Ciao a tutti e ben ritrovati.
Ecco a voi il secondo capitolo di questa
nuova e incredibile fic. Oggi si ride, si piange e si sviene siete
avvisati.
Un piccolo avviso: io e
l’autore
Alextintura abbiamo unito le forze nella sua fic di nome
“Mondi Paralleli”.
Dal capitolo 18 fanno la loro comparsa alcuni
personaggi inediti della mia storia, solo accennati in questa nuova
fic. Se
qualcuno di voi è interessato a sapere qualcosa in
più delle mie idee nel
futuro e dell’introduzione di un nuovo personaggio, legga
questa fic a partire
dal capitolo 18. Un piccolo NB: l’autore Alextintura
è uno scrittore di fic
yaoi (tranquilli, non sono capace di scrivere quel tipo di fic).
Detto questo, sperando di avere
tanti
altri lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.
LONDRA LA
CITTA’ DELLE NEBBIE
È da poco passata
l’ora di cena e i giovani vanno in
giro per le strade di una città ricostruita dopo che una
notte era scoppiata
una guerra che l’aveva quasi del tutto rasa al suolo.
Le autorità avevano ordinato il silenzio e la vita
aveva continuato tranquillamente a scorrere.
Sulla riva del Tamigi una ragazza
osserva sconsolata
il lento scorrere del fiume.
“Quanto ci mette ad arrivare” si lamenta sconsolata.
I suoi lunghi capelli rossi come il fuoco sono
lasciati liberi al soffio del vento autunnale e sembrano un piccolo
fuoco fatuo
che vola senza una meta, gli occhi dello stesso colore mettono in
risalto il
viso candido come la porcellana simile a quello di un personaggio manga.
In molti glielo dicevano:
“Se non avessi quel colore
di capelli e di occhi, saresti identica a Hinata Hyuga del manga di
Naruto”
c’era anche, chi vedendola di sfuggita, la scambiava per
quella ragazza, i
bambini spesso la chiamavano “Hinata dai capelli
rossi!”
Sentire quei complimenti da una
parte la emozionava
ma, dall’altra, la lasciava indifferente: lei era lei e non
un personaggio
manga, aveva tratti occidentali eppure somigliava così tanto
a quella ragazza
che desiderava così tanto dichiararsi a uno stupido ragazzo
dai capelli biondi
che non riusciva a vedere chi lo amava davvero.
In verità non ha mai odiato Naruto Uzumaki anzi, se
esistesse davvero, non esiterebbe a dichiararsi a lui. Ma questo
è un sogno
impossibile: Naruto è un personaggio manga mentre lei vive
nel mondo reale.
“NEFERTARI!”
grida una voce da lontano riportando la
rossa alla realtà.
“Era ora! Quanto ci hai messo!” sorride
forzatamente
la ragazza.
Questa bella ragazza si chiama
Nefertari Fuuma, 22
anni, nata a Londra il 25 Giugno 1990 e studia architettura
all’università di Cambridge.
“Scusa per il ritardo: ho perso il treno per arrivare
qua”
tipica scusa di chi si è appena alzato dal letto^^.
“Come no!” la ragazza ha capito che la
puntualità non
è un pregio del ragazzo del momento: alto con capelli
castani spettinati e
occhi azzurri, vestito con un semplice maglione color terra, jeans
scoloriti e
scarpe da tennis rosse; praticamente un abbigliamento ridicolo.
“E
pensare che
io mi sono vestita bene!” si lamenta la ragazza.
Ha una maglietta rossa molto aderente che mette in risalto
il florido e giovane seno, una gonna nera le arriva fino alle ginocchia
e
stivaletti in vernice nera; un leggero rossetto rosso le tinge le
labbra.
“Scusami
ancora!” il ragazzo non riesce a staccarle
gli occhi di dosso, vorrebbe mangiarsela con gli occhi.
“Fa niente. Su Mark, andiamo!” Nefertari gli regala
un
dolce sorriso, anche se vorrebbe gridargli contro “Come cavolo ti sei vestito? È
così che ci si veste ad un appuntamento?”
ancora si chiede come abbia fatto a dirgli di sì.
“Che ne dici di andare a
bere qualcosa?” propone il
ragazzo per iniziare bene la serata.
“E’ una buona idea sai?” almeno la
prospettiva è
buona, fanno così tutti i ragazzi per poi appartarsi con le
ragazze e fare le
loro proposte perverse. Nefertari ne ha ricevute
un’infinità ad ogni primo
appuntamento (chi non vorrebbe farsi una ragazza identica a un
personaggio
manga?), ma ha sempre detto categoricamente no: non vuole perdere la
sua
verginità col primo che passa “Allora dove
andiamo?”
“Da nessuna parte” risponde il castano
avvicinandosi
con uno sguardo che non promette niente di buono.
“Come scusa?” la rossa fa qualche passo indietro.
“Vedi, la mia bevanda preferita è il sangue, mia
cara”
gli occhi del ragazzo diventano rossi e i canini si allungano.
“Mark così mi metti paura!” Nefertari
vorrebbe
scappare ma le gambe non si muovono e quegli occhi rossi la stanno
ipnotizzando, poi si sente attratta verso il castano.
“Il tuo corpo è magnifico ragazza” il
castano alza la
mano e la prende “ed è ancora immacolato. Sei un
ottimo partito mia cara Hinata
dai capelli rossi e io ti voglio come mia eterna compagna insieme alle
mie
fidate serve”.
Nefertari non riesce a muovere un muscolo, quelle mani
sono fredde e le sente scivolare sul suo corpo “Tu non sei
umano!”
“Brava tesoro: io sono un vampiro e voglio tutto di
te” Mark si lecca le labbra con la lingua tre volte
più lunga del normale “e
per farlo sono disposto a distruggere tutto quello che hai, come la tua
famiglia!”
La ragazza sgrana gli occhi “Allora sei tu
l’assassino
di famiglie!”
“Esatto!” con la mano libera il vampiro prende il
mento della ragazza “Non è giusto separare le
famiglie vero?”
Da alcuni giorni molte famiglie
erano state
brutalmente uccise e completamente dissanguate senza un valido motivo.
