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Autore: elyforgotten    23/11/2011    6 recensioni
FANFIC COMPLETAMENTE REVISIONATA! *Periodo risalente dalla 2 stagione in avanti*
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Questa Fan-fic parla della sorellasta di Caroline, la figlia maggiore di Bill, Briony che torna a Mystic Falls dopo che si era trasferita per un evento drammatico che le era capitato... Ma quando tornerà scoprirà che niente è più come prima... Una nuova realtà che la sovrasterà, la incanterà, fino a divorarla.
DAL CAPITOLO 20:
"Non stai parlando con il cuore ora, è solo un pretesto per..”
Ma Elijah la interruppe bruscamente, guardandola diabolico:
"Io non ho un cuore, Briony" affermò lui con tono spietato allontanandosi da lei.
Dopo un po' lei lo seguì:
"Eppure io lo sento battere, dentro di te" disse timorosamente.
"È solo una tua illusione" sussurrò il vampiro fissandola con il suo sguardo crudelmente glaciale.
Briony non capiva se stesse mentendo a sé stesso o se stesse lottando per avere ragione. Sapeva soltanto che lui, un cuore, lo aveva...
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I'm always in this twilight, in the shadow of your heart. '
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14 CAPITOLO

 

“Abbi cura di te..” Queste furono le ultime parole di Elijah quando se ne andò dalla porta di casa. Quando aveva deciso di andarsene.

Briony non voleva crederci. Quando aveva aperto gli occhi, lui non c’era più. Come una foschia di nebbia che viene spazzata via dalla pioggia. Ed era stata lei la causa di tutto questo. Stava affogando nei rimpianti.

<< Io aver cura di me? >> Pensò Briony.

In un solo giorno aveva distrutto tutto, aveva offeso e denigrato le persone che le stavano vicine, e si era comportata come una ragazzina infantile che non sa prendersi le sue responsabilità.

Briony si inginocchiò per terra esausta.

Aveva solo voglio di dormire, di dimenticare tutto…

Altro che normalità… soffrire la solitudine, sapendo di aver umiliato le persone che ama, non rappresentava il tipo di normalità che voleva... tutt’altro. Sarebbe stata inghiottita da un vortice di sofferenza e dolore.

Le venne da ridere… aveva puntato il dito contro tutti quella sera. Definendoli malvagi e senza scrupoli. Ma così facendo… passava lei dalla parte sbagliata.

Credeva che nessuno volesse più avere a che fare con lei.

Ed ecco spuntare il suo inferno personale, pronto a perseguitarla.

 

Aveva pianto tutta la notte. Per sfogo, per dolore, non ne sapeva il motivo.

Era l’unica sua consolazione. L’unica cosa che le rimaneva.

Il campanello suonò all’improvviso.

Ma Briony non aveva nessuna voglia di aprire, non voleva sorbirsi altre recriminazioni e sguardi feriti. Se ne stava accucciata nel letto con un cuscino sopra la testa.

Il campanello però continuava a suonare ininterrottamente senza sosta, e Briony sbuffando fu costretta ad andare a aprire, così avrebbe mandato via a calci nel sedere quel disturbatore.

Fu sorpresa nel ritrovarsi davanti Stefan Salvatore, il quale la guardava scrupoloso.

Briony non doveva avere per niente un bel aspetto. Aveva i capelli scompigliati, non si era levata il trucco l’altra sera quindi il viso era tutto sporco dei residui della matita e del mascara, senza contare che aveva gli occhi gonfi per tutte le lacrime che aveva versato.

“Vuoi darmi anche tu una lezione di vita?” gli chiese sconsolata.

“Sono venuto a vedere come stavi.” mormorò lui con tono gentile.

“Potrai notare che sono uno straccio e non sono in vena di visite”

“Elijah non c’è?”

Briony si fece cupa “Se n’è andato.” Rispose tristemente. E la sua mancanza si faceva già sentire… come avrebbe fatto a sopportarlo? E come aveva fatto a farsi ammaliare in così poco tempo? Purtroppo a quello non c’erano risposte razionali.

