Crossover
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Autore: nick nibbio    23/11/2011    5 recensioni
Molto tempo fa, in un luogo a cavallo tra reale e fantastico, una potente e oscura entità rappresentante il Caos scatenò una guerra di conquista di tutto il creato per diventarne il padrone incontrastato.
In questa guerra vi presero parte molti eroi appartenenti ai mondi della luce e del buio che scelsero la loro parte con coraggio.
Alla fine di questa terribile guerra lunga quanto un battito di ciglio, l’oscura entità fu sconfitta e sigillata oltre i cancelli della realtà e lì vi resterà imprigionata fino alla fine dei tempi.
In questa fic vengono anticipati alcuni dei personaggi che tirerò fuori nella mia prima fic Millennium Falcon la storia di Nick Nibbio Blu, solo che ci saranno delle differenze come è giusto.
I manga che si troveranno qui? Saranno più di sei^^ altri personaggi manga e non solo faranno la loro comparsa: spero di riuscire a sstupirvi.
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3. i vampiri

Ciao a tutti e ben ritrovati.
Ecco a voi il secondo capitolo di questa nuova e incredibile fic. Oggi si ride, si piange e si sviene siete avvisati.

Un piccolo avviso: io e l’autore Alextintura abbiamo unito le forze nella sua fic di nome “Mondi Paralleli”.  Dal capitolo 18 fanno la loro comparsa alcuni personaggi inediti della mia storia, solo accennati in questa nuova fic. Se qualcuno di voi è interessato a sapere qualcosa in più delle mie idee nel futuro e dell’introduzione di un nuovo personaggio, legga questa fic a partire dal capitolo 18. Un piccolo NB: l’autore Alextintura è uno scrittore di fic yaoi (tranquilli, non sono capace di scrivere quel tipo di fic).

 

Detto questo, sperando di avere tanti altri lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.

 

 

LONDRA LA CITTA’ DELLE NEBBIE

 

È da poco passata l’ora di cena e i giovani vanno in giro per le strade di una città ricostruita dopo che una notte era scoppiata una guerra che l’aveva quasi del tutto rasa al suolo.
Le autorità avevano ordinato il silenzio e la vita aveva continuato tranquillamente a scorrere.

 

Sulla riva del Tamigi una ragazza osserva sconsolata il lento scorrere del fiume.
“Quanto ci mette ad arrivare” si lamenta sconsolata.
I suoi lunghi capelli rossi come il fuoco sono lasciati liberi al soffio del vento autunnale e sembrano un piccolo fuoco fatuo che vola senza una meta, gli occhi dello stesso colore mettono in risalto il viso candido come la porcellana simile a quello di un personaggio manga.

 

In molti glielo dicevano: “Se non avessi quel colore di capelli e di occhi, saresti identica a Hinata Hyuga del manga di Naruto” c’era anche, chi vedendola di sfuggita, la scambiava per quella ragazza, i bambini spesso la chiamavano “Hinata dai capelli rossi!”

 

Sentire quei complimenti da una parte la emozionava ma, dall’altra, la lasciava indifferente: lei era lei e non un personaggio manga, aveva tratti occidentali eppure somigliava così tanto a quella ragazza che desiderava così tanto dichiararsi a uno stupido ragazzo dai capelli biondi che non riusciva a vedere chi lo amava davvero.
In verità non ha mai odiato Naruto Uzumaki anzi, se esistesse davvero, non esiterebbe a dichiararsi a lui. Ma questo è un sogno impossibile: Naruto è un personaggio manga mentre lei vive nel mondo reale.

 

“NEFERTARI!” grida una voce da lontano riportando la rossa alla realtà.
“Era ora! Quanto ci hai messo!” sorride forzatamente la ragazza.

 

Questa bella ragazza si chiama Nefertari Fuuma, 22 anni, nata a Londra il 25 Giugno 1990 e studia architettura all’università di Cambridge.
“Scusa per il ritardo: ho perso il treno per arrivare qua” tipica scusa di chi si è appena alzato dal letto^^.
“Come no!” la ragazza ha capito che la puntualità non è un pregio del ragazzo del momento: alto con capelli castani spettinati e occhi azzurri, vestito con un semplice maglione color terra, jeans scoloriti e scarpe da tennis rosse; praticamente un abbigliamento ridicolo.

E pensare che io mi sono vestita bene!” si lamenta la ragazza.
Ha una maglietta rossa molto aderente che mette in risalto il florido e giovane seno, una gonna nera le arriva fino alle ginocchia e stivaletti in vernice nera; un leggero rossetto rosso le tinge le labbra.

 

“Scusami ancora!” il ragazzo non riesce a staccarle gli occhi di dosso, vorrebbe mangiarsela con gli occhi.
“Fa niente. Su Mark, andiamo!” Nefertari gli regala un dolce sorriso, anche se vorrebbe gridargli contro “Come cavolo ti sei vestito? È così che ci si veste ad un appuntamento?” ancora si chiede come abbia fatto a dirgli di sì.

 

“Che ne dici di andare a bere qualcosa?” propone il ragazzo per iniziare bene la serata.
“E’ una buona idea sai?” almeno la prospettiva è buona, fanno così tutti i ragazzi per poi appartarsi con le ragazze e fare le loro proposte perverse. Nefertari ne ha ricevute un’infinità ad ogni primo appuntamento (chi non vorrebbe farsi una ragazza identica a un personaggio manga?), ma ha sempre detto categoricamente no: non vuole perdere la sua verginità col primo che passa “Allora dove andiamo?”
“Da nessuna parte” risponde il castano avvicinandosi con uno sguardo che non promette niente di buono.
“Come scusa?” la rossa fa qualche passo indietro.
“Vedi, la mia bevanda preferita è il sangue, mia cara” gli occhi del ragazzo diventano rossi e i canini si allungano.
“Mark così mi metti paura!” Nefertari vorrebbe scappare ma le gambe non si muovono e quegli occhi rossi la stanno ipnotizzando, poi si sente attratta verso il castano.
“Il tuo corpo è magnifico ragazza” il castano alza la mano e la prende “ed è ancora immacolato. Sei un ottimo partito mia cara Hinata dai capelli rossi e io ti voglio come mia eterna compagna insieme alle mie fidate serve”.
Nefertari non riesce a muovere un muscolo, quelle mani sono fredde e le sente scivolare sul suo corpo “Tu non sei umano!”
“Brava tesoro: io sono un vampiro e voglio tutto di te” Mark si lecca le labbra con la lingua tre volte più lunga del normale “e per farlo sono disposto a distruggere tutto quello che hai, come la tua famiglia!”
La ragazza sgrana gli occhi “Allora sei tu l’assassino di famiglie!”
“Esatto!” con la mano libera il vampiro prende il mento della ragazza “Non è giusto separare le famiglie vero?”

