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Autore: Free_    23/11/2011    2 recensioni
-Mi dia un caso, Watson. Un caso che non si è mai visto, così straordinario che la gente, leggendo il suo racconto, non crederà nemmeno a una parola. E così fu: il caso più strano e sensazionale della mia vita.
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credo che le mie scuse non potranno mai essere abbastanza..confido che non ce l’abbiate comunque troppo con me, e che i vostri animi magnanimi continuino a leggermi nonostante tutto ç_ç
Buona lettura! :3




Memorie del dottor John H. Watson – Chapter Twelve



Non avevo mai visto Holmes così eccitato e nervoso, prima di allora; lo avevo osservato in azione diverse volte da quando ci eravamo conosciuti, ma sempre aveva mantenuto quella tipica, apparente impassibilità che caratterizzava ogni sua indagine. Adesso, invece, sembrava difficile per lui nascondere una certa emozione riguardo al caso: riuscii facilmente a notare quel suo continuo rivolgere lo sguardo all’orologio, in attesa che arrivasse l’ora fissata per l’appuntamento. Non vedevo però il motivo per cui non stavamo indagando sul caso “Burton e Davies”; da tempo, infatti, saremmo dovuti andare sul luogo dell’omicidio e in Cossway Street, nella casa abbandonata che era diventata il covo dei due malviventi.
-L’ho fatto, Watson- mi disse Holmes quando espressi il mio dubbio –Mentre lei si gingillava e portava a spasso le due fanciulle io mi sono preoccupato di condurre delle indagini su quanto è successo: Buster Davies, 35 anni, faceva l’ormeggiatore nella zona di Lambeth. Non sarà stato difficile per lui prendere dei contatti con Duke Burton; 32 anni, scaricava e caricava merci proprio in quella zona.- Il mio amico si accese la sua pipa e, prendendo una boccata di fumo, continuò –Ma veniamo ai fatti: sono andato nel luogo dove è avvenuto l’omicidio..Holland Road, Kensington.-
-Il giudice Crane..- mormorai io. La morte del giudice Angus Crane era sulle prime pagine dei giornali già da parecchio tempo: era stato ucciso con due colpi di pistola alla schiena, e il suo corpo rivenuto dalla moglie, che rincasava dopo aver passato il pomeriggio a casa della madre; dalla lussuosa dimora erano state portate via 3000 sterline e alcuni gioielli appartenenti alla donna.
-Ma c’è qualcosa che non quadra, in questa storia del furto..- continuò Holmes –Quando la moglie lo ha trovato, il corpo dell’uomo giaceva prono e rivolto verso la finestra, con la mano sinistra coperta da alcune carte che i presunti ladri hanno gettato via, nella foga di trovare qualcosa di prezioso da trafugare.
-Magari non si aspettavano di trovarlo in casa, e dovendo prendere una decisione affrettata gli hanno sparato.- suggerii.
-Certo, potrebbe essere...se avessimo a che fare con due principianti.- Il mio amico scosse il capo –No, Watson..Burton e Davies sapevano esattamente cosa cercare; o meglio, chi cercare: il giudice Crane non è morto perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma mi lasci continuare, finirò di illustrarle le prove favorevoli alla mia tesi.- prese un’altra tirata dalla pipa –Proprio nel giorno della settimana in cui è avvenuto l’omicidio Angus Crane era solito congedare la servitù e rimanere solo in casa, poiché la moglie andava a far visita a sua madre. Due ladri esperti non avrebbero certo agito d’impulso, avrebbero scelto il giorno e l’ora più favorevoli per compiere il furto: un omicidio premeditato richiede una discreta dose di tempo, ingegno e rischio, e di certo uno scassinatore preferisce non dare nell’occhio e correre meno rischi possibili. Veniamo poi a ciò che è stato trafugato: sappiamo per certo che prima del delitto nella casa del giudice erano presenti ben 9000 sterline, senza contare l’oro, l’argenteria e altri preziosi. La cassaforte non è stata toccata, e considerando ciò che è stato portato via, dedurre che il furto è stato soltanto un pretesto per l’omicidio è una cosa alquanto banale.-
Ascoltai in silenzio le deduzioni del mio amico, con il solito, grande interesse e altrettanta sorpresa. Non è raro che un giudice abbia dei nemici; probabilmente ogni criminale nutre forti rancori nei confronti di colui che lo ha privato della libertà. Burton e Davies, però, non erano legati in alcun modo al giudice Crane, e questo non faceva altro che restringere il campo a tutti i criminali da lui giudicati in precedenza; tenendo conto i suoi 10 anni di carriera, ciò non aiutava affatto.