“Posso entrare?” le chiese Stefan gentilmente

Lei gli sorrise, concedendogli la sua fiducia: “Sì entra”.

Dopo essere entrato, Briony lo fece accomodare in salotto e gli disse dispiaciuta:

Stefan, mi dispiace per il casino che ho combinato a casa tua.”

“Non preoccuparti. Mi preoccupa solo il tuo stato di salute. La tua reazione di ieri sera era solo un campanello d’allarme e dovevamo prevederlo che sarebbe andata a finire così. Era troppo presto per te… dopo tutto quello che hai passato”

“Credimi.. non avevo premeditato di fare quella scenata. E’ solo che… ho cominciato a bere e a dare corda alle battute di John… e c’era Elijah che mi guardava in quel modo” rispose lei velocemente.

“In quel modo come?”

“Beh Elijah non fa mai trasparire i suoi sentimenti. E’ sempre così freddo e controllato, ma ieri anche se sembrava normale era chiaramente arrabbiato… e ferito per colpa mia”

“Non penso si sia offeso così tanto per quello che hai detto ieri sera” mormorò lui pensieroso sedendosi.

“Non solo per quello… avevamo litigato già nel pomeriggio. L’ho offeso piuttosto pesantemente e quando uno come Elijah viene ferito nell’orgoglio…” Lasciò la frase in sospeso. Non riusciva a scordare lo sguardo gelido e sfuggente del vampiro mentre lei gli urlava parole che non si meritava.

“Sì mio fratello ne è testimone… ma comunque sei tutta intera, di solito Elijah non ci pensa un attimo a farla pagare alle persone che lo offendono” rispose lui guardandola attentamente.

“Con me è stato diverso. Teneva i pugni fermi e mi guardava con astio. Per tutto il giorno…

 << E per non scorgere quello sguardo che mi intimoriva ho cominciato a bere come una scema! >> Pensò arrabbiata.

“Questo non me l’aspettavo” rispose Stefan con tono pensieroso.

“Cosa?”

“Ritieniti fortunata. Se non ti ha tolto un capello e non ti ha preso per il collo… vuol dire che ci tiene davvero a te. Non me lo sarei mai aspettato da uno come lui.” Stefan la osservò come se avesse già capito tutto.

“Ti sbagli. Leggi troppo libri Stefan. Elijah è solo vincolato da un obbligo nei miei riguardi perché l’ho tratto in salvo dalla tua cantina, ed è troppo galante per mettere le mani addosso a una donna. Ha fatto ben intendere cosa pensa di me” rispose delusa, abbassando lo sguardo.

Le sue parole dure dopo il bacio… il modo in cui la fissava freddamente e la teneva lontana… e come se n’era andato. Non le dava granché speranza.

“La rabbia può far dire cosa che non pensiamo. Tu ne sei un esempio”

“Credimi, ho la vaga sensazione che non lo rivedrò mai più.” rispose mettendosi la testa fra le mani. L’espressione perennemente ferita e addolorata.

Stefan cercò di consolarla. Da buon intenditore pensava che il legame che univa quella ragazza con Elijah fosse ben altro di una semplice amicizia o collaborazione.  “Non lo dire. In fondo Elijah deve star qui fino alla notte di luna piena”

“Ma io chiaramente sono fuori dal vostro gruppo dopo quello che ho combinato”

“E chi lo dice? Capita a tutti di avere un momento di debolezza e per quel che mi riguarda, tu sei ancora dei nostri.” rispose lui sorridendole gentilmente

Lei lo guardò strana. Ora capiva come mai Caroline si fidasse ciecamente di Stefan e lo considerasse una brava persona nonostante la sua natura:

“Come fai a essere il fratello di Damon Salvatore?? Sei così gentile a differenza sua”

“Damon ha i suoi lati negativi questo è innegabile, ma davvero quando ci si mette d’impegno sa essere una brava persona”

“Questo non cambia le cose. Sono inutile… potrei soltanto creare casini e problemi. L’ho sempre fatto!”rispose esausta.

