Okey ragazze , io purtroppo non ho tempo per ringraziare una ad una.Devo spendere questi minuti disponibili innanzi tutto per scusarmi dell’immenso ritardo ma la scuola e il tennis mi stanno assorbendo completamente.
Scusate anche per gli eventuali errori di battitura , purtroppo non ho potuto rileggere il capitolo e volevo postare ad ogni costo , altrimenti non so quando avrei potuto farlo. >.<
Finisco col rispondere ad alcune domande implicite che mi sono state poste : io non scrivo storie incestuose di nessun grado (Nonni , zii , fratelli , cugini di primo , secondo , terzo , quarto , quinto grado). Non sono il mio genere. Ne questa storia parla e parlerà di droga , l’argomento viene semplicemente sfiorato e non approfondito.
Detto questo , buona lettura ^^.
Qualsiasi cosa
Succeda.
Rebeckah quel pomeriggio era strana.
Shadi la osservava mentre si stendeva lo smalto color crema sulle unghie : i suoi occhi azzurri erano concentrati in quella operazione ma , nello stesso tempo , animati da una qualche scintilla.
Shadi era brava nel cogliere certi particolari , glielo aveva insegnato sua nonna basandosi sul motto “Le apparenze ingannano”.
-Perché mi fissi?- chiese lei chiudendo la boccetta di smalto.
-Chi hai conosciuto ieri?- domandò di rimando , scrollando le spalle.
Bhè , d’altronde era la sua migliore amica.
Rebeckah ridacchiò e in quello si potè cogliere una nota di imbarazzo –Nessuno- rispose , pareva vaga.
-Sei sicura? Non centra nulla un certo Bill Kaulitz?- sorrise un po’ maliziosa.
-Umh , come?-
-Becki- sfruttò il nomignolo che tanto odiava con voce smielata –Vi ho visiti ieri , sai? Ho assistito in diretta al colpo di fulmine- scoppiò a ridere.
-Io invece domani assisterò in diretta al tuo ritorno a scuola e credo sarà ancor più divertente- rimbeccò prontamente.
Già , la scuola.
-Alunni formati. Ecco cosa vuole la Santa Caterina. Alunni formati , diligenti.- Il preside Kroch era un moderno Hitler. Nel suo completo gessato , le dita intrecciate dietro la schiena e la postura dritta e fiera , continuava a compiere piccoli passi dinanzi al telo del videoproiettore.
Sull’immenso foglio bianco venivano proiettati progetti , sondaggi , roba di economia e politica che gli studenti , infilati nelle loro divise scolastiche , ascoltavano palesemente annoiati ma costretti all’attenzione.
D’altronde la Santa Caterina , scuola privata di altissimo prestigio , doveva puntare proprio a formare quelle persone che sarebbero appartenute alla classe dirigente.
Politici , sindaci , alti funzionari dello stato.. era tutti li , seduti ai quei banchi e ancora adolescenti viziati , ricchi e snob.
Ovviamente.
Tra quelli vi era Shadi e ogni minuto della sua vita se ne domandava il perché.
Perché la Santa Caterina? Perché non una normale scuola pubblica? Perché la divisa scolastica?
Gonna , giacca , camicetta , cravattino.. Si , beh , il completo era grazioso , molto grazioso , ma non tra i suoi preferiti.
Si sentiva una bambola , un burattino.
-Un giorno sarete voi a portare avanti questa grande giostra- con quelle parole , Kroch , pareva voler dire implicitamente “Siete dei raccomandati , quindi il vostro posto nei quartieri alti della politica è già vostro”.
Sospirò , reggendosi il viso con la mano.
Che strazio.
-Oh- Kay la scosse appena per la spalla , naturale che ci fosse anche lui e , a pochi banchi di distanza , il suo piccolo fan club di papere.
-Eh?- distratta spostò lo sguardo sul suo viso.
-Lezione interessante?- sorrise divertito , il loro dialogo si stava svolgendo a bassa voce per non disturbare.
-Oh si , moltissimo. Vorrei non finisse mai- borbottò.
La campanella suonò.
Le sue preghiere parvero essere state ascoltate. Quel trillo , quel suono che alle sue orecchie arrivò così puro e cristallino , come un canto angelico , segnò la fine di quella lunga giornata scolastica.
Il preside non finì neanche il suo solito discorso , da alcuni ormai imparati a memoria : gli alunni si alzarono dai loro banchi , quasi simili a scrivanie pregiate , ed uscirono dalle classi , salutando educatamente , alcuni perfino con un mezzo inchino.
C’era così tanta formalità e freddura in quell’istituto.
Sicuramente le scuole pubbliche dovevano essere molto più accoglienti e.. piene di affetto. Già. Perché perfino nelle azioni dei piccoli bulleti ci trovava qualcosa di carino.
Okay , Shadi aveva una mente alquanto strana.
Si alzò dal banco anche lei , prendendo la cartella e , salutando la professoressa e il dirigente , uscì con Kaylan dall’istituto.