 

Da alcuni giorni molte famiglie erano state brutalmente uccise e completamente dissanguate senza un valido motivo. Nessuno sapeva chi fosse stato, ma c’era un unico filo conduttore: le figlie più giovani erano sparite misteriosamente senza lasciare alcuna traccia.

 

“Allora capiti male: io non ho più una famiglia!” Nefertari gli rivela questa incredibile verità “Loro sono morti quella terribile notte in cui l’inferno è sceso in terra”.
“Davvero!” il vampiro ghigna in modo diabolico “Allora oggi faticherò di meno. Sentiti onorata mia cara: stai per entrare nel mio harem personale” e avvicina i denti al collo della ragazza.

 

“Che scena patetica!” ma una voce rompe quell’irreale e pericoloso silenzio.
Il vampiro si blocca e alza la testa verso la direzione da cui proviene “Chi va là!”
Dalla nebbia alzatasi, s’intravede una figura e poco dopo appare un uomo alto vestito con un lungo abito rosso, pantaloni neri, cappello rosso e occhiali da sole rossi che nascondono gli occhi.
“E tu chi sei!” il vampiro è molto infastidito dalla presenza di questo seccatore “Sparisci!”
Sul volto del nuovo arrivato si disegna un ghigno divertito “Che piccolo monello: non lo sai che cose come queste non si fanno in pubblico!”
“Sono cazzi miei, ora vattene” il vampiro non apprezza la presenza di questo sconosciuto.
“Certo, me ne andrò ma prima getterò l’immondizia che mi trovo davanti!” lo sconosciuto vestito di rosso infila la mano destra nel suo giubbotto ed estrae una lunga pistola argentata.
“Immondizia eh?” Mark ghigna divertito e schiocca le dita: dalla superficie del lago emergono un centinaio di ragazze trasformate in ghoul “Credo proprio che sarò io a buttare via te. Ma che…”

 

KAPOOM!

 

Sentitasi libera dallo stato d’ipnosi, la rossa riesce a divincolarsi e a colpire il suo aguzzino con un calcio di karate al collo e ad arretrare.
“Tu piccola “ ma non riesce a terminare la frase che vede un’ombra scendere verso di lui e poco dopo…

 

CRASH!

 

Viene schiantato di faccia contro il pavimento.
“ARRGGHH!” il vampiro è stato sorpreso alle spalle e sputa sangue “Chi diavolo ha osato!” cerca di vedere il volto del suo aggressore e, quando riesce a spostare la testa, ha un sussulto “UNA DONNA!”

 

A bloccare il vampiro è stata una ragazza di altezza media: indossa un uniforme rossa al cui lato sinistro, all’altezza del cuore, c’è uno stemma raffigurante una croce e sotto è riportata la scritta “HELLSING”;  il suo pallido viso è messo in risalto dai capelli biondi tenuti corti e dagli occhi rosso sangue.

 

Nel vedere la nuova arrivata“E’ lei!” Nefertari è attraversata da un ricordo.

 

FLASH BACK DÌ 11 ANNI PRIMA

 

La città era tinta di rosso: ogni strada era piena di corpi crivellati e il sangue scorreva a fiumi.
In mezzo a quella carneficina, una bambina camminava lentamente: i suoi occhi rossi riflettevano quell’orribile panorama, i suoi capelli del medesimo colore toccavano il terreno macchiandosi nelle pozzanghere rosse che si erano formate, come se lei non fosse già tutta sporca di sangue.

 

Pochi minuti prima un elicottero andava avanti e indietro sparando a raffica proiettili su proiettili e aveva falciato così tante vite: quelle dei suoi genitori non erano state da meno, se era ancora viva lo doveva alla madre che le aveva fatto scudo col suo corpo ricevendo la scarica di proiettili.
La piccola aveva cercato di chiamare la madre o il padre, ma i loro volti erano maschere spezzate, i loro occhi vitrei, nessun altro si era salvato.

 

Ormai sola, la piccola cercava di allontanarsi da quell’inferno percorrendo quelle strade senza sapere cosa avrebbe fatto in seguito.
Stava ancora percorrendo la strada quando qualcosa atterrò davanti a lei bloccandole la strada.
Davanti a lei si parò ciò che credeva esistesse solo nei racconti: un enorme licantropo dagli iridi rossi come ili sangue.
La creatura vide la piccola e, dopo aver lanciato un feroce ruggito, si lanciò verso di lei.
Quando sembrava la fine, una lama argentata trafisse il collo del mostro che crollò a terra senza vita.
Un secondo dopo, quasi come un angelo, scese dal cielo una donna.
La piccola la osservò allibita: era una donna bionda vestita con un uniforme rossa e gli occhi del colore del sangue incrociarono i suoi.

 

“Stai bene piccola!” le chiese quella misteriosa donna con un dolce sorriso.
La piccola Nefertari non riuscì a dire una parola: era troppo per la sua giovane mente.
Vedendo il suo sguardo, la bionda si avvicinò e alzò un braccio verso di lei che, spaventata chiuse gli occhi.
La mano di lei si appoggiò sulla testolina della piccola Nefertari per darle conforto “Ora è tutto finito! Tutto finito!” disse la bionda per rassicurarla.
La piccola Nefertari non riuscì più a trattenersi e si buttò addosso alla sua salvatrice, piangendo tutta la sua anima.
La bionda l’abbracciò e la strinse forte a se “Sfogati piccolina, ne hai tutto il diritto! Piangi e sfogati” e la lasciò fare.