“Tua sorella ha bisogno di te”

“Dopo quello che ho detto ieri sera? Dubito fortemente che voglia ancora parlarmi.”

“Credimi tua sorella soffre solo al pensiero che tu la odi. Ma se le fai capire che non è così, le cose possono aggiustarsi.”

“Non ce la farò..” sussurrò per nulla convinta e scuotendo la testa.

“Puoi almeno provarci…” la rincuorò Stefan mettendole una mano sul ginocchio per sostenerla.

Visto che non rispondeva, lui si alzò.

“Pensa a quello che ti ho detto”

“Ok. Grazie Stefan per essere passato” gli disse Briony sincera guardandolo mentre usciva.

Dopo quella conversazione, la ragazza si sentiva più bastarda che mai.

Li aveva accusati di essere delle bestie in forma umana e guarda ora… Stefan non era chiaramente obbligato a venire a casa sua per vedere come stava, invece l’aveva fatto. Senza secondi fini.

Elijah… non poteva condannarlo per averla abbandonata… in fondo anche lei avrebbe fatto lo stesso al posto suo se avesse visto una scena così sclerotica come quella dell’altra sera.

Ma stare da sola non era la medicina che le serviva. La cura era ben altra…

All’improvviso le venne in mente l’immagine di Elijah e fu impossibile scacciarla.

 

 

Briony andò a sistemarsi in camera, si fece coraggio e uscì.

La prima meta, quella più dolorosa, era la casa di Caroline.

Non sapeva ancora cosa le avrebbe detto, come si sarebbe scusata, ma pregò che almeno l’ascoltasse. In fondo Caroline era viva e non poteva permettersi di perderla una seconda volta solo per stupidi pregiudizi.

Oltrepassò la piazza di Mystic Falls a passi veloci, quando notò il suo ex coinquilino che parlava con Carol Lockwood. Le si fermò il cuore per un secondo.

Anche se erano lontanissimi, Briony l’aveva riconosciuto subito.

Quello non era un viso che si poteva vedere tutti i giorni.

Le si formò un groppo alla gola pensando che quello era solo il primo giorno che avrebbe passato senza di lui… senza quel misterioso e affascinante vampiro che le toglieva il sonno.

Perché era così.

Quel vampiro Originario le aveva rubato il cuore, il sonno e il respiro.

Quando si erano baciati la prima volta al chiaro di luna, il cuore le batteva così forte che probabilmente sarebbe scoppiato nel petto.

E ogni volta che lui si avvicinava a lei o la sfiorava delicatamente, le si mozzava il respiro. Non dalla paura… La pelle formicolava di eccitazione quando lui la toccava.

Ma questi sentimenti potevano solo farla star male. Lui non la desiderava, come lei desiderava lui. Appariva così inarrivabile, chiuso e misterioso... così superiore ai suoi occhi. Forse era questo ciò che le piaceva maggiormente di lui.

Elijah aveva un modo tutto suo di entrarle nel cuore e mettere radici. Poteva lasciare che lo facesse? Nonostante i pericoli che correva? L’infelicità sempre pronta nell’angolo a perseguitarla e a disfare tutto ciò che amava? Il cuore batté impazzito in quel momento e le diede la risposta che cercava.

Briony si era immobilizzata a guardarli mentre Elijah si voltò all’improvviso proprio dalla sua parte.

Anche se erano lontani, con la sua vista arguta lui riuscì a scorgerla nettamente.

Quando Briony se ne accorse avvampò dall’imbarazzo e continuò la sua camminata senza osare voltarsi indietro.

Era stata una stupida a pensare quelle cose… qualsiasi cosa lei provasse per Elijah, lui non avrebbe mai ricambiato.

Intanto Elijah la seguiva serio con lo sguardo e solo quando la ragazza uscì dal suo campo visivo, lui tornò a parlare con la signora Lockwood.

