Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: 1rebeccam    27/11/2011    3 recensioni
...Rimette tutto nella busta con cura. La Kruger sta ancora parlando della protezione di Erika Santiago. Nomina gli uomini che vi avrebbero preso parte. Semir è rimasto a contemplare gli oggetti familiari che Ben usa giornalmente e assorto nei suoi pensieri sembra sentire solo l’ultima frase…
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Semir & Ben: Due mattacchioni amici per la pelle!'
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E vuole sapere come ci sono arrivato?Attraverso il cuore pulito di un vero poliziotto.
Attraverso il cuore pulito dell’ispettore Ben Jager!”
 


UN CUORE PULITO
*
Il Meraviglioso Profumo della Vita
*
10 capitolo

 

 


 

Quando Semir ritorna all’ospedale è ormai notte fonda. Sono passate 24 ore da quando Hoffman ha accoltellato Ben, ma sembra sia passato un secolo. Ferma l’auto nel parcheggio e guarda in alto verso le finestre. Alcune sono illuminate da una luce fioca, altre completamente al buio. Sospira e all’improvviso si rende conto di essere stanco, distrutto. Fosse stato per il suo corpo sarebbe rimasto seduto lì, rifiutandosi di fare qualunque altro movimento! Invece si fa forza e va da Ben…
E’ tutto tranquillo. Konrad e Andrè si sono addormentati sopra le sedie fuori dalla stanza e anche l’infermiere di guardia sonnecchia.
Quando entra, nota con piacere che il suo amico non ha più quell’orribile tubo in bocca, ma tutto il resto è al suo posto, anche gli elettrodi che gli hanno permesso di fare quattro chiacchere con lui…
Sorride, gli sfiora il viso e gli prende la mano.
“Ci ho messo un po’ più del previsto, ma sono tornato come ti avevo promesso. Carlos Santiago è sotto custodia cautelare con tutti i suoi soci, compreso Hoffman, ho usato le tue manette. Il giudice ha messo agli atti la registrazione del tuo cellulare e con la deposizione della moglie fra qualche ora, non usciranno mai più di galera. Kaspar e Born hanno anche trovato un cavò all’interno della villa, dove teneva nascosto il suo ultimo carico di cocaina e stanno rastrellando anche i fornitori e i clienti. L’era di Carlos Santiago è finita! Bene, ora che hai risolto brillantemente il caso, facendo fare il lavoro faticoso a me, direi che puoi anche svegliarti. Insomma tua moglie, come dici sempre tu, splende come un raggio di sole e la tua bambina è ancora più bella di lei, nonostante abbia il tuo stupido muso, non avrai ancora intenzione di dormire!? Secondo me hai già riposato abbastanza! Ieri notte quando è nata Emma io ero in sala parto, e sai qual è lo scoop? Non sono svenuto! L’ho vista nascere Ben, l’ho tenuta in braccio subito dopo che è venuta al mondo e non sono svenuto! Insomma, se io non sono svenuto, tu puoi aprire gli occhi, secondo me è meno complicato! Sai che ti dico? E’arrivato il momento che tu e la tua bambina facciate conoscenza…torno subito!”
Si avvia verso la nursery che ovviamente è chiusa, ma dalle piccole fessure della tenda riesce a vedere i bambini, quattro maschietti e sette femminucce. Sono sempre in maggioranza!
Emma è sveglia, nota senza sorpresa che i suoi occhioni sono verdi, ed è deliziosa mentre fa le smorfiette con il faccino e si ciuccia il pollice. La guarda con tenerezza e prova la stessa emozione di due settimane prima, quando è diventato papà per la seconda volta, pensa che non potrà mai dimenticare quella notte. Dopo avere tamponato la ferita di Ben e sentito il suo cuore fermarsi e poi ripartire, ha assistito al miracolo della vita, tenendo tra le braccia sua figlia Emma subito dopo che è venuta al mondo. Ha parlato con lui attraverso dei bip. E’ legato a Ben da più di una semplice amicizia, ma da ora in poi si sarebbe sentito legato per sempre a quella bimba come se fosse stata sua, e sorridendo pensa,  femmina anche lei!
Sta per bussare alla porta, quando Rebecca alle sue spalle, lo fa sussultare.
“Semir…che fai qui?!”
“Io? E tu…non dovresti essere a letto! Come stai?”
“Sto bene, mia madre si è addormentata e in giro finalmente non c’è nessuno…volevo…”
Semir continua al posto suo.
“Portare Emma da suo padre!”
Lei sorride a annuisce!
“Credi che se bussiamo l’infermiera ci manderà al diavolo?”
“E a noi importa qualcosa?”
Rebecca fa cenno di no con la testa…
