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Autore: FlyChick    23/11/2011    4 recensioni
..."Non puoi sempre ottenere tutto quello che vuoi Shannon."
"Cos'è? Sei diventata una fan dei Rolling Stones? You can't always get what you want..." si mise a canticchiare.
"Lo sono sempre stata e lo sai. Non cambiare discorso."
Shannon prese una sigaretta. Un'altra.
"Perché fai tutto questo?" chiese lei osservandolo mentre la portava alla bocca.
"Questo cosa?"
"Questo. Fumare, bere... e tutto il resto."
"Il resto?"
"Si, portarti a letto ogni ragazza che incontri. O quasi."
"Perché? Perché lo faccio, mi chiedi? Perché é una tortura. E' una tortura Evelyn."
"Cosa?"
La guardò, meravigliato e deluso da quell'ennesima domanda di ovvia risposta...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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19.Drives Me Nuts
-I'm A Selfish Bastard. But At Least I'm Not Alone.-

Drives Me Nuts

Los Angeles,

intanto nella sala accanto...

Shannon rifletté.
"Ehm, sei sicura che sia per me e non per Jared?" chiese, per nulla convinto.
"Si, si, sicurissima! Figurati se Miranda confonde qualcosa per il suo tanto adorato Jared con qualcosa per il suo tanto amato Shannon."
"Haha..." tentò di ridere lui, per niente divertito dal suo umorismo.
"Avanti tieni, sono curiosa di vedere come ti sta." e detto ciò lo chiuse in uno dei camerini.
Shannon si guardò allo specchio. Una 'manskirt'. Quelle che piacevano tanto a suo fratello.
"Come va?" chiese Evelyn impaziente.
Si, impaziente di farsi due risate.
Non riusciva a capacitarsi di come una cosa simile fosse venuta in mente a Miranda. E poi, lei stessa non credeva Shannon capace di imitare le bizzarre mode di Jared.
Quando la tenda si aprì Evelyn si dovette ricredere. Non era poi così tanto ridicolo come avrebbe creduto, anzi, Shannon sembrava soltanto ancora più basso. Lo squadrò più volte.
"Oh, Shan ti prego togliti quella roba." disse ridacchiando.
Lui alzò lo sguardo su di lei con malizia.

You know what I want, I want the best, and the best things I like are free...

Evelyn si ricompose.
"Oh santi numi, quando imparerò a stare zitta." e lanciandogli una maglietta gli chiuse la tenda del camerino in faccia.
Quando lui uscì lei era già sparita. La raggiunse.
"Ah, ho pensato una cosa." cominciò.
"Questi preamboli mi spaventano." avanzò Evelyn continuando a sistemare gli appendiabiti.
"Se io e te..."
"Oh, ci risiamo." l'interruppe di nuovo, scuotendo la testa divertita.
"Dicevo. Se io e te stasera uscissimo, tu domani non lavori, e poi avrai un mese di tranquillità. Un mese."
"Però! Vedo che ci hai riflettutto sul serio sulla cosa! E dimmi, una volta passato questo mese quando ritornerai qui che cosa succederà, eh? Ritornerai a farmi la stessa domanda?" sorrise lei.
"E' che... Hey aspetta," rifletté Shannon, "questo significa che stai considerando la mia proposta?"
La ragazza incrociò le braccia, nuovamente sorpresa dal fatto che non si fosse ancora stancato della sua abituale risposta.
Shannon stese le labbra in un sorrisetto. Il proverbio non era forse 'chi tace acconsente'?
"No." concluse Evelyn, prendendogli dalle mani l'indumento e dirigendosi verso la cassa.
La seguì. La speranza stessa stava diventando un lusso con quella ragazza.
Continuava a guardarla, mentre come se niente fosse faceva il suo lavoro. Accidenti, perché cominciava ad eccitarlo anche lo stesso modo in cui lo ignorava, o comunque il modo in cui faceva finta di farlo?
"Ok," cominciò, "c'è qualcosa che possiamo fare Eve prima di salutarci? Qualunque cosa. Scegli tu."
Lei si finse lusingata dal suo invito.
"L'unica cosa che vorrei da te è la carta di credito, Shannon."
"Ah, andiamo Eve! Smettila di tentare di farmi pensare che sei una scema senza cervello. Lo so bene come sei. Evelyn Jones."
Lei lo guardò perplessa. No, forse non era stata abbastanza chiara.
"E' per pagare questo, Shan."
Lui si fece serio.
"Ah... Ah, si." e gliela porse.
Lei sorrise tra sé e sé mentre passava la tessera nel macchinario.
Doveva ammetterlo, di Shannon ce n'era uno solo. Una zucca vuota come la sua non l'avrebbe di certo trovata di nuovo. Ma in fondo rimaneva una zucca vuota simpatica.
"Fatto." disse rendendogli la carta.
"Hey Eve, che ne pensi se..."
Lei sospirò.
"Shannon! Leggi le mie labbra..."
"Dopo averle lette posso..."
"No!!" gli parlò sopra lei.
Beh, che altra risposta si aspettava?
"Goditi l'Europa e mandami una cartolina." e sorridendogli se ne andò.
Shannon la seguì con lo sguardo finché non sparì nel reparto donna. Si morse il labbro inferiore.
Forse aveva imparato a godere di quelle poche occasioni che gli dava anche soltanto per parlarle o per guardarla. O forse lo credeva soltanto, perché a corto di idee.
Si, decisamente.
Ma un mese era lungo. Aveva trenta giorni per pensare; e voleva pensare a trenta nuovi modi per tentare di sedurre quella ragazza. Cercò di avere pazienza, immaginando già che cos'avrebbe potuto compiere il miracolo.
Trenta giorni.
Trenta modi.
Salutò Natalia con un sorriso e se ne andò.
Ma gli occhi di Natalia non erano stati i soli a vedere tutto quanto...

Ammetto che, come Evelyn, nemmeno io ho mai creduto Shannon capace di imitare le strane mode di Jared, ma dopo aver visto gli EMA ho avuto la conferma che, si, ne è stato capace :D
Ecco l'immagine 'galeotta': http://i43.tinypic.com/1zekvw8.jpg :)
'To drive nuts' significa 'mandar fuori di testa/far impazzire'. Baci, al prossimo capitolo! Flychick.
  
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