 

Briony aveva marciato tesa fino alla casa dei Forbes, e facendo un bel respiro bussò.

Dopo qualche minuto la porta si aprì.

Caroline non si aspettava minimamente la visita della sorella e rimase di sasso.

Briony la salutò piano e chiese se poteva entrare.

Caroline senza dire niente la lasciò passare mentre Briony teneva lo sguardo basso, mordendosi la lingua.

Iera sera…” disse con un fil di voce “Quello che hai sentito non era la verità. Era solo uno sfogo di una stupida ragazza che pensava di essere vittima di chissà quale inganno… mi dispiace Caroline.”

La bionda sospirò amaramente e le disse:

“Sai ho dovuto sorbirmi il disprezzo di Bonnie, di Matt e di mia madre..”

“Cosa? Tua madre lo sa?” le chiese Briony preoccupata.

“L’aveva scoperto ma poi le ho cancellato la memoria.. è stato meglio così.”

“Caroline forse…

“No fammi finire. Ho visto il disprezzo e l’odio negli occhi delle persone a cui volevo più bene. Ma non avrei mai pensato che lo avrei visto anche nei tuoi occhi.” rispose tristemente e amareggiata.

“Sono venuta apposta qui per scusami… per dirti che non penso le cose che ho detto ieri sera..”

Caroline sorrise amaramente:

“Davvero nostro padre fa della propaganda anti vampiro?”

“Lui è un cacciatore… e la sua fede è quella di dare loro la caccia. Ma credo che lui abbia visto solo la parte peggiore dei vampiri. Quella maligna. Non penso abbia mai incontrato nella sua strada vampiri buoni e onesti come Stefan o..”

“E la tua opinione su di noi qual’è? Pensi davvero che noi siamo dei mostri?” le chiese titubante.

Caroline…Briony cominciò a parlare nervosamente “ la prima volta che ho visto qualcuno della tua specie ha tentato di uccidermi a sangue freddo e senza pietà. Ed era qualcuno che diceva di amarmi, che conoscevo da sempre. Sono viva per miracolo grazie a nostro padre. E Damon Salvatore stava per strangolarmi per davvero quando ha saputo che ospitavo Elijah. Ci sono dei vampiri che non hanno diritto a neanche un minimo di compassione e perdono, e che meritano di morire. Però…” Briony la guardò seria.

“C’è anche l’altra parte della medaglia. E’ difficile da notare perché quando ti fai prendere dalla paura, puoi solo scorgere nei vampiri i loro denti bianchi affilati pronti a morderti e lacerarti il collo. Ma alla fine eravate anche voi degli esseri umani. Tu eri un essere umano.”

Briony prese le mani della sorella fra le sue.

“Oh Caroline mi sono sentita morire quando ho saputo la verità. Credevo che la tua vita fosse finita e che niente sarebbe stato più come prima!”

Briony io…

Ma lei la interruppe.

“Quello che voglio farti capire… tu eri morta e probabilmente sarei ritornata per celebrare il tuo funerale! Ma per fortuna il destino mi ha dato una seconda occasione.. ho potuto rivederti sana e salva. Anche in questa veste… ma la cosa più importante è che tu sei viva! Non conta nient’altro per me” Le vennero le lacrime agli occhi dalla commozione.

Anche Caroline non riusciva a tenere a freno le lacrime.

“Oh Briony.” sussurrò Caroline abbracciandola forte.

La sorella maggiore rimase per un attimo immobile, indecisa sul da farsi. Ma poi ricambiò l’abbraccio. Era sempre la sua Blond-Girl, solo un pochino più fredda e forte. Infatti era come se stesse abbracciando un muro di marmo, ma a Briony non importava. Non più.

“Ok la parola viva è un eufemismo però..” disse ridendo fra le lacrime “Posso almeno toccarti e parlarti.” e la pizzicò nel braccio e nei fianchi.

“Sì sì!” rispose felice Caroline.

Briony sciolse l’abbraccio e la guardò negli occhi

“Sicura che stai bene? Sicura che non ti manca nulla?”

