Scusate, ma mio fratello mi occupa il
computer… ç_ç
Cmnq, ringrazio Blustar, e sono
veramente felice che ti piaccia ^o^
Riguardo al mio modo di scrivere,
spiegherò brevemente il mio metodo: io sono un giocatore di Gdr
with forum, dove bisogna descrivere luogo, sensazioni
e seguire alla lettera il profilo psicologico del proprio Pg.
Insomma… scrivo cosi perché abituato al
Gdr.
Per quanto mi riguarda, sono ancora decisamente imperfetto… =_=
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Mentre Saul sedeva tranquillamente
all’ombra di un albero, oppresso da quello che da un mite sole era diventato
l’apocalisse del caldo, pensava placidamente, facendosi mollemente vento con un
foglio che era stato distribuito poco prima, alla mattinata avuta.
Movimentata, non c’era che dire.
Era riuscito a seminare le guardie, come si poteva immaginare dal fatto
che ora stava subendo il caldo, e aveva rubacchiato anche qualcosa agli altri
due.
Ehi, o si ruba o si muore.
Naturalmente, non aveva dato proprio una vera e propria occhiata a ciò
che aveva rubato. Solitamente, quello non era il suo modus
operandi.
Rubava quello che riusciva, e poi, solo alla fine della giornata e in
un luogo sicuro guardava cosa aveva preso.
Quella mattina, aveva fatto uno strappo alla regola, ma solo perché per
le strade non c’era nessuno.
Visto cosa era successo in seguito, Saul si era poi guardato bene dal
vedere cosa avesse preso, anche se poteva dire
vagamente di cosa si trattasse nel caso della ragazza: due spade piccole.
Non aveva però idea di nulla di quanto
riguardasse queste: materiale, filo, modalità di creazione, preziosità ecc.
Quindi, fino a quella sera, le due lame
erano inutili.
Le guardie lo insospettivano non poco.
Certo, forse era solo un attacco d’ira dovuto al fatto che la ragazzina
li avesse derubati…
O forse era che avevano visto il conte, e per un pretesto qualsiasi
avevano deciso di inseguirlo… poi la ragazza si era impaurita visto che
venivano verso di lei e aveva cominciato a correre…
visto che c’erano anche altri due ladruncoli, avevano pensato di prendere tre
piccioni con una fava…
Come ricostruzione potevano anche andare, lo
ammetteva… e sperava sinceramente che fosse per loro due che le guardie si
fossero messe in moto…
Ma con le speranze non si andava
avanti.
Partendo quindi con il presupposto che le guardie erano li per lui…
le guardie lo avevano riconosciuto
come ladro, e quindi dato la sua descrizione,
qualcuna delle vittime lo aveva
riconosciuto, e quindi dato la sua descrizione ad una guardia,
Era stato riconosciuto come eretico, e quindi data
la sua descrizione ad una guardia
In tutti e tre i casi, la città non era piu
un luogo sicuro.
La morale, alla fine, era semplicemente una: doveva andarsene, facendo
calmare le acque.
Ora bastava capire dove.
Naturalmente, poteva chiedere un po
in giro, ma se era stato riconosciuto, prima o poi si sarebbe saputo che aveva
cercato informazioni, quelle che aveva ottenuto e, in seguito, dove era.
No, meno gente incontrava – e vedeva – meglio era.
Rimaneva quindi cercare una misera mappa, ma dove sarebbe
potuto entrare lui senza destare sospetti?
In una locanda dubitava di poter trovare qualcosa, e comunque
era piena di gentaglia, che probabilmente avrebbe riferito la sua posizione per
quattro soldi.
In un bordello dubitava ci fossero carte geografiche.
Rimaneva il chiedere a qualcuno, ma aveva escluso questa
ipotesi poco prima.
Poteva rubarne una… ma dubitava che i villici
del luogo girassero con delle mappe.
Saul, sotto un velo di sudore, opprimente quasi più del caldo, fece una
risatina secca, continuando meccanicamente il movimento con il foglio che aveva
in mano, in un vano tentativo di avere un pò di
frescura.
“Villici”… da quando pensava cosi raffinato?
Doveva essere stato il conte…
Certo che ne aveva incontrata di gente strana…
Il conte, la ragazzina e Locky…
….!!!!!
COME AVEVA FATTO A NON PENSARCI?!
Ma certo, certo!
Aveva la soluzione cosi a portata di mano che non se n’era accorto… che
stupido!
Saul ridacchiò, asciugando il sudore che gli appesantiva le palpebre…
Ma certo…
Locky.
Certo, aveva detto che si sarebbe cercato un
altro posto dove dormire… ma se le promesse si rompono, figuriamoci i semplici
pensieri!
Aveva dormito in quella casa solo una notte, ed era quasi impossibile
che qualcuno l’avesse notato.
Locky sicuramente non sarebbe andato a
parlare con una guardia… cioè, a dire il vero quello
non lo sapeva…. Ma non riusciva proprio a
immaginarselo, a parlare con una guardia.
E comunque, le guardie non gli avrebbero
creduto, quindi… perfetto!
Allora… forse una cartina non ce l’aveva… però
poteva mandarlo al suo posto alla ricerca di una carta geografica, o quantomeno
qualcosa per orientarsi.
E poi, sembrava abbastanza
informato su quello che accadeva nel mondo, in quei tempi… quindi, con
l’ausilio di una mappa che il suddetto aveva oppure gli procurava, poteva
decidere dove andare per lasciar calmare le acque…
Mhm… eccellente…
Rimaneva quindi solo una cosa da decidere.
Cosa fare in quel momento?
Continuare a rubacchiare era da escludere: rischiava una seconda retata
delle guardie.
Andare alla casa di Locky non era una buona idea. Preferiva aspettare la sera, e poi alla luce del
sole sarebbero riusciti a seguirlo piu
facilmente…
Rimaneva solo cercarsi un posticino all’ombra, dove nascondersi per
tutto il giorno…
Si, a trovarlo!
Però… Aspetta, forse aveva il luogo
adatto…