima gli carezzò le ciglia.


P.S. So che era un bel po’ di tempo che non aggiornavo, ma spero che vi piaccia anche questo capitolo:)
Ancora molte grazie per i commenti!
  
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