“Ho già tutto quello che voglio ora” rispose Caroline ridendo dalla gioia.

“E per il sangue? Come fai a nutrirti?”

Stefan voleva convertirmi a bere sangue animale ma preferisco bere le sacche di sangue provenienti dall’ospedale. Cerchiamo di non dare troppo nell’occhio e di non ferire nessuno”

“E dimmi… Tyler ti rende felice?” le chiese interrogativa.

“Sì davvero. Lo so che nella notte di luna piena può essere pericoloso ma sta facendo esercizio e non reca danno a nessuno”

Briony scoppiò a ridere scuotendo la testa “Che strana coppia.”

“Senti perché non andiamo a casa di Elena?” la incitò Caroline

“Come, perché?” le domandò preoccupata.

“Beh se ce l’hai fatta a scusarti con me, ce la farai pure con Elena”

“Uhm va bene. Sono stata così pessima ieri sera?”

“Posso evitare di commentare?”

“Sì forse è meglio!”

Le due sorelle risero nello stesso istante e più forti che mai uscirono, pronte per la vita e le sfide che le attendevano.

 

Arrivate a casa Gilbert Briony cercò di scusarsi come meglio poteva, ed Elena, che aveva notato che tra le due sorelle ormai le cose erano chiarite, rispose che per lei era tutto a posto e non doveva preoccuparsi.

Briony fece così un sospiro di sollievo. << Almeno questa è fatta >>

C’era anche John in casa e quando comparve in salotto, Elena se ne andò infuriata seguita a ruota da Caroline.

Oh-oh vedo che tu non hai ricevuto il perdono” Disse Briony in tono ironico

“Prima o poi se lo dimenticheranno, in fondo erano delle battute innocue”

Briony scoppiò a ridere “Solo a noi due le tue battute fanno ridere, ma agli altri danno fastidio e non puoi negarlo!”

“Parli tu che ti sei scolata due bottiglie.” rispose puntiglioso.

“Lo so, ma mi conosci quando sono nervosa o ipertesa faccio così… la prossima volta nascondete le bottiglie sopra a un lampadario!”

“Le troveresti anche li!” rispose lui sorridendo.

Ad un tratto John si fece serio “Ho notato che stavi parlando con Caroline e Elena… avete risolto?”

“Sì, ho deciso di fare un passo indietro. Quello che ho detto ieri sera è stato davvero meschino”

“Bestie in forma umana? Neanche io sarei stato capace di dirlo!”

“Grazie per la consolazione. Comunque l’ho già detto… sono cose che non penso. Non più… Non voglio perdere Caroline una seconda volta”

“E Elijah?” chiese guardandola serio.

“Cosa c’entra?” gli chiese lei preoccupata e tesa.

“Sembra che ti interessa molto la sua opinione.”

“Lo stavo conoscendo e sembrava una bella persona…. Ma ora se n’è andato e non penso che voglia vedermi più.” rispose distogliendo lo sguardo.

“Sembri triste a riguardo”

“Eh? No!” esclamò imbarazzata.

John le prese il viso fra le mani per guardarla negli occhi

“Se lo dici tu..”.

Briony lo guardò interrogativa chiedendosi cosa volesse fare, ma senza preavvso John appoggiò le labbra delicatamente sulle sue, schiudendole appena.

La ragazza restò immobile per la sorpresa.

Pensò che era piacevole. Non era tuttavia un cataclisma che le bloccava il cuore come il bacio di Elijah.

Briony lo bloccò mettendogli una mano sul viso e si allontanò piano da lui.

John…” sussurrò flebilmente.

“Scusami pensavo…

“Pensavi male. Noi due stavamo insieme quando io avevo 15 anni e spero che le battutine di ieri non ti abbiano fatto venire strane idee.” gli rispose dura.

“Beh in fondo siamo una bella coppia” esclamò lui sorridendo.