 

Quando sentì che i gemiti si stavano calmando, la bionda le alzò il mento e la fissò con i suoi occhi rossi.
“So che sarà difficile, ma cerca di andare avanti. Non arrenderti mai: vivi ogni singolo momento della tua vita e sii forte”.

 

“Me lo prometti?”  la piccola Nefertari annuì debolmente “Brava piccolina” e la bionda le regalò un dolce sorriso.
“Po - posso chiederti come ti chiami?”riuscì a dire la piccola.
“Seras, Seras Victoria” rispose la bionda “ma non è necessario che tu te lo ricordi”.
“Io sono Nefertari Fuuma!” disse la piccola.
“E’ un piacere conoscerti piccola Nefertari” le dette un ultimo abbraccio e poi si alzò “Non ci rivedremo più, ma ricorda che non sarai mai da sola. Addio!” e, come un angelo, spiccò il volo nel cielo che cominciò ad albeggiare.

 

FINE SLASH BACK

 

 
“Seras Victoria!”
il nome di quella donna non l’aveva mai dimenticato.

 

“MIE GHOUL, VENITE IN MIO SOCCRSO!” grida il vampiro ma con suo orrore, vede le sue serve distrutte in pochi secondi dalla pistola dell’uomo in rosso “Assurdo! Tu chi diavolo sei!”
“Mi chiedi chi sono?” il pistolero si avvicina alla sua ultima vittima e punta la pistola “Sono un vampiro che serve gli umani. Io sono Alucard!”

 

BANG!

 

E la testa del vampiro salta in aria polverizzandosi insieme al suo corpo.
“Anche questo era un inutile rifiuto” Alucard si alza e ripone la pistola nel giubbotto “Andiamo Seras, la notte è ancora giovane!”
“Sì mio signore!” risponde la bionda poi si rivolge a Nefertari senza riconoscerla “Sta più attenta ok? Addio!” e fa per andarsene.
“Seras” Nefertari non riesce a trattenere i singhiozzi “Seras Victoria!”
La bionda si blocca e presta attenzione alla rossa “Come fai a conoscermi” lo dice con tutto lo stupore che ha.
Anche il vampiro di nome Alucard si ferma e inclina leggermente la testa per vedere la ragazza.

 

“Se sono viva lo devo a te, Seras!” la rossa vorrebbe avvicinarsi, ma il suo corpo non vuole rispondere “Le tue parole di conforto mi hanno dato la forza di andare avanti per tutti questi anni. Io ti devo tutto” e fa un riverito inchino.
La bionda vampira osserva meglio la ragazza e scava nella sua memoria “Dov’è che l’ho già vista? Aspetta che sia la bambina di quella notte” un dolce sorriso si disegna sul suo volto “Nefertari Fuuma vero?” la rossa annuisce “Sei cresciuta piccolina” e, come allora, le si avvicina e le mette una mano sulla testa “Sono contenta di rivederti ancora viva”.
“Dopo allora sono andata avanti con le mie sole forze. È vero, ci sono state delle volte che soffrivo, ma quando accadeva, le tue parole mi risuonavano nella testa. Ho un enorme debito nei tuoi confronti” anche Nefertari sorride dolcemente: poter rivedere quel viso è sempre stato il suo desiderio.
“Ne sono felice” Seras sa bene cosa voglia dire crescere da sola e vedere che la bambina che salvò in quella terribile notte è andata avanti, la fa sentire felice come se fosse una madre.
“Questa ragazza quindi è una dei sopravvissuti di quella notte eh?” Alucard si avvicina.

 

Nefertari osserva l’alto uomo che l’ha salvata rimanendone spaventata e affascinata allo stesso tempo “Voi siete un vampiro vero?” si rivolge ad Alucard, anche se conosce già la risposta.
“Esattamente! E anche Seras lo è” il potente vampiro arriva subito al nocciolo della questione.
“Questo lo avevo già capito da molto tempo” ammette la rossa abbassando gli occhi “C’è una cosa che vorrei chiedervi”.

 

“Non lo pensare nemmeno” Victoria ha già capito cosa frulla nella mente della rossa e non vuole che commetta una simile avventatezza.
“Vorresti diventare come noi vero?” ma anche Alucard ha capito cosa vorrebbe chiedere “Che cosa ti spinge a volerlo?”
Anche se non può vederli, Nefertari percepisce l’intensità dei suoi occhi e ogni certezza crolla “Ecco…”.
“La verità è che nemmeno tu lo sai” Alucard chiude il discorso e le volta le spalle “Andiamocene Seras, lasciamo che questa umana continui la sua vita”.
“Sì Master!” la bionda sospira sollevata: anche se le dispiace per la ragazza è meglio così “Va avanti e non pensarmi ancora!” sta per incamminarsi quando le braccia di Nefertari si chiudono intorno al suo collo.

 

“E’ vero: la mia è una richiesta egoista. Chi vorrebbe mai diventare un vampiro e lasciare tutto?
Forse per gli altri questa sarebbe una follia, ma per me no! Io sono qui perché uno di loro mi ha salvato la vita e, poco fa, l’ha fatto di nuovo. Verso quella vampira io ho un enorme debito: ciò che voglio è ripagarla per quello che ha fatto per me” Nefertari appoggia la testa sulla spalla della bionda e si riempie le narici del suo profumo.
“Nefertari!” Victoria non sa che dire “Tu non hai alcun debito verso di me. Io sono un mostro che combatte altri mostri. Se allora ti ho salvata è perché ne stavo affrontando uno, nient’altro” vorrebbe allontanarla ma sente che sta piangendo e qualcosa le attraversa la mente: vede la solitudine della ragazza.
“Vorrei davvero essere forte come te e poter fare quello che fai tu. Tu sei la mia ispirazione Victoria!” queste parole sono dette con tutto il cuore: ora che l’ha ritrovata, non vuole lasciarla mai più “Non voglio restare più da sola!”
“Che dici, sciocchina, tu non sei sola: hai ancora una vita davanti” Seras le appoggia la mano sul capo, anche se dovrebbe cercare di allontanarla ma non ci riesce.