Nessuno
sapeva chi fosse stato, ma c’era un unico filo conduttore: le
figlie più
giovani erano sparite misteriosamente senza lasciare alcuna traccia.
“Allora capiti male: io
non ho più una famiglia!”
Nefertari gli rivela questa incredibile verità
“Loro sono morti quella
terribile notte in cui l’inferno è sceso in
terra”.
“Davvero!” il vampiro ghigna in modo diabolico
“Allora
oggi faticherò di meno. Sentiti onorata mia cara: stai per
entrare nel mio
harem personale” e avvicina i denti al collo della ragazza.
“Che scena
patetica!” ma una voce rompe quell’irreale
e pericoloso silenzio.
Il vampiro si blocca e alza la testa verso la
direzione da cui proviene “Chi va là!”
Dalla nebbia alzatasi, s’intravede una figura e poco
dopo appare un uomo alto vestito con un lungo abito rosso, pantaloni
neri,
cappello rosso e occhiali da sole rossi che nascondono gli occhi.
“E tu chi sei!” il vampiro è molto
infastidito dalla
presenza di questo seccatore “Sparisci!”
Sul volto del nuovo arrivato si disegna un ghigno
divertito “Che piccolo monello: non lo sai che cose come
queste non si fanno in
pubblico!”
“Sono cazzi miei, ora vattene” il vampiro non
apprezza
la presenza di questo sconosciuto.
“Certo, me ne andrò ma prima getterò
l’immondizia che
mi trovo davanti!” lo sconosciuto vestito di rosso infila la
mano destra nel
suo giubbotto ed estrae una lunga pistola argentata.
“Immondizia eh?” Mark ghigna divertito e schiocca
le
dita: dalla superficie del lago emergono un centinaio di ragazze
trasformate in
ghoul “Credo proprio che sarò io a buttare via te.
Ma che…”
KAPOOM!
Sentitasi libera dallo stato
d’ipnosi, la rossa riesce
a divincolarsi e a colpire il suo aguzzino con un calcio di karate al
collo e
ad arretrare.
“Tu piccola “ ma non riesce a terminare la frase
che
vede un’ombra scendere verso di lui e poco dopo…
CRASH!
Viene schiantato di faccia contro
il pavimento.
“ARRGGHH!” il vampiro è stato sorpreso
alle spalle e
sputa sangue “Chi diavolo ha osato!” cerca di
vedere il volto del suo
aggressore e, quando riesce a spostare la testa, ha un sussulto
“UNA DONNA!”
A bloccare il vampiro è
stata una ragazza di altezza
media: indossa un uniforme rossa al cui lato sinistro,
all’altezza del cuore,
c’è uno stemma raffigurante una croce e sotto
è riportata la scritta
“HELLSING”; il
suo pallido viso è messo
in risalto dai capelli biondi tenuti corti e dagli occhi rosso sangue.
Nel vedere la nuova
arrivata“E’
lei!” Nefertari è attraversata da un
ricordo.
FLASH BACK
DÌ 11 ANNI PRIMA
La città era
tinta di rosso: ogni strada era
piena di corpi crivellati e il sangue scorreva a fiumi.
In mezzo a quella carneficina, una bambina
camminava lentamente: i suoi occhi rossi riflettevano
quell’orribile panorama,
i suoi capelli del medesimo colore toccavano il terreno macchiandosi
nelle
pozzanghere rosse che si erano formate, come se lei non fosse
già tutta sporca
di sangue.
Pochi minuti prima un
elicottero andava
avanti e indietro sparando a raffica proiettili su proiettili e aveva
falciato
così tante vite: quelle dei suoi genitori non erano state da
meno, se era ancora
viva lo doveva alla madre che le aveva fatto scudo col suo corpo
ricevendo la
scarica di proiettili.
La piccola aveva cercato di chiamare la
madre o il padre, ma i loro volti erano maschere spezzate, i loro occhi
vitrei,
nessun altro si era salvato.
Ormai sola, la piccola
cercava di
allontanarsi da quell’inferno percorrendo quelle strade senza
sapere cosa
avrebbe fatto in seguito.
Stava ancora percorrendo la strada quando
qualcosa atterrò davanti a lei bloccandole la strada.
Davanti a lei si parò ciò che credeva
esistesse solo nei racconti: un enorme licantropo dagli iridi rossi
come ili
sangue.
La creatura vide la piccola e, dopo aver
lanciato un feroce ruggito, si lanciò verso di lei.
Quando sembrava la fine, una lama argentata
trafisse il collo del mostro che crollò a terra senza vita.
Un secondo dopo, quasi come un angelo, scese
dal cielo una donna.
La piccola la osservò allibita: era una
donna bionda vestita con un uniforme rossa e gli occhi del colore del
sangue
incrociarono i suoi.
“Stai bene
piccola!” le chiese quella
misteriosa donna con un dolce sorriso.
La piccola Nefertari non riuscì a dire una
parola: era troppo per la sua giovane mente.
Vedendo il suo sguardo, la bionda si
avvicinò e alzò un braccio verso di lei che,
spaventata chiuse gli occhi.
La mano di lei si appoggiò sulla testolina
della piccola Nefertari per darle conforto “Ora è
tutto finito! Tutto finito!”
disse la bionda per rassicurarla.
La piccola Nefertari non riuscì più a
trattenersi e si buttò addosso alla sua salvatrice,
piangendo tutta la sua
anima.
La bionda l’abbracciò e la strinse forte a
se “Sfogati piccolina, ne hai tutto il diritto! Piangi e
sfogati” e la lasciò
fare.
Quando sentì
che i gemiti si stavano
calmando, la bionda le alzò il mento e la fissò
con i suoi occhi rossi.
“So che sarà difficile, ma cerca di andare
avanti. Non arrenderti mai: vivi ogni singolo momento della tua vita e
sii
forte”.
“Me lo
prometti?” la
piccola Nefertari annuì debolmente “Brava
piccolina” e la bionda le regalò un dolce sorriso.
“Po - posso chiederti come ti
chiami?”riuscì
a dire la piccola.
“Seras, Seras Victoria” rispose la bionda
“ma non è necessario che tu te lo
ricordi”.
“Io sono Nefertari Fuuma!” disse la piccola.