Il viso di Briony si addolcì e gli disse:

“John non scherzare. Sei un mio amico. Forse l’unico amico che ho. E non vorrei che la nostra alleanza si distruggesse per questo…

“Non preoccuparti, non succederà più.”

“Mi dispiace John..” gli mormorò davvero dispiaciuta. Non voleva dare una delusione all’amico perché in fondo gli voleva bene e lo conosceva da tutta una vita. Se non voleva rovinare il loro rapporto, doveva mettere subito le cose in chiaro.

“Tranquilla in fondo era solo un bacio fra due cari amici” rispose lui con un sorriso sarcastico.

“Ok mettiamola così.” Replicò lei allontanandosi.

Sentì all’improvviso dei passi lungo le scale. Era Elena che correva e quasi non cadde dall’ansia.

“Elena? Che è successo?” Le chiese preoccupata Briony.

“Uno stregone di Klaus ha avvicinato Stefan e Damon. Per poco non li uccideva ma è intervenuto Elijah … ma..” disse respirando a fatica

“Ma cosa??” chiese Briony allarmata. Il cuore scalpitava nel petto.

“Non so com’è finita! Elijah ha detto che ci avrebbe pensato lui a sistemarlo ma Stefan ha detto che era uno stregone molto forte e magari da solo non può farcela…

“Oh mio Dio no…” sussurrò angosciata Briony al pensiero che accadesse qualcosa di male a Elijah. Il cuore battè più freneticamente in sintonia con i suoi pensieri.

“Ora dove sono Stefan e Damon?” Chiese John che era il più calmo di tutti.

“Stanno venendo qui. E andremo insieme nel bosco, sicuramente i leccapiedi di Klaus sono lì per non dare nell’occhio.” Intervenne Caroline.

“Ma starete qui a aspettare nel frattempo? Dobbiamo fare qualcosa subito!” Urlò Briony che non riusciva a stare ferma dall’ansia.

Briony, Elijah è un Originario e sa cavarsela”

“L’hai detto tu stessa che un servo della natura se ha abbastanza potere può sconfiggere anche un Originario” rispose Briony con una strana freddezza.

Nessuno rispose. Erano chiaramente preoccupati ma nessuno osava rischiare in prima persona.

Ma Briony non poteva starsene con le mani in mano. Se gli fosse successo qualcosa…

“Devo andare…” disse all’improvviso

Briony dove hai intenzione di..?”

“Tranquilla Caroline mica sono scema! E’ che non mi va di stare qui sapendo che ci sono gli scagnozzi di Klaus in giro… preferisco barricarmi in casa, al sicuro. Fatemi sapere.” rispose veloce andando verso la porta.

Ma John che aveva intuito tutto la seguì fulmineo, e la prese per un braccio prima che uscisse.

“Dove credi di andare?” le chiese furioso.

“A casa.” rispose lei innocente.

“Pensi che me la sia bevuta? Forse loro sì, ma ti conosco troppo bene per sapere che hai qualcosa in mente e non mi piace”

“John lasciami…” disse piano cercando di non farsi sentire da Caroline e Elena. Ma John rafforzò la presa sul suo braccio.

“No tu resti qui! Vuoi davvero rischiare la vita per lui??”

“Insomma Gilbert! Non sei mio padre e non farmi rimpiangere di essere tua amica! Mi dispiace ma se io voglio andare in un posto ci vado! Non sono più una bambina, so badare a me stessa” rispose allontanando il braccio di John.

“Lo vedo… ti stai lanciando in un attacco kamikaze”

Briony lo guardò negli occhi e gli pose una mano sulla spalla per rassicurarlo.

“Non mi succederà niente. Tornerò prima di quanto pensi.”

Briony non..”

Ma i divieti di John erano inutili.

Perché Briony se ne andò fuori dalla casa come un fulmine prima che John finisse la frase.

 

FINE CAPITOLO!

Questa volta ho messo poca azione ma tanti sentimenti!!

Povera Briony chissà cosa succederà nel prossimo capitolo!

Grazie a tutti quelli che leggono la mia storia J

 

   
 
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