 

“Hai del fegato signorina!” Alucard non può fare a meno di notare la testardaggine di quella ragazza “Stai tenendo stretta a te una creatura della notte che potrebbe tranciare la tua vita in un attimo, eppure non la temi” e un sorriso bastardo si forma sul suo volto “Vuoi unirti a noi? Allora ti metterò alla prova. Seras allontanati”.
La bionda si sveglia da quel torpore e a malincuore si stacca da quell’abbraccio, anche se “Ti prego, non farlo!” chiede questo alla ragazza.
“Qualunque cosa mi chiederà, la farò” risponde Nefertari.

 

Alucard riprende la sua pistola e la punta verso la rossa.
“MASTER! COSA VOLETE FARE!” Seras si allarma subito.
“Silenzio!” ordina il vampiro e poi si rivolge alla ragazza “Signorina ora ti sparerò e segnerò la tua fine: se resterai ferma morirai, ma se scapperai sarai salva. A te la scelta: quale delle due opzioni scegli” e attende una risposta.
Per un momento, un brivido attraversa gli occhi della ragazza ma poi il suo sguardo torna calmo e risponde “Faccia pure” e alza le bracca.
Seras si sente schiacciata da un macigno: vorrebbe dire qualcosa ma sa che nessuno, salvo la loro padrona può fermarlo.
Alucard sorride compiaciuto e abbassa la pistola “Sei davvero coraggiosa, sei davvero disposta a lasciarti ammazzare da me ma non vuoi cedere. Sei consapevole che, se andrai avanti con la tua scelta, non potrai più tornare indietro? Sei disposta a gettare tutto alle ortiche pur di restare con una poliziotta che ha solo fatto il suo dovere e basta?” mentre rimette a posto la sua arma si avvicina alla ragazza fino a quando non è a mezzo metro da lei “E’ dunque questa la tua scelta?”
“Sì!” risponde la ragazza “Non ho intenzione di rimangiarmi quello che ho detto”.

 

Quella risposta fa sorridere Alucard “Molto bene” e poi alza gli occhi verso il cielo “E’ davvero una magnifica serata!” e avvicina il viso alla ragazza.
“Aspetti Master!” Seras decide d’intervenire “Se Nefertari ha scelto, voglio essere io a renderla una creatura della notte”.
Il potente vampiro osserva in silenzio la bionda e alla fine “E sia!” da il suo consenso.

 

Seras si avvicina alla ragazza e le accarezza il viso “Avrei preferito che tu vivessi la tua vita invece di diventare un mostro come me”.
“Tu non sei un mostro: sei un meraviglioso angelo sceso dal cielo” le risponde la rossa e inclina il capo “Sei una creatura speciale per me”.
Seras, a quella frase, sorride: “Sei la seconda persona a dirmelo piccola Nefertari. Tieniti a me” e avvicina la bocca al collo della ragazza che fa come detto e poi azzanna il suo collo.
“Mi sento stanca!” dice mentre sente i denti della bionda penetrarle le carni e risucchiarle la linfa vitale mischiando il dolore al torpore della morte.
“E’ da ricordare questa notte!” ride Alucard e va avanti.

 

 

Nefertari apre gli occhi: vede un soffitto che non ha mai visto in vita sua.
“Ben svegliata!” dice una voce a fianco a lei.
La rossa inclina il capo e incrocia lo sguardo con Seras.
“Pensavo che fosse solo un bellissimo sogno” lo dice quasi sussurrando.
“Non è un sogno diventare una creatura della notte” risponde la bionda accarezzandole il viso “Solo i folli vorrebbero diventare dei mostri”.
“Forse lo sono davvero ma non mi pento di questa scelta” Nefertari si mette a sedere e continua a guardarla “E poi non ho perso niente”.
“Chissà!” risponde la bionda e si alza “D’ora in avanti sarò la tua Master: t’insegnerò a controllare i tuoi nuovi poteri e a combattere i mostri come noi, ma ricordati che il mio Master è anche il tuo e la nostra padrona è anche la tua padrona!”
“Padrona?” questo particolare Nefertari non lo sapeva.

 

“Esatto!” risponde un’altra voce femminile.
La rossa si volta verso sinistra e vede che c’è un’altra persona nella stanza. Sulla soglia della porta di quercia, si trova una donna di quasi trent’anni, vestita con un elegante abito verde scuro che le nasconde le forme, i lunghi capelli bianchi le scendono lisci fino alle spalle e le incorniciano l’ambrato volto su cui sono appoggiati degli occhiali rotondi che mettono in risalto l’occhio destro azzurro cielo, mentre l’altro è coperto da una benda nera.

 

La donna entra nella stanza e si avvicina al letto.
Nefertari la osserva meravigliata: ne sente il profumo, il battito calmo nonostante si trovi dinanzi a due creature della notte, ne percepisce la sua enorme forza interiore.

“Io sono Integra  Fairbrook Wingates Hellsing Capo dell’organizzazione Hellsing. Il nostro compito è distruggere le creature non umane in nome della religione di Stato. Nefertari Fuuma hai deciso di tua volontà di diventare una creatura delle tenebre e ora dovrai portarti appresso un pesante fardello!”
“Non mi tirerò indietro!” risponde la ragazza “Farò tutto quello che posso, padrona” e fa un riverito inchino.
“Molto bene!” Integra sorride, poi si rivolge ala bionda “Seras, occupati di lei!”
“Come desidera Lady Integra” s’inchina Victoria.

 

 

UNA SETTIMANA DOPO.
PERIFERIA DÌ LONDRA

 

L’elicottero è in volo da alcuni minuti ormai: a bordo ci sono tre soldati, tra cui la giovane rossa.
Nell’arco del suo periodo di addestramento Nefertari è stata educata all’uso delle armi e al combattimento a mani nude, anche se già aveva quell’esperienza.