“E’ un piacere conoscerti piccola
Nefertari”
le dette un ultimo abbraccio e poi si alzò “Non ci
rivedremo più, ma ricorda
che non sarai mai da sola. Addio!” e, come un angelo,
spiccò il volo nel cielo
che cominciò ad albeggiare.
FINE SLASH BACK
“Seras
Victoria!” il nome di quella donna non
l’aveva mai dimenticato.
“MIE GHOUL, VENITE IN MIO
SOCCRSO!” grida il vampiro
ma con suo orrore, vede le sue serve distrutte in pochi secondi dalla
pistola
dell’uomo in rosso “Assurdo! Tu chi diavolo
sei!”
“Mi chiedi chi sono?” il pistolero si avvicina alla
sua ultima vittima e punta la pistola “Sono un vampiro che
serve gli umani. Io
sono Alucard!”
BANG!
E la testa del vampiro salta in
aria polverizzandosi
insieme al suo corpo.
“Anche questo era un inutile rifiuto” Alucard si
alza
e ripone la pistola nel giubbotto “Andiamo Seras, la notte
è ancora giovane!”
“Sì mio signore!” risponde la bionda poi
si rivolge a
Nefertari senza riconoscerla “Sta più attenta ok?
Addio!” e fa per andarsene.
“Seras” Nefertari non riesce a trattenere i
singhiozzi
“Seras Victoria!”
La bionda si blocca e presta attenzione alla rossa
“Come fai a conoscermi” lo dice con tutto lo
stupore che ha.
Anche il vampiro di nome Alucard si ferma e inclina
leggermente la testa per vedere la ragazza.
“Se sono viva lo devo a
te, Seras!” la rossa vorrebbe
avvicinarsi, ma il suo corpo non vuole rispondere “Le tue
parole di conforto mi
hanno dato la forza di andare avanti per tutti questi anni. Io ti devo
tutto” e
fa un riverito inchino.
La bionda vampira osserva meglio la ragazza e scava
nella sua memoria “Dov’è
che l’ho già
vista? Aspetta che sia la bambina di quella
notte” un dolce sorriso si disegna sul suo volto
“Nefertari Fuuma vero?” la
rossa annuisce “Sei cresciuta piccolina” e, come
allora, le si avvicina e le
mette una mano sulla testa “Sono contenta di rivederti ancora
viva”.
“Dopo allora sono andata avanti con le mie sole forze.
È vero, ci sono state delle volte che soffrivo, ma quando
accadeva, le tue
parole mi risuonavano nella testa. Ho un enorme debito nei tuoi
confronti”
anche Nefertari sorride dolcemente: poter rivedere quel viso
è sempre stato il
suo desiderio.
“Ne sono felice” Seras sa bene cosa voglia dire
crescere da sola e vedere che la bambina che salvò in quella
terribile notte è
andata avanti, la fa sentire felice come se fosse una madre.
“Questa ragazza quindi è una dei sopravvissuti di
quella notte eh?” Alucard si avvicina.
Nefertari osserva l’alto
uomo che l’ha salvata
rimanendone spaventata e affascinata allo stesso tempo “Voi
siete un vampiro
vero?” si rivolge ad Alucard, anche se conosce già
la risposta.
“Esattamente! E anche Seras lo è” il
potente vampiro
arriva subito al nocciolo della questione.
“Questo lo avevo già capito da molto
tempo” ammette la
rossa abbassando gli occhi “C’è una cosa
che vorrei chiedervi”.
“Non lo pensare
nemmeno” Victoria ha già capito cosa
frulla nella mente della rossa e non vuole che commetta una simile
avventatezza.
“Vorresti diventare come noi vero?” ma anche
Alucard
ha capito cosa vorrebbe chiedere “Che cosa ti spinge a
volerlo?”
Anche se non può vederli, Nefertari percepisce
l’intensità dei suoi occhi e ogni certezza crolla
“Ecco…”.
“La verità è che nemmeno tu lo
sai” Alucard chiude il
discorso e le volta le spalle “Andiamocene Seras, lasciamo
che questa umana
continui la sua vita”.
“Sì Master!” la bionda sospira
sollevata: anche se le
dispiace per la ragazza è meglio così
“Va avanti e non pensarmi ancora!” sta
per incamminarsi quando le braccia di Nefertari si chiudono intorno al
suo
collo.
“E’ vero: la
mia è una richiesta egoista. Chi vorrebbe
mai diventare un vampiro e lasciare tutto?
Forse per gli altri questa sarebbe una follia, ma per
me no! Io sono qui perché uno di loro mi ha salvato la vita
e, poco fa, l’ha
fatto di nuovo. Verso quella vampira io ho un enorme debito:
ciò che voglio è
ripagarla per quello che ha fatto per me” Nefertari appoggia
la testa sulla
spalla della bionda e si riempie le narici del suo profumo.
“Nefertari!” Victoria non sa che dire “Tu
non hai
alcun debito verso di me. Io sono un mostro che combatte altri mostri.
Se
allora ti ho salvata è perché ne stavo
affrontando uno, nient’altro” vorrebbe
allontanarla ma sente che sta piangendo e qualcosa le attraversa la
mente: vede
la solitudine della ragazza.
“Vorrei davvero essere forte come te e poter fare
quello che fai tu. Tu sei la mia ispirazione Victoria!”
queste parole sono
dette con tutto il cuore: ora che l’ha ritrovata, non vuole
lasciarla mai più
“Non voglio restare più da sola!”
“Che dici, sciocchina, tu non sei sola: hai ancora una
vita davanti” Seras le appoggia la mano sul capo, anche se
dovrebbe cercare di
allontanarla ma non ci riesce.
“Hai del fegato
signorina!” Alucard non può fare a
meno di notare la testardaggine di quella ragazza “Stai
tenendo stretta a te
una creatura della notte che potrebbe tranciare la tua vita in un
attimo,
eppure non la temi” e un sorriso bastardo si forma sul suo
volto “Vuoi unirti a
noi? Allora ti metterò alla prova. Seras
allontanati”.
La bionda si sveglia da quel torpore e a malincuore si
stacca da quell’abbraccio, anche se “Ti prego, non
farlo!” chiede questo alla
ragazza.
