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Autore: Letty Cullen    27/11/2011    2 recensioni
Isabella è una ragazza 17 enne che si appresta a partire per le vacanze estive insieme ai suoi genitori. Passera' tre divertenti settimane, fara' nuove conoscenze e forse trovera' anche l'amore...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazzi!!! Eccomi qui con un altro capitoletto.. Vi aspetto per i commenti.. A prestooo

 


Restammo cosi per alcuni istanti che sembrarono infiniti.
Fino a quando mi prese anche l'altra mano tra le sue, le avvicino' al suo cuore e sporgendosi verso di me ando' a colmare completamente la distanza tra di noi... e mi bacio', dolcemente.
Mi sentii la testa girare, il mio corpo era tutto un tremore.
Mi sembrava ci fosse il terremoto, ma ero io a tremare.
Le sue labbra accarezzavano lievi le mie, castamente, senza fretta, le mie si lasciavano trasportare dalle sue.
Sapevano di fragola, erano dolci, soffici, erano.. mie.
Avevo socchiuso gli occhi, mi sembrava che cosi potessi godere a pieno di quelle sensazioni che mi trasmetteva.
Quanto dolcemente le aveva baciate cosi dolcemente si allontano' riportandomi sulla Terra.
Riaprii gli occhi e sprofondai in due verdi gemme. Un grande sorriso sul suo volto.
Anch'io gli sorrisi.
"Spero di non aver fatto cosa sgradita, ma dato che non mi hai respinto, credo di no!" mi disse sottovoce avvicinando le sue labbra al mio orecchio.
Fui nuovamente attraversata da tremori.
"Che c'è Bella, hai freddo? Rientriamo?"
"No ti prego, no. Vorrei restare ancora un po' qui, con te, se per te va bene."
"Tutto quello che vuoi, non hai che da chiedermelo!" e detto cio' si sfilo' la giacca e me l'avvolse attorno le spalle.
Subito dopo fece lo stesso con le sue braccia. Mi avvolse in un tenero abbraccio.
Avrei vissuto solo di quello, per sempre.