 

“PRONTA A ENTRARE IN AZIONE RECLUTA!” grida il capitano per superare il rumore delle pale.
“SISSIGNORE!” la rossa impugna un fucile di precisione da 33 libre e indossa l’uniforme dell’Hellsing color terra altrimenti è identica a quella di Seras.

 

In un piccolo albergo, un vampiro ha fatto un’autentica carneficina e tutti gli occupanti sono diventati dei ghoul. L’intera zona è stata delimitata dalle autorità: l’unica cosa da fare è “SEARCH AND DESTROY!”

 

L’elicottero atterra e gli occupanti scendono mettendosi in posizione.
“ANDIAMO!” e all’ordine del capitano il gruppetto si muove.
Nefertari corre in avanti e, con un potente calcio, sfonda la porta dell’hotel.
Ad accoglierla c’è un esercito di famelici ghoul che si avvicinano lentamente a lei, ma la rossa non si fa trovare impreparata e, senza esitazione comincia a sparare.

 

Colpiscili alla testa o al cuore” la voce di Victoria le arriva mentalmente “Non hanno deciso loro di diventare quelle creature. L’unica cosa che possiamo fare per loro è dargli una morte veloce”.
“Sì, ho capito!” mentre continua a sparare, la ragazza comincia a lasciarsi prendere: sul suo viso si disegna un diabolico sorriso e si lancia all’attacco.
Alcuni ghoul sono armati di pistola e, puntandola in avanti, cominciano a sparare ma la rossa non si scompone e si lancia all’attacco in scivolata e fa un’autentica strage.
“Assurdo!” il pilota guarda incredulo la scena “Ma che diavolo è quella ragazzina!”
“Uno dei nuovi jolly di Hellsing” risponde il capitano “Anche se è ancora una draculina è davvero forte!”
“E non avete visto niente!” fa la voce di Victoria appena arrivata “Quando berrà il sangue di sua volontà, rivelerà i suoi veri poteri! Anch’io ho dovuto farlo”  impugna il suo enorme cannone antimostro l’Halcomen da 33 millimetri “Vediamo di non perderci il divertimento” e anche lei inizia a scatenarsi.

 

“Dove sei bastardo di un succhia sangue” imbrattata del sangue dei ghoul, la ragazza sale al primo piano dell’edificio e anche lì fa un massacro “Non è neanche qui” e decide di passare al secondo e ultimo piano.
Anche lì viene attaccata da una decina di ghoul ma fa fare loro la stessa fine dei compagni “Mi sto seccando di giocare al tiro al bersaglio con queste nullità” ormai priva di controllo, Nefertari vuole qualcosa di meglio.
“PICCOLA ZOCCOLETTA!” grida la voce della sua preda e, dall’angolo, comincia no a partire una raffica di proiettili.
“Così mi verrà un raffreddore!” la ragazza adora schernire le sue prede e spara un colpo perforando il muro ma il vampiro riesce a schivare e spara di nuovo.
“CREPA!” il vampiro continua a sparare ma la rossa evita tutti i proiettili finché “Merda!” si trova il fucile puntato sulla fronte.
“Lo hai detto! Addio!” e preme il grilletto ma…

 

CLICK!

 

Non ha più munizioni.
“SEI FINITA!” il vampiro approfitta della vicinanza e punta la pistola verso la ragazza ma…

 

KAPOM!

 

Nefertari non si da trovare impreparata e lo colpisce con un pugno spacca molari.
“Vorrà dire che ti farò a pezzi” già la ragazza pregusta di sentire le urla.   
“No! Ero riuscito a sfuggire a quelle bestiacce! Non voglio crepare così” ma non ha il tempo di dire altro che…

 

BANG

 

Un colpo gli fa esplodere il cranio eliminandolo.
“Te l’avevo detto che non mi saresti scappato!” e una figura vestita di nero fa la sua comparsa.
“Chi sei!” Nefertari parla con calma ma i suoi occhi sono furiosi: il nuovo arrivato gli ha rubato la preda.
La figura si fa avanti: è una ragazza sui 20 anni, lunghi e lisci capelli castano rossiccio ricadono liberi sulla sua schiena e gli occhi dello stesso colore risplendono nella notte; un lungo giubbotto di pelle nera le copre le spalle ma lascia vedere un’aderente maglietta rossa che mette in risalto il fisico atletico, le gambe sono protette da dei jeans a vita bassa, mentre dei piccoli stivaletti neri chiudono i suoi piedi.

 

Le due si guardano per lunghi istanti poi “Non hai sentito? Ti ho chiesto chi sei!” Nefertari comincia ad alterarsi.
“Perché dovrei presentarmi a una succhia sangue eh?” ma la nuova arrivata non perde tempo a presentarsi e punta contro la rossa una mitraglietta e i suoi occhi diventano gialli e famelici.
“Un licantropo eh?” Nefertari sorride diabolica “Appenderò la tua testa alla parete di casa!”
“Vediamo se ci riesci!”la sfida l’altra e getta la sua arma “Fatti sotto bellezza!”
“NON MI SFIDARE!” provocata, la rossa si lancia all’attacco.

 

KAPOM! KAPOM!

 

Le due si colpiscono nel medesimo istante con un poderoso pugno e fanno un volo di qualche metro.
“Non male!” Nefertari si rialza dopo poco e sorride diabolica.
“Stessa cosa dico io!” anche l’altra ricambia col medesimo sorriso diabolico e si alza in piedi sfoderando gli affilati artigli “ma ora mi sono seccata di giocare!”
“Peccato, volevo prolungare le tue sofferenze!” Nefertari fa schioccare le nocche delle mani.

 

Con passo rapido, le due si lanciano l’una contro l’altra e i loro pugni s’incrociano e poi è tutta una serie di rapidi attacchi.
Nefertari assesta un calcio in rovesciata ma viene schivato e l’avversaria ricambia con un pugno ma anche questo viene parato.
“Tutto qui?” Nefertari riesce a prendere l’avversaria per i capelli e la scaglia verso il muro ma questa fa una capriola e salta sulla parete.
“Mi deludi bellezza!” la femmina di licantropo fa leva sulla parete e si lancia con un calcio in rovesciata ma Nefertari riesce a schivarlo.
La rossa salta sul soffitto e anche lei si lancia con un calcio in rovesciata ma…
“COSA!” la sua gamba viene fermata dalle CODE dell’avversario che sono due.
“SEI FINITA!” la femmina di licantropo lancia i suoi artigli in alto ma….