“Qualunque cosa mi chiederà, la
farò” risponde
Nefertari.
Alucard riprende la sua pistola e
la punta verso la
rossa.
“MASTER! COSA VOLETE FARE!” Seras si allarma subito.
“Silenzio!” ordina il vampiro e poi si rivolge alla
ragazza “Signorina ora ti sparerò e
segnerò la tua fine: se resterai ferma
morirai, ma se scapperai sarai salva. A te la scelta: quale delle due
opzioni
scegli” e attende una risposta.
Per un momento, un brivido attraversa gli occhi della
ragazza ma poi il suo sguardo torna calmo e risponde “Faccia
pure” e alza le
bracca.
Seras si sente schiacciata da un macigno: vorrebbe
dire qualcosa ma sa che nessuno, salvo la loro padrona può
fermarlo.
Alucard sorride compiaciuto e abbassa la pistola “Sei
davvero coraggiosa, sei davvero disposta a lasciarti ammazzare da me ma
non
vuoi cedere. Sei consapevole che, se andrai avanti con la tua scelta,
non
potrai più tornare indietro? Sei disposta a gettare tutto
alle ortiche pur di
restare con una poliziotta che ha solo fatto il suo dovere e
basta?” mentre
rimette a posto la sua arma si avvicina alla ragazza fino a quando non
è a
mezzo metro da lei “E’ dunque questa la tua
scelta?”
“Sì!” risponde la ragazza “Non
ho intenzione di
rimangiarmi quello che ho detto”.
Quella risposta fa sorridere
Alucard “Molto bene” e
poi alza gli occhi verso il cielo “E’ davvero una
magnifica serata!” e avvicina
il viso alla ragazza.
“Aspetti Master!” Seras decide
d’intervenire “Se
Nefertari ha scelto, voglio essere io a renderla una creatura della
notte”.
Il potente vampiro osserva in silenzio la bionda e
alla fine “E sia!” da il suo consenso.
Seras si avvicina alla ragazza e le
accarezza il viso
“Avrei preferito che tu vivessi la tua vita invece di
diventare un mostro come
me”.
“Tu non sei un mostro: sei un meraviglioso angelo
sceso dal cielo” le risponde la rossa e inclina il capo
“Sei una creatura
speciale per me”.
Seras, a quella frase, sorride: “Sei la seconda
persona a dirmelo piccola Nefertari. Tieniti a me” e avvicina
la bocca al collo
della ragazza che fa come detto e poi azzanna il suo collo.
“Mi sento stanca!” dice mentre sente i denti della
bionda penetrarle le carni e risucchiarle la linfa vitale mischiando il
dolore
al torpore della morte.
“E’ da ricordare questa notte!” ride
Alucard e va
avanti.
Nefertari apre gli occhi: vede un
soffitto che non ha
mai visto in vita sua.
“Ben svegliata!” dice una voce a fianco a lei.
La rossa inclina il capo e incrocia lo sguardo con
Seras.
“Pensavo che fosse solo un bellissimo sogno” lo
dice
quasi sussurrando.
“Non è un sogno diventare una creatura della
notte”
risponde la bionda accarezzandole il viso “Solo i folli
vorrebbero diventare
dei mostri”.
“Forse lo sono davvero ma non mi pento di questa
scelta” Nefertari si mette a sedere e continua a guardarla
“E poi non ho perso
niente”.
“Chissà!” risponde la bionda e si alza
“D’ora in
avanti sarò la tua Master: t’insegnerò
a controllare i tuoi nuovi poteri e a
combattere i mostri come noi, ma ricordati che il mio Master
è anche il tuo e
la nostra padrona è anche la tua padrona!”
“Padrona?” questo particolare Nefertari non lo
sapeva.
“Esatto!”
risponde un’altra voce femminile.
La rossa si volta verso sinistra e vede che c’è
un’altra persona nella stanza. Sulla soglia della porta di
quercia, si trova
una donna di quasi trent’anni, vestita con un elegante abito
verde scuro che le
nasconde le forme, i lunghi capelli bianchi le scendono lisci fino alle
spalle
e le incorniciano l’ambrato volto su cui sono appoggiati
degli occhiali rotondi
che mettono in risalto l’occhio destro azzurro cielo, mentre
l’altro è coperto
da una benda nera.
La donna entra nella stanza e si
avvicina al letto.
Nefertari la osserva meravigliata: ne sente il
profumo, il battito calmo nonostante si trovi dinanzi a due creature
della
notte, ne percepisce la sua enorme forza interiore.
“Io sono Integra
Fairbrook Wingates Hellsing Capo
dell’organizzazione Hellsing. Il nostro
compito è distruggere le creature non umane in nome della
religione di Stato.
Nefertari Fuuma hai deciso di tua volontà di diventare una
creatura delle
tenebre e ora dovrai portarti appresso un pesante fardello!”
“Non mi tirerò indietro!” risponde la
ragazza “Farò
tutto quello che posso, padrona” e fa un riverito inchino.
“Molto bene!” Integra sorride, poi si rivolge ala
bionda “Seras, occupati di lei!”
“Come desidera Lady Integra” s’inchina
Victoria.
UNA
SETTIMANA DOPO.
PERIFERIA DÌ LONDRA
L’elicottero è
in volo da alcuni minuti ormai: a bordo
ci sono tre soldati, tra cui la giovane rossa.
Nell’arco del suo periodo di addestramento Nefertari
è
stata educata all’uso delle armi e al combattimento a mani
nude, anche se già
aveva quell’esperienza.
“PRONTA A ENTRARE IN
AZIONE RECLUTA!” grida il
capitano per superare il rumore delle pale.
“SISSIGNORE!” la rossa impugna un fucile di
precisione
da 33 libre e indossa l’uniforme dell’Hellsing
color terra altrimenti è
identica a quella di Seras.
In un piccolo albergo, un vampiro
ha fatto
un’autentica carneficina e tutti gli occupanti sono diventati
dei ghoul.
L’intera zona è stata delimitata dalle
autorità: l’unica cosa da fare è
“SEARCH
AND DESTROY!”
L’elicottero atterra e
gli occupanti scendono
mettendosi in posizione.
