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Autore: x_Dana    27/11/2011    1 recensioni
Piccole parentesi rosa nel viaggio di Rayman nel suo secondo capitolo. Un amore che ancora deve sbocciare. Rayman, Ly
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ray
Rayman 2.

The cave of bad dreams.


Non gli era mai piaciuto correre su qualcosa all'infuori delle proprie gambe, specialmente se questa cosa poteva esplodergli sotto il didietro, ma era già la seconda volta che il corso degli eventi lo obbligava a cavalcare una bomba. La bomba che cammina.
Anche se, tutti gli aggeggi creati da Razorbeard questo era il più simpatico, poco ma sicuro.
Quindi, capelli al vento, ammirava il paesaggio della collina dei Menir.. verdeggiante, cielo azzurro e una costruzione piratesca piuttosto imponente.
"Devo trovare Clark"
Il grosso amico si era avventurato da solo per quelle valli con l'unico scopo di massacrare ogni pirata si trovasse sulla propria strada, non che i grandi piani fossero mai stati il suo forte, tentativo ammirevole, ma sarebbe stato più utile al fianco di Rayman, per aiutarlo a ritrovare il proprio migliore amico, Globox.

L'odore di olio di ingranaggi permeava la costruzione di legno massiccio, nauseando Rayman, ricordandogli la lunga prigionia sul Bucaniere.
I passi leggeri della creatura si propagavano ovattati per l'edificio, nessun orrido pirata sbucò dagli angoli,  e tutto rimase silenzioso; un leggero tintinnio fece girare Rayman che vide il tronco spaccato di quello che una volta era uno dei suoi nemici.
Poi un rantolio.
"Clark?"
La Creatura osservò con apprensione il grosso amico, il volto grottesco virava verso il verdognolo, non prometteva bene, ma il sorriso che ricevette in risposta era quello di sempre.
"Che ti è successo, vecchio amico?"
Rayman cercò di nascondere il dolore nella propria voce, preoccupato che l'ennesima creatura magica stesse per lasciare questo mondo prima del tempo.
"Ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male.. " il respiro di Clark pareva farsi via via sempre più debole, stringendo il cuore già inaridito di Rayman
"Ti ho sempre detto: non mettere in bocca la spazzatura"  il sorriso sotto il grosso naso era amaro, pieno di tristezza
"Per guarire ho bisogno dell'elisir di lunga vita.."
Lo sguardo di Rayman si assottigliò, cercando tra le memoria qualcosa di simile, ma nulla affiorava tra i suoi ricordi.
"E' nella grotta dei brutti sogni.. se sai il nome.. puoi entrare" la voce del gigante buono si incrinò fino a sparire.
Rayman gli sfiorò la gamba massiccia, poi infilò le dita in bocca per fischiare, aspettando che la Bomba gli venisse incontro
"Alle paludi del risveglio.."
E con la vista del corpo di Clark che rimpiccioliva, la bomba lo riportò nell'Anticamera.
*
Il  fetore della palude lo colpì al naso sensibile come un pugno, facendogli lacrimare gli occhi mentre si dirigeva verso l'entrata della grotta.
"Vedo che sai il nome"
Una voce sibilante gli arrivò alle orecchie, facendolo sobbalzare.
"Mi serve l'Elisir" proclamò con voce ferma, facendosi coraggio
"Lo avrai..se sarai più veloce di me, altrimenti non avrò pietà" il ghigno pieno di denti dello strano ragno verde che aveva davanti gli gelò il sangue nelle vene.
"Ottimo" l'ultimo pensiero che Rayman riuscì a formulare prima che la magia, una che non gli piaceva e che non rispettava, lo risucchiasse nelle sue catene.

