CHI DISPREZZA COMPRA:
“Dove,
dove, dove?” squittì Sakura al suo fianco, pronta
a dare corda al racconto
dettagliato che sarebbe palesemente iniziato di li a poco.
Come diavolo
ci era finita lì, nel magazzino del negozio Yamanaka, in
mezzo ai pettegolezzi
di quattro kunoichi innamorate, non lo sapeva nemmeno lei; se ne stava
lì a
limarsi le unghie rosse, seduta nel suo modo caratteristicamente
provocatorio
su uno scatolone.
“E tu,
Karin, quando hai intenzione di fidanzarti?”
domandò provocatoria Tenten, una
volta che la bionda ebbe finito il racconto.
“Quando
il mio cervello sarà completamente andato in
malora.” berciò acida l’interpellata.
“Eddai
Karin! A essere sempre cosi acida ci credo che non trovi un
ragazzo.”
“E che ti
ha detto che io lo stia cercando? Non lo voglio e basta. Non sono mica
come voi,
che per sentirvi felici dovete avere un fidanzato-zerbino.”
“Sai con
chi ti vedrei bene?” si intromise Ino “Con
Suigetsu.”
“Con il
mollusco?! Tu ti sei completamente bevuta quel poco di cervello che
avevi,
bionda.”
“Ammettilo,
Karin. Non è cosi male: ha un fisico scultorei, di quelli
che tanti uomini possono
solo sognarselo.”
“Ma se
assomiglia a una sardina in scatola!” storse il naso la
rossa.
“Poi ha
un sorriso davvero bello: ti prende!” Anche TenTen
iniziò a dare corda alla
bionda.
“A me
sembra più un piranha in coma! Altro che prenderti.. a me fa
solo venire voglia
di prenderlo a sberle.”
“Suvvia,
Karin. Ammetti che Suigetsu non è cosi male…
anche se lo dici non significa che
poi devi sposarlo.”
“No, quel
razza di squalo venuto male non mi ispira niente di niente; o meglio:
mi ispira
solo omicidio! E’
insopportabile,
logorroico, pieno di sé e stupido, e più mi sta
lontano, meglio è!” esclamò
arrabbiata la rossa, prima di alzarsi e uscire infuriata dalla stanza,
cosa
diavolo saltava in mente a quelle tre galline proprio non lo sapeva.
Stava
camminando a passo di marcia, lanciando sguardi malevoli a ogni persona
che avesse l’ardire di passare nel suo campo visivo.
Arrabbiata e persa nei
suoi pensieri non si accorse della figura che le compariva di soppiatto
alle
spalle e un soffio leggero nell’orecchio la fece sussultare.
“Hei,
stregaccia. Se continui a guardare tutti male verrai condannata per
terrorismo
psicologico.”
“Ma
quanto sei divertente, bastardo. Mi sto scompisciando dalle
risate.”
“Dai.. lo
so che in realtà mi adori.” sussurrò
mellifluo l’(ex) mukenin.
“Certo.
Ti adoro cosi tanto che mi sto sciogliendo al solo vederti”
rispose sarcastica
l’altra “gira
al largo che mi consumi
solo aria.”
Poi,
senza preavviso il ragazzo la prese per un polso e la costrinse a
girarsi, per poi
stringerla alla vita, i volti cosi vicini che i nasi si sfioravano.
“Se mi
odio cosi tanto perché non ti ribelli, rossa?”
esclamò divertito il ragazzo.
“I-i-infatti
è quello che stavo per fare, stronzo!” e
iniziò a divincolarsi ossessivamente,
abbassando la testa per non far vedere le guancie rosse. “E
mollami!”
“Non
possiamo smetterla con questa sceneggiata, strega? Lo so che non puoi
resistermi..”
Suigetsu
non le diede nemmeno il tempo di rispondergli perché si
avvicinò e poso le labbra
su quelle della kunoichi; la quale, d’altro canto, non si
scostò ma anzi
ricambiò con estrema passione.. forse anche un po’
troppa a giudicare dagli
sguardi scandalizzati delle vecchiette di passaggio.
“E il
bello è che lo odiava.”
Sakura
era uscita in quel momento dal negozio di Ino, insieme a Tenten; e ora
stavano osservando
divertite la scena che si presentava ai loro occhi appena pochi metri
più
avanti.
“Sai come
si dice, no? Chi disprezza compra.”
concluse
saggiamente Tenten, prima di avviarsi verso casa, seguita
dall’amica.
SPAZIO AUTRICE:
Che ne dite del
capitolo? Spero vi sia piaciuto.
Ringrazio Natii_chan e Mokochan per le recensioni e per aver
messo la raccolta nei seguiti insieme a AlexVT.