Capitolo 7
Lily
Alla fine non era stato terribile raccontare tutto, o almeno le basi. C’erano ancora tante cose che il mio amore non sapeva!
La notte era stata fantastica. Avere un uomo bello, muscoloso e dolce che ti ama e venera abbracciato a te, che ti bacia i capelli, che ti accarezza la schiena e che ti sussurra le parole più dolci che io abbia mai sentito. Purtroppo, i miei sogni non erano d’accordo con me. Infatti, oltre ad avere un miliardo di potere in me, ero anche capace di avere delle visioni sottoforma di sogni.
"Un bosco. Notte. I gufi e i corvi suonano una oscura ninnananna che fa accapponare la pelle. Cammino nel bosco, circondata da immensi alberi. Due occhi gialli mi spiano da dietro i cespugli. Un enorme lupo si presenta davanti a me. Si trasforma nel mio dolce Embry, ma scompare immediatamente.< Dovevi saperlo che non ti avrei abbandonata, sei così stupida? > Dio, quella voce mi dava il tormento. Lui, l’essere che ha distrutto la mia vita. Lui, che ha quasi ucciso mia sorella. Lui, che ha detto di amarmi. Lui, che mi aveva ingannata. Esce dall’ombra. I capelli neri e lisci legati in un laccio dietro la schiena gli circonda il viso. Alcuni ciuffi ribelli e ondulati gli ricadono sulla fronte e sugli occhi. Quest’ultimi di caramello, tanto sono marroncini, mi fissano. Il suo corpo alto e slanciato si muove elegantemente verso di me. Le sue labbra carnose e rosse si distendono in un sorriso diabolico, che gli avevo visto tante volte fare alle sue vittime. < Che c’è? Non ti attraggo più? Non mi ami più? Oppure il tuo adorato mastino ti ha incantata? > Mi diede un violento schiaffo in faccia, facendomi cadere a terra. Si piegò accanto a me guardandomi preoccupato e divertito allo stesso tempo. < Scusa, amore. Ti ho fatto molto male? Non volevo. Ma mi hai costretto. Ti darò una scelta, visto che mi sei simpatica. O scegli me e io lascio la tua famiglia, oppure scegli loro e quel tuo cane da passeggio e io li ammazzo tutti, perfino Larita. > Prese un coltello dalla cinta e mi tagliò il sopracciglio sinistro. Era il suo marchio. Era la sua malefica firma. Ormai, conoscendolo, con quel taglio aveva suggellato un patto con me. Sparì, com’era comparso, dove l’avrei tanto voluto mandare per l’eternità. Nelle tenebre più oscure."
Ciao Ragazze!
Allora... mi spiace se sono stata così poco presente... ma avevo così tante interrogazioni e compiti in classe che per poco non mi usciva il vapore dalle orecchie!
Per perdonarmi posterò ben due capitoli... che ne dite? contente???
Ci vediamo nel prossimo capitolo allora con tutte le recensioni e il test!
Baci
-Luna-