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Autore: 3lo_2ofi    23/11/2011    0 recensioni
Quest'anno le sorelle più piccole della famiglia Uchiha, si iscriveranno nella stessa scuola di Sasuke. Ne vedremo delle belle!!!!
Vi informiamo subito che Itachi avrà 25 anni, Sasuke avrà 18 anni e le sorelle hanno 16 anni
Genere: Commedia, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Shalve a tutti!
Questo è l'ultimo capitolo, buona lettura e per favore, commentate!!
 
 
 
Vidi Soichi corrermi incontro placcandomi letteralmente.
Akira fu sbalzato lontano dal mio corpo contro il suo petto mentre le lacrime di Soichi mi bagnavano la canottiera azzurra.
-Hey che c’è?- le avevo chiesto io.
-Ci.. Ci trasferiamo Eloru.- disse lei alzando gli occhi neri come la pece e fissandoli nei miei.
Come potevo dirle che lo sapevo da un po’?
-Soichi lo so.- dissi solamente mentre uno sguardo che avrei riconosciuto tra mille mi trapassava la schiena.
-Come sarebbe a dire che lo sai Elo?- mi aveva chiesto lei spingendomi via dal suo abbraccio.
-Mamma e papà me l’hanno detto un po’ di giorni prima che tu venissi ricoverata all’ospedale.. Ma mi hanno fatto promettere che non lo avrei detto a nessuno.. Nemmeno a te.- dissi io fissandola negli occhi. Orgogliosa. Non avrei abbassato mai lo sguardo. Mai.
-Perché a te l’hanno detto?- mi chiese lei allontanandosi ancora più da me.
-Perché sapevano che l’avremmo presa in modo differente.. Tu ne avresti fatto un dramma.- dissi io e lo sguardo che sentivo alle spalle mi bruciò dentro.
-Siete degli imbecilli!- aveva gridato lei prima di correre ad abbracciare una delle sue amiche.
Il mio sguardo fiero ancora alzato, le mie spalle rilassate e le mani in tasca. La testa alta e la bocca chiusa.
-Perché non lo hai detto nemmeno a me?- aveva chiesto Akira comparendo davanti a me rendendosi conto che io non mi sarei girata.
-Perché no.- era la mia risposta. Cercai di scansarlo lateralmente, ma le sue braccia muscolose mi costrinsero a rimanere al mio posto.
-Avresti dovuto.- disse lui serio.
-Ma a te che importa?- domandai scrollando le spalle e allontanandomi da lui.
-Mi importa di te.- sorrise lui avvicinandosi e io lo lasciai fare.
-Non mi devi toccare.- feci fredda. Mio difetto e mio pregio.. I sentimenti raramente vengono fuori da me. Ed ora era la cattiveria che avrebbe dovuto predere il sopravvento, avrei dovuto lasciare Akira, l’unico ragazzo che in tutti i miei anni mi sia mai piaciuto, per evitare di farlo soffrire la mia assenza.. Andavo a Londra.. L’inglese lo palleggiavo, senza problemi lo parlavo. Sarebbe stato divertente. Inconsciamente però mi feci una promessa quella notte..
 
 
-Eloru tesoro.. Dobbiamo parlare.- aveva detto mia madre mettendomi seduta sul divano di peso.
-Cosa c’è?- dissi io in tono preoccupato.
-Ci trasferiamo, tuo padre è stato trasferito definitivamente a Londra per lavoro … Mi spiace per le tue amicizie, per Akira.. E per Soichi che rimarrà sconcertata.. Ma glielo diremo solo alla fine della scuola.. Non devi parlare con nessuno.. Nemmeno con lei.- aveva detto lei aspettandosi una mia reazione esagerata.
Mi alzai silenziosa e una volta che fui in piedi la guardai.
-Ok.- avevo detto sparendo in camera mia.
Sdraiata pensai a tutti i modi con la quale avrei potuto tenere i contatti con Akira e i miei amici.. Poi scoprendo che non lo avrei fatto.. Li avrei lasciati con un ricordo amaro sulla pelle.. Un ricordo amaro..
Avrei lasciato Akira non appena avesse saputo del nostro trasloco e avrei fatto in modo che mi odiasse.. E che portasse tutti i nostri amici ad odiarmi. E questa fu la mia promessa.
 