In effetti l’infermiera non è molto contenta che abbiano disturbato lei e i suoi piccoli ospiti…
“Sono le tre del mattino e voi non potete stare qui…che volete?”
“Voglio portare la mia bambina a conoscere suo padre!”
“Ma di che diavolo parla, portarla dove? I bambini non si toccano, siete davvero pazzi, ma poi lei chi è?”
“Sono la signora Jager…la mamma di Emma!”
L’infermiera fa una faccia pensierosa.
“La bimba prematura…la figlia del poliziotto in coma?!”
Semir e Rebecca annuiscono.
“Pare che tua figlia sia diventata una star qui dentro!”
Le dice Semir sorridendo.
“Signora Jager lei capisce che non è regolare quello che vuole fare?”
“Le mie ultime 24 ore non sono state regolari, la prego. Ben deve conoscerla, deve assolutamente sentire il suo odore…per favore!”
“Il suo odore?! Non capisco!
“Si…l’odore…quel profumo inconfondibile che hanno i bambini appena nati e che riesci a riconoscere solo quando li hai tra le braccia!”
Rebecca pronuncia qusta frase sorridendo, guardando in un punto lontano, fuori da qull’ospedale, come se stesse ricordando qualcosa di tenero e l’infermiera sorride.
“Beh alla fine che male c’è! In fin dei conti è sua figlia e io che diritto ho di vietarle di portarla dove vuole. Aaspettate qui vado a prenderla!”
Emma è tutta infagottata in una copertina di pile di colore verde con la scritta Cobra 11 - Polizia Autostradale…
“E questa?! Da dove viene?”
Si meraviglia Rebecca mentre prende tra le braccia la sua bambina e Semir si mette a ridere.
“E’ sicuramente un regalo di Otto e Dieter, fatta apposta per lei come portafortuna…Tanto il colore è unisex!”
Rebecca la stringe forte a sé.
“Non ci posso credere, ti hanno già reclutata nella loro squadra!”
Come due monelli, entrano nella stanza di Ben, senza fare il minimo rumore, perfino Emma è silenziosa, come fosse complice di quei due strani individui che rispondono al nome di mamma e dizio Semir.
Rebecca si ferma di colpo davanti al letto,  non aveva ancora visto Ben da quando è stato ferito. Quelle flebo, quei tubicini, il torace scoperto sopra cui spicca la medicazione bianca della ferita. Semir pensa che grazie al cielo, il tubo in gola se lo è risparmiato!
Si avvicina e gli accarezza il viso, si china su di lui e lo bacia. Mette dolcemente Emma sul suo braccio destro,  la testolina appoggiata sopra la spalla. La piccola comincia a stiracchiarsi come se la nuova posizione le facesse piacere…
“Ciao tesoro, so che Semir ti ha ripetuto all’infinito che Emma è arrivata in anticipo, avessi visto che fretta ha avuto di nascere. Io volevo fartela conoscere subito ma non me l’hanno permesso, e anche adesso se qualcuno scopre cosa stiamo facendo saremmo in un mare di guai, non dovrei essere qui e soprattutto non dovrebbe esserci lei. Ma chi se ne importa! La senti Ben? E’ lei che si stiracchia e mugugna, lo senti il suo odore? Quell’odore che non riuscivi ad immaginare? Quel meraviglioso odore che solo i bambini piccoli hanno? E’ la tua Emma, è sempre stata tua, da prima che sapessimo che era già viva dentro di me.
Svegliati Ben, ti prego. Le hai parlato per sette mesi, per tutto questo tempo le hai raccontato delle tue giornate, di quello che avrebbe trovato nel mondo, di come tu l’avresti amata e protetta. Cosa credi che stia pensando ora che è qui e non sente quella voce per lei così familiare. Ben abbiamo bisogno di te, e noi siamo qui per te!”
Si distende nel lembo di letto libero accanto a lui, Emma è tra loro, continua a parlargli per un tempo indefinito e piano piano si addormenta. Semir le mette sopra una coperta e si siede in silenzio vicino al letto. Sembra che lui ed Emma siano le uniche persone sveglie a quell’ora in tutto l’ospedale! Ma solo per poco, la stanchezza ha avuto il sopravvento su Semir, e anche per Emma è stata una giornata intensa. E’ venuta al mondo, e per lei è una cosa nuova!
A un tratto Semir si sveglia di soprassalto e si drizza sulla sedia, il dottor Swarz sta controllando le flebo di Ben. Si sarebbe aspettato una tirata d’orecchi, soprattutto per la bambina sul letto di un paziente in coma, invece il medico fa segno col dito di fare silenzio, gli strizza l’occhio e con un cenno di saluto va via.
Semir guarda la famiglia Jager, sorride e si sistema il colletto del giubbotto per coprirsi meglio.
“Buonanotte!”

