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Autore: fiona    27/11/2011    0 recensioni
Lucy è una ragazza che vive in Canda con la madre, invece, suo padre vive New York con la sua fidanzata. Lucy per frequentare il liceo andrà a vivere con il padre e la sua fidanzata. Nell'aereo Lucy incontra, un certo Mike, che è un uomo e scoprirà essere .................
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                      Capitolo 1

 
Era la sera prima della partenza . Mia madre era molto felice perché dovevo andare da mio padre che non vedevo da  anni. Ero felice perché rivedevo mio padre ed avrei conosciuto molte persone, ma nello stesso tempo ero triste perché dovevo lasciare la mia casa, il mio adorato cane ed i miei cari amici. Era l’ora di cena, io stavo ancora preparando lo zaino. Ad un certo punto mia madre mi disse : “La cena è pronta!” ed io risposi: “ Mamma  vengo subito “. Dopo cena mi coricai subito perché sapevo  che domani sarebbe stata una giornata stancante,bella perché avrei rivisto mio padre.
Era la mattina della partenza, ero agitata, felicissima di andare da mio padre.  Mi feci la doccia subito, sistemai la mia valigia. Io e mia madre  andammo all’aeroporto, la salutai  molto velocemente perché avevo paura di perdere l’aereo e non avevo voglia di aspettare ancora. L’aereo partì per New York alle 3.00  di pomeriggio.
Quando atterrai non vedevo l’ora di abbracciare mio padre, quando scesi vidi mio padre felice, corsi verso lui e ci abbracciamo. In macchina mi  disse: “Sono felice di averti qui per 5 anni TI VOGLIO BENE!” e risposi: “Anch’io!”. Non parlammo per tutto il tempo. Quando arrivammo a casa , ad aspettarci c’era una donna alta e bionda, mio padre ci presentò -subito :”Amore questa è mia figlia Lucy e lei è Mary la mia fidanzata!”. Entrai in casa e Mary mi disse : “Vieni cara ti porto nella tua nuova camera, ora abiterai con noi che bello! Faremo tante esperienze insieme !” e balbettai :”Come no, preferivo stare a  casa!”, mi disse: “ Che hai detto cara?” ed io risposi : “Niente!”. Stetti fino all’ora di  cena in camera mia a scrivere il mio diario.  Quel pomeriggio l’avevo passato sull’aereo da sola vicino ad un signore che faceva ridere e mi era simpatico, io stavo bene con lui perché era interessante e pure se sapeva tutta la mia storia, mi chiesi chi era? Perché sapeva tutto  di me? Ma non ebbi il coraggio di chiederlo, però sapeva che si chiamava Pierre. Mentre scrivevo pensai e ripensai  a quella frase: “ Quanti doni mi ha fatto il 1997!” che voleva dire ? Non capivo cosa volesse dire, ma avevo capito una cosa: che dovevo indagare per scoprire chi era. Mentre stavo pensando una voce da femmina mi disse : “È pronto cara!”. Quando scesi quella scema con mio padre erano seduti a tavola! Mangiammo la lasagna e la carne, che piatto banale! Mio padre mi chiese :” Come è stato il viaggio?” ed io risposi :”È stato molto bello!”. Appena ebbi finito di cenare salii in camera e finii di scrivere. Mio padre venne, mi diede la buonanotte e ricambiai. Mi addormentai subito, però il mio cervello stava lavorando per ricomporre la vicenda con Pierre, ma non ricavai niente perché mancavano dei pezzi da inserire , ma non sapevo cosa ! Mi girai e rigirai tutta la notte ma non riuscii a ricomporre la storia. Però ero felice di aver scoperto una  cosa che svolterà la mia vita,  ma dovevo andare fino in fondo per rimettere a posto quella conversazione.
  
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