Quante volte mi hai visto tornare, Narcissa?
Ad ogni mio ritorno dall’inferno ti ritrovavo, orgogliosa e fedele, ad accogliermi con gli onori dell’eroe imprigionato in battaglia. Come se arrivare da Azkaban fosse perfettamente normale. Come un vincitore.
Mi chiedo se ancora ti vedrò così, mia splendida sposa, se tornerò mai da te, o se piuttosto questi non siano gli ultimi pensieri che un uomo finito può dedicare al tuo viso.
Se tu mi vedessi ora, lo so, domanderesti sprezzante dove si trova tuo marito.
Un essere oppresso, svuotato, debole, sporco, annientato nel cuore…
Non chiedermelo, Narcissa.
Non saprei risponderti.