C’è una gran confusione…Kroff è nervoso…poi arriva Hoffman…e Semir…Semir dice qualcosa a proposito di Emma…ma che c’entra Emma?...Lui in sala parto!...non può essere…e Rebecca…oh è così bella quando sorride…
All’inizio è tutto sfocato, ma piano piano mette a fuoco una specie di telecamera con delle linee a zig zag sul video, una bottiglia piena di qualcosa sopra la sua testa e un tubicino trasparente che arriva fino al suo braccio. Cerca di muoversi ma non ci riesce, continua a guardarsi in giro. Semir è seduto non lontano da lui e dorme.  Ma perché dorme su una sedia? Gira ancora un po’ lo sguardo e proprio accanto a lui c’è il suo Raggio di sole. Dorme anche lei. Mamma mia quanto è bella! Abbassa gli occhi un po’ più giù. Qualcosa si muove sopra il suo braccio. Due occhioni meravigliosamente verdi lo stanno guardando e un piccolo musetto sbadiglia e si ciuccia il dito. E’ ancora confuso non riesce a mettere a fuoco cosa sta succedendo. Vede ancora Hoffman…lo colpisce…gli manca il respiro e sente una terribile fitta al petto, la sente davvero, tanto da fare una smorfia perché il dolore è forte e non riesce a muoversi. Però c’è Semir,  gli dice che andrà tutto bene e che non lo lascerà solo. Ora ricorda! Il commissario Hoffman ha ucciso Kroff, sono tutti in pericolo. Ha paura, non riesce a parlare, non può proteggere Semir. Deve provarci…ma Semir ha capito! Il dolore sta passando. Sente qualcuno che gli dice che è diventato papà, ma non può essere, mancano ancora due mesi! Deve averlo sognato. Eppure è sicuro di averlo sentito. Guarda di nuovo in basso verso la sua spalla…e si ritrova nella realtà…
“Emma!” sussurra con meraviglia, e gli occhi gli si riempiono di lacrime. Alza leggermente il braccio circondando la bambina e tocca la sua manina…la piccola gli stringe il dito e lui sorride…sei  reale…non lo sto sognando…questa manina è reale…
Respira profondamente e assapora il suo odore, l’odore speciale della sua Emma!
“Che buon odore che hai amore mio, non sei un sogno, sei già qui, non hai voluto aspettarmi. Voi donne siete sempre piene di sorprese…”
Lo dice con un filo di voce, mentre Rebecca si sveglia e incontra i suoi occhi. Sorride e gli mette la mano sul viso.
“Finalmente! Sapevo che il suo odore ti avrebbe riportato da noi!”
Ben prova a parlare, ma esce solo un sussurro.
“Ma che cosa è successo? Io non riesco a…non ricordo…-
“Schhh…E’ tutto a posto. Emma ha solo avuto fretta di nascere, era curiosa di conoscerci.”
Lui sorride.
“Ma state bene?! Insomma è nata con due mesi di anticipo. E’ successo per colpa mia, e come se non bastasse ti ho lasciata da sola!”
“Tu sei sempre stato con noi, hai combattuto e non ti sei arreso. E poi non ero sola, qualche giorno fa mi hai detto che hai un angelo custode. Beh,  c’era lui con me e con Emma!”
Semir li spiava con gli occhi lucidi e un sorriso enorme stampato sulla faccia.
“Così sei stato in sala parto al posto mio e non sei svenuto?! E bravo socio!”
Rebecca lo guarda meravigliata.
 “Sentivi davvero allora, hai sentito tutto quello che ti dicevamo?!”
“Certo che sentiva, le risponde Semir, e rispondeva pure, con il cuore!”
“Non ricordo bene, sentivo la tua voce,  avevo il terrore che Hoffman facesse del male anche te Semir…”
“Dovevo venire con te nel garage, invece sono arrivato tardi. Hai cercato per tutto il tempo di avvertirmi e io non capivo, ma quando è stato il tuo cuore a parlare, allora ci sono arrivato! E’ così che il caso Santiago è stato definitivamente chiuso, la sua droga non ucciderà più. Michael ha avuto giustizia e Kroff il suo onore!”
Ben sorride, si guarda ancora intorno, dietro la porta vede suo padre, Andrè ed Helena, anche Otto e Dieter sono lì. Poi guarda di nuovo Emma, quella stretta poderosa della manina attorno al suo dito è il primo contatto fisico che ha con lei.
“Non è incredibile Semir, sono diventato papà! La mia bambina, mia figlia! Sai Emma, un uomo brutto e cattivo mi ha tolto la gioia di vederti venire al mondo, ma d’ora in poi non permetterò mai più a nessuno di farmi perdere un solo minuto della tua vita, te lo prometto piccola mia!
la guarda con più attenzione e si accorge della copertina, ma quanto sei carina, il verde ti dona!”