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Sherlock Holmes stava per continuare il suo discorso, quando la porta si aprì di scatto e miss Annabelle entrò nella stanza, con la sua irruente personalità e una lettera nella mano destra.
-Sherlock! Oh caro, menomale che ci sei..dottor Watson- mi salutò con un veloce cenno del capo, a cui gentilmente risposi, sebbene stupito per quella improvvisa irruzione.
-Che succede, zia?-
-Le ragazze..mi hanno chiesto di consegnarti questa il prima possibile- gli porse quindi la lettera e notai che le parole erano scritte finemente, con la calligrafia di una persona evidentemente istruita.
-Dove sono adesso?- chiese il mio amico mentre si accingeva a leggerla.
-Avevano detto di voler visitare la città; saranno via da un’ora, o poco più. Cielo, tutto questo è così sospetto.-
-Che io sappia- esordii –le uniche persone con cui miss Evangelina e miss Korinne hanno dei contatti siamo noi. Chi mai potrebbe mandare loro una lettera?-
Holmes aveva appena finito di leggere le poche righe, e sembrava essersi un poco agitato; non mi lasciò nemmeno il tempo di osservare io stesso la lettera, che subito la posò sul tavolo e prese il soprabito.
-Andiamo- disse –So esattamente dove sono andate-
Uscì a grande velocità; feci un veloce inchino a miss Annabelle e per poco non inciampai nel seguire il mio amico.
-Holmes!- chiusi la porta di casa dietro di me, e guardai da entrambe le parti del marciapiede per vedere da quale parte fosse andato. Egli era già diversi piedi avanti a me, così dovetti fare uno sforzo per ignorare il dolore alla mia gamba e raggiungerlo.
-Holmes..-ripetei, un po’ affannato- Ma dove stiamo andando?
-Si fidi, Watson, conosco il percorso da seguire.
Effettivamente attraversavamo veloci le strade, senza mai fermarci e senza esitazioni; solo ogni tanto Holmes cambiava bruscamente direzione, scegliendo la via più veloce da seguire.
-Potrei sapere almeno la nostra destinazione?
-CI stiamo dirigendo verso..una mia vecchia conoscenza.
-Vecchia conoscenza?- ormai facevo fatica a tenere il passo, sembrava dovessimo andare dalla parte opposta di Londra –Ma Holmes, come fa ad esserne certo?
-Oh, ci conosciamo molto bene, direi che il suo intelletto eguaglia in tutto e per tutto il mio. Peccato che abbia scelto il modo sbagliato per usarlo.-e si rabbuiò vagamente, rallentando un poco il passo.


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Continuavano a tenersi per mano, nervose e spaventate.
-Prego signorine, accomodatevi; il tè verrà servito a breve, e sarebbe scortese lasciare in piedi due così graziose ospiti.
-L-lo è anche non mostrare la faccia- Korinne strinse la mano dell’amica –Chi è lei?-
-Ogni cosa a suo tempo, miss..ogni cosa a suo tempo.- la figura si alzò dalla poltrona: un uomo dalla massiccia corporatura, elegante, che indicò loro il divano, con un gesto della mano. –Da brave, sedetevi e non abbiate timore: arriverà a momenti.- Le due si sedettero lentamente, confuse dall’ultima affermazione dell’uomo e tuttavia non meno allarmate di prima. Entrambe, quasi all’unisono, maledissero quel giorno in cui decisero di uscire a passeggiare a causa della noia.
-Avete la lettera con voi?- chiese l’uomo.
-La lettera..-Evangelina guardò l’amica, la sua voce ridotta quasi ad un mormorio –N-noi l’abbiamo..d-dimenticata.
-Oh..- egli si sedette su una poltrona davanti a loro, sorridendo leggermente –Allora ho ragione di credere che arriverà a momenti.




***



FrancYeah: Heheh anche io ci penserei un bel po’! (probabilmente sarei così rompiscatole che mi rimanderebbero nel mio tempo a calci XDD). Chissà se riusciranno davvero a tornare indietro le due ragassuole, le cose si stanno complicando.. Alchimista: Scusamiscusamiscusamiiii ç_ç Cavolo, è un problema questa cosa del ritardo..ci si mette pure la scuola, ahimè. Però tranquilla, anche se sono terribilmente ritardataria cerco sempre di mandare avanti le mie storie :D Comuunque..hehe, chi sarà mai? A quanto pare ho voluto lasciari ancora un po’ nel dubbio, visto che non ho ancora svelato l’identità di questo ambiguo personaggio..:D Ti è piaciuto il capitolo? Ti aspetto! Un bacio ^^ <3
LivingTheDream: a furia di non essere puntuale rischio di farti rileggere daccapo la storia ad ogni mio aggiornamento xD povera, spero che tu non te la sia dimenticata troppo t_t Grazie mille per il commento, spero che anche questo cap non sia stato da meno..alla prossima! :)
K_BillieJoe: ma qui ogni riferimento a persone e/o cose è del tutto casuale! U_U mi ha fatto piacere il tuo commento caratteristico xD La serie? °_° quale delle 21483mila? XDD un bacione grooosso grosso <3 (Mi sono accorta di avere una faccia terribilmente stupida quando scrivo -.-‘)

E naturalmente un grazie grossissimo alla mia beta Bellis...non so cosa farei senza di te!! <3
   
 
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