 

KAPOM!

 

Un potente pugno la colpisce al fianco schiantandola contro il muro opposto: Seras è intervenuta appena in tempo.
“Ecco perché ci stavi mettendo tanto a venire!” fa la bionda alla ragazza.
“Le mie scuse, non avevo previsto che ci fosse anche un licantropo!” si scusa Nefertari “La farò subito fuori”.
“Stai indietro” ordina Seras e si fa avanti “A lei ci penso io!” ed è pronta a menare le mani.
“Non è giusto!” si lamenta Nefertari ma non osa dire altro.

 

La femmina di licantropo si alza con qualche graffio e guarda furiosa la bionda “Non so chi tu sia ma faccio fuori anche te, odiosa succhia sangue!” e si lancia all’attacco con tutta la furia che ha in corpo.
“Patetica!” ma a Seras basta un dito per parare il suo attacco “Sei solo agli inizi lupetta! Non puoi battermi” e, dopo averle bloccato il braccio, le sferra un pugno ma una mano afferra il polso della bionda.
“Da quanto tempo, Victoria!” dice il nuovo arrivato e altri non è che...
“Sauron!” la bionda lo riconosce subito e sorride.

 

La femmina di licantropo sente la presa allentarsi e riesce a divincolarsi e ad allontanarsi.
“Master Sauron, siete venuto anche voi!” la rossa è stupita.
“Potevo lasciarti da sola, Sofia Rossi” risponde il moro e torna a prestare attenzione su Seras “Noto che anche voi avete una new entry!”
“Già! Si chiama Nefertari Fuuma e ed è merito se è un vampiro” risponde Seras “E lei è un vostro nuovo acquisto eh?”
“Esatto! Sono stato io a morderla” risponde calmo Sauron “Alla fine abbiamo fatto quello che ci eravamo ripromessi di non fare: creare mostri!”
“Già!” risponde la bionda “Ma ora basta parlare VUOI!” e dirige un pugno verso il moro che schiva con un salto.
“Come sempre, sei reattiva, ecco perché ti adoro Seras Victoria!”e si toglie gli occhiali, fissandola con i suoi penetranti occhi verdi.
Che sguardo ipnotico!” anche se ha capito che è un licantropo e quindi un nemico degli Hellsing, Nefertari non può fare a meno di non rimanere colpita dall’intensità di quello sguardo “Sembra quasi Master Alucard!” li paragona a quelli del potente vampiro.
 
“Master Sauron sta per combattere!”
Sofia non può fare a meno di non fremere: ha capito bene che nessun vampiro può batterlo.

 

I due si lanciano all’attacco e le loro mani si bloccano a vicenda.
“Ora l’ammazza!”
pensano le due rosse nello stesso momento.
I visi dei due sono vicinissimi: possono sentire il respiro dell’avversario.
“Sei sempre il solito arrogante!” Seras non demorde.
“Se non lo fossi, non ti avrei mai incontrato no” risponde il moro e LA BACIA!

 

“CCCHHHHEEEEEE!”
Nefertari e Sofia esplodono insieme.

 

Le lingue dei due si succhiano avidamente per interminabili minuti e, quando si staccano, una linea di saliva unisce ancora le loro bocche.
“Anf! Anf!” Seras ha il fiato mozzo “Come diavolo fai a succhiare in quel modo divino. Mi metti sempre in agitazione”.
 “Guarda che anche tu collabori benissimo!” Sauron da anche il merito alla bionda che lo fa andare sempre in calore.
“Sei un bastardo!” Victoria lo dice ma non lo pensa veramente: quel ragazzo le ha stravolto il mondo.
“Non quanto te” il Sandtimes lo dice ma nemmeno lui lo pensa: vorrebbe sprofondare negli occhi di lei.

 
“MA INSOMMA! SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO STATE FACENDO!”
Le due ragazze non riescono a capirci più niente e giustamente vogliono una spiegazione^^.I due le guardano straniti poi si fissano.
 

Non mi dire che non le hai spiegato la situazione!” Victoria guarda accigliata il Sandtimes.
“Anche tu non l’hai fatto!” risponde Sauron.
Alla fine i due sbattono il pugno sulla mano sinistra...

“Ecco cosa mi ero dimenticato di fare!”
E dicono la stessa cosa nello stesso istante.

 

“CCCCCCHHHHEEEEEEEEEEEE!”
Le due rosse spalancano la bocca e cadono gambe all’aria.

 

“Non ci posso credere!” Sofia non ha parole.
“Già!” anche Nefertari si sente il mondo crollarle addosso.

“ABBIAMO DUE MASTER SMEMORATI! CHE SI DIMENTICANO DÌ DIRCI LE COSE IMPORTANTI!”
Gridano insieme.
“Ehi Ehi!” il moro cerca di sdrammatizzare “Se ci siamo dimenticati di dirvelo ci dispiace ma prima o poi l’avremmo fatto!” ma poteva risparmiarsi queste ultime parole.
“AH SI’ E QUANDO?” ruggiscono le due.
Seras si massaggia la guancia: non sa come spiegarsi.

 

“Quanto chiasso per una cosa così banale” risuona una voce profonda e poco dopo appare Alucard in persona.
“AAAAAHHHHH! MASTER!”

Seras e Nefertari si mettono sull’attenti: quando il potente vampiro fa la sua apparizione, le due si sentono come due pecorelle davanti al lupo cattivo^^.
“E questo chi sarebbe?” i peli delle code di Sofia si drizzano dalla paura.
“Guarda chi è venuto a trovarci” Sauron invece mantiene tutta la sua naturalezza e si avvicina al vampiro con calma “Da quanto tempo zio Brad!”

 

ZIO BRAD!
Pensano le due rosse incredule.