“ANDIAMO!” e all’ordine del capitano il
gruppetto si
muove.
Nefertari corre in avanti e, con un potente calcio,
sfonda la porta dell’hotel.
Ad accoglierla c’è un esercito di famelici ghoul
che
si avvicinano lentamente a lei, ma la rossa non si fa trovare
impreparata e,
senza esitazione comincia a sparare.
“Colpiscili
alla
testa o al cuore” la voce di Victoria le arriva
mentalmente “Non hanno deciso loro
di diventare quelle
creature. L’unica cosa che possiamo fare per loro
è dargli una morte veloce”.
“Sì, ho capito!” mentre continua a
sparare, la ragazza
comincia a lasciarsi prendere: sul suo viso si disegna un diabolico
sorriso e
si lancia all’attacco.
Alcuni ghoul sono armati di pistola e, puntandola in
avanti, cominciano a sparare ma la rossa non si scompone e si lancia
all’attacco in scivolata e fa un’autentica strage.
“Assurdo!” il pilota guarda incredulo la scena
“Ma che
diavolo è quella ragazzina!”
“Uno dei nuovi jolly di Hellsing” risponde il
capitano
“Anche se è ancora una draculina è
davvero forte!”
“E non avete visto niente!” fa la voce di Victoria
appena arrivata “Quando berrà il sangue di sua
volontà, rivelerà i suoi veri
poteri! Anch’io ho dovuto farlo”
impugna
il suo enorme cannone antimostro l’Halcomen da 33 millimetri
“Vediamo di non
perderci il divertimento” e anche lei inizia a scatenarsi.
“Dove sei bastardo di un
succhia sangue” imbrattata
del sangue dei ghoul, la ragazza sale al primo piano
dell’edificio e anche lì
fa un massacro “Non è neanche qui” e
decide di passare al secondo e ultimo
piano.
Anche lì viene attaccata da una decina di ghoul ma fa
fare loro la stessa fine dei compagni “Mi sto seccando di
giocare al tiro al
bersaglio con queste nullità” ormai priva di
controllo, Nefertari vuole
qualcosa di meglio.
“PICCOLA ZOCCOLETTA!” grida la voce della sua preda
e,
dall’angolo, comincia no a partire una raffica di proiettili.
“Così mi verrà un
raffreddore!” la ragazza adora
schernire le sue prede e spara un colpo perforando il muro ma il
vampiro riesce
a schivare e spara di nuovo.
“CREPA!” il vampiro continua a sparare ma la rossa
evita tutti i proiettili finché “Merda!”
si trova il fucile puntato sulla
fronte.
“Lo hai detto! Addio!” e preme il grilletto
ma…
CLICK!
Non ha più munizioni.
“SEI FINITA!” il vampiro approfitta della vicinanza
e
punta la pistola verso la ragazza ma…
KAPOM!
Nefertari non si da trovare
impreparata e lo colpisce
con un pugno spacca molari.
“Vorrà dire che ti farò a
pezzi” già la ragazza
pregusta di sentire le urla.
“No! Ero riuscito a sfuggire a quelle bestiacce! Non
voglio crepare così” ma non ha il tempo di dire
altro che…
BANG
Un colpo gli fa esplodere il cranio
eliminandolo.
“Te l’avevo detto che non mi saresti
scappato!” e una
figura vestita di nero fa la sua comparsa.
“Chi sei!” Nefertari parla con calma ma i suoi
occhi
sono furiosi: il nuovo arrivato gli ha rubato la preda.
La figura si fa avanti: è una ragazza sui 20 anni,
lunghi e lisci capelli castano rossiccio ricadono liberi sulla sua
schiena e
gli occhi dello stesso colore risplendono nella notte; un lungo
giubbotto di
pelle nera le copre le spalle ma lascia vedere un’aderente
maglietta rossa che
mette in risalto il fisico atletico, le gambe sono protette da dei
jeans a vita
bassa, mentre dei piccoli stivaletti neri chiudono i suoi piedi.
Le due si guardano per lunghi
istanti poi “Non hai
sentito? Ti ho chiesto chi sei!” Nefertari comincia ad
alterarsi.
“Perché dovrei presentarmi a una succhia sangue
eh?”
ma la nuova arrivata non perde tempo a presentarsi e punta contro la
rossa una
mitraglietta e i suoi occhi diventano gialli e famelici.
“Un licantropo eh?” Nefertari sorride diabolica
“Appenderò
la tua testa alla parete di casa!”
“Vediamo se ci riesci!”la sfida l’altra e
getta la sua
arma “Fatti sotto bellezza!”
“NON MI SFIDARE!” provocata, la rossa si lancia
all’attacco.
KAPOM!
KAPOM!
Le due si colpiscono nel medesimo
istante con un poderoso
pugno e fanno un volo di qualche metro.
“Non male!” Nefertari si rialza dopo poco e sorride
diabolica.
“Stessa cosa dico io!” anche l’altra
ricambia col
medesimo sorriso diabolico e si alza in piedi sfoderando gli affilati
artigli
“ma ora mi sono seccata di giocare!”
“Peccato, volevo prolungare le tue sofferenze!”
Nefertari fa schioccare le nocche delle mani.
Con passo rapido, le due si
lanciano l’una contro
l’altra e i loro pugni s’incrociano e poi
è tutta una serie di rapidi attacchi.
Nefertari assesta un calcio in rovesciata ma viene
schivato e l’avversaria ricambia con un pugno ma anche questo
viene parato.
“Tutto qui?” Nefertari riesce a prendere
l’avversaria
per i capelli e la scaglia verso il muro ma questa fa una capriola e
salta
sulla parete.
“Mi deludi bellezza!” la femmina di licantropo fa
leva
sulla parete e si lancia con un calcio in rovesciata ma Nefertari
riesce a
schivarlo.
La rossa salta sul soffitto e anche lei si lancia con
un calcio in rovesciata ma…
“COSA!” la sua gamba viene fermata dalle CODE
dell’avversario che sono due.
“SEI FINITA!” la femmina di licantropo lancia i
suoi
artigli in alto ma….
KAPOM!