Il fastidioso gocciolio di qualcosa di viscoso che cade nell'acqua stagnante gli saturava le orecchie, ovunque intorno a lui c'erano ossa che si incastravano a formare percorsi tortuosi.
 Senza indugio Rayman cominciò a correre, respirando velocemente, aggrappandosi alle sporgenze ossee che gli permettevano di avanzare all'interno della caverna, l'aria diventava sempre più rara e a tratti sentiva i polmoni comprimersi a vuoto.
Fu in quel momento che la scorse, un immagine azzurrognola che sembrava scappata dalle sue peggiori paure, il corpo freddo steso per terra era circondato da una macchia di sangue scuro.
"Ly?"
Con un ultimo scatto la creatura si portò vicino alla sagoma della fata, gli zigomi erano scavati e le orbite sembravano vuote sotto le palpebre scurite, il cuore di Rayman cominciò a galoppare furiosamente, dandogli l'impressione che stesse per uscire dal petto.
Avvicinò la mano esistante con l'intenzione di girare sulla schiena il corpo dell'amata, aspettandosi di sentirne la pella fredda, ma nel momento in cui la sfiorò questa si dissolse in scintille di pece nera e una risata iniziò a rimbombare possente tra le mura umide della grotta.
Con rabbia Rayman sferrò un pugno d'argento in una costola che sporgeva dalla parete, incrinandola
"Se solo avessi di nuovo tutti i miei poteri"
Il pensierò gli fece serrare i pugni con rabbia, poi riprese a correre per il macabro sentiero lastricato di morte.
Mentra si arrampicava su una viscosa spina dorsale la visione dei figli di Globox smembrati, abbandonati tra gli anfratti delle paret,i quasi gli fece mancare la presa
"Devo uscire da qua.."
Una volta rimessi i piedi sul terreno cominciò a correre a perdi fiato, le pupille dilatate al massimo nell'oscurità della grotta e il cuore che scoppiava nel piccolo petto, cercando di non guardare le immagini dei suoi amici, le creature della Magia, nelle situazioni più orribili..

Dopo quelle che gli parvero ore, arrivò a una grande lastra di cristallo verde, sulla quale si incamminò lentamente per prendere fiato
"Ti ho quasi preso" la voce dello stregone gli arrivò alle spalle, facendolo quasi scivolare nel vuoto, a Rayman venne quasi voglia di urlare dallo sconforto, gli occhi erano ancora pieni del sangue di Ly e sulle mani quasi sentiva la sensazione della sua pelle fredda.
Cominciò a correre e scivolare, ferendosi le mani sul cristallo tagliente nel tentativo di frenarsi e non cadere nel vuoto, sentiva il fiato pestilenziale della creatura dietro di lui, pronta a divorarlo al minimo errore nella sua velocissima discesa.
Mentre scendeva le immagini di morte dei suoi amici si facevano via via più frequenti e disgustose,  la Creatura sapeva che non le avrebbe mai più dimenticate e che avrebbero perseguitato i suoi sogni per molto tempo.
La grotta dei brutti sogni, mai nome fu più esatto.
La fine della discesa di cristallo lo colse di sorpresa, quasi come la mancanza del fiato caldo e umido sulla nuca, tutto intorno a lui si fece scintillante e caldo, niente più ossa ad adornare le pareti, solo oro e gemme.
"Ma che.."
Una moneta gli rotolò vicino, fino a toccargli la scarpa incrostata di cose che preferiva non conoscere
"Sei arrivato prima di me..tutto questo è tuo come promesso"
Rayman scandagliò con lo sguardo l'immenso tesoro che lo circondava, immaginando per un attimo di esserne il padrone.
Poteva vivere su un isola lontana, senza riavere i suoi poteri, ed invecchiare con Ly che non sarebbe mai più stata smunta e sporca..potevano sposarsi e offrire riparo ai loro amici, lasciando che il resto del mondo andasse a rotoli e che Polokus restasse per sempre nel suo sogno.
Il cuore del mondo, la Magia, sarebbero scomparsi e tutto sarebbe morto.
La piccola creatura ammirò il pensiero, quasi cascandoci dentro, ma sapeva benissimo che l'eroe non poteva finire ricco, grasso e felice su un isola.. l'eroe non poteva accettare e comunque la Magia non l'avrebbe permesso, finchè lui non avesse restituito anche l'ultimo brandello del suo Cuore.
"Voglio solo l'Elisir.. il tuo oro non mi interessa" disse con un sospiro
 E in un attimo tornò nelle paludi del risveglio, dove il grosso ragno gli stava sorridendo in modo sinistro, porgendogli un grosso teschio ripieno di liquido verdastro.
Con l'Elisir al sicuro, chiamò la magia per la quale stava combattendo affinchè lo riportasse nell'anticamera, e Lei lo accolse  nel suo abbraccio possessivo, consolandolo.


  
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