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Autore: _CodA_    25/11/2011    3 recensioni
Allora... qui abbiamo una doppia one-shot brittana: due storie diverse accomunate dal tema principale, intuibile dal titolo, e dalle nostre splendide protagoniste *__*
L'idea nasce dall'unione delle menti pazze che ci ritroviamo io e XyrisKiku92, per cui.. speriamo vi piacciano. Fateci sapere! :)
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza dalle pareti nere e rosse era immersa nelle penombra. L’alba calda che si respirava era calma e silenziosa.
Tapparelle serrate, tende ben stese, luci spente e un cumulo di coperte, sul letto al centro della stanza, che sembravano vive oscillando ritmicamente su e giù a tempo del respiro della ragazza che dormiva.
Qualche ciuffo di capelli corvini fuoriusciva sul piumone e sul cuscino in strane forme tondeggianti.
Chi l’avesse osservata così al buio, tranquillamente distesa a pancia in giù con le mani sotto il cuscino, avrebbe pensato ad un’ esile e docile ragazza.
Ma chi la conosceva, chi l’aveva incontrata a prima mattina, sapeva quanto poco mansueta sapeva essere!
Eccetto che con una persona…

“Alzati e sorridi, San!”
Una voce cristallina ed esaltata risuonò nella stanza quando le tende furono tirate via e le tapparelle alzate.
Uno strano ringhio provenne da sotto le coperte.
“Susu! E’ una magnifica giornata!” esclamò ancora quella voce fin troppo alta.
Ma la bruna, di tutta risposta, voltò la testa dall’altra parte tentando di ignorare la luce chiara del mattino, la voce eccitata che tentava di destarla.
“Saaaan…” la canzonò, in tono di finto rimprovero.
“Lasciami stare…” mugugnò con voce impastata e gli occhi ancora chiusi.
Quando però sentì una fragranza dolce invaderle le narici, che erano ancora rilasciate profondamente dal sonno, aprì gli occhi:
un dolce nasino e due occhi blu la fissavano a pochi centimetri di distanza.
“Buongiorno, San!” quella voce che aveva preso volto le donò un sorriso sincero.
“Ciao Britt…” rispose svogliatamente Santana. “…come fai ad essere così attiva di prima mattina?”
chiese la latina stiracchiando gli arti inferiori.
“E’ merito del pieno di cioccolata che faccio ogni giorno! Dovresti provare!”
Quasi come uno slogan.
“Mmm…” mugugnò l’altra scettica, socchiudendo ancora gli occhi.
“E poi so che la mattina dovrò vederti, quindi mi sveglio allegra!”
Gli occhi di Santana si spalancarono nel momento esatto in cui si conclusero quelle parole e la bionda ebbe posato le labbra delicatamente sulle sue.
Un bacio mattutino, fugace; ma innegabilmente tenero e affettuoso. E perfetto.
Brittany si separò da lei, portandosi via quel profumo di fragole, i suoi occhioni d’oceano, il sapore di cioccolato della sua bocca…
Santana richiuse gli occhi.
“Ooooh, San! Andiamo, sveglia!!!”