Un potente pugno la colpisce al
fianco schiantandola
contro il muro opposto: Seras è intervenuta appena in tempo.
“Ecco perché ci stavi mettendo tanto a
venire!” fa la
bionda alla ragazza.
“Le mie scuse, non avevo previsto che ci fosse anche
un licantropo!” si scusa Nefertari “La
farò subito fuori”.
“Stai indietro” ordina Seras e si fa avanti
“A lei ci
penso io!” ed è pronta a menare le mani.
“Non è giusto!” si lamenta Nefertari ma
non osa dire
altro.
La femmina di licantropo si alza
con qualche graffio e
guarda furiosa la bionda “Non so chi tu sia ma faccio fuori
anche te, odiosa
succhia sangue!” e si lancia all’attacco con tutta
la furia che ha in corpo.
“Patetica!” ma a Seras basta un dito per parare il
suo
attacco “Sei solo agli inizi lupetta! Non puoi
battermi” e, dopo averle
bloccato il braccio, le sferra un pugno ma una mano afferra il polso
della
bionda.
“Da quanto tempo, Victoria!” dice il nuovo arrivato
e
altri non è che...
“Sauron!” la bionda lo riconosce subito e sorride.
La femmina di licantropo sente la
presa allentarsi e
riesce a divincolarsi e ad allontanarsi.
“Master Sauron, siete venuto anche voi!” la rossa
è stupita.
“Potevo lasciarti da sola, Sofia Rossi” risponde il
moro e torna a prestare attenzione su Seras “Noto che anche
voi avete una new
entry!”
“Già! Si chiama Nefertari Fuuma e ed è
merito se è un
vampiro” risponde Seras “E lei è un
vostro nuovo acquisto eh?”
“Esatto! Sono stato io a morderla” risponde calmo
Sauron “Alla fine abbiamo fatto quello che ci eravamo
ripromessi di non fare:
creare mostri!”
“Già!” risponde la bionda “Ma
ora basta parlare VUOI!”
e dirige un pugno verso il moro che schiva con un salto.
“Come sempre, sei reattiva, ecco perché ti adoro
Seras
Victoria!”e si toglie gli occhiali, fissandola con i suoi
penetranti occhi
verdi.
“Che sguardo
ipnotico!” anche se ha capito che è un
licantropo e quindi un nemico degli
Hellsing, Nefertari non può fare a meno di non rimanere
colpita dall’intensità
di quello sguardo “Sembra quasi
Master
Alucard!” li paragona a quelli del potente vampiro.
“Master
Sauron sta per combattere!” Sofia
non può fare a meno di non fremere: ha capito
bene che nessun vampiro può batterlo.
I due si lanciano
all’attacco e le loro mani si
bloccano a vicenda.
“Ora
l’ammazza!”
pensano le due rosse nello stesso momento.
I visi dei due sono vicinissimi: possono sentire il
respiro dell’avversario.
“Sei sempre il solito arrogante!” Seras non demorde.
“Se non lo fossi, non ti avrei mai incontrato no”
risponde il moro e LA BACIA!
“CCCHHHHEEEEEE!”
Nefertari e Sofia
esplodono insieme.
Le lingue
dei due
si succhiano avidamente per interminabili minuti e, quando si staccano,
una
linea di saliva unisce ancora le loro bocche.
“Anf! Anf!” Seras
ha il fiato mozzo “Come diavolo fai a succhiare in quel modo
divino. Mi metti
sempre in agitazione”.
“Guarda
che anche tu collabori benissimo!”
Sauron da anche il merito alla bionda che lo fa andare sempre in calore.
“Sei un bastardo!”
Victoria lo dice ma non lo pensa veramente: quel ragazzo le ha
stravolto il
mondo.
“Non quanto te” il
Sandtimes lo dice ma nemmeno lui lo pensa: vorrebbe sprofondare negli
occhi di
lei.
“MA
INSOMMA! SI PUO’ SAPERE
CHE DIAVOLO STATE FACENDO!”
Le
due ragazze non riescono a capirci più niente e giustamente
vogliono una spiegazione^^. I due le guardano
straniti poi si fissano.
“Non mi dire che non le hai spiegato la
situazione!” Victoria guarda
accigliata il Sandtimes.
“Anche
tu non l’hai fatto!” risponde Sauron.
Alla fine i due sbattono il pugno sulla mano sinistra...
“Ecco cosa mi ero
dimenticato di fare!”
E dicono la stessa cosa
nello stesso istante.
“CCCCCCHHHHEEEEEEEEEEEE!”
Le due rosse spalancano la
bocca e cadono gambe
all’aria.
“Non ci posso
credere!” Sofia non ha parole.
“Già!” anche Nefertari si sente il mondo
crollarle
addosso.
“ABBIAMO DUE MASTER
SMEMORATI! CHE SI DIMENTICANO DÌ
DIRCI LE COSE IMPORTANTI!”
Gridano insieme.
“Ehi Ehi!” il moro cerca di sdrammatizzare
“Se ci
siamo dimenticati di dirvelo ci dispiace ma prima o poi
l’avremmo fatto!” ma poteva
risparmiarsi queste ultime parole.
“AH SI’ E QUANDO?” ruggiscono le due.
Seras si massaggia la guancia: non sa come spiegarsi.
“Quanto chiasso per una
cosa così banale” risuona una
voce profonda e poco dopo appare Alucard in persona.
“AAAAAHHHHH!
MASTER!”
Seras e Nefertari si mettono sull’attenti: quando il
potente vampiro fa la sua apparizione, le due si sentono come due
pecorelle
davanti al lupo cattivo^^.
“E questo chi sarebbe?” i peli delle code di Sofia
si
drizzano dalla paura.
“Guarda chi è venuto a trovarci” Sauron
invece
mantiene tutta la sua naturalezza e si avvicina al vampiro con calma
“Da quanto
tempo zio Brad!”
“ZIO
BRAD!”
Pensano le due rosse incredule.
“In primo luogo
è il contrario: sei tu che sei venuto
a trovarmi Sauron” Alucard è davanti a lui con un
sorriso “In secondo luogo
smettila di chiamarmi con quell’odioso nomignolo!”
ed estrae la sua pistola
bianca.
