Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: _DreamerL490_    22/11/2011    1 recensioni
Tutto nasce dalla passione per la musica. Una ragazza sta vivendo il suo sogno; gira il mondo con la sua band e sono entrati a far parte della sua vita i 30 Seconds to mars. Nel giro di due anni tra peripezie e sorprese tutto cambierà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Jared*
Altri quattro mesi del tour erano passati. Oggi ci saremmo incontrati a LA. finalmente avevamo una pausa tra un continente e l'altro; Tomo, Shannon ed io saremmo andati in Europa e i Black Sheep in America.
Fui il primo ad arrivare a casa. Aprì la porta e vidi che tutto era rimasto come l'avevamo lasciato. Un raggio di sole illuminava le bacchette di mio fratello posate sul tavolo. Il telecomando era sul divano, dove l'aveva lasciato Fran. In cucina c'era la lista della spesa fatta da Tomo. Tutto era ricoperto dalla polvere. Posai la valigia vicino alla porta e aprì tutte le finestre. Mi diressi verso il giardino, il prato era cresciuto, la piscina piena di foglie e la cassetta della posta straripava di lettere. Faceva troppo caldo, così rientrai in casa e andai a controllare il piano. C'era ancora lo spartito di Reneé, era tutto scarabocchiato e pieno di simboli. Iniziai a suonare la melodia, mi ricordava Alibi, ma aveva qualcosa che la rendeva più leggera e rilassante. Mentre suonavo cantavo, cercavo di darle un testo, ma non trovavo parole migliori dei miei soliti 'Ueeeioooh' .
"Posso interrompere il genio?" domandò Reneé. Riconobbi subito la sua voce, mi girai subito e la vidi. Era lì appoggiata alla porta con i capelli sciolti e gli occhiali da sole che mi sorrideva.
"Certo!Sei te il genio che l'ha composta" risposi. Si avvicinò a me con una matita e cambiò qualche nota. Prese il mio posto e iniziò a suonare. Le sue dita si muovevano più velocemente delle mie, non guardava neanche la partitura, sembrava la conoscesse già a memoria.
"Sembra che il tempo non sia passato qui...pensa, Vicki è in cinta di quattro mesi, Shannon è più strano ed io sono qui con te" disse continuando a suonare.
"Già tra poco ci sarà un piccolo Mofo che ci verrà a trovare ogni tanto" risposi. Mi stavo immaginando la scena, Tomo con il piccolo in braccio e noi che siamo talmente presi da lui che il futuro papà sarà costretto a darci il numero per prenderlo.
"Questo è solo l'inizio...cosa volevi dirmi l'altra volta?" chiese.
"Che avevo parlato con Fran dell'argomento bebè e ho capito di essere egoista, tu sai cosa voglio,ma io non ho mai chiesto il tuo parere" risposi sedendomi accanto a lei.
"Anche io sarei contenta, non vedrei l'ora di cullarlo e di farlo vedere a Shan, ma non sarei capace di guardare il risultato del test e neanche te, ne sono sicura...per cui ho bisogno di avere tuo fratello al mio fianco, così ce lo riferirà lui" rispose appoggiando la testa sulla mia spalla. L'idea di un bambino mi attirava, sentivo il bisogno di crearmi una famiglia e ora mi sentivo pronto, avevo trovato la persona giusta. L'unica mia paura era il tour, entrambi facevamo un lavoro che richiedeva energia e sforzo fisico. Inoltre non si sta’ mai fermi in una città per più di due giorni. Io mi sarei preoccupato come un pazzo e lei no, avrebbe continuato a fare quello che vuole. Non si sarebbe mai fermata, avrebbe continuato a suonare finché la pancia glielo avrebbe permesso.
"Mi prometti che sarai più attenta durante i concerti?" chiesi. Si avvicinò a me, mi baciò e sussurrò:"Va bene, ma nei miei limiti". La baciai di nuovo. Sapevo che i suoi limiti non potevano definirsi tali, mi avrebbe fatto impazzire lo stesso.
"Bene tra tre settimane avrai la risposta" disse contenta. Era la prima volta che lei aveva un segreto con me ed io ero quello che aspetta con ansia.

Ormai era sera e Fran e Shannon no erano ancora tornati. Intanto avevamo messo a posto casa, il gas, la luce e l'acqua erano stati riattivati. Decisi di cucinare,ma non trovai niente di commestibile. Continuavo a smanettare con le pentole e piatti per farle capire che stavo cucinando veramente. "Cos'ha in programma lo chef?" chiese.
"è un segreto, vai a fare quello che vuoi, ti chiamo io quando è pronto!" gridai. Le lanciai uno sguardo intimidatorio, non volevo che scoprisse che la mia era tutta scena.