********************************************************************************


La lampadina rossa a forma di pesce palla sulla scrivania illuminava le coperte verdi e rosa che ricadevano dai bordi del letto enorme, al centro della stanza, eppure ancora troppo piccolo per la dolce biondina che lo occupava.
Era cresciuta velocemente e la sua altezza aveva superato di gran lunga quella del letto.
Ma dentro, come si poteva intuire dando un rapido sguardo alla sua stanza piena di colori e di pupazzi, era rimasta una bambina innocente.
Il suo piede destro, coperto da un calzino arcobaleno, ricadeva alla fine del letto;
l’altra gamba era ripiegata e occupava tutta la larghezza del materasso, sotto le coperte.
La bionda respirava rumorosamente a bocca aperta, con della piccola bava sul cuscino e le braccia abbandonate in pose innaturali a circondarle la testa.
Uno strano aroma, sconosciuto a quella stanza, le fece inconsapevolmente arricciare il naso.
“San…” sussurrò con gli occhi chiusi, senza abbandonare la sua rilassata posizione.
La bruna, che aveva appena varcato la soglia della sua camera,si sentì scoperta; pensava di essere stata silenziosa.
“Britt, scusa non volevo svegliarti così, però…”
“San, voglio l’unicorno! … No, quella è una zebra…”
La bruna ascoltando la sua flebile voce nella penombra comprese che l’altra stava ancora sognando.
Sorrise all’assurdità di quella piccola testolina, ai suoi pensieri magici; ma sorrise soprattutto al fatto di essere anche al centro dei suoi sogni…
Sentendosi osservata, si ricompose e riassunse una posa seria ed impassibile.
Era però arrivata l’ora di svegliarla. Le aveva promesso una gita al lago e non avrebbero tardato.
“Britt…” sussurrò, inginocchiandosi al suo fianco.
Lentamente la bionda accennò ad aprire gli occhi:
e meraviglia e stupore, e gioia e magia tornarono a riempirli, una volta aperti sul mondo.
San le sorrise amorevolmente, ancora leggermente oscurata dal buio, credendo così di essere meno vulnerabile.
“San…” le mormorò, guardandola dritta in quegli occhi nocciola, caldi e spesso anche sensuali.
“Si, Britt…?”
“Cos’è questa puzza?”
Santana cambiò rapidamente espressione. Si sentì leggermente offesa.
Stava per caso insinuando che puzzava?
“Non lo so, Britt. Ho fatto la doccia questa mattina…”
“Ma no!!” rise la bionda, frenando le sue parole. “E’ un odore strano!”
“Vedi che sono i tuoi piedi…” insinuò la bruna, offesa e leggermente stizzita, lanciando un’occhiataccia al piede che penzolava fuori dal letto.
Brittany senza perdersi d’animo sorrise e si fece forza sulle braccia per alzare il busto verso di lei.
Portò il naso vicinissimo al viso della bruna.
Sembrò quasi volesse baciarla.
E Santana d’istinto schiuse le labbra e sentì il fiato mozzarsi in gola.
Era assurdo che la sola vicinanza della bionda le facesse quell’effetto.
“Come pensavo.. caffè!” esclamò la bionda con un’ ultima annusata soddisfatta, ricadendo abbandonata sul cuscino e tra le coperte ancora calde.
Santana, ancora immobile e leggermente delusa, sbatté più volte le palpebre per ricomporsi.
“Quando la smetterai di bere quell’intruglio amaro?!” chiese la bionda, quasi schifata, rigirandosi e dandole le spalle.
“Quando tu…” iniziò la bruna avvicinandosi senza essere vista “…smetterai di mangiare cioccolata!” esclamò in un urlo finale prima di avventarsi su di lei per farle il solletico.
Brittany, sorpresa, non riuscì a difendersi e scoppiò in una fragorosa risata, genuina e, allo stesso tempo, ammaliante.
La latina le solleticò il collo scoperto, i fianchi sottili, le braccia, i piedi.
La fece arrotolare tutta su se stessa tra le coperte, godendo di quella risata.
Di quel sorriso non si sarebbe mai stancata. Mai.

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“Credo di aver trovato la soluzione…” esclamò la bionda con le guance gonfie e piene, masticando.
“Di che parli?” chiese distrattamente la bruna, continuando a sfogliare la sua rivista, distesa sull’erba.
“Per svegliarci!!”
“Oh…” commentò poco interessata e convinta l’altra.
“Apri la bocca” ordinò la bionda, improvvisamente seria; improvvisamente sensuale.
Ora che l’altra ne aveva catturato l’attenzione, Santana abbandonò il giornale e schiuse le labbra come le era stato detto.
Britt si inginocchiò più vicina a lei.
Con un morso minuscolo ruppe il cioccolatino che aveva tra le dita e delicatamente lasciò scivolare il liquido che vi era contenuto sulle labbra carnose della latina, nella sua bocca invitante.
La bruna gustò il liquido denso di caffè dolce-amaro, senza smettere di guardare la bionda che la osservava avidamente come fosse stato il più succoso dei frutti.
La luce che aveva negli occhi era inconfondibile… Brittany non poté trattenersi oltre!
Si avventò su quelle labbra ancora sporche di caffè, ancora profumate e schiuse.
Santana istintivamente serrò le palpebre e accolse la sua bocca, stringendo la nuca dell’altra con una mano, sentendo i capelli biondi intrecciarsi tra le dita.
La latina avvertì nettamente il sapore di dolce cioccolato sulla lingua dell’altra e non le dispiacque.
Brittany per la prima volta sopportava il sapore del caffè nel bacio profumato di quella bocca.
“Che ne dici?” chiese con la voce ancora instabile per l’intensità di quel bacio.
Santana finalmente aprì gli occhi, piacevolmente stordita.
“Dico che potrebbe funzionare…”
“Lo sapevo! Sono un genio!” esclamò entusiasta la bionda, oramai dimentica del bacio, ma solo esaltata per aver scoperto il potere del –pocket coffee- di cui reggeva trionfante la carta rossa e marrone, oramai vuota.
“Si, genio, vieni qui che ho improvvisamente voglia di cioccolato…” miagolò suadente la latina trascinandosi Britt su di sé.

 
Piccola nota:

Ed ecco la seconda parte curata da me, un pò sciocca lo so .____. è che sono fissata con il pocket coffee, ho praticamente costretto la povera Xyris in questa follia xD
 fatemi sapere in ogni caso che ne pensate!
_CodA_
  
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