“Scusa zietto, è abitudine” Sauron lo
sfida con lo
sguardo mentre anche lui tira fuori la sua pistola argentata.
Il vampiro e il licantropo puntano le loro armi sul
petto dell’altro ed entrambi con un ghigno…
BANG! BANG!
Premono il grilletto e
vengono trapassati da parte a
parte dai rispettivi proiettili precipitando a terra.
“MASTER!”
Nefertari si fionda preoccupata su Alucard.
“SAURON!” mentre Sofia corre verso il Sandtimes
ma…
“Tranquille non si sono fatti niente” Victoria
sconsolata le prende per una spalla e le blocca.
“MA CHE DICI!” Nefertari non comprende come la sua
Master sia così tranquilla.
“SI SONO TRAPASSATI A VICENDA!” nemmeno Sofia se lo
spiega.
“Questo è il loro modo di salutarsi!”
risponde
semplicemente la bionda con la gocciolina in testa.
“….”
Le due la guardano stranite.
“Uh
Uh! Eh Eh Eh!” Sauron se la
ride di gusto.
“Uh Uh Uh!” ma anche Alucard non è da
meno.
I due scoppiano a ridere e, mentre si alzano, si
guardano con un misto tra il folle e il divertito.
“Ehi, ma che
hanno!” Sofia non riesce proprio a
comprendere.
“E che ne so!” anche Nefertari non riesce
più a
capirci niente.
“Come sempre!” Seras sospira sconsolata.
“E’ da tempo
che non mi divertivo più così!” Alucard
senza il suo cappello e gli occhiali mostra un volto incredibilmente
sexy e
degli intensi e feroci occhi rossi con pupilla verticale “Che
diavolo sei
venuto a fare qui Sauron!”
Mentre si rialza, il Sandtimes recupera i suoi
occhiali da sole che gli erano caduti dal taschino “Sono
semplicemente venuto a
riprendere la mia sottoposta che ha inseguito un rifiuto che non ne
voleva
sapere di morire” e da la spiegazione che cerca.
“Ah capisco!” il vampiro sposta lo sguardo verso
Sofia
e la licantropa si sente svuotata “E non le hai detto come
funziona la
baracca?”
“Mea culpa!” risponde il licantropo “Mi
sono dimenticato
d’informarla della situazione”.
“Capisco!” Alucard recupera il suo cappello e
decide
di andarsene “In tal caso vedi di farlo alla svelta. Porta i
miei saluti a Lady
Nadia!” e sparisce.
“E tu fa altrettanto con Lady Integra!” risponde il
Sandtimes con un sorriso.
“Insomma! Si
può sapere che diavolo succede!” Sofia
cerca di controllare il tono della voce ma vorrebbe gridare come una
pazza.
“Qualcuno vuole degnarsi di spiegare che accidenti
è
questa storia?” ma anche Nefertari vorrebbe gridare a
squarcia gola mentre si
tiene le mani tra i capelli.
“Avete diritto a una
spiegazione!” Sauron decide di
prendere la palla al balzo e dare una rapida spiegazione.
“Non ti dispiace se ci penso io vero?” Victoria
sfida
il moro con lo sguardo.
“E se ti dicessi di no?” Sauron fa il finto offeso
per
provocarla “Che cosa mi farai?”
“Lo vuoi davvero sapere!” la bionda si avvicina a
lui
e gli bisbiglia qualcosa all’orecchio.
“Wow! Che bel programma!” Sauron ride divertito
mentre
si lecca le labbra “Sono quasi tentato sai?”
“Non sfidare la sorte mio bel lupacchiotto” per
istigarlo ancora di più, Seras tira fuori la sua lunga
lingua e gli lecca le
labbra “potresti rimanerci secco!” e lo guarda con
occhi affamati.
“Il solo pensarlo mi fa andare in estasi” e lui le
accarezza le labbra.
“SCUSATE!”
Le due rosse innervosite e accaldate allo stesso tempo
richiamano l’attenzione su di loro.
“Oh giusto! Mi ero
dimenticata!” Seras si volta verso
le due e spiega s “Dovete sapere che le nostre due
organizzazioni Hellsing e
Flying Wolves collaborano insieme ad altre cinque sparse per il globo
per la
distruzione delle creature non umane”.
“Ognuna di queste organizzazioni è composta da
diverse
razze” Sauron continua la spiegazione mentre da dietro
accarezza il ventre di
Victoria e questa sente un brivido “il cui scopo comune
è abbattere le creature
della notte. Ce né di tutti i gusti: non ne avete nemmeno
idea!”
“Mhm! Hai sempre un tocco delicato!” Victoria
invece
accarezza da dietro l’orecchio destro del moro
“Anche se alcuni sono umani con
doti particolari!”
“Sai che quella parte è sensibile” il
Sandtimes sente
di non farcela più a trattenersi quindi “Qualche
domanda?”
Le due ragazze li fissano
imbambolate: i loro due
Master emanano una carica sessuale incredibile e si sentono
terribilmente
attratte dal momento.
“Mi sento
avvampare!”
Dicono entrambe sognanti e poi crollano a terra
svenute.
“Ops le abbiamo
stese” Sauron le osserva divertito.
“Sono ancora così ingenue, vero?”
Victoria non può
fare a meno di sorridere poi torna a prestare attenzione al Sandtimes
“Ora che
sono svenute, perché non rivangare i vecchi tempi”.
“Non ricordo nemmeno più l’ultima volta
che abbiamo
avuto una simile intimità” Sauron la fissa con i
suoi occhi penetranti mentre
le prende il mento.
“Troppo tempo” la bionda invece prende le sue
guance
“E lo scenario è perfetto”.
“Meraviglioso!” ormai sono a pochi centimetri
l’uno
dall’altra quando.
“SIGNORE!”
Da sotto un soldato chiama Seras rovinando il momento.
“Quanto odio i
seccatori” Sauron non può fare altro
che allontanarsi da lei.
“Già hai ragione!” Victoria si era
completamente
dimenticata che sotto ci sono i soldati che l’aspettano
“Mi sa che dovremo
rimandare tutto alla prossima volta” si avvicina a
Nefertari e la prende come
una sposina.