 
-Akira voglio rompere con te.- avevo detto fredda io.
-Ma che dici? Solo perché ti trasferisci?- aveva domandato lui. Sul mio volto solo arroganza.
-Nemmeno questa sera ci saremo alla festa. Partiamo appena a casa, questo e quello che mi ha detto mio padre... Non voglio avere niente che mi leghi qui. Voglio andare a Londra e viverla. Voglio conoscere nuove persone.- dissi io ancora gelida. I miei occhi erano come il ghiaccio.
-Non puoi dire sul serio.- sorrideva lui, i suoi occhi, pieni di speranza.
-Ti sembro una persona a cui piace scherzare?- le mie labbra gli parlavano disgustate da me stessa e i miei occhi non lasciavano trasparire nulla. Le spalle ritte e le gambe chiuse una contro l’altra. Le mani in tasca.
-No. Ma non puoi comunque dire che ti lasci la nostra storia alle spalle.- disse lui avvicinandosi io non mi mossi, mi sarei mostrata debole, ed io Eloru Uchiha non ero debole.
-L’ho appena fatto Akira. Ed ora se permetti me ne voglio andare.- dissi cercando di scansarlo. Ma lui non si fece sorpassare.
-Ma perché fai cosi? Se cambi posto non devi per forza rinunciare agli amici che ti sei fatta.- gridava lui ora.
-Ma io non lo faccio perché cambio posto.- questa sarebbe stata una cattiveria. Una pugnalata.. Dritta al cuore.
-Lo faccio perché mi sono stufata di voi, di te e dei nostri amici. Voglio conoscere altre persone. Altri ragazzi. E non voglio che tu mi stia tra i piedi mentre provo a farmi nuove amicizie.- e con questo mi diressi verso casa.
 
Arrivai in camera mia e non lasciai nessuna emozione. Quei muri erano miei fidati amici, ogni volta che avevo pianto erano stati muti conservando in quel impasto di cemento e chi sa cos’altro avevano assorbito il mio dolore. Ma non avrei pianto questa volta. Perché non ce n’era bisogno.
Feci gli scatoloni di tutta la nostra camera. Tutti avevano fatto i loro. Solo Soichi ed io eravamo indietro, come sempre.
Finito di preparare le cose scrissi una lettera che avrei inviato prima di partire.
 
Due ore dopo venni raggiunta da tutti i miei famigliari.
-Siamo pronti?- mi domandò mia madre, nella voce un tono mieloso e colpevole.
-Si.- dissi io.
-Imbecilli..-aveva ripetuto mia sorella mentre mi superava correndo verso la nostra ex-camera.
Non capiva, non poteva capire come mi sentivo io. Avevo lasciato la persona, una delle persone, più importanti. L’avevo lasciata per non farla soffrire.
 
Quando anche Soichi si decise a scendere dalla camera mi venne incontro sorridente e mi prese la mano. Non era arrabbiata con me, lo sapevo bene. Ci tenemmo per mano fino ad arrivare alla macchina che ci aspettava sul marciapiede.
Sasuke Uchiha salutò la sua carissima Hinata con la promessa che sarebbe tornato.. Anche io avrei forse dovuto fare cosi con Akira? No, me l’ero promessa.
 
In macchina passammo davanti al cancello della nostra scuola. Non potei fare a meno di scorgere Akira in mezzo a loro, in camicia e con la cravatta. Sapeva che non sarei mai arrivata. Passammo per casa sua e lasciai lì la lettera.
 
Continuammo verso l’aeroporto dove prendemmo il volo e ci dirigemmo in Inghilterra.. Da li un taxi ci portò a Londra.. Magnifica.. Avevo fatto ricerche su Londra.. E me ne ero innamorata.. Ma il mio posto non era qui.. Era in Giappone.. Con i miei amici.
Arrivammo in appartamento. Un bellissimo appartamento. Ma l’unica cosa che feci fu salire in una delle camere con terrazzo ed appropriarmene. Camera singola.. un’altra novità. Mentre ero in terrazzo pensavo ad Akira.. A quest’ora avrà letto la mia lettera?
 
POV AKIRA
 
La lettera che Eloru mi aveva lasciato me l’ero aspettata..
 
Hey.
Scrivo questa lettera perché mi sento in colpa. In colpa per come ti ho trattato.
L’ho fatto per non farti soffrire.. Non provare a chiamarmi perché ho dovuto cambiare numero, e in questa pagina non lo troverai, nemmeno un indirizzo.. Non troverai nulla.
Ti scrivo poche righe per dirti che ti ho amato. Ma non sono disposta a vederti soffrire e a soffrire per la tua lontananza da me.
Voglio solo che tu sappia che nonostante siano solo ore che siamo lontani mi manchi.. Credo che ogni tanto mi farò sentire senza che tu te ne accorga ovviamente.
Sappi solo che starò bene.
Ma ora non conservare questa lettera. Bruciala, tagliala o tritala.. Non m’importa.. Disintegrala.
Io e mia sorella staremo bene, magari lei farà avere mie notizie sulle cartoline che manderà.. Sicuramente mentre tu leggi questa patetica lettera lei ha inviato da Londra un milione di cartoline.
Ora me ne vado, la mia nuova vita in questa città stupenda mi attende.
Ho scritto questa lettera come se io fossi già a Londra.. Nel caso tu non l’abbia capito..
Ti mando un bacio. L’ultimo.
 
Eloru Uchiha. 

  
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