Entra il dottor Swarz, con un tono tra il rimprovero e l’ironico.
“Beh…per essere notte fonda c’è un bel po’ di folla in questa stanza. Bentornato ispettore Jager, come si sente?”
“Beato tra le donne!”
Risponde in un sussurro Ben.
 “Fa lo spiritoso dottore, vuol dire che sta meglio!?”
 “Non esageriamo ispettore Gerkan, ci vorrà un bel po’ di tempo perché il suo collega si rimetta in piedi. Devo complimentarmi con lei ispettore Jager, la sua forza di volontà le ha salvato la vita.  Quando è arrivato qui nessuno avrebbe scommesso su di lei! Tranne il suo amico!” fa cenno verso Semir…
Ben lo guarda  e sorride.
“Dottore si guardi intorno, Io sono vivo grazie a loro, mia moglie, la mia bambina, e quel testone accanto a lei che mi ha ripetuto fino alla nausea di non mollare. Se loro non fossero parte della mia vita io non avrei avuto nessun motivo per lottare. E poi non sarei mai mancato alla vincita della nostra scommessa!”
Fa cenno a Semir di avvicinarsi e gli dà il cinque, naturalmente senza battere forte le mani.
“Te l’avevo detto che ce ne saremo andati al parco con le nostre tre bambine!?”
Semir sorride.
“Non vedevi l’ora di dire te l’avevo detto.  Tranquillo appena esco da qui vado a ordinarti i pannolini!”
Il medico non riesce a capire di cosa stiano parlando, ma sorride lo stesso. In quelle poche ore ha capito cosa sia l’amicizia. Il legame che c’è tra quei due è  strano, riescono a capirsi anche senza parole. E’ bastato un numero indefinito di bip bip bip…se lo avesse raccontato in giro non gli avrebbe creduto nessuno, ma lui lo ha visto con i suoi occhi, o meglio lo ha sentito con le sue orecchie ed è successo davvero!
Mentre Swarz si ferma fuori dalla stanza a parlare con gli altri delle sue condizioni, Ben guarda ancora estasiato la sua bambina. Lei continua a stringergli il dito e a fare smorfie. E’ piccola e perfetta, non riesce a toglierle lo sguardo di dosso ed Emma piano piano chiude gli occhietti e appoggia la testa vicino al viso del suo papà. Si sente al sicuro da tutto.
Semir rientra e si sofferma a guardarli.
“E’ strano come qualcuno possa pensare che la cosa più importante al mondo sia fare soldi e che la vita non valga niente…”
“Già! Emma è accanto a me da un paio di minuti e so che non riuscirei più a immaginare la mia vita senza questo enorme dono. Grazie Semir… per avermi impedito di andarmene, per avere dato retta al mio cuore,  per essere stato accanto a Rebecca eper avere dato il benvenuto alla vita della mia bambina al posto mio. Questo ti lega a lei in maniera indelebile lo sai, non è vero? Ma io non sarò geloso di questo come fai tu con Aida!”
“Non sono geloso… se tu fossi più giovane magari…”
Si avvicina e accarezza la manina di Emma, restano così in silenzio per qualche minuto.
“Abbiamo proprio una bella famiglia…”
Lo dice come se le due famiglie Gerkan e Jager fossero una sola e a Ben vengono gli occhi lucidi.
“Si. E io sono un uomo fortunato, perchè sono ancora vivo per potermela godere!”
Rientra anche Rebecca, dà un bacio sulla guancia a Semir e si accoccola di nuovo sul letto, avvicina il suo viso a quello di Emma che a sua volta è accanto a quello di Ben.
Semir li guarda con tenerezza, felice e stanco morto.
“Beh…è ora che torni a casa, magari mi metto nel lettone con Andrea e le bambine, tutti e quattro insieme, così me le godo pure io le mie donne  torno a trovarti tra qualche ora collega!”

…Visetto tondo…guanciotte rosse…occhi verdi…e il musetto uguale al suo…si abbassa dolcemente sulla testolina di Emma e mentre la bacia respira ancora il suo odore…
Quel meraviglioso, unico odore che prima non riusciva ad immaginare, ma che adesso, dopo averla avuta tra le braccia,  non avrebbe mai più dimenticato…


FINE




Angolo di Rebecca:

E' finita!
Ben si riprenderà e ha avuto modo di conoscere la sua bambina
la sua Emma...

Ringrazio infinitamente Chiara e Sophie per avermi seguita con affetto
(Ho praticamente il seguito di questa storia pronto, deve solo essere corretto! Se la cosa può interessarvi :)
e ringrazio anche chi ha letto in silenzio :>


A presto con i nostri eroi


 


  
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