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Autore: Rhiannon_Sweechan    26/11/2011    3 recensioni
"Kanon si meravigliò nel constatare che il castello era interamente di madreperla.
Dov’era finito?
Già il fatto di essere stato salvato da… da qualunque cosa fosse quella che l’aveva trascinato fin là sotto da una combriccola di esseri dalla cosa di pesce era strano.
-Abbiamo fatto appena in tempo. Sei piuttosto audace ad entrare in acqua- gli disse la strana ragazza –se fossimo arrivati solo un minuto più tardi, addio Prescelto-
-Cosa…?- Kanon la guardò aggrottando le sopracciglia, come se gli avesse parlato in una lingua sconosciuta –Prescelto?-
Lei annuì squadrandolo –Allora non sai cosa poteva succederti? Bè, è normale. Non tutti gli umani se ne accorgono… e quando lo fanno, è troppo tardi-"
Una principessa di un regno la cui storia è stata nascosta per secoli. Un Cavaliere prescelto da un Dio che serba ancora rancore.
Se si incontrassero?
Genere: Generale, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2- Breenath, la grande Madre

 

-Bene, principessa- fece Kanon calmo –ammesso e non concesso che questa storia sia vera, quale sarebbe esattamente la Divinità con cui abbiamo che fare?-

 

-Potresti capirlo da solo, non credi? Ti trovi in profondità del mare, trascinato da una forza misteriosa… ti dice nulla il nome di Poseidone?-

Poseidone…

Come in un flashback, il Saint rivide le immagini confuse di un tempo che sembrava lontanissimo.

Un’onda che si infrangeva furente contro la roccia… l’acqua alla gola, la sensazione di essere perduto, dietro le sbarre di Capo Sounion… e poi, l’armatura di Sea Dragon, la battaglia subacquea che aveva portato alla prima sconfitta del Dio dei mari.

 

-Sei sbiancato, Cavaliere-

 

Notò Shareen guardandolo, la testa leggermente inclinata a sinistra, appoggiata sul polso come se fosse troppo pesante da sostenere.

Senza volerlo, Kanon era indietreggiato di qualche passo.

 

-Perché…?-

 

Chiese più a sé stesso che ai presenti nella sala.

Una voce dal gruppo di guerrieri lo fece voltare di scatto: un ragazzo dai capelli rossi, che indossava un’armatura scintillante, forse di cristallo, si era fatto avanti squadrandolo con aria

di sufficienza, un mezzo sorriso arrogante stampato sulle labbra.

 

-C’è sempre un motivo per cui un Dio sceglie di rinascere… e spesso è sconosciuto. Noi sappiamo che Poseidone vuole un corpo, per la precisione il tuo. È dovere della nostra principessa proteggerti, per cui, da questo momento, è come se fossi sotto la sua responsabilità. Mi sembra un discorso abbastanza facile e lineare da comprendere-

 

-Cioè, vuol dire che io dovrei restare qui… per quanto esattamente?-

 

Shareen sembrò riflettere su quella domanda, poi scosse la testa guardandolo con aria di compatimento, come si guarda un bambino che ha appena sbagliato un compito facilissimo.

Si alzò ma rimase sempre vicino al trono bianco.

 

-Sei troppo precipitoso, Gemini…- si lamentò –Perché non lascia che sia io ad occuparmi del problema? Prima di tutto, indossa questo-

 

Tese una mano verso di lui e sul palmo brillò un ciondolo d’oro, dalla forma ovale. Al centro brillava una pietra dello stesso colore di quella sul diadema della principessa.

Kanon lo accettò con riluttanza, facendo una smorfia prima di indossarlo.

 

-Bene, ora che mi hai regalato una magnifica collana da donna posso tornare a casa?-

 

-Non è una semplice collana da donna!- sbottò Shareen, stringendo il tridente tanto da farsi sbiancare le nocche –E’ un sigillo che può contrastare in parte l’aura di Poseidone in caso ti trovassi in pericolo! Non prendere tanto alla leggera questa situazione, mio caro Cavaliere-

 

Kanon alzò le mani davanti a sé –Va bene, va bene… immagino che in quanto Guardiano tu abbia anche l’autorizzazione ad incenerirmi se solo trasgredissi un tuo ordine…-

 

-Ah, ho capito!- Shareen si avvicinò a lui fissando gli occhi azzurri nei suoi –Ti vergogni ad essere protetto da una donna!-

 

-Acc…! Non ho detto questo! Voglio solo tornare a casa!-

 

-E’ rischioso…-

 

disse Shareen, riflettendo ad alta voce. Si morse il labbro inferiore, cercando di trovare una soluzione.

Kanon fece dondolare il ciondolo che teneva al collo.

