Prompt di Gre. Ambientata durante la Valle della Paura.
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Per quanto fossero ritenessi sciocchi i miei espedienti, decisi di tentare ad indurlo a rispondere a qualcosa - quanto sapevo era che volevo ancora sentirlo parlare.
«Se lei soffre di rammollimento celebrale, mi chiedo sinceramente in quale stato pietoso possa trovarsi la mia mente...»
La sua voce, immersa nel buio, mi arrivò con una fermezza perfettamente lucida. «Ciò che vuole è sentire la mia inflessione di voce - sarebbe sin troppo chiaro, Watson, troppo chiaro, - o il mio si limita ad essere un abbaglio?»
«Nulla... Nulla di più esatto. Ma, per l'amor del Cielo, da cosa l'ha dedotto?»
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Per quanto fossero ritenessi sciocchi i miei espedienti, decisi di tentare ad indurlo a rispondere a qualcosa - quanto sapevo era che volevo ancora sentirlo parlare.
«Se lei soffre di rammollimento celebrale, mi chiedo sinceramente in quale stato pietoso possa trovarsi la mia mente...»
La sua voce, immersa nel buio, mi arrivò con una fermezza perfettamente lucida. «Ciò che vuole è sentire la mia inflessione di voce - sarebbe sin troppo chiaro, Watson, troppo chiaro, - o il mio si limita ad essere un abbaglio?»
«Nulla... Nulla di più esatto. Ma, per l'amor del Cielo, da cosa l'ha dedotto?»
«Non sono affatto convinto della mia risposta. Azzarderei, dal suo modo assorto di osservarmi negli ultimi cinque minuti.» Mi ritrassi istintivamente, quasi sentissi la sua presenza decisamente più vicina di quanto non fosse in realtà; tutto era, ancora una volta, sin troppo arguto. «Se non fossimo al buio, s’intende» aggiunse poi lui, come un ripensamento.