"Va bene, se mi cerchi sono di sopra" rispose. Fece subito dietro front e salì in camera. Dovevo farmi venire un'idea, non potevo servire solo dello yogurt, che per altro era anche scaduto da più di un mese. Chiamai un ristorante vegetariano e ordinai Tempeh e altri piatti. Appena finì la telefonata sentì aprire la porta. Erano Shan e Fran. Non li lasciai entrare, riuscirono a posare solo le valige. "Che c'è Bro?" chiese mio fratello.
"Ritornate domani mattina, per favore fatemi questo favore" insistetti.
"Va bene, ma dicci il motivo" disse Fran.
"Volete diventare zii si o no?!" risposi irritato. Sapevo che era un grande passo, ma insieme ne avevamo fatto tanti e ora non ci saremmo fermati.
"Oddio!Ti pare il modo di dirci certe cose?!Ora ce ne andiamo da Tomo" disse Shan. Tornarono in macchina e in pochi minuti se ne andarono. Dopo qualche secondo arrivò il fattorino con il cibo. Mi precipitai in cucina e feci sparire le prove del mio imbroglio. Tutto era pronto, mancava solo lei. Salì in camera per chiamarla. La trovai davanti allo specchio in intimo che si asciugava i capelli. Non era mai stata così provocante, forse si, ma oggi la trovavo più irresistibile del solito. Lei continuava a smanettare con il phon, la chiamai, ma non mi sentì. Mi avvicinai a lei e la presi da dietro spegnendo il phon. I suoi capelli mi bagnavano la maglietta, le stavo tenendo la pancia; davanti agli occhi si materializzarono delle immagini. La vidi vomitare, la pancia crescere e soffrire per le punture, forse stavo chiedendo troppo. Ma tornando al presente, in quel preciso istante, le nostre immagini riflesse erano in armonia.
"Ti voglio" sussurrai.
"Sono qui" rispose. Le sue mani cercarono il mio viso e le sue labbra le mie. Era da tanto che non avevo un contatto così ravvicinato con lei. Mi mancava il suo sapore a vaniglia, non credo che una persona possa avere il suo gusto, ma per me lei era dolce. Sapeva a vaniglia.
"Forse ti sto chiedendo troppo" sussurrai.
"No, sono io che ho preso troppo da questo mondo" rispose. La baciai di nuovo e la strinsi a me, sentivo la sua pelle contro la mia. La portai verso il letto. La stesi tenendole i polsi, mi fermai a guardarla, sembrava così innocente sotto di me, ma era solo un'apparenza. Lei mi guardava come per dirmi Che cosa aspetti?. Non mi feci pregare due volte e la baciai con più voga. Sciolse la mia presa e le sue mani si posarono sulla mia schiena. Iniziammo a fonderci.

Era mattino, la mia cena era andata a farsi fottere e Shannon e Fran erano già a casa. Un raggio di luce entrava dalla finestra, illuminava i suoi capelli. Riuscivo a vedere tutti i vari riflessi del suo colore castano-ramato. Non volevo svegliarla, così mi alzai delicatamente e andai a preparare la colazione. Al piano di sotto c'erano Fran e mio fratello, stavano guardando la Tv avvolti da una coperta.
"Allora si o no?" chiese Fran.
"Non si dice Buongiorno?" gridai dalla cucina.
"Buongiorno....si o no?" domandò di nuovo, era sulla soglia della porta con le braccia incrociate che aspettava una risposta.
"Non lo so" risposi.
"Lascia mio fratello e le sue crisi,vieni qua" gridò Shan dal salotto.
"Futuro zio taci!" gridammo in coro. Stavo mettendo su il caffè e cercando dei biscotti nella dispensa vuota, quando vidi entrare Reneé.
"Avevi preparato tutta questa cena, mi dispiace di non averla mangiata" disse. Non dubitava delle mie qualità
culinarie.
"Figurati, ora l'impresa è fare la colazione" dissi sorridendo.
"Andiamo a mangiare le donuts?" chiese.
"Ho fatto subito centro eh!" esclamai.
"Eh no, questo dovrà dircelo Shannon!" rispose seria.
"Cosa dovrei fare io?" chiese mio Fratello. Era appena entrato in cucina e stava già abbracciando Reneé.
"Quando dovrà fare il test sarai te a vedere il risultato e poi ce lo dirai"risposi.
"Sarò zio!Hai sentito piccolino, avrai Shanimal che ti proteggerà!" esclamò felice. Stava parlando con la pancia, nonostante non si sapesse ancora nulla.
 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: _DreamerL490_