 

-Bè, ho questo-

 

Lei scosse la testa –Ma allora sei scemo! Credi che quello basti? Ti avrei già congedato. No, la presenza del guardiano è essenziale… ma potresti tornare sulla terra con me! Noi Guardiani abbiamo la capacità di diventare umani, solo nell’aspetto, conservando intatti i nostri poteri, anche per un lungo periodo di tempo. Così facendo non dovrebbero sorgere problemi-

 

La smorfia sul viso di Kanon era una risposta più che eloquente.

Riflettendo meglio, però, notò di non avere altra scelta: se voleva tornare sulla terra, doveva portare con sé la principessa; sospirò e diede alla sua voce un tono più scocciato di quanto non lo fosse in realtà.

 

-E va bene, principessa… spiegami cosa dirò agli altri Saint quando ti vedranno-

 

-Lascia fare a me- gli strizzò l’occhio e si voltò verso i guerrieri –Combattenti degli abissi! Devo lasciare il regno a causa del mio impegno di Guardiano; lascio il comando dell’esercito a Kaendar. Continuate le vostre attività,  governate il popolo rispettando il volere della Dea Breenath-

 

Kaendar, il ragazzo dai capelli rossi, fece un profondo inchino, e così gli altri guerrieri.

Accompagnarono Kanon e Shareen fino il portone d’ingresso, e li guardarono scomparire verso la superficie del mare.

Per un po’ nuotarono in silenzio, guardando dritto, aspettandosi da un momento all’altro di vedere la luce del sole far brillare la superficie dell’acqua.

Kanon si accorse che, di tanto in tanto, la principessa gli lanciava occhiate furtive ed accelerava i movimenti del corpo superandolo di un bel po’ di metri: grazie alla sua coda di pesce, infatti, Shareen era avvantaggiata nel nuoto.

Con uno scatto il Saint si affiancò di nuovo a lei e chiese.

 

-Voi siete gli abitanti degli abissi… in teoria, Poseidone non dovrebbe essere il vostro sovrano?-

 

-Era così molto tempo fa- gli rispose senza guardarlo –ma da quando Breenath si scontrò con lui, il popolo del mare si divise: i pochi abitanti dell’oceano fedeli a Breenath vennero accolti nel castello che hai visto, formando così una comunità a sé. Poseidone, a differenza di Breenath, vuole distruggere per sempre il genere umano. Noi abitanti del popolo degli abissi, crediamo nella fede della nostra Dea, che ha ancora speranza negli uomini. Per questo il ciclo che continua incessantemente tra Guardiano e Prescelto si ripete di continuo; l’ambizione di Poseidone, la sua voglia di creare un popolo annientando l’umanità fa che i due Dei siano in continuo conflitto-

 

-Chi è di preciso la Dea Breenath?- le chiese Kanon sinceramente incuriosito –immagino che i vostri Dei siano diversi da quelli degli umani-

 

-Breenath è la grande Madre- disse Shareen rallentando per tenere il suo passo –la leggenda dice che lei è stata la prima sovrana del popolo degli abissi. L’unione tra Guardiano e Prescelto, nasce dall’antica usanza secondo la quale lei, innamoratasi di un essere umano, ebbe compassione dell’intera razza. Durante la prima guerra contro Poseidone, si dice che lui sia stato ferito a morte, e lei lo curò con le sue sole lacrime. Da allora il legame tra i due popoli è indissolubile. Per questo il compito di noi Guardiani è quello di proteggere gli umani presi di mira dalle altre Divinità. Il giorno in cui un Guardiano fallirà, le due razze saranno destinate a morire insieme-

 

Kanon ebbe un brivido involontario. La prospettiva non era rassicurante; istintivamente guardò verso il basso e gli sembrò di veder brillare qualcosa.

Una fiamma azzurra nell’oscurità dell’acqua…

Voleva dire che Poseidone era riuscito a rompere il sigillo che lo teneva prigioniero? Se così fosse stato, adesso vagava nel mare come un predatore, alla disperata ricerca di un corpo.

Possibile che la sua vicinanza l’avesse fatto risvegliare?

Possibile che, dopo tanti anni, l’odio del Dio nei suoi confronti non si fosse dissipato?

Scosse la testa mentre riemergevano dalle onde; si sentiva stremato, ma raggiunse lo stesso, con poche bracciate la riva, gettandosi sulla sabbia riprendendo fiato.

Quando si alzò, Shareen lo stava fissando con le mani sui fianchi, impaziente.

Al posto della coda azzurra da sirena, due gambe erano magicamente comparse non appena la principessa aveva toccato terra.

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Bentornati a tutti =)

Allora allora, a quanto pare Poseidone ha deciso di rompere le *censura* a Kanon per pareggiare i conti…

Intanto, ringrazio LuluXI per aver inserito la fic tra le seguite =)

 

Makochan: Io sparita? … è stata solo una tua vana speranza! xD Kanon versione tacchino… hum, forse è buono… *insegue Gemini Two per tutto il Tempio armata di forchetta* a parte gli scleri… no, non credo che gli vada tanto a genio essere paragonato ad un tacchino!!

Sper che continuerai a seguirmi ^^

Al prossimo capitolo

  
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