 

“In primo luogo è il contrario: sei tu che sei venuto a trovarmi Sauron” Alucard è davanti a lui con un sorriso “In secondo luogo smettila di chiamarmi con quell’odioso nomignolo!” ed estrae la sua pistola bianca.
“Scusa zietto, è abitudine” Sauron lo sfida con lo sguardo mentre anche lui tira fuori la sua pistola argentata.
Il vampiro e il licantropo puntano le loro armi sul petto dell’altro ed entrambi con un ghigno…

 

BANG! BANG!
Premono il grilletto e vengono trapassati da parte a parte dai rispettivi proiettili precipitando a terra.

 

“MASTER!” Nefertari si fionda preoccupata su Alucard.
“SAURON!” mentre Sofia corre verso il Sandtimes ma…
“Tranquille non si sono fatti niente” Victoria sconsolata le prende per una spalla e le blocca.
“MA CHE DICI!” Nefertari non comprende come la sua Master sia così tranquilla.
“SI SONO TRAPASSATI A VICENDA!” nemmeno Sofia se lo spiega.
“Questo è il loro modo di salutarsi!” risponde semplicemente la bionda con la gocciolina in testa.

“….”
Le due la guardano stranite.

 

“Uh Uh! Eh Eh Eh!” Sauron se la ride di gusto.
“Uh Uh Uh!” ma anche Alucard non è da meno.
I due scoppiano a ridere e, mentre si alzano, si guardano con un misto tra il folle e il divertito.

 

“Ehi, ma che hanno!” Sofia non riesce proprio a comprendere.
“E che ne so!” anche Nefertari non riesce più a capirci niente.
“Come sempre!” Seras sospira sconsolata.

 

“E’ da tempo che non mi divertivo più così!” Alucard senza il suo cappello e gli occhiali mostra un volto incredibilmente sexy e degli intensi e feroci occhi rossi con pupilla verticale “Che diavolo sei venuto a fare qui Sauron!”
Mentre si rialza, il Sandtimes recupera i suoi occhiali da sole che gli erano caduti dal taschino “Sono semplicemente venuto a riprendere la mia sottoposta che ha inseguito un rifiuto che non ne voleva sapere di morire” e da la spiegazione che cerca.
“Ah capisco!” il vampiro sposta lo sguardo verso Sofia e la licantropa si sente svuotata “E non le hai detto come funziona la baracca?”
“Mea culpa!” risponde il licantropo “Mi sono dimenticato d’informarla della situazione”.
“Capisco!” Alucard recupera il suo cappello e decide di andarsene “In tal caso vedi di farlo alla svelta. Porta i miei saluti a Lady Nadia!” e sparisce.
“E tu fa altrettanto con Lady Integra!” risponde il Sandtimes con un sorriso.

 

“Insomma! Si può sapere che diavolo succede!” Sofia cerca di controllare il tono della voce ma vorrebbe gridare come una pazza.
“Qualcuno vuole degnarsi di spiegare che accidenti è questa storia?” ma anche Nefertari vorrebbe gridare a squarcia gola mentre si tiene le mani tra i capelli.

 

“Avete diritto a una spiegazione!” Sauron decide di prendere la palla al balzo e dare una rapida spiegazione.
“Non ti dispiace se ci penso io vero?” Victoria sfida il moro con lo sguardo.
“E se ti dicessi di no?” Sauron fa il finto offeso per provocarla “Che cosa mi farai?”
“Lo vuoi davvero sapere!” la bionda si avvicina a lui e gli bisbiglia qualcosa all’orecchio.
“Wow! Che bel programma!” Sauron ride divertito mentre si lecca le labbra “Sono quasi tentato sai?”
“Non sfidare la sorte mio bel lupacchiotto” per istigarlo ancora di più, Seras tira fuori la sua lunga lingua e gli lecca le labbra “potresti rimanerci secco!” e lo guarda con occhi affamati.
“Il solo pensarlo mi fa andare in estasi” e lui le accarezza le labbra.

 

“SCUSATE!”
Le due rosse innervosite e accaldate allo stesso tempo richiamano l’attenzione su di loro.

 

“Oh giusto! Mi ero dimenticata!” Seras si volta verso le due e spiega s “Dovete sapere che le nostre due organizzazioni Hellsing e Flying Wolves collaborano insieme ad altre cinque sparse per il globo per la distruzione delle creature non umane”.
“Ognuna di queste organizzazioni è composta da diverse razze” Sauron continua la spiegazione mentre da dietro accarezza il ventre di Victoria e questa sente un brivido “il cui scopo comune è abbattere le creature della notte. Ce né di tutti i gusti: non ne avete nemmeno idea!”
“Mhm! Hai sempre un tocco delicato!” Victoria invece accarezza da dietro l’orecchio destro del moro “Anche se alcuni sono umani con doti particolari!”
“Sai che quella parte è sensibile” il Sandtimes sente di non farcela più a trattenersi quindi “Qualche domanda?”

 

Le due ragazze li fissano imbambolate: i loro due Master emanano una carica sessuale incredibile e si sentono terribilmente attratte dal momento.
“Mi sento avvampare!”

Dicono entrambe sognanti e poi crollano a terra svenute.

 

“Ops le abbiamo stese” Sauron le osserva divertito.
“Sono ancora così ingenue, vero?” Victoria non può fare a meno di sorridere poi torna a prestare attenzione al Sandtimes “Ora che sono svenute, perché non rivangare i vecchi tempi”.
“Non ricordo nemmeno più l’ultima volta che abbiamo avuto una simile intimità” Sauron la fissa con i suoi occhi penetranti mentre le prende il mento.
“Troppo tempo” la bionda invece prende le sue guance “E lo scenario è perfetto”.
“Meraviglioso!” ormai sono a pochi centimetri l’uno dall’altra quando.

 

“SIGNORE!”
Da sotto un soldato chiama Seras rovinando il momento.