-Vieni con me?- domandò il cioccolatino , cacciando dalle tasche della sua divisa le chiavi della sua porche nera.
-No- fece una piccola smorfietta lei , scuotendo il viso. –Voglio camminare-
-Camminare? Nelle tue condizioni?-
-Ehi , siamo nei quartieri alti , no? Qui nessuno si stupisce- lo disse ironica ma il suo tono celava una particolare malinconia.
Salutò con la mano e si allontanò tra quelle grandi ed eleganti strade , costeggiate da villette a schiera , giardini all’inglese e rigogliosi alberi.
Già , nessuno si stupiva più in quei quartieri.
Erano così abituati al lusso , snobbandolo quasi , che , ad esempio , vedere il pallido sole del pomeriggio immergersi nelle acque dell’oceano era , per quei ricconi , quasi uno spettacolo orribile.
Per Shadi era invece una delle cinque cose più belle al mondo.
La quarta era Kyle. Si , perché trovava il suo migliore amico estremamente bello e non era certo l’unica a pensarlo.
Per i primi tre posti doveva ancora cercare i degni candidati.
Forse al terzo avrebbe messo i pomeriggi passati in compagnia di sua nonna.
Sospirò.
Immersa in quei pensieri non si era resa conto di star già attraversando un parcheggio , scorciatoia per arrivare presto a casa sua , buttarsi sul letto e dormire , dormire fino al giorno dopo.
-Shadi?-
Un momento.
Conosceva quella voce.
Quella voce odiosa , smielata e da oca.
Si fermò girandosi in direzione di quel fastidioso suono.
Ecco , come immaginava.
-Ria- mormorò celando , con tutte le sue forze , l’antipatia che provava nei suoi confronti.
Non la sorprese vedere quella modella tutta gambe e curve seduta a ridosso di un chiosco in disuso , ma la lasciò alquanto stranita nel notare chi le faceva compagnia : Tom Kaulitz.
Oh si , giusto , la coppia vincente. Lo scemo e la scema del villaggio.
La donna le sorrise , scendendo da quella sedia improvvisata e avvicinandosi –Come mai da queste parti?-
-Ci abito- razza di beota , avrebbe voluto aggiungere ma non lo fece.
-Abiti in un parcheggio?- inarcò un sopracciglio , era evidente che la stesse stuzzicando.
In realtà il loro era sempre stato un rapporto odio-amore di quelli così profondi da far invidia a coppie storiche , come Romeo e Giulietta.
Da quando si erano conosciute ad una festa , quando ancora lei poteva ballare ed era famosa solo per quello , era scoppiata l’antipatia a pelle.
Così come si ha il colpo di fulmine.
Bèh , tra loro quel fulmine aveva portato a una tempesta infinita.
-Bèh , potrebbe essere. Tu invece cosa ci fai in un parcheggio con quell’essere?- indicò con Tom un cenno del capo.
-Ti ho sentita- borbottò questo.
Shadi sorrise compiaciuta –Meglio. Ria , Ria , Ria- scosse il viso , sospirando , posandole una mano sulla spalla –Quante volte devo dirti che esistono gli hotel?-
-Spiritosa- le rispose con una smorfia ironica , scostandosi da quel suo tocco. –Cerchiamo di non farci vedere dai paparazzi-
-Oh , intendi quello?- con lo sguardo ne indicò uno , nascosto proprio dietro ad un auto. Lo conosceva , era un amico di famiglia in realtà , non avrebbe mai pubblicato foto di Shadi e per questo lei era pienamente tranquilla. –Sta calma , con photoshop ti eliminerà la cellulite in eccesso. Con la Jolie lo hanno fatto parecchi. Ciao Ciao- e si congedò , senza dar tempo ne a Ria ne a Tom di poterle rispondere.
-Becki- suo fratello fece irruzione nella sua camera.
Lei , Rebeckah , era stesa sul suo letto a sfogliare distrattamente una rivista di gossip –Umh?- senza neanche degnarlo di uno sguardo.
-Vieni al gran galà questa sera?- Brain sorrise , avvicinandosi e sedendosi al bordo del letto.
Fu a quell’invito che la ragazza abbassò il giornale per far sgusciare gli occhi chiari sulla sua figura –Gran Galà?- inarcò un sopracciglio con disappunto.
-Si. Papà e mamma ci vanno e ci sarà tanta gente famosa- annuì.
-Mh- sbuffò , roteando gli occhi , segno che la cosa non le garbava per nulla.
Un’altra festa.
Non che le odiasse ma se mancava Shadi , spesso , finivano con il risultare noiose.
Era sicura , inoltre , che la sua amica non sarebbe mai venuta perché a tali eventi bisognava vestire in un certo modo.
Nessuno avrebbe mai costretto Shadi a infilarsi in un tubino.
-Ci sarà anche Colin- la stuzzicò il biondino , muovendola per un fianco.
-Oh falla finita! Con Colin ho chiuso , ricordi?-
-Bèh fai come vuoi , io ho già detto a papà che ci sei- le fece una linguaccia che Rebeckah ricambiò con affetto.