“Così sembra!” Sauron fa lo stesso con
Sofia “Ah! Per
l’ultima volta io...” il Sandtimes sta per dire
qualcosa.
“Non aggiungere
altro” Victoria si avvia verso le
scale ma prima di cominciare a scendere si volta verso il Sandtimes
“Se
potessimo tornare indietro, ripeteremmo lo stesso errore” e
si volta verso le
scale.
“Ho capito!”
Sauron abbassa gli occhi mentre un
piccolo vortice lo avvolge “Ma anche così, non
riesco a non pensarci: è stato
uno dei periodi più belli della mia vita” con
queste parole viene avvolto
completamente dal piccolo tornado e sparisce.
“Anche per me!“” dalla guancia destra di
Victoria esce
una lacrima e scende le s scale.
QUARTIER
GENERALE DI’ HELLSING
Nefertari si risveglia nel suo
letto e si tira a
sedere.
“Che è successo!” questa è la
prima domanda della
ragazza.
“Sei semplicemente svenuta!” Seras le è
di nuovo
vicino seduta su una sedia.
“Q-Questo lo so!” la rossa ricorda perfettamente la
figura fatta ma la sua domanda è un’altra
“Che cosa è successo tra te e quel
licantropo?”
“Niente. Dopo che tu e l’altra ragazza siete
svenute,
ci siamo salutati e siamo andati per la nostra strada” le
risponde la bionda “Anche se avrei
voluto fare un’altra cosa
prima” ma questo pensiero lo tiene per se.
“Capisco!”
Nefertari ne è quasi contenta.
“Bene! Riposa ancora un po’ e poi bevi un
po’ di
sangue. Fra poco sarà notte e noi abbiamo molto da fare la
notte” detto questo
Seras si alza a raggiunge la porta.
“Aspetta un attimo!” la rossa la richiama
“C’è una
cosa che vorrei chiederti se posso!”
“Puoi chiedermi tutto quello che vuoi, lo sai” la
bionda le fa capire che fra loro non devono esserci segreti.
“Ecco…” Nefertari è titubante
sulla domanda che sta
per fare, ma alla fine si fa forza e lo chiede “Quel
licantropo, Sauron, che
rapporto ha con te?” ha capito che tra i
due c’è qualcosa che va oltre
l’attrazione fisica anche se un vampiro e
un licantropo non potrebbero stare insieme.
La bionda resta immobile per quasi
un minuto: sembra
che non sappia come rispondere.
“Se ti ho chiesto qualcosa che ti ha turbato,
io…” la
rossa sta per scusarsi quando…
“Sauron” Seras pronuncia quel nome con voce quasi
tremante “Sauron è il secondo uomo che abbia mai
amato” e fa questa rivelazione
mentre apre la porta ed esce.
Per un momento, il cuore di
Nefertari si ferma e anche
il tempo circostante si è bloccato, poi tutto ricomincia a
scorrere.
“Allora è così” la rossa
sente un nodo alla gola: non
sa come spiegarselo ma non riesce a credere a una cosa simile poi si
mette le
mani sulla testa “AAAAAHHHH! MA CHE DIAVOLO PENSO! ANCHE SE
E’ COSI’ CHE COSA
CAMBIA!” per un attimo le è balenato un pensiero
poco pulito sui due.
“Basta pensare a questo: vediamo di metterci
d’impegno
o mi sentirò un peso” con queste parole che non
sentiva di pensare veramente,
la rossa si alza da letto e fa un po’ di esercizi di
riscaldamento.
Victoria entra nella sua stanza e,
dopo aver chiuso la
porta, si lascia scivolare sul muro.
“Sono una scema!” la bionda appoggia la testa alle
ginocchia “E anche tu lo sei Sauron!” nel ripensare
a quei giorni sente gli occhi
riempirsi di lacrime “Avrei dovuto dirti quello che
desideravo veramente.
Perché non l’ho fatto! Se potessi tornare
indietro, griderei sì fino allo
sfinimento” e si rammarica di non aver avuto il coraggio di
dirlo allora.
“Capisco!”
Integra è seduta sulla sua scrivania e
tiene lo sguardo basso “Sauron non perde mai
l’occasione di poter venire qua”.
“Così sembra padrona!” Alucard osserva
il cielo che
lentamente si sta oscurando dalla finestra dello studio di Integra
“E’ davvero
un ragazzino cocciuto!”
“Anche tu faresti lo stesso no?” il capo
dell’Hellsing
non può non farglielo notare.
“Cerca di conquistare ciò che non può
avere. È una
storia vecchia quanto il mondo” si limita a commentare il
potente vampiro poi
si volta e si dirige verso la porta.
“Alucard!” la padrona richiama il suo servo e il
vampiro si ferma “Tu saresti stato
d’accordo?”
“La cosa mi ha sempre incuriosito!” ammette il
vampiro
con un sorriso “Ma ciò sarebbe mai potuto nascere
da una simile relazione mi
spaventa e mi diverte allo stesso tempo.
La notte è ormai calata. Le auguro buona notte!” e
senza dire altro sparisce.
Integra resta in silenzio per
qualche minuto mentre il
suo sigaro si consuma poi “Anche i mostri provano
amore” e la cosa la fa
sorridere.
Nel
prossimo capitolo.
Adesso
ci spostiamo in Africa e conosciamo i membri
dell’organizzazione dei ninja (già
li avete riconosciuti quindi non mi soffermo molto) e subito dopo un
piccolo
salto in Asia a conoscere gli Shinigami e le loro coperture (anche loro
sono
facili da riconoscere^^)
Di
new entry qui non ce ne sono ma non preoccupatevi: ce ne saranno
presto^^
Alla
prossima.
Scommetto
che questo capitolo vi ha fatto sorgere più di qualche
dubbio vero? Come per il
passato incontro tra Sauron e Sofia, dovrete aspettare un po’
prima di sapere
la verità anche su ciò che
c’è stato tra lui e Seras Victoria.
Alucard,
Seras Victoria e Integra Hellsing sono i personaggi del manga di
Hellsing.
Nefertari
Fuuma è un personaggio di mia creazione. Mentre qui
è una vampira, nell’altra
fic è una principessa vissuta in un’epoca remota.