“Quanto odio i seccatori” Sauron non può fare altro che allontanarsi da lei.
“Già hai ragione!” Victoria si era completamente dimenticata che sotto ci sono i soldati che l’aspettano “Mi sa che dovremo rimandare tutto alla prossima volta” si avvicina a
Nefertari e la prende come una sposina.
“Così sembra!” Sauron fa lo stesso con Sofia “Ah! Per l’ultima volta io...” il Sandtimes sta per dire qualcosa.

“Non aggiungere altro” Victoria si avvia verso le scale ma prima di cominciare a scendere si volta verso il Sandtimes “Se potessimo tornare indietro, ripeteremmo lo stesso errore” e si volta verso le scale.

“Ho capito!” Sauron abbassa gli occhi mentre un piccolo vortice lo avvolge “Ma anche così, non riesco a non pensarci: è stato uno dei periodi più belli della mia vita” con queste parole viene avvolto completamente dal piccolo tornado e sparisce.
“Anche per me!“” dalla guancia destra di Victoria esce una lacrima e scende le s scale.

 

 

QUARTIER GENERALE DI’ HELLSING

 

Nefertari si risveglia nel suo letto e si tira a sedere.
“Che è successo!” questa è la prima domanda della ragazza.
“Sei semplicemente svenuta!” Seras le è di nuovo vicino seduta su una sedia.
“Q-Questo lo so!” la rossa ricorda perfettamente la figura fatta ma la sua domanda è un’altra “Che cosa è successo tra te e quel licantropo?”
“Niente. Dopo che tu e l’altra ragazza siete svenute, ci siamo salutati e siamo andati per la nostra strada” le risponde la bionda “Anche se avrei voluto fare un’altra cosa prima” ma questo pensiero lo tiene per se.

“Capisco!” Nefertari ne è quasi contenta.
“Bene! Riposa ancora un po’ e poi bevi un po’ di sangue. Fra poco sarà notte e noi abbiamo molto da fare la notte” detto questo Seras si alza a raggiunge la porta.
“Aspetta un attimo!” la rossa la richiama “C’è una cosa che vorrei chiederti se posso!”
“Puoi chiedermi tutto quello che vuoi, lo sai” la bionda le fa capire che fra loro non devono esserci segreti.
“Ecco…” Nefertari è titubante sulla domanda che sta per fare, ma alla fine si fa forza e lo chiede “Quel licantropo, Sauron, che rapporto ha con te?” ha capito che tra i  due c’è qualcosa che va oltre l’attrazione fisica anche se un vampiro e un licantropo non potrebbero stare insieme.

 

La bionda resta immobile per quasi un minuto: sembra che non sappia come rispondere.
“Se ti ho chiesto qualcosa che ti ha turbato, io…” la rossa sta per scusarsi quando…
“Sauron” Seras pronuncia quel nome con voce quasi tremante “Sauron è il secondo uomo che abbia mai amato” e fa questa rivelazione mentre apre la porta ed esce.

 

Per un momento, il cuore di Nefertari si ferma e anche il tempo circostante si è bloccato, poi tutto ricomincia a scorrere.
“Allora è così” la rossa sente un nodo alla gola: non sa come spiegarselo ma non riesce a credere a una cosa simile poi si mette le mani sulla testa “AAAAAHHHH! MA CHE DIAVOLO PENSO! ANCHE SE E’ COSI’ CHE COSA CAMBIA!” per un attimo le è balenato un pensiero poco pulito sui due.
“Basta pensare a questo: vediamo di metterci d’impegno o mi sentirò un peso” con queste parole che non sentiva di pensare veramente, la rossa si alza da letto e fa un po’ di esercizi di riscaldamento.

 

 

Victoria entra nella sua stanza e, dopo aver chiuso la porta, si lascia scivolare sul muro.
“Sono una scema!” la bionda appoggia la testa alle ginocchia “E anche tu lo sei Sauron!” nel ripensare a quei giorni sente gli occhi riempirsi di lacrime “Avrei dovuto dirti quello che desideravo veramente. Perché non l’ho fatto! Se potessi tornare indietro, griderei sì fino allo sfinimento” e si rammarica di non aver avuto il coraggio di dirlo allora.

 

 

“Capisco!” Integra è seduta sulla sua scrivania e tiene lo sguardo basso “Sauron non perde mai l’occasione di poter venire qua”.
“Così sembra padrona!” Alucard osserva il cielo che lentamente si sta oscurando dalla finestra dello studio di Integra “E’ davvero un ragazzino cocciuto!”
“Anche tu faresti lo stesso no?” il capo dell’Hellsing non può non farglielo notare.
“Cerca di conquistare ciò che non può avere. È una storia vecchia quanto il mondo” si limita a commentare il potente vampiro poi si volta e si dirige verso la porta.
“Alucard!” la padrona richiama il suo servo e il vampiro si ferma “Tu saresti stato d’accordo?”
“La cosa mi ha sempre incuriosito!” ammette il vampiro con un sorriso “Ma ciò sarebbe mai potuto nascere da una simile relazione mi spaventa e mi diverte allo stesso tempo.
La notte è ormai calata. Le auguro buona notte!” e senza dire altro sparisce.

Integra resta in silenzio per qualche minuto mentre il suo sigaro si consuma poi “Anche i mostri provano amore” e la cosa la fa sorridere.

 

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Adesso ci spostiamo in Africa e conosciamo i membri dell’organizzazione dei ninja (già li avete riconosciuti quindi non mi soffermo molto) e subito dopo un piccolo salto in Asia a conoscere gli Shinigami e le loro coperture (anche loro sono facili da riconoscere^^)
Di new entry qui non ce ne sono ma non preoccupatevi: ce ne saranno presto^^

 
Alla prossima.

 

Scommetto che questo capitolo vi ha fatto sorgere più di qualche dubbio vero? Come per il passato incontro tra Sauron e Sofia, dovrete aspettare un po’ prima di sapere la verità anche su ciò che c’è stato tra lui e Seras Victoria.

 

Alucard, Seras Victoria e Integra Hellsing sono i personaggi del manga di Hellsing.

 

Nefertari Fuuma è un personaggio di mia creazione. Mentre qui è una vampira, nell’altra fic è una principessa vissuta in un’epoca remota.

 

  
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