Restammo per quasi un'ora a guardare le stelle, abbracciati senza parlare: il silenzio parlava per noi.
"Forse è meglio rientrare" mi disse lui sottovoce.
"Si, inizio ad avere un po' freddo, andiamo.
Rientrammo in sala, ormai deserta.
Guardai verso il mio tavolo e mi accorsi con grande meraviglia che era vuoto!
"Non è possibile!" dissi smettendo di avanzare.
Edward si volto' a guardarmi, stupito.
"Se ne sono andati in camera, e mi hanno lasciata qui senza dire nulla!"
Edward scoppio' in una risatina e io lo guardai aggrottando le sopracciglia.
"Si si ridi, ridi!"
"Ma Bella, non vedo dove sia il problema! Conosci la strada per arrivare in camera?"
"Si"
"E hai la chiave?"
"Si"
"E allora se hai paura, ti ci accompagno io, sempre che tu voglia?!"
"Oh, beh si certo.. sarebbe.. sarebbe molto gentile da parte tua. Grazie!"
"E grazie di cosa, per me è un piacere riaccompagnare la principessa nella sua stanza sana e salva." mi sussurra in un orecchio.
Mi stordisce, nuovamente.
Come... come mi aveva chiamata? Principessa????
"Grazie." solo quello riuscii a dire.
Ci avvicinammo ai suoi fratelli e agli amici per congedarci.
"Ragazzi, io accompagno un attimo Bella nella sua suite e poi vi raggiungo qui, ok?"
"Oh Bella no, gia' ci saluti? E' presto dai, io ho un'idea!" trillo' Alice.
"Si, potresti venire in camera mia e di Rose a giocare a dama e magari potrebbero raggiungerci anche i ragazzi, che ne dici?" continuo' lei.
"Mmmh... beh.. si.. forse ... potrei.."
"E dai Bella, o si o no!" mi incito' Emmett.
"Si, ok vengo!"
"Stupendo! Andiamo! Emm di' a mamma e papa' che andiamo e poi raggiungici!" disse Edward.
"Oh Edward, cavolo, non sono mica il vostro servo!" si lamento' Emmett.
"Emmett, devo rammentarti qui davanti a tutti il segreto che io solo so', per caso?" gli rispose Edward con un ghigno in viso.
"Oh no no no, vado subito! A dopo ragazzi!"
Ci guardavamo con aria interrogativa, nessuno capiva il discorso tra loro due.
Edward, vedendoci curiosi si limito a dire "E' una storia lunga, lunga ma divertente. Prima o poi trovero' il modo di rivelarvela! Per ora questo segreto mi serve per ricattarlo!" aggiunse quest'ultima frase quasi sussurrando.
Ci incamminammo verso la stanza delle ragazze, mentre sbirciavamo Emmett avvicinarsi mestamente ai suoi genitori intenti a conversare col direttore.
Accanto a loro c'era anche Jacob. Mi diede un'occhiataccia, un misto tra invidia e rabbia.
Ma che cosa avevo fatto? Si beh ero stata muta quando mi aveva chiesto di ballare ma.. ma.. niente ma Bella, sei stata scortese e domani devi chiedere scusa.
Si, domani, pero'.
Ora ho altro a cui pensare.
Raggiungemmo la camera di Alice e Rosalie. Altrettanto bella e spaziosa quanto la mia.
Ci fecero accomodare e ci chiesero se volevamo bere qualcosa.
Chi una coca, chi dell'acqua.
Ci eravamo seduti sul grande divano, in ordine, Japer, Alice, Edward, io e Rosalie, tutti attorno al tavolino sul quale spiccavano la dama, indovina chi, scarabeo e monopoli.
Alla faccia dell'imbarazzo della scelta!
La dama non era il mio forte, finivo sempre le partite col re in scacco matto per l'avversario! Mica male no?
Riguardo agli altri giochi, mi barcamenavo alla bell'emeglio.
Avevo anticipatamente previsto una catastrofica figura di cavolfiore!
Alice ci chiese a cosa preferivamo giocare.
Mi ero accorta che Emmett non era ancora arrivato quindi esternai il mio parere.
"Alice, forse dovremmo aspettare. Emmett non è ancora arrivato"
"Uffi, sempre il solito orso Yoghi, non è mai svelto nel fare qualcosa!" tuono' Edward.
Esattamente in quel momento la porta si apri' e comparve Emmett.
"Oh era ora polentone, ti sei perso nella nebbia che non c'è?"
"Ah ah ah, divertente sorellina. Allora, dove eravamo rimasti?"
"Ti stavamo aspettando, su consiglio di Bella, quindi ringrazia lei!" disse Edward voltandosi verso me.
"Oh grazie mia salvatrice, ti sono debitore, per ogni cosa sono al tuo servizio." rispose Emmett venendomi accanto e prendendo una mia mano fra le sue: aveva delle mani enormi.
"Emmett, ti vorrei ricordare che hai gia' un certo servizio da fare al sottoscritto in cambio del mio silenzio!"
"Si Edward, lo so, non mi scordo. Sei tremendo!" e lo guardo' storto perchè lo aveva interrotto dal ringraziarmi.
"Bene, vogliamo cominciare?" disse Rosalie che fino ad ora era stata in silenzio.
"Si, cosa preferite?" continuo' Alice.
"Rose, che ne dici se io e te giochiamo a indovina chi?"
"Ok Emmett ci sto, vincero' io!" le rispose balzando in piedi e afferrando la scatola dal tavolino.
"E noi quattro giochiamo a dama" sentenzio' Jasper.
A quelle parole dalla mia bocca usci' un mugugno che fece girare tutti come a vedere se stessi bene.
"No la dama no, il mio re fa sempre una brutta fine, sempre" dissi io sperando di far loro cambiare idea.
"Bella questa volta il tuo re non fara' nessuna brutta fine', vivra' perchè ci saro' io a proteggerlo" mi sussurro' Edward soffiandomi sul viso.
Oh no, non cosi vicino no, per pieta'!
Ok mi vuole morta!
"Ti fidi di me?" mi sussurro' ancora vedendomi titubante.
"Si!" risposi incrociando i suoi occhi.

   
 
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